| un | nome? Nulla. Un suono che chiama un corpo, un campanello |
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un nome? Nulla. | Un | suono che chiama un corpo, un campanello che ti aggioga. |
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un nome? Nulla. Un suono che chiama | un | corpo, un campanello che ti aggioga. Ricevere un nome è la |
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un nome? Nulla. Un suono che chiama un corpo, | un | campanello che ti aggioga. Ricevere un nome è la prima |
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che chiama un corpo, un campanello che ti aggioga. Ricevere | un | nome è la prima prova che siamo in balia degli altn. Non |
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Alcuni mesi dopo | un | amico mi lasciò ascoltare il nastro, registrato nella |
Il letto vuoto -
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di una fisarmonica, una polka di Strauss. All'improvviso | un | rumore, come di un carro, come di un mare in tempesta. Un |
Il letto vuoto -
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una polka di Strauss. All'improvviso un rumore, come di | un | carro, come di un mare in tempesta. Un susseguirsi di tuoni |
Il letto vuoto -
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All'improvviso un rumore, come di un carro, come di | un | mare in tempesta. Un susseguirsi di tuoni rotolanti in uno |
Il letto vuoto -
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un rumore, come di un carro, come di un mare in tempesta. | Un | susseguirsi di tuoni rotolanti in uno spazio infinito, |
Il letto vuoto -
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in uno spazio infinito, saliti da caverne lontanissime... | Un | tempo interminabile. Poi la musica, chiara, veloce, poi |
Il letto vuoto -
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svanita... Ancora quel rotolare immenso, inconfrontabile... | Un | tempo smisurato. E ancora la musica da ballo, |
Il letto vuoto -
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Ecco | un | battesimo nella città ; mio saggio demone, che mai sarà? - |
Penombre -
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- All'ombra di quel velo bianco, in mezzo al cor di | un | tuo fratello inerme, della Sventura che ti rode il fianco è |
Penombre -
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inerme, della Sventura che ti rode il fianco è nato | un | germe! - - Ecco un'esequie nella città : mio saggio demone, |
Penombre -
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- All'ombra di quel drappo oscuro, in mezzo al cor di | un | tuo fratello inerme, è nato un avo del tuo re futuro, è |
Penombre -
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oscuro, in mezzo al cor di un tuo fratello inerme, è nato | un | avo del tuo re futuro, è nato un verme! - |
Penombre -
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fratello inerme, è nato un avo del tuo re futuro, è nato | un | verme! - |
Penombre -
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Ascolta ... a festa suona la campana ... ma che fa qui in | un | angolo il becchino? Deh, profumami, madre, il moccichino |
TAVOLOZZA -
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coll'olezzo dei colli, e la sottana dammi ch'io vi ricami | un | fiorellino ... ma il vecchierello ov'è che mi risana? Oh |
TAVOLOZZA -
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risana? Oh non più, madre, medicine amare, stanotte io feci | un | sogno fortunato ... e al dottore lo voglio raccontare; un |
TAVOLOZZA -
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un sogno fortunato ... e al dottore lo voglio raccontare; | un | bel sogno ... era un giovane soldato, poi venne un prete |
TAVOLOZZA -
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... e al dottore lo voglio raccontare; un bel sogno ... era | un | giovane soldato, poi venne un prete ... poi vidi un altare |
TAVOLOZZA -
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un bel sogno ... era un giovane soldato, poi venne | un | prete ... poi vidi un altare ... Madre, madre, il becchin |
TAVOLOZZA -
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... era un giovane soldato, poi venne un prete ... poi vidi | un | altare ... Madre, madre, il becchin l'hai congedato? - |
TAVOLOZZA -
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c'è | un | modo per dimenticarsi. Stilare un elenco, annotare: |
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c'è un modo per dimenticarsi. Stilare | un | elenco, annotare: |
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chiesa della Trinità è | un | piccolo edificio a navata unica appena fuori dal paese e |
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e poco distante dal camposanto. Quando vado a visitarla in | un | tardo pomeriggio immancabilmente ventoso e deserto, se si |
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ventoso e deserto, se si esclude la presenza malinconica di | un | asino in un recinto, vedo che dell'antica architettura |
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se si esclude la presenza malinconica di un asino in | un | recinto, vedo che dell'antica architettura settecentesca |
