Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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TEDESCO DELLE CASSE DA SAPONE CEDE BIGLIETTO PER AEREO A  UN  PROFUGO E A UN ORFANO DI GUERRA GENEROSA RINUNCIA DI UN
CASSE DA SAPONE CEDE BIGLIETTO PER AEREO A UN PROFUGO E A  UN  ORFANO DI GUERRA GENEROSA RINUNCIA DI UN TEDESCO TREDICENNE
A UN PROFUGO E A UN ORFANO DI GUERRA GENEROSA RINUNCIA DI  UN  TEDESCO TREDICENNE GERMAN BOY VUOL PROCURARE AD ALTRI UNA
MA IL COMITATO DEL DERBY GLI ROMPE LE UOVA NEL PANIERE  UN  FIGLIO DI PROFUGHI DELLA GERMANIA ORIENTALE E UN ORFANO DI
PANIERE UN FIGLIO DI PROFUGHI DELLA GERMANIA ORIENTALE E  UN  ORFANO DI GUERRA SUBISCONO UN'AMARA DELUSIONE
se ha  un  angolo retto; acutangolo, se ha tutti gli angoli acuti
espressamente che non esistono triangoli con più di  un  angolo ottuso o più di un angolo retto. In un triangolo
non esistono triangoli con più di un angolo ottuso o più di  un  angolo retto. In un triangolo rettangolo i lati che
con più di un angolo ottuso o più di un angolo retto. In  un  triangolo rettangolo i lati che concorrono nel vertice
il lato rimanente si chiama ipotenusa. Ciascun vertice di  un  triangolo si dice opposto al lato che non lo contiene. 79.
si dice opposto al lato che non lo contiene. 79. Base di  un  triangolo è uno qualunque dei suoi lati. Fissata come base
triangolo è uno qualunque dei suoi lati. Fissata come base  un  lato di un
è uno qualunque dei suoi lati. Fissata come base un lato di  un 
PARALLELE. 71. I bordi liberi di  un  nastro, largo, per es.. un centimetro, e tenuto ben teso
PARALLELE. 71. I bordi liberi di un nastro, largo, per es..  un  centimetro, e tenuto ben teso per i capi, rappretano due
tenuto ben teso per i capi, rappretano due rette situate in  un  piano e tali che ogni punto di una qualunque di esse dista
che ogni punto di una qualunque di esse dista dall'altra di  un  centimetro. Orbene, quando due rette stanno in un piano e
di un centimetro. Orbene, quando due rette stanno in  un  piano e sono tali, che
secondo 24; il valore della lira è multiplo di quello di  un  soldo secondo 20; ecc., ecc. Fra i multipli di una
41. Allorchè una grandezza è multipla di un'altra secondo  un  certo numero, quest'ultima si dice sottomultipla (o il
l'ora è sottomultipla del giorno secondo 24; il valore di  un  soldo è sottomultiplo di quello della lira secondo 20;
i numeri 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 si dicono pure:  un  mezzo, un terzo, un quarto, un quinto, un sesto, un
2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 si dicono pure: un mezzo,  un  terzo, un quarto, un quinto, un sesto, un settimo, un
4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 si dicono pure: un mezzo, un terzo,  un  quarto, un quinto, un sesto, un settimo, un ottavo, un
7, 8, 9 e 10 si dicono pure: un mezzo, un terzo, un quarto,  un  quinto, un sesto, un settimo, un ottavo, un nono, un decimo
si dicono pure: un mezzo, un terzo, un quarto, un quinto,  un  sesto, un settimo, un ottavo, un nono, un decimo di essa;
pure: un mezzo, un terzo, un quarto, un quinto, un sesto,  un  settimo, un ottavo, un nono, un decimo di essa; quelle
un terzo, un quarto, un quinto, un sesto, un settimo,  un  ottavo, un nono, un decimo di essa; quelle secondo i numeri
un quarto, un quinto, un sesto, un settimo, un ottavo,  un  nono, un decimo di essa; quelle secondo i numeri 11,
un quinto, un sesto, un settimo, un ottavo, un nono,  un  decimo di essa; quelle secondo i numeri 11, 12,..., 20,...,
i numeri 11, 12,..., 20,..., 100,..., 1000 si dicono pure:  un  undicesimo, un dodicesimo,... un ventesimo, ..., un
20,..., 100,..., 1000 si dicono pure: un undicesimo,  un  dodicesimo,... un ventesimo, ..., un centesimo, ..., un
1000 si dicono pure: un undicesimo, un dodicesimo,...  un  ventesimo, ..., un centesimo, ..., un millesimo di essa. La
pure: un undicesimo, un dodicesimo,... un ventesimo, ...,  un  centesimo, ..., un millesimo di essa. La metà di una
un dodicesimo,... un ventesimo, ..., un centesimo, ...,  un  millesimo di essa. La metà di una grandezza è lo stesso che
millesimo di essa. La metà di una grandezza è lo stesso che  un  suo mezzo; la terza, quarta, ... , decima, ... , centesima,
decima, ... , centesima, o millesima parte è lo stesso che  un  suo terzo, quarto, ... decimo, ... centesimo, ... o
... o millesimo. Così il giorno è la settima parte o  un  settimo della settimana; l'ora è la ventiquattresima parte
CAPITOLO IN REALTÀ NONE  UN  VERO CAPITOLO... É PIUTTOSTO UN EPILOGO, ANZI, NEPPURE UN
CAPITOLO IN REALTÀ NONE UN VERO CAPITOLO... É PIUTTOSTO  UN  EPILOGO, ANZI, NEPPURE UN EPILOGO VERO E PROPRIO, MA UNA
UN VERO CAPITOLO... É PIUTTOSTO UN EPILOGO, ANZI, NEPPURE  UN  EPILOGO VERO E PROPRIO, MA UNA LARVATA DISCOLPA DA PARTE
rettangolo ha due coppie di lati paralleli e quindi è  un  parallelogrammo. Le due diagonali di un rettangolo sono
e quindi è un parallelogrammo. Le due diagonali di  un  rettangolo sono eguali. 83. Un quadrato non è altra cosa
Le due diagonali di un rettangolo sono eguali. 83.  Un  quadrato non è altra cosa che un rettangolo con tutti i
sono eguali. 83. Un quadrato non è altra cosa che  un  rettangolo con tutti i lati eguali (vedi fig. 21).
