Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 un  nome? Nulla. Un suono che chiama un corpo, un campanello
un nome? Nulla.  Un  suono che chiama un corpo, un campanello che ti aggioga.
un nome? Nulla. Un suono che chiama  un  corpo, un campanello che ti aggioga. Ricevere un nome è la
un nome? Nulla. Un suono che chiama un corpo,  un  campanello che ti aggioga. Ricevere un nome è la prima
che chiama un corpo, un campanello che ti aggioga. Ricevere  un  nome è la prima prova che siamo in balia degli altn. Non
Alcuni mesi dopo  un  amico mi lasciò ascoltare il nastro, registrato nella
di una fisarmonica, una polka di Strauss. All'improvviso  un  rumore, come di un carro, come di un mare in tempesta. Un
una polka di Strauss. All'improvviso un rumore, come di  un  carro, come di un mare in tempesta. Un susseguirsi di tuoni
All'improvviso un rumore, come di un carro, come di  un  mare in tempesta. Un susseguirsi di tuoni rotolanti in uno
un rumore, come di un carro, come di un mare in tempesta.  Un  susseguirsi di tuoni rotolanti in uno spazio infinito,
in uno spazio infinito, saliti da caverne lontanissime...  Un  tempo interminabile. Poi la musica, chiara, veloce, poi
svanita... Ancora quel rotolare immenso, inconfrontabile...  Un  tempo smisurato. E ancora la musica da ballo,
Ecco  un  battesimo nella città ; mio saggio demone, che mai sarà? -
- All'ombra di quel velo bianco, in mezzo al cor di  un  tuo fratello inerme, della Sventura che ti rode il fianco è
inerme, della Sventura che ti rode il fianco è nato  un  germe! - - Ecco un'esequie nella città : mio saggio demone,
- All'ombra di quel drappo oscuro, in mezzo al cor di  un  tuo fratello inerme, è nato un avo del tuo re futuro, è
oscuro, in mezzo al cor di un tuo fratello inerme, è nato  un  avo del tuo re futuro, è nato un verme! -
fratello inerme, è nato un avo del tuo re futuro, è nato  un  verme! -
Ascolta ... a festa suona la campana ... ma che fa qui in  un  angolo il becchino? Deh, profumami, madre, il moccichino
coll'olezzo dei colli, e la sottana dammi ch'io vi ricami  un  fiorellino ... ma il vecchierello ov'è che mi risana? Oh
risana? Oh non più, madre, medicine amare, stanotte io feci  un  sogno fortunato ... e al dottore lo voglio raccontare; un
un sogno fortunato ... e al dottore lo voglio raccontare;  un  bel sogno ... era un giovane soldato, poi venne un prete
... e al dottore lo voglio raccontare; un bel sogno ... era  un  giovane soldato, poi venne un prete ... poi vidi un altare
un bel sogno ... era un giovane soldato, poi venne  un  prete ... poi vidi un altare ... Madre, madre, il becchin
... era un giovane soldato, poi venne un prete ... poi vidi  un  altare ... Madre, madre, il becchin l'hai congedato? -
c'è  un  modo per dimenticarsi. Stilare un elenco, annotare:
c'è un modo per dimenticarsi. Stilare  un  elenco, annotare:
chiesa della Trinità è  un  piccolo edificio a navata unica appena fuori dal paese e
e poco distante dal camposanto. Quando vado a visitarla in  un  tardo pomeriggio immancabilmente ventoso e deserto, se si
ventoso e deserto, se si esclude la presenza malinconica di  un  asino in un recinto, vedo che dell'antica architettura
se si esclude la presenza malinconica di un asino in  un  recinto, vedo che dell'antica architettura settecentesca
legno chiaro, da uno dei banchi per inginocchiarsi spuntano  un  paio di pantofole da casa e poco distante un telo bianco
spuntano un paio di pantofole da casa e poco distante  un  telo bianco più simile a un asciugamano che a un paramento
da casa e poco distante un telo bianco più simile a  un  asciugamano che a un paramento con la scritta ricamata
distante un telo bianco più simile a un asciugamano che a  un  paramento con la scritta ricamata “Trinità”. A questi
ricamata “Trinità”. A questi dettagli se ne aggiunge  un  altro: la parete opposta all'altare è interamente coperta
coperta di ex voto: non cuori d'argento ma fotografie.  Un  immenso collage di visi e di corpi di epoche diverse,
sera, ero in ritardo, con  un  asciugamano, inavvertitamente, ho urtato una preziosa
che è caduta. I pezzi sono stati raccolti, quasi tutti in  un  primo momento, altri nel corso del tempo, a mano a mano
a mano a mano diminuendo le proporzioni dei reperti. Dopo  un  mese in un anfratto del pavimento è comparso un vetrino
mano diminuendo le proporzioni dei reperti. Dopo un mese in  un  anfratto del pavimento è comparso un vetrino trasparente,
Dopo un mese in un anfratto del pavimento è comparso  un  vetrino trasparente, ma nessuno l'ha raccolto.
