Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Un  anno non è poi un secolo!...
anno non è poi  un  secolo!...
il capo, e la fissa prima  un  istante. Poi con un sorriso ironico.
il capo, e la fissa prima un istante. Poi con  un  sorriso ironico.
e adesso direttore del Corriere Toscano, egli è sopratutto  un  abilissimo, un geniale reporter: ma un reporter
del Corriere Toscano, egli è sopratutto un abilissimo,  un  geniale reporter: ma un reporter all'americana, elemento
egli è sopratutto un abilissimo, un geniale reporter: ma  un  reporter all'americana, elemento prezioso in un giornale.
ma un reporter all'americana, elemento prezioso in  un  giornale. Egli ha l'arte di veder bene e di significar
di significar bene: le sue corrispondenze dall'Africa erano  un  modello del genere, e queste che ripubblica adesso non sono
che ripubblica adesso non sono inferiori a quelle. Morale:  un  libro che si venderà. (Il Secolo XIX di Genova, 30 aprile
dice « bestemmiare come  un  Turco »; ma, in verità, bisognerebbe dire diversamente;
diversamente; perché, pur troppo, quella della bestemmia è  un  tristo privilegio di noialtri Italiani e, fra gl'Italiani,
toscani. Un. Codice della Cortesia non può passar sopra a  un  argomento tanto importante, il quale ha attinenza con la
che fanno, che se ne astengono in presenza di signore, in  un  salotto, in una riunione qualsiasi di gente seria e
in una riunione qualsiasi di gente seria e garbata. Per  un  popolo civile, non ci dovrebbe esser bisogno d'un articolo
P.: la bestemmia, spasimo di anime corrotte e inquiete, è  un  reato che la legge morale condanna, che la legge civile
scelta di  un  padrino di matrimonio, la scelta, cioè, del compare, si
accordo, fra lo sposo e la sposa. Spesso, lo sposo ha  un  grande amico, o un parente carissimo che gli ha fatto da
lo sposo e la sposa. Spesso, lo sposo ha un grande amico, o  un  parente carissimo che gli ha fatto da padre, o un superiore
amico, o un parente carissimo che gli ha fatto da padre, o  un  superiore nella sua carriera, o un maestro nella sua
gli ha fatto da padre, o un superiore nella sua carriera, o  un  maestro nella sua professione, a cui si vuol legare con
vuol legare con maggiori vincoli, facendogli e ricevendone  un  atto di deferenza: e la sposa e la sua famiglia accettano
dalle mani dello sposo. Tante volte è la sposa che ha  un  cognato, uno zio, un tutore, che le hanno dato le più
sposo. Tante volte è la sposa che ha un cognato, uno zio,  un  tutore, che le hanno dato le più grandi prove di affetto;
che le hanno dato le più grandi prove di affetto; ha  un  qualche vecchio amico, rispettabile, di famiglia; ha un
ha un qualche vecchio amico, rispettabile, di famiglia; ha  un  protettore dei suoi fratelli, un grande avvocato di casa,
di famiglia; ha un protettore dei suoi fratelli,  un  grande avvocato di casa, un grande medico di casa, qualche
protettore dei suoi fratelli, un grande avvocato di casa,  un  grande medico di casa, qualche personaggio, infine, per cui
per cui l'affetto, la devozione, la riconoscenza, creano  un  obbligo di eleggerlo compare. E allora lo sposo si
quelli che debbono determinare gli sposi alla scelta di  un  compare. Scegliere un compare solo perchè è nobile, e si è
determinare gli sposi alla scelta di un compare. Scegliere  un  compare solo perchè è nobile, e si è vanitosi, sceglierlo
e si è vanitosi, sceglierlo solo perchè è ricco, e si vuole  un  sontuoso dono, è cosa degna di severo biasimo. Questi
di parare, e vengono alla chiesa, di malumore, e portano  un  dono, offrendolo a muso storto, e se ne vanno via, prima
diventa amico - se è tale, l'amicizia si rinforza - diventa  un  consiglio, una guida, un sostegno nella vita. Mettiamoci un
l'amicizia si rinforza - diventa un consiglio, una guida,  un  sostegno nella vita. Mettiamoci un poco di poesia, in
un consiglio, una guida, un sostegno nella vita. Mettiamoci  un  poco di poesia, in questa vita! Meglio un anello che costi
vita. Mettiamoci un poco di poesia, in questa vita! Meglio  un  anello che costi cinquecento lire, invece di tremila, il
lire, invece di tremila, il giorno del matrimonio e  un  amico di più nella esistenza. Si fa a meno di chiamare duca
serviranno. La famiglia che sceglie il compare, gli fa  un  invito intimo: quando ha accettato, gli scrive un invito
gli fa un invito intimo: quando ha accettato, gli scrive  un  invito formale. L'altra famiglia conferma l'invito,
c'è.... Ci dev'essere.... Ecco. Si china a raccattare  un  pezzetto di legno lungo poco più di un palmo.
china a raccattare un pezzetto di legno lungo poco più di  un  palmo.
siete padrone di scannarmi colle vostre mani stesse come  un  agnello, se volete; che vi leccherei le mani come un cane.
come un agnello, se volete; che vi leccherei le mani come  un  cane.