la giacca. Durante il tragitto nessuno dei quattro emise  un  fremito, un suono, un guaito o un piccolo lamento.
Durante il tragitto nessuno dei quattro emise un fremito,  un  suono, un guaito o un piccolo lamento.
il tragitto nessuno dei quattro emise un fremito, un suono,  un  guaito o un piccolo lamento.
nessuno dei quattro emise un fremito, un suono, un guaito o  un  piccolo lamento.
Le favole di solito cominciano con  un  ragazzo, un giovinetto o una ragazza che, dopo molte
Le favole di solito cominciano con un ragazzo,  un  giovinetto o una ragazza che, dopo molte avventure,
o una ragazza che, dopo molte avventure, diventano  un  principe o una principessa, si sposano e dànno un gran
diventano un principe o una principessa, si sposano e dànno  un  gran pranzo. Questa favola, invece, comincia con un vecchio
e dànno un gran pranzo. Questa favola, invece, comincia con  un  vecchio di novantaquattro anni che alla fine, dopo molte
anni che alla fine, dopo molte avventure, diventa  un  ragazzino di tredici anni. Non sarà uno sgarbo al lettore?
è diverso dagli altri laghi piemontesi e lombardi. È  un  lago che fa di testa sua. Un originale che, invece di
laghi piemontesi e lombardi. È un lago che fa di testa sua.  Un  originale che, invece di mandare le sue acque a sud, come
a Omegna, in piazza del Municipio, vedrete uscire dal Cusio  un  fiume che punta diritto verso le Alpi. Non è un gran fiume,
dal Cusio un fiume che punta diritto verso le Alpi. Non è  un  gran fiume, ma nemmeno un ruscelletto. Si chiama Nigoglia e
diritto verso le Alpi. Non è un gran fiume, ma nemmeno  un  ruscelletto. Si chiama Nigoglia e vuole l'articolo al
molto orgogliosi di questo fiume ribelle e vi hanno pescato  un  motto che dice, in dialetto:
TÌRITI, TÌ C' era una volta  un  contadino che aveva un campicello tutto sassi, e largo
TÌRITI, TÌ C' era una volta un contadino che aveva  un  campicello tutto sassi, e largo quanto la palma della mano.
sassi, e largo quanto la palma della mano. Vi avea rizzato  un  pagliaio e viveva
ancora la signora Antonia - la mia famiglia possedeva  un  piccolo podere coltivato e vigilato da un vecchio contadino
possedeva un piccolo podere coltivato e vigilato da  un  vecchio contadino che ci viveva come un eremita. Solo di
e vigilato da un vecchio contadino che ci viveva come  un  eremita. Solo di tanto in tanto egli veniva su in paese, a
tanto in tanto egli veniva su in paese, a casa nostra, con  un  cestino di canna, ricoperto di foglie di acanto, o di fico
o di fico o di vite. Egli aveva davvero l'aspetto di  un  eremita, col suo bastone ritagliato da un ramo di salice,
l'aspetto di un eremita, col suo bastone ritagliato da  un  ramo di salice, la barba bianca, il cappotto col cappuccio:
gli occhi erano azzurri e buoni; e noi bambini gli volevamo  un  gran bene, anche perché nel suo cestino di canna egli ci
AMICI DEL VENTO Il vento soffia in  un  mucchio di foglie secche. Le foglie cominciano a danzare, a
ridono, sono contente. Bravo il vento che le porta lontano!  Un  ragno ha filato un ragnatele sottile come un capello e vi
Bravo il vento che le porta lontano! Un ragno ha filato  un  ragnatele sottile come un capello e vi si è appeso in
porta lontano! Un ragno ha filato un ragnatele sottile come  un  capello e vi si è appeso in attesa dell'amico vento che lo
staccarsi dalla pianta perchè essa lo trattiene, ma affida  un  seme al vento; lo prega: - Portalo sotto un altro cielo, in
ma affida un seme al vento; lo prega: - Portalo sotto  un  altro cielo, in un altro suolo. Il vento acconsente e
seme al vento; lo prega: - Portalo sotto un altro cielo, in  un  altro suolo. Il vento acconsente e lascia cadere il seme...