 Un  giardino da concimare, annaffiare. Dove sapersi uguale allo
sterpo, alla rosa. Nella stagione che muta. Qui la pena è  un  vorticare di acque. Qui l'allegria è un vento tiepido,
muta. Qui la pena è un vorticare di acque. Qui l'allegria è  un  vento tiepido, lieve.
ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come  un  vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno
alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o  un  vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un
o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola,  un  grido taciuto, un silenzio. Cosí li vedi ogni mattina
I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto,  un  silenzio. Cosí li vedi ogni mattina quando su te sola ti
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà come smettere  un  vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto,
smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere  un  viso morto, come ascoltare un labbro chiuso. Scenderemo nel
nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare  un  labbro chiuso. Scenderemo nel gorgo muti.
le rubò il cagnolino Saltella una cocotte cavalletta Da  un  marciapiede a un altro tutta verde E scortica le mie
Saltella una cocotte cavalletta Da un marciapiede a  un  altro tutta verde E scortica le mie midolla il raschio
le mie midolla il raschio ferrigno del tram Silenzio -  un  gesto fulmineo Ha generato una pioggia di stelle Da un
- un gesto fulmineo Ha generato una pioggia di stelle Da  un  fianco che piega e rovina sotto il colpo prestigioso In un
un fianco che piega e rovina sotto il colpo prestigioso In  un  mantello di sangue vellutato occhieggiante Silenzio ancora.
occhieggiante Silenzio ancora. Commenta secco E sordo  un  revolver che annuncia E chiude un altro destino
Commenta secco E sordo un revolver che annuncia E chiude  un  altro destino
in roulotte con il dobermann di  un  anno e con un ragazzo esperto di motori.
in roulotte con il dobermann di un anno e con  un  ragazzo esperto di motori.
la casa e i boys, lucidava lei stessa l'argenteria.  Un  giomo sparì una donna del villaggio e in molti pensarono
del villaggio e in molti pensarono che fosse fuggita con  un  amante, accadeva spesso laggiù. Passò un mese. Un giomo fu
fosse fuggita con un amante, accadeva spesso laggiù. Passò  un  mese. Un giomo fu ucciso un coccodrillo e, squartato, ne
con un amante, accadeva spesso laggiù. Passò un mese.  Un  giomo fu ucciso un coccodrillo e, squartato, ne uscirono
accadeva spesso laggiù. Passò un mese. Un giomo fu ucciso  un  coccodrillo e, squartato, ne uscirono dalle viscere chili
per questo che ho scritto una poesia che ha bisogno di  un  gesto e di un pensiero.
che ho scritto una poesia che ha bisogno di un gesto e di  un  pensiero.
parlando, alzandomi come  un  ossesso, ti accarezzo la fronte, le guance, pero -
i quasi quaranta gradi - mi s'impiglia nelle dita  un  senso indelebile di freddo, il dubbio di dover fare
di freddo, il dubbio di dover fare qualcosa, chiamare  un  dottore, riempire questo vuoto di calore.