STESSO AUTORE PERCHÈ RITA?... ed altre novelle.  Un  volume in-16 L. 1. I RETORI. - FUMO E CENERE. Un volume
novelle. Un volume in-16 L. 1. I RETORI. - FUMO E CENERE.  Un  volume in-16 L. 3 50.
le dir nulla!... È in  un  momento cattivo... Si parlava di te or ora... Aveva anche
or ora... Aveva anche cominciato a ridere... poi, tutt' a  un  tratto...
come  un  pazzo, senza darle più. retta, in cerca di scampo. A un
un pazzo, senza darle più. retta, in cerca di scampo. A  un  tratto, come colto da un'idea, metto una scranna sul letto,
casa era semplice, ma comoda: due camere per piano, grandi,  un  po' basse, coi pianciti e i soffitti di legno; imbiancate
scendevano nella cantina. Il portoncino solido, fermato con  un  grosso gancio di ferro, aveva un battente che picchiava
solido, fermato con un grosso gancio di ferro, aveva  un  battente che picchiava come un martello, e un catenaccio e
gancio di ferro, aveva un battente che picchiava come  un  martello, e un catenaccio e una serratura con la chiave
ferro, aveva un battente che picchiava come un martello, e  un  catenaccio e una serratura con la chiave grande come quella
e una serratura con la chiave grande come quella di  un  castello. La stanza a sinistra dell'ingresso era adibita a
a sinistra dell'ingresso era adibita a molti usi, con  un  letto alto e duro, uno scrittoio, un armadio ampio, di
a molti usi, con un letto alto e duro, uno scrittoio,  un  armadio ampio, di noce, sedie quasi rustiche, impagliate,
di azzurro: quella a destra era la sala da pranzo, con  un  tavolo di castagno, sedie come le altre, un camino col
da pranzo, con un tavolo di castagno, sedie come le altre,  un  camino col pavimento battuto. Null'altro. Un uscio solido
come le altre, un camino col pavimento battuto. Null'altro.  Un  uscio solido pur esso e fermato da ganci e catenacci,
piú tiepido di vita e d'intimità. C'era il camino, ma anche  un  focolare centrale, segnato da quattro liste di pietra: e
alle grosse travi del soffitto di canne annerite dal fumo,  un  graticcio di un metro quadrato circa, sul quale stavano
del soffitto di canne annerite dal fumo, un graticcio di  un  metro quadrato circa, sul quale stavano quasi sempre,
col tubo in muratura e tre fornelli sull'orlo: in  un  braciere accanto a questi si conservava, giorno e notte
si conservava, giorno e notte accesa e coperta di cenere,  un  po' di brace, e sotto l'acquaio di pietra, presso la
finestra, non mancava mai, in una piccola conca di sughero,  un  po' di carbone; ma per lo piú le vivande si cucinavano con
tavola e la mensola sulla quale, oltre alle pentole, stava  un  recipiente di legno sempre pieno di formaggio grattato, e
recipiente di legno sempre pieno di formaggio grattato, e  un  canestro di asfodelo col pane d'orzo e il companatico per i
accanto l'oliera per riempirli, col lungo becco e simile a  un  arnese di alchimista: e il piccolo orcio di terra con
alchimista: e il piccolo orcio di terra con l'olio buono, e  un  armamento di caffettiere, e le antiche tazze rosse e
età preistoriche: e infine il tagliere pastorale, cioè  un  vassoio di legno, con l'incavo, in un angolo, per il sale.