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legno chiaro, da uno dei banchi per inginocchiarsi spuntano | un | paio di pantofole da casa e poco distante un telo bianco |
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spuntano un paio di pantofole da casa e poco distante | un | telo bianco più simile a un asciugamano che a un paramento |
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da casa e poco distante un telo bianco più simile a | un | asciugamano che a un paramento con la scritta ricamata |
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distante un telo bianco più simile a un asciugamano che a | un | paramento con la scritta ricamata “Trinità”. A questi |
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ricamata “Trinità”. A questi dettagli se ne aggiunge | un | altro: la parete opposta all'altare è interamente coperta |
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coperta di ex voto: non cuori d'argento ma fotografie. | Un | immenso collage di visi e di corpi di epoche diverse, |
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sera, ero in ritardo, con | un | asciugamano, inavvertitamente, ho urtato una preziosa |
Ritorno a Planaval -
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che è caduta. I pezzi sono stati raccolti, quasi tutti in | un | primo momento, altri nel corso del tempo, a mano a mano |
Ritorno a Planaval -
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a mano a mano diminuendo le proporzioni dei reperti. Dopo | un | mese in un anfratto del pavimento è comparso un vetrino |
Ritorno a Planaval -
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mano diminuendo le proporzioni dei reperti. Dopo un mese in | un | anfratto del pavimento è comparso un vetrino trasparente, |
Ritorno a Planaval -
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Dopo un mese in un anfratto del pavimento è comparso | un | vetrino trasparente, ma nessuno l'ha raccolto. |
Ritorno a Planaval -
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| Un | giardino da concimare, annaffiare. Dove sapersi uguale allo |
Il letto vuoto -
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sterpo, alla rosa. Nella stagione che muta. Qui la pena è | un | vorticare di acque. Qui l'allegria è un vento tiepido, |
Il letto vuoto -
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muta. Qui la pena è un vorticare di acque. Qui l'allegria è | un | vento tiepido, lieve. |
Il letto vuoto -
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ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come | un | vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno |
Il paradiso sui tetti -
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alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o | un | vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un |
Il paradiso sui tetti -
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o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, | un | grido taciuto, un silenzio. Cosí li vedi ogni mattina |
Il paradiso sui tetti -
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I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, | un | silenzio. Cosí li vedi ogni mattina quando su te sola ti |
Il paradiso sui tetti -
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Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà come smettere | un | vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, |
Il paradiso sui tetti -
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smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere | un | viso morto, come ascoltare un labbro chiuso. Scenderemo nel |
Il paradiso sui tetti -
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nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare | un | labbro chiuso. Scenderemo nel gorgo muti. |
Il paradiso sui tetti -
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le rubò il cagnolino Saltella una cocotte cavalletta Da | un | marciapiede a un altro tutta verde E scortica le mie |
La Verna -
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Saltella una cocotte cavalletta Da un marciapiede a | un | altro tutta verde E scortica le mie midolla il raschio |
La Verna -
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le mie midolla il raschio ferrigno del tram Silenzio - | un | gesto fulmineo Ha generato una pioggia di stelle Da un |
La Verna -
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- un gesto fulmineo Ha generato una pioggia di stelle Da | un | fianco che piega e rovina sotto il colpo prestigioso In un |
La Verna -
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un fianco che piega e rovina sotto il colpo prestigioso In | un | mantello di sangue vellutato occhieggiante Silenzio ancora. |
La Verna -
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occhieggiante Silenzio ancora. Commenta secco E sordo | un | revolver che annuncia E chiude un altro destino |
La Verna -
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Commenta secco E sordo un revolver che annuncia E chiude | un | altro destino |
La Verna -