aver percepito nulla - devo pur essermi addormentato, a  un  certo punto - mi scuoto di colpo dopo un corpo a corpo con
addormentato, a un certo punto - mi scuoto di colpo dopo  un  corpo a corpo con mia madre, in un viluppo sconsiderato,
mi scuoto di colpo dopo un corpo a corpo con mia madre, in  un  viluppo sconsiderato, qualcosa di erotico e mortale mai
dentro uno specchio nero appoggiato al pavimento,  un  pozzo senza fondo e il nero non è vuoto, ma un robo
pavimento, un pozzo senza fondo e il nero non è vuoto, ma  un  robo appiccicoso come petrolio, vischiosa materia,
domanda a cui rispondo in fretta: sono in  un  vento che annuncia un temporale, ascoltando una radio
a cui rispondo in fretta: sono in un vento che annuncia  un  temporale, ascoltando una radio notturna che parla di
che ha  un  amante, che il marito ha un cancro allo sto- maco e lei ne
che ha un amante, che il marito ha  un  cancro allo sto- maco e lei ne è contenta. Sarà finalmente
il canto dell'ùpupa, ho il viso di  un  prete, le penne di un passero sfuggito alla rete,
il canto dell'ùpupa, ho il viso di un prete, le penne di  un  passero sfuggito alla rete, fanciulla, per essermi sì cruda
che spasimi fan d'uopo al tuo cuore, perché mi rimuneri di  un  raggio d'amore? Vuoi dunque ch'io lagrimi, ritrosa romana,
naviglio delfino, o murena ? Ch'io danzi coi trampoli su  un  filo di seta, che un ago ti fabbrichi di carta o di creta?
o murena ? Ch'io danzi coi trampoli su un filo di seta, che  un  ago ti fabbrichi di carta o di creta? Ch'io strozzi un
che un ago ti fabbrichi di carta o di creta? Ch'io strozzi  un  canonico coll'irte tue chiome, ch'io fermi l'elettrico
gridando il tuo nome? Ch'io rubi nell'etere di stelle  un  collare, o fili il tuo strascico col raggio lunare ? ... E
attese bestemmiate, rabberciate bellezze. Lacerti di  un  mondo spiato, intravisto da un occhio corto.
bellezze. Lacerti di un mondo spiato, intravisto da  un  occhio corto.
infermeria è  un  viavai di ufficiali. Poi un tenente assicura all`infermo
infermeria è un viavai di ufficiali. Poi  un  tenente assicura all`infermo che, l'indomani, il compagno
 Un  cielo grigio, una mesta campagna che uniforme svanisce
una mesta campagna che uniforme svanisce all'orizzonte,  un  placido canal che l'accompagna, e qualche donna che scende
l'antica cattedral grifagna, sparuta come il vertice di  un  monte ... - Non hai teco un rimario, viaggiatore?… - Ove
sparuta come il vertice di un monte ... - Non hai teco  un  rimario, viaggiatore?… - Ove fuggisti, o mio lepido umore,
del ragazzo, che rifiuta di assumersi la responsabilità.Da  un  parente, che torna spesso in paese, M. viene a sapere un
un parente, che torna spesso in paese, M. viene a sapere  un  poco della storia del ragazzo. A nove anni, lavorando con
poco della storia del ragazzo. A nove anni, lavorando con  un  muratore, cadde da un'impalcatura. Dopo un intervento al
lavorando con un muratore, cadde da un'impalcatura. Dopo  un  intervento al cranio cominciò a imparare prodigiosamente.
ha superato con i voti più alti gli esami di maturità. Ha  un  fratello maggiore nato in manicomio. Anche la sorella della
 Un  rettangolo di cemento, con un Cristo sanguinante
rettangolo di cemento, con  un  Cristo sanguinante sull'altare di marmo screziato. I santi
 Un  giovinetto di vago aspetto, un dì fra i calici mi raccontò
giovinetto di vago aspetto,  un  dì fra i calici mi raccontò : che di una bella gentil
calici mi raccontò : che di una bella gentil donzella come  un  maniaco s'innamorò. Ma un dì, la bella gentil donzella un
di una bella gentil donzella come un maniaco s'innamorò. Ma  un  dì, la bella gentil donzella un fior donavagli, pegno di
un maniaco s'innamorò. Ma un dì, la bella gentil donzella  un  fior donavagli, pegno di fé; il padre antico di quell'amico
; la madre fella della donzella il vaso vedovo vide di  un  fior; scandalezzata, l'innamorata condusse subito dal
cognome, di quel fior perfido d'oblio forier ? ... Egli era  un  nero fior del pensiero ... Noi Lena amiamoci senza pensier!