pastorale, cioè un vassoio di legno, con l'incavo, in  un  angolo, per il sale. Altri oggetti paesani davano
per il sale. Altri oggetti paesani davano all'ambiente  un  colore inconfondibile: ecco una sella attaccata alla parete
sella attaccata alla parete accanto alla porta, e accanto  un  lungo sacco di tessuto grezzo di lana, che serviva da
pastore o contadino che fosse. Sull'acquaio non mancava mai  un  paiolino di rame pieno d'acqua attinta al pozzo del
dalla fontana distante dall'abitato. L'acqua era allora  un  problema, e se ne misurava, d'estate, ogni stilla; a meno
d'estate, ogni stilla; a meno che non sopraggiungesse  un  buon acquazzone a riempire la tinozza collocata sotto il
quasi a metà da una rustica tettoia dalla quale, per  un  usciolino, si andava nell'orto. In fondo c'era il pozzo, e,
finestre erano tutte senza persiane), serviva da sedile. E  un  grande portone fermato anch'esso da ganci e stanghe, tinto
portone fermato anch'esso da ganci e stanghe, tinto di  un  color marrone scuro, dava sulla strada. Di giorno era quasi
limpidi e grandi, le mani e i piedi minuscoli, vestita di  un  grembiale grigiastro con le tasche, con le calze di grosso
in quell'ora fresca del mattino è ancora deserta come  un  sentiero di campagna, e nella vecchia casa di contro,
nella vecchia casa di contro, anch'essa con l'alto muro di  un  cortile a fianco e un portone rossastro, non si vede
contro, anch'essa con l'alto muro di un cortile a fianco e  un  portone rossastro, non si vede nessuno. Questa casa è
rossastro, non si vede nessuno. Questa casa è abitata da  un  canonico, un lungo e nero asceta taciturno, e da una sua
non si vede nessuno. Questa casa è abitata da un canonico,  un  lungo e nero asceta taciturno, e da una sua giovane nipote
l'ha voluta per sposa, si compiace della corte discreta di  un  bel giovane ebanista, decisa però a non sposarlo perché non
giovane ebanista, decisa però a non sposarlo perché non è  un  proprietario o un funzionario come converrebbe a lei. La
decisa però a non sposarlo perché non è un proprietario o  un  funzionario come converrebbe a lei. La bambina sul portone,
Tutto, del resto, è straordinario per lei: pare venuta da  un  mondo diverso da quello dove vive, e la sua fantasia è
Passano le rondini a volo, sul cielo azzurro denso,  un  po' basso come nei paesaggi di pittori spagnuoli, ma anche
Finalmente una finestra si apre nella casa di fronte, e  un  viso bruno, coi grandi occhi velati dei miopi, si sporge a
e grida la notizia per lei importantissima: «Abbiamo  un  bambino nuovo: un Sebastianino.» Risultò poi che era una
notizia per lei importantissima: «Abbiamo un bambino nuovo:  un  Sebastianino.» Risultò poi che era una femmina: ma la
Risultò poi che era una femmina: ma la bambina desiderava  un  fratellino; e se lo era inventato, col nome e tutto.
cav. Nicolò Giannotta,  un  editore che si è ormai conquistato un posto invidiabile tra
Nicolò Giannotta, un editore che si è ormai conquistato  un  posto invidiabile tra i primissimi del nostro paese,
dei suoi fortunati Semprerivi, ha dato alla luce anche  un  libro che porta il titolo di Cronache letterarie, ma che
di mostrare a tutto il mondo che non son padrone di muovere  un  passo; che mi tieni sotto la tua scarpa come un ragazzo!
di muovere un passo; che mi tieni sotto la tua scarpa come  un  ragazzo!
 Un  lupo?...
 un  calcio.
editore Nicolò Giannotta, per merito del quale si accentua  un  salutare risveglio nei nostri scrittori, ha pubblicato un
un salutare risveglio nei nostri scrittori, ha pubblicato  un  altro volume dei suoi Semprevivi, che porta la firma di
brillante e valoroso, critico arguto e geniale, che tra  un  articolo e l'altro manda fuori ogni tanto un libro
che tra un articolo e l'altro manda fuori ogni tanto  un  libro fortunato. Il Secolo XIX di Genova, 8-9 luglio 1899.
deve essere scelto troppo giovane, poichè deve esercitare  un  certo prestigio morale sul cresimando, e la poca differenza
identici, cambiato il sesso, a quelli della madrina: per  un  cresimanda, la spesa è sempre minore di una cresimanda. Il
il padrino di cresima va a prendere, in carrozza, in  un  bell'equipaggio, possibilmente, il fanciullo o il
deve avere il Sacramento della Confermazione e gli porta  un  grosso cereo, di buona cera, a cui è annodato un bel nastro
gli porta un grosso cereo, di buona cera, a cui è annodato  un  bel nastro di raso bianco, con un ciuffo. la toilette del
cera, a cui è annodato un bel nastro di raso bianco, con  un  ciuffo. la toilette del padrino deve esser secondo la sua
chiari, cravatta chiara. Si sa bene che il cresimando porta  un  vestito nuovo, alla marinaia o da ometto, a cui si aggiunge
aggiunge una fascia di raso bianco al braccio destro, con  un  bel ciuffo. In chiesa, in cappella, non vi è che da tener
inginocchiato. Come dono, bisogna cominciare dal dare  un  libro di messa o altro libro di religione, come la
di Cristo - il libro dei libri - o la Filotea, infine,  un  ricordo pio, di quella giornata, con una parola di dedica.