acconsente e lascia cadere il seme... forse sulla tomba di  un  bambino, la quale, alla nuova primavera, avrà pur essa il
è appoggiato sull'erba, stretto tra le gambe. Sembro  un  cuoco che rimesta dentro un pentolone, con un cucchiaio per
stretto tra le gambe. Sembro un cuoco che rimesta dentro  un  pentolone, con un cucchiaio per ogni mano. Il suono sale
gambe. Sembro un cuoco che rimesta dentro un pentolone, con  un  cucchiaio per ogni mano. Il suono sale alto come un fumo. È
con un cucchiaio per ogni mano. Il suono sale alto come  un  fumo. È quasi buio. Mi sento uno stregone che chiama gli
si muove ai bordi del campo. È troppo basso per essere  un  uomo, troppo lungo per essere un bambino. È un cane magro
È troppo basso per essere un uomo, troppo lungo per essere  un  bambino. È un cane magro come un ragno. Si muove con
per essere un uomo, troppo lungo per essere un bambino. È  un  cane magro come un ragno. Si muove con cautela, come se le
troppo lungo per essere un bambino. È un cane magro come  un  ragno. Si muove con cautela, come se le ossa sporgenti
quanto si riferisce agli angoli,  un  triangolo si dice ottusangolo, se ha un angolo ottuso;
agli angoli, un triangolo si dice ottusangolo, se ha  un  angolo ottuso;
Quando si tratta di mettere i punti e le virgole in  un  dettato o in un racconto, è un dramma. - Che cosa contano
tratta di mettere i punti e le virgole in un dettato o in  un  racconto, è un dramma. - Che cosa contano le virgole, Dio
i punti e le virgole in un dettato o in un racconto, è  un  dramma. - Che cosa contano le virgole, Dio buono? - si
è un'asinella». Ora leggi. Ninetta legge, rossa come  un  gelato di fragola. La maestra scrive ancora: «Anna, dice
Due virgole bastano a cambiare il significato di  un  pensiero.
- RETTE PERPENDICOLARI. - DISTANZE. 66. Due rette di  un  piano, che si incontrino in un punto, lo dividono in
- DISTANZE. 66. Due rette di un piano, che si incontrino in  un  punto, lo dividono in quattro regioni (fig. 5), ognuna
in quattro regioni (fig. 5), ognuna delle quali si dice  un  angolo. Il contorno di un angolo è dunque costituito da due
5), ognuna delle quali si dice un angolo. Il contorno di  un  angolo è dunque costituito da due semirette (che si dicono
vecchio padrone. Invece il contadino padrone,  un  uomo grande, dagli occhi rossi e piccoli, domandò a Guccio:
domandò a Guccio: - Che cosa fai da queste parti? Sei  un  ladro? - Io non sono un ladro! sono un buon italiano, - Che
- Che cosa fai da queste parti? Sei un ladro? - Io non sono  un  ladro! sono un buon italiano, - Che cosa sei venuto a
da queste parti? Sei un ladro? - Io non sono un ladro! sono  un  buon italiano, - Che cosa sei venuto a cercare? - Legna
cosa sei venuto a cercare? - Legna secca. - Per chi? - Per  un  buon italiano che è ferito e ne ha bisogno. - Noi non
siano questi buoni italiani - disse il contadino padrone,  un  po' turbato dalla fermezza di quel piccolo essere che, in
- È Uguccio, il figlio del signor Della Morra - esclamò  un  giovane della famiglia. - Allora facciamogli la festa -
di una persona senza prima conoscerla bene. Ieri ci ha dato  un  tema: "Inventa un racconto fantastico sui pregiudizi". Mi
prima conoscerla bene. Ieri ci ha dato un tema: "Inventa  un  racconto fantastico sui pregiudizi". Mi raccomando, voglio
luoghi comuni. lo ho inventato una storia che parlava di  un  bambino muto che aveva un cane parlante. Il bambino aveva
una storia che parlava di un bambino muto che aveva  un  cane parlante. Il bambino aveva fantasia e inventava tante
massima attenzione. Di tanto in tanto inclinava la testa da  un  lato, come se si sforzasse di capire bene, ma questo
si sedevano su una panchina del parco e il cane, che era  un  raffinato parlatore, cominciava a raccontare la storia,
eleganti che aggiungeva di suo. Questo veramente dava  un  po' fastidio al bambino, che con lo sguardo ogni tanto
le illustrazioni della storia. Davanti a loro, per terra,  un  cappello aspettava delle monetine. Ma i passanti non ci
Ma i passanti non ci mettevano dentro niente, perché erano  un  po' impressionati da quella strana coppia, che faceva le
da quella strana coppia, che faceva le cose al contrario.  Un  cane che parla, pensavano, non si è mai visto. Ci sarà un
Un cane che parla, pensavano, non si è mai visto. Ci sarà  un  trucco e se c'è un trucco sono degli imbroglioni. Di sicuro
pensavano, non si è mai visto. Ci sarà un trucco e se c'è  un  trucco sono degli imbroglioni. Di sicuro avranno un