notte in breve si farà più bruna: forse al varco ti attende  un  traditore, e cadran tue speranze ad una ad una, come le
d'appassito fiore. Se soltanto lasciasti una stanzetta,  un  davanzal fiorito, un letticciuolo, la portinaia, o un cane
Se soltanto lasciasti una stanzetta, un davanzal fiorito,  un  letticciuolo, la portinaia, o un cane che ti aspetta, cedi
un davanzal fiorito, un letticciuolo, la portinaia, o  un  cane che ti aspetta, cedi al mesto pensiero, e torna a
come la natura imprima gli ultimi affronti. E con esso  un  volume avrei voluto, un volume di qualche autor chiercuto,
gli ultimi affronti. E con esso un volume avrei voluto,  un  volume di qualche autor chiercuto, per accertarmi colla
cupola del duomo, senza il manico d'or, parea la canna di  un  pover'uomo. Mi zoppicava accanto un vecchierello tutto
d'or, parea la canna di un pover'uomo. Mi zoppicava accanto  un  vecchierello tutto avvolto in un lurido mantello; era
Mi zoppicava accanto un vecchierello tutto avvolto in  un  lurido mantello; era canuto, giallo e macilento... Lo
la stoffa che lo mascherava si aperse al vento, e, come  un  filo che trovò la cruna, un raggio uscì dalla sua falda
si aperse al vento, e, come un filo che trovò la cruna,  un  raggio uscì dalla sua falda bruna; io gridai come un pazzo:
cruna, un raggio uscì dalla sua falda bruna; io gridai come  un  pazzo: - É lui ch'io scerno, non v'è più dubbio, l'ho
devi, e pentirti del tuo Creato! - Sorrise il vegliardo di  un  grande sorriso, e parve, se squarcia le nuvole il sol,
nascoso, se vuoi ch'io ti ascolti, cammina con me - Passava  un  canonico; sentendo il compagno celeste di rabbia repente
dissi all'orecchio : - Cacciamolo a bagno ? Qui presso è  un  canale... tu stammi a guardar - E già mi avventavo... Ma il
a guardar - E già mi avventavo... Ma il nume rispose -  Un  solo fra tanti, fra tutti. . . a che pro ? Pei versi e
le rose, poeta, il castigo dal ciel tuonerò!". Giungemmo a  un  boschetto; qui il vecchio s'assise, tergendo affannato la
padre...del mio fato mi accerta!... Ho qui sul cranio come  un  serto acuto...". Egli die' un guizzo e dileguò per l'erta.
Ho qui sul cranio come un serto acuto...". Egli die'  un  guizzo e dileguò per l'erta. Orribilmente del letto la
e intorno bisbigliando vanno voci domestiche : - Bevine  un  po', ti calmerà l'affanno, è lauro cèraso -
 un  gaio color sul tuo pennello, e dipingimi un cielo al primo
un gaio color sul tuo pennello, e dipingimi  un  cielo al primo albore; poi fra le piante e i fior di un
un cielo al primo albore; poi fra le piante e i fior di  un  praticello, un somarello - che canti d'amore. Metti, se non
primo albore; poi fra le piante e i fior di un praticello,  un  somarello - che canti d'amore. Metti, se non puoi l'oro,
a  un  uom, prigione alla locanda, con una pioggia che a torrenti
É paura d'entrambi che lo invade. Uscir? ... di fango sono  un  mar le strade, e le mie scarpe han l'aria miseranda; che
a educare il gatto o il cane con cento schiaffi, ed  un  soldo di pane, poi si contano travi e casseruole, poi
e affumicate dei sorci le tane, sbadigliando si scrive  un  inno al sole!