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in roulotte con il dobermann di | un | anno e con un ragazzo esperto di motori. |
Il letto vuoto -
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in roulotte con il dobermann di un anno e con | un | ragazzo esperto di motori. |
Il letto vuoto -
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la casa e i boys, lucidava lei stessa l'argenteria. | Un | giomo sparì una donna del villaggio e in molti pensarono |
Il letto vuoto -
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del villaggio e in molti pensarono che fosse fuggita con | un | amante, accadeva spesso laggiù. Passò un mese. Un giomo fu |
Il letto vuoto -
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fosse fuggita con un amante, accadeva spesso laggiù. Passò | un | mese. Un giomo fu ucciso un coccodrillo e, squartato, ne |
Il letto vuoto -
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con un amante, accadeva spesso laggiù. Passò un mese. | Un | giomo fu ucciso un coccodrillo e, squartato, ne uscirono |
Il letto vuoto -
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accadeva spesso laggiù. Passò un mese. Un giomo fu ucciso | un | coccodrillo e, squartato, ne uscirono dalle viscere chili |
Il letto vuoto -
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per questo che ho scritto una poesia che ha bisogno di | un | gesto e di un pensiero. |
Ritorno a Planaval -
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che ho scritto una poesia che ha bisogno di un gesto e di | un | pensiero. |
Ritorno a Planaval -
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parlando, alzandomi come | un | ossesso, ti accarezzo la fronte, le guance, pero - |
Il letto vuoto -
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i quasi quaranta gradi - mi s'impiglia nelle dita | un | senso indelebile di freddo, il dubbio di dover fare |
Il letto vuoto -
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di freddo, il dubbio di dover fare qualcosa, chiamare | un | dottore, riempire questo vuoto di calore. |
Il letto vuoto -
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aver percepito nulla - devo pur essermi addormentato, a | un | certo punto - mi scuoto di colpo dopo un corpo a corpo con |
Il letto vuoto -
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addormentato, a un certo punto - mi scuoto di colpo dopo | un | corpo a corpo con mia madre, in un viluppo sconsiderato, |
Il letto vuoto -
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mi scuoto di colpo dopo un corpo a corpo con mia madre, in | un | viluppo sconsiderato, qualcosa di erotico e mortale mai |
Il letto vuoto -
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dentro uno specchio nero appoggiato al pavimento, | un | pozzo senza fondo e il nero non è vuoto, ma un robo |
Il letto vuoto -
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pavimento, un pozzo senza fondo e il nero non è vuoto, ma | un | robo appiccicoso come petrolio, vischiosa materia, |
Il letto vuoto -
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domanda a cui rispondo in fretta: sono in | un | vento che annuncia un temporale, ascoltando una radio |
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a cui rispondo in fretta: sono in un vento che annuncia | un | temporale, ascoltando una radio notturna che parla di |
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che ha | un | amante, che il marito ha un cancro allo sto- maco e lei ne |
Il letto vuoto -
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che ha un amante, che il marito ha | un | cancro allo sto- maco e lei ne è contenta. Sarà finalmente |
Il letto vuoto -
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il canto dell'ùpupa, ho il viso di | un | prete, le penne di un passero sfuggito alla rete, |
TAVOLOZZA -
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il canto dell'ùpupa, ho il viso di un prete, le penne di | un | passero sfuggito alla rete, fanciulla, per essermi sì cruda |
TAVOLOZZA -
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che spasimi fan d'uopo al tuo cuore, perché mi rimuneri di | un | raggio d'amore? Vuoi dunque ch'io lagrimi, ritrosa romana, |
TAVOLOZZA -
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naviglio delfino, o murena ? Ch'io danzi coi trampoli su | un | filo di seta, che un ago ti fabbrichi di carta o di creta? |
TAVOLOZZA -
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o murena ? Ch'io danzi coi trampoli su un filo di seta, che | un | ago ti fabbrichi di carta o di creta? Ch'io strozzi un |
TAVOLOZZA -
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che un ago ti fabbrichi di carta o di creta? Ch'io strozzi | un | canonico coll'irte tue chiome, ch'io fermi l'elettrico |
TAVOLOZZA -
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gridando il tuo nome? Ch'io rubi nell'etere di stelle | un | collare, o fili il tuo strascico col raggio lunare ? ... E |
TAVOLOZZA -
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attese bestemmiate, rabberciate bellezze. Lacerti di | un | mondo spiato, intravisto da un occhio corto. |
Il letto vuoto -