di dedica. Poi, vi è il dono profano, consistente, per  un  giovanetto, in un orologio d'argento con catena d'argento,
vi è il dono profano, consistente, per un giovanetto, in  un  orologio d'argento con catena d'argento, o in una
o in una bottoniera d'oro, se è già grandicello, o in  un  lapis d'oro: o se non ama questi ornamenti, in un dono
o in un lapis d'oro: o se non ama questi ornamenti, in  un  dono utile e dilettevole, una macchina fotografica, una
una macchina fotografica, una scatola di compassi,  un  atlante. Nessun dono bisogna fare alla madre e ai parenti
giorno della Cresima. Conservargli, se la vita lo promette,  un  affetto paterno, una protezione paterna.
stagione piú felice. C'erano giornate caldissime, ma era  un  caldo fermo, quasi lucido, e l'azzurro del cielo, un po'
ma era un caldo fermo, quasi lucido, e l'azzurro del cielo,  un  po' basso, sembrava quello dei quadri di Zuloaga. Qualche
Qualche servo tornava dalla mietitura, abbrustolito come da  un  incendio, e si buttava, febbricitante di malaria, su una
all'ombra del cortile, spezzavano mucchi di mandorle che  un  incettatore veniva tutti gli anni a comprare, ridevano e
ridevano e cantavano stornelli paesani che facevano  un  contrasto ben curioso coi rondò preziosissimi recitati da
all'amore, si lamentava di «vivere in mezzo alle spine, per  un  solo innamorato»; chi diceva all'amante:
 un  risolino ambiguo.
con  un  astuccio):
da alcune ore nella soffitta umida e fredda, dove appena  un  raggio di sole entrava per l'abbaino, quando le parve
sole entrava per l'abbaino, quando le parve d'udire accosto  un  rumore, come d'una fragorosa risata. Nel tempo stesso un
un rumore, come d'una fragorosa risata. Nel tempo stesso  un  corpo pesante rotolò da una catasta di cenci, le passò su
a caderle a' piedi. Ella si smosse all'urto, e guardò:  un  fagotto di legno, di carta inargentata e dorata, con uno
per terra. Le cose, tra loro, s'intendono: perchè hanno  un  linguaggio comune, come gli uomini e come le bestie; ciò
 Un  altro segno! Lo vedrebbe anche un cieco. Oh! Sentite,
altro segno! Lo vedrebbe anche  un  cieco. Oh! Sentite, massaio Paolo, ho fatto di testa mia.
che prima vi fanno mille giuramenti; e poi, quando  un  povero diavolo se n'è andato lontano, che il cuore l'ha
mangia, e non dorme più, pensando sempre a una cosa, tutt'a  un  tratto gli arriva come una schioppettata la notizia: - Sai?
notizia: - Sai? la tale si marita! - Come se vi pigliasse  un  accidente!
semplice, privo d'immaginazione e sbrigativo:  un  vestito. Si può dare a una mamma, a una sorella, a una
leggermente fantasioso nella forma e spesso superfluo:  un  ombrellino, un manicotto, un boa di piume. Si dà, idem, a
fantasioso nella forma e spesso superfluo: un ombrellino,  un  manicotto, un boa di piume. Si dà, idem, a persone
forma e spesso superfluo: un ombrellino, un manicotto,  un  boa di piume. Si dà, idem, a persone femminili di famiglia,
trecentocinquanta. Dono pratico, meditato da lungo tempo:  un  servizio di piatti, di bicchieri, di tazze, che il marito
fa una smorfia agrodolce. Dono elegante, fine, squisito:  un  orologetto da tavolino, un piattello d'argento per lettere,
Dono elegante, fine, squisito: un orologetto da tavolino,  un  piattello d'argento per lettere, col coltellino attaccato
È bene accolto, se la persona è fine. Dono pericolosissimo:  un  calamaio artistico, una cartella di cuoio impresso, una
artistico, una cartella di cuoio impresso, una penna d'oro,  un  buvard in istoffa antica. A qualunque donna facciate questo
Alla donna che amate. Ma non dimenticate di offrirglieli in  un  vaso di maiolica antica, o in un'anfora di Boemia: giacchè
antico. Dono individuale: una tabacchiera alla nonna,  un  rosario alla zia monaca, un paio di occhiali montati in
una tabacchiera alla nonna, un rosario alla zia monaca,  un  paio di occhiali montati in argento, all'altra zia, una
comune, volgare, che tutti possono fare, che tutti fanno:  un  gioiello, ricco o semplice, bello o brutto. Tutte le donne
 Un  altro,marmotta!..