 un  giorno tranquillo, di luce fredda come il sole che nasce o
chiuderà l'aria sudicia fuori del cielo. Ci si sveglia  un  mattino, una volta per sempre, nel tepore dell'ultimo
come il tepore. Empirà la stanza per la grande finestra  un  cielo più grande. Dalla scala salita un giorno per sempre
la grande finestra un cielo più grande. Dalla scala salita  un  giorno per sempre non verranno più voci, né visi morti. Non
stanza vuota. Basterà la finestra a vestire ogni cosa di  un  chiarore tranquillo, quasi una luce. Poserà un'ombra scarna
vicino si scoprì trattarsi di  un  falchetto color grigio chiaro, il becco a uncino non
non lasciava dubbi sul rapace. Fu gettato tra le erbacce di  un  campo e amen, tutti a casa.
a esequie,  un  feretro s'avvia, un prete è in allegria. O mio canestro di
a esequie, un feretro s'avvia,  un  prete è in allegria. O mio canestro di olezzanti fiori,
è vero, ch'io tutto finirò nel cimitero? Suonano a esequie,  un  feretro s'avvìa, un prete è in allegria. Voi che vivete, o
finirò nel cimitero? Suonano a esequie, un feretro s'avvìa,  un  prete è in allegria. Voi che vivete, o fior, nell'ozio
miete nulla salir per l'etere vedete? Suonano a esequie,  un  feretro s'avvia, un prete è in allegria. Stelle, mai non
per l'etere vedete? Suonano a esequie, un feretro s'avvia,  un  prete è in allegria. Stelle, mai non vedeste a notte oscura
se il suol che vi ha concetto nel fango si educò di  un  cataletto, nulla udiste venir lungo lo stelo, verso i
 un  portone. Vado anch 'io.”
abete scroscia come  un  torrente.
di acqua calda tra le gambe. Ha paura. Di nascosto si cuoce  un  uovo in un tegame. Tra la porta e il vento il gas stringe
tra le gambe. Ha paura. Di nascosto si cuoce un uovo in  un  tegame. Tra la porta e il vento il gas stringe il tuorlo in
tegame. Tra la porta e il vento il gas stringe il tuorlo in  un  fuoco azzurro-rame.
sognato che  un  suo conoscente, molto pratico e deciso, le impediva per due
il treno. Le scompigliava i tanti bagagli. Le consegnava  un  rotolo di carta, forse stampato, lungo due metri.
guardando la luna tonda sul tiglio. Con  un  vestito di seta azzurra siede davanti allo specchio
Ricorda la strada lungo il fiume e la ripercorre: per  un  incontro che può ripetere a suo piacimento.
finestra socchiusa contiene  un  volto sopra il campo del mare. I capelli vaghi accompagnano
intatta, sotto il crepusculo. Non ci sono ricordi. Solo  un  susurro che è la voce del mare fatta ricordo. Nel
che s'imbeve di luce, rischiara il viso. Ogni giorno è  un  miracolo senza tempo, sotto il sole: una luce salsa
senza tempo, sotto il sole: una luce salsa l'impregna e  un  sapore di frutto marino vivo. Non esiste ricordo su questo
Ieri, dalla breve finestra è svanito come svanirà tra  un  istante, senza tristezza nè parole umane, sul campo del
compiuto da  un  mese otto anni quando il vicino di casa torna dall' America
di casa torna dall' America , dove è stato in manicomio.  Un  giomo il vicino chiama dall`orto, è volata da lui una
si mostra come maestà: disegno e respiro della forma.  Un  velo, inatteso, mentre salgo, copre il paesaggio: sembra un
Un velo, inatteso, mentre salgo, copre il paesaggio: sembra  un  pulviscolo che nuoti nell'aria. Un'astrazione.
che attenua e allontana la bellezza. Di qua dal velo  un  altro luogo, un'altra ora. Il frastuono delle cicale nel
volta, guardando  un  ramo, o un passero, o una foglia stagliarsi oltre la
volta, guardando un ramo, o  un  passero, o una foglia stagliarsi oltre la finestra, era
che si liberassero di nuovo e finalmente, qualche volta, con  un  po' di voglia e di fortuna, sarebbero stati una visione.
ottant'anni, racconta  un  sogno già sognato altre volte.
 Un  sollievo venuto da non so dove ma reale.