se c'è un trucco sono degli imbroglioni. Di sicuro avranno  un  registratore nascosto da qualche parte. - Nadir, hai
nascosto da qualche parte. - Nadir, hai scritto  un  racconto bellissimo! Ha detto la maestra. Vorrei averlo
era andato alla scuola per ricondurre Sergio a casa vide ad  un  tratto un gruppetto di scolari che stavano intorno a
alla scuola per ricondurre Sergio a casa vide ad un tratto  un  gruppetto di scolari che stavano intorno a Cherubino, il
stavano intorno a Cherubino, il quale lanciava sassi contro  un  lampione, cercando di rompere le lampadine. - Male! -
rimasero in silenzio. - Allora perchè Balilla che ha tirato  un  sasso è diventato così famoso? - domandò Sergio. - Non ve
segmenti sono situati per diritto, se hanno nient'altro che  un  estremo in comune e insieme considerati costituiscono
in comune e insieme considerati costituiscono ancora  un  segmento.
FASCISTA  Un  bel sole ride sullo stadio. Prati e tribune sono grigi di
In mezzo al prato stanno due pedane. Su una pedana salgono  un  Figlio della Lupa, un Balilla, un Avanguardista, un Giovane
due pedane. Su una pedana salgono un Figlio della Lupa,  un  Balilla, un Avanguardista, un Giovane Fascista; sull'altra
Su una pedana salgono un Figlio della Lupa, un Balilla,  un  Avanguardista, un Giovane Fascista; sull'altra una Figlia
salgono un Figlio della Lupa, un Balilla, un Avanguardista,  un  Giovane Fascista; sull'altra una Figlia della Lupa, una
tal caso si dice pure che ciascuno di esci è  un  prolungamento dell'altro. Si vegga la fig. 2 nella quale
sono rappresentati, l'uno in pieno, l'altro a tratteggio,  un  segmento ed un suo prolungamento. Per ogni segmento vi
l'uno in pieno, l'altro a tratteggio, un segmento ed  un  suo prolungamento. Per ogni segmento vi sono, come è
sono, come è chiaro, quanti prolungamenti si vuole. Ebbene,  un  segmento e tutti i suoi prolungamenti stanno su ciò che si
prolungamenti stanno su ciò che si dice una retta. Sopra  un  foglio di disegno, per ampio che sia, non si possono
RACCONTA-FIABE C' era una volta  un  povero diavolo, che aveva tatto tutti i mestieri e non era
aveva tatto tutti i mestieri e non era riuscito in nessuno.  Un  giorno gli venne l'idea di andare attorno, a raccontare
andare attorno, a raccontare fiabe ai bambini. Gli pareva  un  mestiere facile, da divertircisi anche lui. Perciò si
ad  un  molino o a un opificio (o, come si dice, una fabbrica, uno
ad un molino o a  un  opificio (o, come si dice, una fabbrica, uno stabilimento)
(fig. 15). Ma anche quest'acqua del canale viene da  un  fiume. Questo è un corso d'acqua naturale, non fatto
Ma anche quest'acqua del canale viene da un fiume. Questo è  un  corso d'acqua naturale, non fatto dall'uomo, e attraversa
il giorno seguente il maestro cominciò a raccontare: - Con  un  sasso voi volevate rompere un misero lampione: con un sasso
cominciò a raccontare: - Con un sasso voi volevate rompere  un  misero lampione: con un sasso Balilla fece tacere dei
- Con un sasso voi volevate rompere un misero lampione: con  un  sasso Balilla fece tacere dei cannoni. Che differenza! Vi
Balilla fece tacere dei cannoni. Che differenza! Vi era  un  ragazzo in Genova, un tintorello, nel tempo che gli
dei cannoni. Che differenza! Vi era un ragazzo in Genova,  un  tintorello, nel tempo che gli Austriaci dominavano e
Giovanni Battista Perasso, soprannominato poi Balilla.  Un  giorno, il 5 dicembre 1846, alcuni soldati austriaci
il 5 dicembre 1846, alcuni soldati austriaci trascinavano  un  mortaio. - Che cosa è un mortaio, signor maestro? - domandò
soldati austriaci trascinavano un mortaio. - Che cosa è  un  mortaio, signor maestro? - domandò alzandosi nel banco
carne o altro, era una specie di cannone corto, pesante. Ad  un  tratto il mortaio affondò nel fango e i soldati, per quanti
patria. Figuratevi gli Italiani! Per la scolaresca passò  un  brivido: e tutti, anche i più disattenti e svogliati, si
 Un  soldo. Un giorno lo zio, dandoti un soldo, ti raccomandò di
Un soldo.  Un  giorno lo zio, dandoti un soldo, ti raccomandò di metterlo
Un soldo. Un giorno lo zio, dandoti  un  soldo, ti raccomandò di metterlo nel salvadanaio. Tu invece
«Un soldo risparmiato a che serve? Che cosa si può fare con  un  povero soldo?». Io ti rispondo che molte volte la fortuna
che molte volte la fortuna d'un giovane comincia da  un  soldo risparmiato; e ti ricordo il giustissimo proverbio:
proverbio: Chi non sa tener conto d'un soldo non vale  un  soldo. Uno spillo val meno d'un centesimo, non è vero?