faccio  un  brindisi:
con  un  involto):
muore nel calice di cristallo? Esso mi riempie l'animo di  un  soave turbamento, mi ridesta mille confuse imagini, mi
e mi opprime.... Come descriverlo? Come procurare ad  un  altro la sensazione mia?... Come descrivere il colore di
è celeste? Vorrà dire: colore del cielo. Ma come dare ad  un  cieco o ad un minatore vissuto dalla nascita nelle
Vorrà dire: colore del cielo. Ma come dare ad un cieco o ad  un  minatore vissuto dalla nascita nelle profondità della
nelle profondità della terra, un'idea di questo colore o di  un  colore qualsia?
a  un  tratto)
 un  po' sconcertato da prima.
 un  sorriso alquanto triste.
 un  bicchiere di vino).
Guardate che faccia scura!... Non te la tocco neppure con  un  dito. Ci ho qui un pezzo di moglie che pare la grazia di
scura!... Non te la tocco neppure con un dito. Ci ho qui  un  pezzo di moglie che pare la grazia di Dio!...
 un  sospirone, rianimata.
 un  po' impacciata):
 un  fil di voce).
messo in  un  bell'imbroglio!
 un  dito di vino.
aver esitato  un  momento.
de Cardeilhan suivi de UNE NUIT SUR LE BOSPHORE  Un  volume in-8 - L. 2,50 M.me A. Jauffret LE RUBIS DE SYRIE
in-8 - L. 2,50 M.me A. Jauffret LE RUBIS DE SYRIE CONTE.  Un  volume in-16 illustrée - L. 4. M.me A. Jauffret LA FLEUR DE
- L. 4. M.me A. Jauffret LA FLEUR DE GRANADE NOUVELLE.  Un  volume in-16 - L. 4. F. Fontana In chiave di violino
in-16 - L. 4. F. Fontana In chiave di violino NOVELLE.  Un  volume in-16 - L. 1,50. P. Morbio UNA COSPIRAZIONE NEL 1853
1,50. P. Morbio UNA COSPIRAZIONE NEL 1853 RACCONTO STORICO.  Un  volume in-8 - L. 2. P. Porro LA BATTAGLIA DI LEGNANO
- L. 2. P. Porro LA BATTAGLIA DI LEGNANO RACCONTO STORICO.  Un  volume in-16 - L. 2,50.
ricamato; portagiornali ricamato. Doni di affetto.-  Un  portafogli di pelle; un portabiglietti, idem; un taccuino;
ricamato. Doni di affetto.- Un portafogli di pelle;  un  portabiglietti, idem; un taccuino; un lapis d'argento; un
affetto.- Un portafogli di pelle; un portabiglietti, idem;  un  taccuino; un lapis d'argento; un bocchino di schiuma; un
portafogli di pelle; un portabiglietti, idem; un taccuino;  un  lapis d'argento; un bocchino di schiuma; un bastone, con
un portabiglietti, idem; un taccuino; un lapis d'argento;  un  bocchino di schiuma; un bastone, con pomo di avorio; una
un taccuino; un lapis d'argento; un bocchino di schiuma;  un  bastone, con pomo di avorio; una catenella di argento, da
cravatte inglesi; una cintura di cuoio, per l'estate;  un  cachenez; una cartella di pelle; un suggello di argento; un
di cuoio, per l'estate; un cachenez; una cartella di pelle;  un  suggello di argento; un portasigari di pelle, con cifra
un cachenez; una cartella di pelle; un suggello di argento;  un  portasigari di pelle, con cifra d'argento; un
di argento; un portasigari di pelle, con cifra d'argento;  un  portasigarette, idem; un portafiammiferi di argento; un
di pelle, con cifra d'argento; un portasigarette, idem;  un  portafiammiferi di argento; un ombrello per la pioggia;
un portasigarette, idem; un portafiammiferi di argento;  un  ombrello per la pioggia; quattro paia di guanti inglesi,
per la pioggia; quattro paia di guanti inglesi, assortiti;  un  calamaio di media grandezza, con coperchio di argento.
che è  un  tradimento!...
 un  paio di teste!
con  un  bicchiere di vino).
ho neanche  un  temperino addosso....
mia parola è  un  contratto.
col boccale e  un  bicchiere)
 un  gesto grazioso di minaccia.