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bellezze. Lacerti di un mondo spiato, intravisto da | un | occhio corto. |
Il letto vuoto -
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infermeria è | un | viavai di ufficiali. Poi un tenente assicura all`infermo |
Il letto vuoto -
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infermeria è un viavai di ufficiali. Poi | un | tenente assicura all`infermo che, l'indomani, il compagno |
Il letto vuoto -
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| Un | cielo grigio, una mesta campagna che uniforme svanisce |
TAVOLOZZA -
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una mesta campagna che uniforme svanisce all'orizzonte, | un | placido canal che l'accompagna, e qualche donna che scende |
TAVOLOZZA -
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l'antica cattedral grifagna, sparuta come il vertice di | un | monte ... - Non hai teco un rimario, viaggiatore?… - Ove |
TAVOLOZZA -
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sparuta come il vertice di un monte ... - Non hai teco | un | rimario, viaggiatore?… - Ove fuggisti, o mio lepido umore, |
TAVOLOZZA -
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del ragazzo, che rifiuta di assumersi la responsabilità.Da | un | parente, che torna spesso in paese, M. viene a sapere un |
Il letto vuoto -
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un parente, che torna spesso in paese, M. viene a sapere | un | poco della storia del ragazzo. A nove anni, lavorando con |
Il letto vuoto -
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poco della storia del ragazzo. A nove anni, lavorando con | un | muratore, cadde da un'impalcatura. Dopo un intervento al |
Il letto vuoto -
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lavorando con un muratore, cadde da un'impalcatura. Dopo | un | intervento al cranio cominciò a imparare prodigiosamente. |
Il letto vuoto -
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ha superato con i voti più alti gli esami di maturità. Ha | un | fratello maggiore nato in manicomio. Anche la sorella della |
Il letto vuoto -
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| Un | rettangolo di cemento, con un Cristo sanguinante |
Il letto vuoto -
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rettangolo di cemento, con | un | Cristo sanguinante sull'altare di marmo screziato. I santi |
Il letto vuoto -
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| Un | giovinetto di vago aspetto, un dì fra i calici mi raccontò |
TAVOLOZZA -
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giovinetto di vago aspetto, | un | dì fra i calici mi raccontò : che di una bella gentil |
TAVOLOZZA -
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calici mi raccontò : che di una bella gentil donzella come | un | maniaco s'innamorò. Ma un dì, la bella gentil donzella un |
TAVOLOZZA -
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di una bella gentil donzella come un maniaco s'innamorò. Ma | un | dì, la bella gentil donzella un fior donavagli, pegno di |
TAVOLOZZA -
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un maniaco s'innamorò. Ma un dì, la bella gentil donzella | un | fior donavagli, pegno di fé; il padre antico di quell'amico |
TAVOLOZZA -
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; la madre fella della donzella il vaso vedovo vide di | un | fior; scandalezzata, l'innamorata condusse subito dal |
TAVOLOZZA -
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cognome, di quel fior perfido d'oblio forier ? ... Egli era | un | nero fior del pensiero ... Noi Lena amiamoci senza pensier! |
TAVOLOZZA -
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notte in breve si farà più bruna: forse al varco ti attende | un | traditore, e cadran tue speranze ad una ad una, come le |
TAVOLOZZA -
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d'appassito fiore. Se soltanto lasciasti una stanzetta, | un | davanzal fiorito, un letticciuolo, la portinaia, o un cane |
TAVOLOZZA -
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Se soltanto lasciasti una stanzetta, un davanzal fiorito, | un | letticciuolo, la portinaia, o un cane che ti aspetta, cedi |
TAVOLOZZA -
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un davanzal fiorito, un letticciuolo, la portinaia, o | un | cane che ti aspetta, cedi al mesto pensiero, e torna a |
TAVOLOZZA -
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come la natura imprima gli ultimi affronti. E con esso | un | volume avrei voluto, un volume di qualche autor chiercuto, |
Penombre -
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gli ultimi affronti. E con esso un volume avrei voluto, | un | volume di qualche autor chiercuto, per accertarmi colla |
Penombre -
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cupola del duomo, senza il manico d'or, parea la canna di | un | pover'uomo. Mi zoppicava accanto un vecchierello tutto |
Penombre -
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d'or, parea la canna di un pover'uomo. Mi zoppicava accanto | un | vecchierello tutto avvolto in un lurido mantello; era |
Penombre -