Ebbene, uno spillo raccolto da terra fece la fortuna di  un  povero giovane, di nome Lafitte. Questo giovane, disagiato
aver picchiato inutilmente a molti usci, si presentò ad  un  ricco banchiere. Era l'ultimo tentativo, dopo il quale, se
quell'atto, giudicando che non avrebbe mancato di riuscire  un  uomo savio ed operoso chi in giovane età addimostrava di
E DI VINIFICAZIONE PER GLI AGRICOLTORI ITALIANI 3ª ediz.  Un  vol. in-12° con figure, 1877 - L. 3,50. IL BUON COLTIVATORE
Scolastici. Dodicesima edizione, con figure nel testo.  Un  vol. in-12° di 156 pag. - L. 0,80. La coltivazione della
della vite in Italia. Veglie del signor Lorenzo.  Un  vol. in-12°, 1870 . . . . . . . . L. 1 - Sul miglior modo
. . . . . . L. 1 - Sul miglior modo di fare i vini comuni.  Un  vol. in-12°, 1869 » 0 55 Lezioni popolari di economia
rurale dette nelle conferenze magistrali agrarie di Torino.  Un  vol. in-12° . . . . » 1 - Sulle dottrine elettriche nel
Sulle dottrine elettriche nel secolo XVIII. Saggio storico.  Un  vol. in-8°, 1866 . . . . . . » 7 50 La sezione dell'Istmo
delle Alpi Italiane. Considerazioni economico-politiche.  Un  volume in-8°, 1864 . . . . . . . » 2 -
Cipí scappò fuori dal nido e saltò in cima al camino e vide  un  buco fondo fondo e nero come il carbone. E disse: — Adesso
l'imprudente! ... Ma lui: — Op là! — e saltava di là. Ad  un  tratto, proprio mentre diceva: Op là! come fu come non fu,
— e intanto precipitava sempre piú in fondo finché, con  un  tonfo, cadde nella cenere del focolare, si rannicchiò in un
un tonfo, cadde nella cenere del focolare, si rannicchiò in  un  angolino e col cuore che faceva tum tum... aspettò. Ad un
un angolino e col cuore che faceva tum tum... aspettò. Ad  un  tratto sentì dei passi. — Un uccello nel camino! — gridò un
faceva tum tum... aspettò. Ad un tratto sentì dei passi. —  Un  uccello nel camino! — gridò un bambino. — No! — disse un
un tratto sentì dei passi. — Un uccello nel camino! — gridò  un  bambino. — No! — disse un altro. — Sí! — Prendiamolo! —
— Un uccello nel camino! — gridò un bambino. — No! — disse  un  altro. — Sí! — Prendiamolo! — Eccolo, com'è piccolo! —
— È lí, è lì, dài che lo acciuffiamo! — Prendi la scopa!  Un  mostro di punte spazzò l'uccellino fuori dal rifugio, e
spazzò l'uccellino fuori dal rifugio, e Cipí si rifugiò in  un  angolo. — Piano, — dicevano i bambini avvicinandosi sempre
In quel momento Cipí si accorse che davanti a lui c'era  un  quadrato di cielo cosí limpido che pareva dire: «Vieni,
dire: «Vieni, vola da me, io ti salverò!» Cipí spiccò  un  lungo salto verso il cielo azzurro. Un salto ho detto? Un
Cipí spiccò un lungo salto verso il cielo azzurro.  Un  salto ho detto? Un volo! perché riuscí proprio a levarsi da
un lungo salto verso il cielo azzurro. Un salto ho detto?  Un  volo! perché riuscí proprio a levarsi da terra e, passando
proprio a levarsi da terra e, passando fra le gambe di  un  ragazzo, a volare, volare... Ma quando il sole già gli
DIVENTARE  UN  EROE Nino oggi ritorna dalla celebrazione di Balilla. Ha
tanti ometti per i loro atti di valore. C'era persino  un  Figlio della Lupa, un bambino di sei anni. - Questi Figli
i loro atti di valore. C'era persino un Figlio della Lupa,  un  bambino di sei anni. - Questi Figli della Lupa danno dei
chi è dunque Pierino Majo? - Sta a sentire, Nino. Siamo in  un  paese all'uscita di scuola. Il nome non lo ricordo. In
di scuola. Il nome non lo ricordo. In mezzo alla piazza c'è  un  palo di ferro, un sostegno della linea elettrica. Gli
non lo ricordo. In mezzo alla piazza c'è un palo di ferro,  un  sostegno della linea elettrica. Gli scolaretti vi si
per gioco e così fecero il giorno di cui ti parlo.  Un  ragazzetto di nove anni abbracciò il palo: e non potè più
meschini avevano tempo di morire. Ecco invece farsi innanzi  un  trottolino di sei anni, generoso, impetuoso. Si slanciò sui
e scoppiò in una bella risata. Non sapeva di essere  un  eroe. Era Pierino Majo. Nino, ricorda questo nome. - Si, -
nome. - Si, - mormora Nino - ma anch'io voglio diventare  un  eroe.