Il giaciglio è  un  rovaio... L'oscurità una scia luminosa.
bruna!... Vedi, la bianca e spensierata luna vi infilza  un  raggio... viva lo specchio, l'incubo e il miraggio! Questi
della vigna e queste argentee gemme del globo celeste, in  un  bicchiere, sono un poema, ed io lo voglio bere! Non
argentee gemme del globo celeste, in un bicchiere, sono  un  poema, ed io lo voglio bere! Non discutiamo di filosofia,
nebbia e gelo! Pure è italiano... dunque gridiam che è di  un  azzurro strano! Affediddio!...battiamoci a quartine, o
a qualche tromba che assordi il creato! Andatemi a cercare  un  coadiutore; lo vorrei nominar mio confessore per due
che non san star muti. Uno è il desìo di avvinazzare  un  prete, tanto, da fargli dir che le comete son ostie accese,
che le comete son ostie accese, e che il mangiare a messa è  un  crimenlese! L'altro la sete stupida del bello, l'invidia
fulgido momento che non so nulla, che ho intero il genio di  un  bambino in culla. Giù, giù, giù vino, giù sonno ed oblìo! E
primo albor su questo cranio mio, fanciulla, incidi : " Fu  un  poeta - viator, t'arresta e ridi ".
su una distesa bianca, il cielo, sopra, era bianco,  un  cielo perso nella luce che lo abbagliava di bianco, è
di bianco, è assenza, mi dicevo, è vuoto d'assenza, ma era  un  bianco che innevava i pensieri, un abisso di bianco che
vuoto d'assenza, ma era un bianco che innevava i pensieri,  un  abisso di bianco che cancellava ogni cosa, a guardare bene
dicevo, il silenzio dell'origine, o della fine, ma era solo  un  immenso lenzuolo bianco sotto cui dormivano bianche
è il nulla, mi dicevo, il bianco del nulla, ma era soltanto  un  sogno di bianco che generava bianco, così quando lui
operato due volte, e che potrà essere assalito nel sonno da  un  hippy ubriaco o da un arabo pazzo.
potrà essere assalito nel sonno da un hippy ubriaco o da  un  arabo pazzo.
 un  Virgilio sul mio bruno scrittoio legato in vecchio cuoio,
in vecchio cuoio, che comperai per memoria di viaggio da  un  prete di villaggio; costui l'avea trovato frugando in un
da un prete di villaggio; costui l'avea trovato frugando in  un  convento abbandonato. Tutto pieno di note è il volumetto:
di aver lì appresso il volto aguzzo e smunto, e l'alito di  un  monaco defunto che, scappato dal freddo monumento,
o mal di mente? Io non seppi indovinarlo, ma, scommetto  un  principato, qualche diavol vi è incarnato; quella testa
vi è incarnato; quella testa aveva il conio dell'alcova di  un  demonio. Tra una pelle liscia, gialla, scintillavan, come
uscia schiacciato monco, nero, raggrinzato, come il naso di  un  chinese, strano pur nel suo paese. Con tai passi venia
passi venia avanti da raggiungere uno struzzo, seminando  un  certo puzzo di tabacco e unguenti santi, che pareva un
un certo puzzo di tabacco e unguenti santi, che pareva  un  letamaio, e, battendo dentro il saio, il suo corpo roso e
dentro il saio, il suo corpo roso e cotto dava il suon di  un  vaso rotto. Si fermò ... prese a guatarmi colla faccia
nel bosco stavo tutto solo i gorgheggi a tradur di  un  usignuolo, quando un falco calò sul picciol nido e ripartì
tutto solo i gorgheggi a tradur di un usignuolo, quando  un  falco calò sul picciol nido e ripartì con un superbo grido:
quando un falco calò sul picciol nido e ripartì con  un  superbo grido: la voce armoniosa più non udii fra i tremuli
i tremuli arboscelli, e la selva restò muta e pietosa su  un  nido di orfanelli. Quand'ecco di fanciulli una brigata che
vedete, vivi, vivi li prendo! guardi - E tirò di sotto a  un  cencio nero tre colombi, due tordi e un capinero. - Non
- E tirò di sotto a un cencio nero tre colombi, due tordi e  un  capinero. - Non siam che a mezzo aprile, e sente, sente