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Mi zoppicava accanto un vecchierello tutto avvolto in | un | lurido mantello; era canuto, giallo e macilento... Lo |
Penombre -
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la stoffa che lo mascherava si aperse al vento, e, come | un | filo che trovò la cruna, un raggio uscì dalla sua falda |
Penombre -
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si aperse al vento, e, come un filo che trovò la cruna, | un | raggio uscì dalla sua falda bruna; io gridai come un pazzo: |
Penombre -
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cruna, un raggio uscì dalla sua falda bruna; io gridai come | un | pazzo: - É lui ch'io scerno, non v'è più dubbio, l'ho |
Penombre -
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devi, e pentirti del tuo Creato! - Sorrise il vegliardo di | un | grande sorriso, e parve, se squarcia le nuvole il sol, |
Penombre -
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nascoso, se vuoi ch'io ti ascolti, cammina con me - Passava | un | canonico; sentendo il compagno celeste di rabbia repente |
Penombre -
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dissi all'orecchio : - Cacciamolo a bagno ? Qui presso è | un | canale... tu stammi a guardar - E già mi avventavo... Ma il |
Penombre -
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a guardar - E già mi avventavo... Ma il nume rispose - | Un | solo fra tanti, fra tutti. . . a che pro ? Pei versi e |
Penombre -
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le rose, poeta, il castigo dal ciel tuonerò!". Giungemmo a | un | boschetto; qui il vecchio s'assise, tergendo affannato la |
Penombre -
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padre...del mio fato mi accerta!... Ho qui sul cranio come | un | serto acuto...". Egli die' un guizzo e dileguò per l'erta. |
Penombre -
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Ho qui sul cranio come un serto acuto...". Egli die' | un | guizzo e dileguò per l'erta. Orribilmente del letto la |
Penombre -
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e intorno bisbigliando vanno voci domestiche : - Bevine | un | po', ti calmerà l'affanno, è lauro cèraso - |
Penombre -
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| un | gaio color sul tuo pennello, e dipingimi un cielo al primo |
TAVOLOZZA -
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un gaio color sul tuo pennello, e dipingimi | un | cielo al primo albore; poi fra le piante e i fior di un |
TAVOLOZZA -
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un cielo al primo albore; poi fra le piante e i fior di | un | praticello, un somarello - che canti d'amore. Metti, se non |
TAVOLOZZA -
|
primo albore; poi fra le piante e i fior di un praticello, | un | somarello - che canti d'amore. Metti, se non puoi l'oro, |
TAVOLOZZA -
|
a | un | uom, prigione alla locanda, con una pioggia che a torrenti |
TAVOLOZZA -
|
É paura d'entrambi che lo invade. Uscir? ... di fango sono | un | mar le strade, e le mie scarpe han l'aria miseranda; che |
TAVOLOZZA -
|
a educare il gatto o il cane con cento schiaffi, ed | un | soldo di pane, poi si contano travi e casseruole, poi |
TAVOLOZZA -
|
e affumicate dei sorci le tane, sbadigliando si scrive | un | inno al sole! |
TAVOLOZZA -
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| un | giorno tranquillo, di luce fredda come il sole che nasce o |
Il paradiso sui tetti -
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chiuderà l'aria sudicia fuori del cielo. Ci si sveglia | un | mattino, una volta per sempre, nel tepore dell'ultimo |
Il paradiso sui tetti -
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come il tepore. Empirà la stanza per la grande finestra | un | cielo più grande. Dalla scala salita un giorno per sempre |
Il paradiso sui tetti -
|
la grande finestra un cielo più grande. Dalla scala salita | un | giorno per sempre non verranno più voci, né visi morti. Non |
Il paradiso sui tetti -
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stanza vuota. Basterà la finestra a vestire ogni cosa di | un | chiarore tranquillo, quasi una luce. Poserà un'ombra scarna |
Il paradiso sui tetti -
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vicino si scoprì trattarsi di | un | falchetto color grigio chiaro, il becco a uncino non |
Finestre di via Paradiso -
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non lasciava dubbi sul rapace. Fu gettato tra le erbacce di | un | campo e amen, tutti a casa. |
Finestre di via Paradiso -
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a esequie, | un | feretro s'avvia, un prete è in allegria. O mio canestro di |
Penombre -
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a esequie, un feretro s'avvia, | un | prete è in allegria. O mio canestro di olezzanti fiori, |
Penombre -
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è vero, ch'io tutto finirò nel cimitero? Suonano a esequie, | un | feretro s'avvìa, un prete è in allegria. Voi che vivete, o |
Penombre -
|
finirò nel cimitero? Suonano a esequie, un feretro s'avvìa, | un | prete è in allegria. Voi che vivete, o fior, nell'ozio |
Penombre -