bianco e nero, raffigurante una bandiera con l'immagine di  un  leone alato e un libro SALANI EDITORE
una bandiera con l'immagine di un leone alato e  un  libro SALANI EDITORE
REALTÀ LA PREFAZIONE NON DOVREBBE DURARE PIù DI  UN  MILLESIMO DI SECONDO, QUANTO È BASTATO AL FOTOREPORTER
penisola, che dicesi capo o promontorio (fig. 21). In  un  altro tratto è il mare che penetra entro terra, formando un
un altro tratto è il mare che penetra entro terra, formando  un  golfo (fig. 22).
- Che cosa è il postino? - Colui che porta le lettere da  un  paese all'altro. - E la tua mamma perché non vuole? - Che
vuole? - Che ne so!... Fammi vedere la grotta. Tornarono  un  po' indietro. La porticina era rimasta aperta. L'entrata
era rimasta aperta. L'entrata era così buia che Cuddu esitò  un  istante. - C'è la scala - lo avvertì il ragazzo. - Bada.
la buca, sembratagli da giù piccolissima, era più larga di  un  finestrone. La grotta gli parve immensa. Dalle pareti
pareti annerite dal fumo pendevano arnesi di ogni sorta. In  un  angolo, due giacigli di strame con coperte di lana. Per
di sale, una vecchia cassa senza coperchio; nel centro, sur  un  masso quasi quadrato, un boccale, un fiasco e poche
senza coperchio; nel centro, sur un masso quasi quadrato,  un  boccale, un fiasco e poche scodelle di terracotta non
nel centro, sur un masso quasi quadrato, un boccale,  un  fiasco e poche scodelle di terracotta non verniciata. Cuddu
pane? - Ti darò una fetta di pane. Hai fame, è vero? -  Un  pochino. Il ragazzo tolse dalla cassa una grossa pagnotta,
ne tagliò due belle fette, vi stese sopra col coltello  un  denso strato di ricotta, e si mise a man giare anche lui. -
la ricotta gli andavano giù stentatamente. Si ricordava che  un  mese addietro la sua mamma aveva comprato da un pecoraio un
che un mese addietro la sua mamma aveva comprato da  un  pecoraio un cavagnino di ricotta fresca; e per farlo star
un mese addietro la sua mamma aveva comprato da un pecoraio  un  cavagnino di ricotta fresca; e per farlo star cheto a
- Fa' il mestiere di tuo padre. - Mio padre è morto da  un  pezzo; non l' ho conosciuto. Era salnitraio, mi ha detto la
Era salnitraio, mi ha detto la mamma. Si udì il rimbombo di  un  colpo di fucile, seguìto quasi immediatamente da un altro.
di un colpo di fucile, seguìto quasi immediatamente da  un  altro. - Senti l'eco? - disse il ragazzo. - Ha sparato
dentro ci fosse una persona che fa il verso... Ha ammazzato  un  coniglio compare Nunzio. Ce n'è tanti tra le fratte. Si
Nunzio. Ce n'è tanti tra le fratte. Si udiva l'abbaio di  un  cane, lontano, e pareva che un cane gli rispondesse dalla
fratte. Si udiva l'abbaio di un cane, lontano, e pareva che  un  cane gli rispondesse dalla parte opposta. - Senti l'eco?
il ragazzo condusse Cuddu di fronte alla roccia sotto  un  ulivo. Era la prima volta che Cuddu, udiva l'eco, e ne
Lettori l'Autrice, che potete vedere qui sopra in  un  ritratto dell'epoca, magnificamente incorniciato, era una
due gatti di diversa grandezza, ma di uguale importanza, e  un  certo numero di fratelli e sorelle minori di lei. Costoro
quei lettori, pochi ma scelti, le presenti storie ebbero  un  vero successo. Il ricordo di quel successo incoraggia,
adesso, l'Autrice, a offrire le medesime storie a voi, in  un  bel libro stampato da un vero Editore. Essa spera che
le medesime storie a voi, in un bel libro stampato da  un  vero Editore. Essa spera che questo libro vi piaccia, e vi
e vi faccia divertire. La vostra amicizia sarebbe per lei  un  onore, che la consolerebbe, oggi, nella sua vecchiaia.