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miete nulla salir per l'etere vedete? Suonano a esequie, | un | feretro s'avvia, un prete è in allegria. Stelle, mai non |
Penombre -
|
per l'etere vedete? Suonano a esequie, un feretro s'avvia, | un | prete è in allegria. Stelle, mai non vedeste a notte oscura |
Penombre -
|
se il suol che vi ha concetto nel fango si educò di | un | cataletto, nulla udiste venir lungo lo stelo, verso i |
Penombre -
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| un | portone. Vado anch 'io.” |
Salva con nome -
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abete scroscia come | un | torrente. |
Salva con nome -
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di acqua calda tra le gambe. Ha paura. Di nascosto si cuoce | un | uovo in un tegame. Tra la porta e il vento il gas stringe |
Salva con nome -
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tra le gambe. Ha paura. Di nascosto si cuoce un uovo in | un | tegame. Tra la porta e il vento il gas stringe il tuorlo in |
Salva con nome -
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tegame. Tra la porta e il vento il gas stringe il tuorlo in | un | fuoco azzurro-rame. |
Salva con nome -
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sognato che | un | suo conoscente, molto pratico e deciso, le impediva per due |
Il letto vuoto -
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il treno. Le scompigliava i tanti bagagli. Le consegnava | un | rotolo di carta, forse stampato, lungo due metri. |
Il letto vuoto -
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guardando la luna tonda sul tiglio. Con | un | vestito di seta azzurra siede davanti allo specchio |
Il letto vuoto -
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Ricorda la strada lungo il fiume e la ripercorre: per | un | incontro che può ripetere a suo piacimento. |
Il letto vuoto -
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finestra socchiusa contiene | un | volto sopra il campo del mare. I capelli vaghi accompagnano |
Il paradiso sui tetti -
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intatta, sotto il crepusculo. Non ci sono ricordi. Solo | un | susurro che è la voce del mare fatta ricordo. Nel |
Il paradiso sui tetti -
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che s'imbeve di luce, rischiara il viso. Ogni giorno è | un | miracolo senza tempo, sotto il sole: una luce salsa |
Il paradiso sui tetti -
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senza tempo, sotto il sole: una luce salsa l'impregna e | un | sapore di frutto marino vivo. Non esiste ricordo su questo |
Il paradiso sui tetti -
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Ieri, dalla breve finestra è svanito come svanirà tra | un | istante, senza tristezza nè parole umane, sul campo del |
Il paradiso sui tetti -
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compiuto da | un | mese otto anni quando il vicino di casa torna dall' America |
Il letto vuoto -
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di casa torna dall' America , dove è stato in manicomio. | Un | giomo il vicino chiama dall`orto, è volata da lui una |
Il letto vuoto -
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si mostra come maestà: disegno e respiro della forma. | Un | velo, inatteso, mentre salgo, copre il paesaggio: sembra un |
Menhir -
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Un velo, inatteso, mentre salgo, copre il paesaggio: sembra | un | pulviscolo che nuoti nell'aria. Un'astrazione. |
Menhir -
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che attenua e allontana la bellezza. Di qua dal velo | un | altro luogo, un'altra ora. Il frastuono delle cicale nel |
Menhir -
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volta, guardando | un | ramo, o un passero, o una foglia stagliarsi oltre la |
Ritorno a Planaval -
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volta, guardando un ramo, o | un | passero, o una foglia stagliarsi oltre la finestra, era |
Ritorno a Planaval -
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che si liberassero di nuovo e finalmente, qualche volta, con | un | po' di voglia e di fortuna, sarebbero stati una visione. |
Ritorno a Planaval -
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ottant'anni, racconta | un | sogno già sognato altre volte. |
Il letto vuoto -
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| Un | sollievo venuto da non so dove ma reale. |
Salva con nome -
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Il giaciglio è | un | rovaio... L'oscurità una scia luminosa. |
Il letto vuoto -
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bruna!... Vedi, la bianca e spensierata luna vi infilza | un | raggio... viva lo specchio, l'incubo e il miraggio! Questi |
Penombre -
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della vigna e queste argentee gemme del globo celeste, in | un | bicchiere, sono un poema, ed io lo voglio bere! Non |
Penombre -
|
argentee gemme del globo celeste, in un bicchiere, sono | un | poema, ed io lo voglio bere! Non discutiamo di filosofia, |
Penombre -
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nebbia e gelo! Pure è italiano... dunque gridiam che è di | un | azzurro strano! Affediddio!...battiamoci a quartine, o |
Penombre -
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a qualche tromba che assordi il creato! Andatemi a cercare | un | coadiutore; lo vorrei nominar mio confessore per due |
Penombre -
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che non san star muti. Uno è il desìo di avvinazzare | un | prete, tanto, da fargli dir che le comete son ostie accese, |
Penombre -
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che le comete son ostie accese, e che il mangiare a messa è | un | crimenlese! L'altro la sete stupida del bello, l'invidia |
Penombre -
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fulgido momento che non so nulla, che ho intero il genio di | un | bambino in culla. Giù, giù, giù vino, giù sonno ed oblìo! E |
Penombre -
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primo albor su questo cranio mio, fanciulla, incidi : " Fu | un | poeta - viator, t'arresta e ridi ". |
Penombre -
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su una distesa bianca, il cielo, sopra, era bianco, | un | cielo perso nella luce che lo abbagliava di bianco, è |
Menhir -
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di bianco, è assenza, mi dicevo, è vuoto d'assenza, ma era | un | bianco che innevava i pensieri, un abisso di bianco che |
Menhir -
|
vuoto d'assenza, ma era un bianco che innevava i pensieri, | un | abisso di bianco che cancellava ogni cosa, a guardare bene |
Menhir -
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dicevo, il silenzio dell'origine, o della fine, ma era solo | un | immenso lenzuolo bianco sotto cui dormivano bianche |
Menhir -
|
è il nulla, mi dicevo, il bianco del nulla, ma era soltanto | un | sogno di bianco che generava bianco, così quando lui |
Menhir -
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operato due volte, e che potrà essere assalito nel sonno da | un | hippy ubriaco o da un arabo pazzo. |
Il letto vuoto -
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potrà essere assalito nel sonno da un hippy ubriaco o da | un | arabo pazzo. |
Il letto vuoto -
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| un | Virgilio sul mio bruno scrittoio legato in vecchio cuoio, |
Penombre -
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in vecchio cuoio, che comperai per memoria di viaggio da | un | prete di villaggio; costui l'avea trovato frugando in un |
Penombre -
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da un prete di villaggio; costui l'avea trovato frugando in | un | convento abbandonato. Tutto pieno di note è il volumetto: |
Penombre -
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di aver lì appresso il volto aguzzo e smunto, e l'alito di | un | monaco defunto che, scappato dal freddo monumento, |
Penombre -
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o mal di mente? Io non seppi indovinarlo, ma, scommetto | un | principato, qualche diavol vi è incarnato; quella testa |
TAVOLOZZA -
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vi è incarnato; quella testa aveva il conio dell'alcova di | un | demonio. Tra una pelle liscia, gialla, scintillavan, come |
TAVOLOZZA -
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uscia schiacciato monco, nero, raggrinzato, come il naso di | un | chinese, strano pur nel suo paese. Con tai passi venia |
TAVOLOZZA -
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passi venia avanti da raggiungere uno struzzo, seminando | un | certo puzzo di tabacco e unguenti santi, che pareva un |
TAVOLOZZA -
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un certo puzzo di tabacco e unguenti santi, che pareva | un | letamaio, e, battendo dentro il saio, il suo corpo roso e |
TAVOLOZZA -
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dentro il saio, il suo corpo roso e cotto dava il suon di | un | vaso rotto. Si fermò ... prese a guatarmi colla faccia |
TAVOLOZZA -
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nel bosco stavo tutto solo i gorgheggi a tradur di | un | usignuolo, quando un falco calò sul picciol nido e ripartì |
Penombre -
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tutto solo i gorgheggi a tradur di un usignuolo, quando | un | falco calò sul picciol nido e ripartì con un superbo grido: |
Penombre -
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quando un falco calò sul picciol nido e ripartì con | un | superbo grido: la voce armoniosa più non udii fra i tremuli |
Penombre -
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i tremuli arboscelli, e la selva restò muta e pietosa su | un | nido di orfanelli. Quand'ecco di fanciulli una brigata che |
Penombre -
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vedete, vivi, vivi li prendo! guardi - E tirò di sotto a | un | cencio nero tre colombi, due tordi e un capinero. - Non |
Penombre -
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- E tirò di sotto a un cencio nero tre colombi, due tordi e | un | capinero. - Non siam che a mezzo aprile, e sente, sente |
Penombre -
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