 UN  CANE ALLA GUERRA
motoscafi colmi di entusiasti ammiratori del varo. Ad  un  tratto si udì un lungo fischio e vi fu silenzio. Una
di entusiasti ammiratori del varo. Ad un tratto si udì  un  lungo fischio e vi fu silenzio. Una gentile dama ruppe
tagliente della nave una bottiglia di spumante, e scrosciò  un  battimani. - Che cosa fanno? - domandò Sergio. - È un rito:
un battimani. - Che cosa fanno? - domandò Sergio. - È  un  rito: l'augurio vivace e spumeggiante che la nave percorra
Si pieghi su se stesso  un  foglio di carta in un modo qualunque e poi si ripieghi il
Si pieghi su se stesso un foglio di carta in  un  modo qualunque e poi si ripieghi il foglio così duplicato
s'egli parlasse sul serio o per burla, e aspettando che da  un  momento all'altro ripigliasse il parlar naturale. Di quando
effetto di quel suo parlare, gli seguivano dei casi comici.  Un  giorno, credendo d'aver lasciata la canna (com' egli
la canna (com' egli chiamava alla subalpina la mazza) in  un  caffè, vi ritornò mezz'ora dopo, e domandò al padrone: - Ha
a cercarlo nel caffè la sua signora, benchè gli paresse  un  po' troppo famigliare quel modo di nominarla, gli rispose
state. E allora l'amìo, rivolgendosi al cameriere: - Guarda  un  po' sotto il biliardo. Immaginate la risata. Un'altra
sotto il biliardo. Immaginate la risata. Un'altra volta, a  un  conoscente che gli andò a chiedere informazioni intorno a
conoscente che gli andò a chiedere informazioni intorno a  un  nuovo professore destinato al Ginnasio del proprio
del proprio figliuolo, disse fra l'altro: - È d'umore  un  po' vivo; bocia, bocia sempre; ma in fondo è un omo bono. -
- È d'umore un po' vivo; bocia, bocia sempre; ma in fondo è  un  omo bono. - E quegli, scattando: - La grazia di quella
- E quegli, scattando: - La grazia di quella bontà! Da  un  professore che boccia tutti il mio ragazzo non ce lo mando.
Ma quel mal vezzo finì con portargli disgrazia. Fu  un  caso curioso. Una sera, nella platea d'un teatro, mentre
nella platea d'un teatro, mentre egli toscaneggiava con  un  suo amico, a voce alta, com'era solito, fu inteso da un
con un suo amico, a voce alta, com'era solito, fu inteso da  un  signore toscano, che discorreva con altri, li accanto, e
che gli tirò un'impertinenza, la quale ebbe per risposta  un  urtone. Alle corte, si barattarono i biglietti di visita,
di visita, non ci fu modo di raggiustarla, ne seguì  un  duello, e l'amìo Enrío ebbe una leggiera sdrucitura al
al braccio destro. Andai a visitare il ferito con  un  comune amico; il quale, prima di tirare il campanello, fece
 un  canto popolare olandese)
forse  un  sogno? Il signor Goffredo aveva ascoltato con interesse
non dobbiamo nasconderlo, chiese con incredulità: - È forse  un  sogno tutto questo? - Sì, rispose con gravità il vecchio
- Sì, rispose con gravità il vecchio pastore, forse è  un  sogno, come è un sogno tutta la nostra vita. I ragazzi,
con gravità il vecchio pastore, forse è un sogno, come è  un  sogno tutta la nostra vita. I ragazzi, dopo aver
non possono avere alcun punto comune; invece due rette di  un  piano che non siano parallele si incontrano necessariamente
che non siano parallele si incontrano necessariamente in  un  punto. Quindi si può anche dire che due rette sono
anche dire che due rette sono parallele quando stanno in  un  piano e non hanno alcun punto comune. 72. La distanza di
comune. 72. La distanza di due rette parallele è quella di  un  punto qualsiasi dell'una dall'altra.
segnali misteriosi. Arrivati quasi a  un  chilometro dalla riva, Marino lascia i remi ad uno dei
Marino lascia i remi ad uno dei compagni, per riposarsi  un  poco. Gli altri cominciano a brontolare. - Non si vede
- impone il capitano. E vanno ancora avanti. Si sente a  un  tratto l'onda sollevarsi come mossa da un vento
Si sente a un tratto l'onda sollevarsi come mossa da  un  vento sottomarino. - Mamma mia! È un sommergibile. - Fila
come mossa da un vento sottomarino. - Mamma mia! È  un  sommergibile. - Fila dritto. Finchè Marino riprese lui i
- Ecco, ecco, si vedono. In realtà si vedeva semplicemente  un  chiarore giallastro, che poteva essere quello della
ma verdognolo. Si spense ancora, si riaccese, di  un  altro colore. Non c'era più dubbio: erano le segnalazioni
gl'infondeva una forza sovrannaturale. Senza abbandonare  un  attimo i remi, arrivò a toccare la sabbia; di là, un po'
un attimo i remi, arrivò a toccare la sabbia; di là,  un  po' sgambettando, un po' nuotando, uscirono tutti fradici e
arrivò a toccare la sabbia; di là, un po' sgambettando,  un  po' nuotando, uscirono tutti fradici e stanchi, dalle onde
Ieri Anna ha fatto gli onori di casa a quattro invitati:  un  fante, un artigliere, un marinaio e un aviatore, e si è
ha fatto gli onori di casa a quattro invitati: un fante,  un  artigliere, un marinaio e un aviatore, e si è prodigata. Li
onori di casa a quattro invitati: un fante, un artigliere,  un  marinaio e un aviatore, e si è prodigata. Li ha voluti a
a quattro invitati: un fante, un artigliere, un marinaio e  un  aviatore, e si è prodigata. Li ha voluti a pranzo per
e borsette, dolci e merendine, carte lucide e carte dorate.  Un  vecchietto, forse entrato per comperare un cavolo e due
e carte dorate. Un vecchietto, forse entrato per comperare  un  cavolo e due carote, esce con una piramide di ceste e
esce con una piramide di ceste e pacchettini. Prendo  un  carrello ed entro anch'io, così, per scongelarmi un po'.
Prendo un carrello ed entro anch'io, così, per scongelarmi  un  po'. Poi mi viene in mente un'idea fantastica: farò una
in pelliccia che prende scatolette di cibo per gatti,  un  ragazzo che arraffa sacchetti di caramelle. Poi acchiappo a
arraffa sacchetti di caramelle. Poi acchiappo a casaccio,  un  po' qui un po' là. Un pacco blu di spaghetti, un barattolo
di caramelle. Poi acchiappo a casaccio, un po' qui  un  po' là. Un pacco blu di spaghetti, un barattolo di pelati,
caramelle. Poi acchiappo a casaccio, un po' qui un po' là.  Un  pacco blu di spaghetti, un barattolo di pelati, due
casaccio, un po' qui un po' là. Un pacco blu di spaghetti,  un  barattolo di pelati, due bottiglie di vino. Metto tutto
al contrario. Alla fine nel mio carrello resta soltanto  un  pacchetto di cuscus, malinconico e solo.
C' era una volta  un  Re e una Regina. La Regina era incinta. Un giorno passò una
C' era una volta un Re e una Regina. La Regina era incinta.  Un  giorno passò una di quelle zingare che van dicendo la buona
Re la fece chiamare: — Che partorirà la Regina? — Maestà,  un  serpente. - Quelli trasecolarono. — E che dovevano farne?
— Dovevano allevarlo. - La povera Regina dette in  un  pianto dirotto: — Chi avrebbe allattato una bestia così
se le mordeva il seno? — Maestà, non abbiate paura. Avrà  un  dente soltanto, un dente d' oro. — C era una volta.... 15
seno? — Maestà, non abbiate paura. Avrà un dente soltanto,  un  dente d' oro. — C era una volta.... 15 Infatti la Regina
d' oro. — C era una volta.... 15 Infatti la Regina partorì  un  bel serpentello verde-nero, che subito, appena nato,
il Re gli aperse la bocca e vide che avea davvero  un  dente soltanto, un dente d' oro. Però, siccome non voleva
aperse la bocca e vide che avea davvero un dente soltanto,  un  dente d' oro. Però, siccome non voleva che quella loro
quando apriva la bocca, il suo dente d' oro straluccicava.  Un  giorno ripassò quella zingara, e il Re la fece chiamare: —
della raccomandazione della zingara, e tirò diritto.  Un  altro giorno, ecco dietro a lui un urlo di creatura umana:
zingara, e tirò diritto. Un altro giorno, ecco dietro a lui  un  urlo di creatura umana: — Ahi! m' ammazzano! ahi! — Il Re
ma si ricordò della raccomandazione, e tirò diritto.  Un  altro giorno, ecco alle sue spalle un gran rumore, come di
e tirò diritto. Un altro giorno, ecco alle sue spalle  un  gran rumore, come di cavalli che corrano di galoppo. —
sarai te! — rispose una voce. E il povero Re, sentitosi  un  po' di peso sulle spalle, si tastò. Gli era proprio
 UN  RAGGIO DI LUNA
SUPERFICIE. - LINEE. - PUNTI. 59. Consideriamo una palla,  un  piatto, un oggetto materiale qualunque. Se si tocca o si
- LINEE. - PUNTI. 59. Consideriamo una palla, un piatto,  un  oggetto materiale qualunque. Se si tocca o si guarda tutto
dice una superficie piana; la superficie di una palla, di  un  uovo o di un tubo dànno esempi di superficie curve diverse.
piana; la superficie di una palla, di un uovo o di  un  tubo dànno esempi di superficie curve diverse. Buona
costituiscono ancora una superficie piana, questa si dice  un  ampliamento di ciascuna di quelle. Una superficie piana
si vuole; e questi appartengono tutti, insieme con essa, ad  un  medesimo piano. 61. Il segno lasciato sulla carta, sul
dalla punta di una matita che vi si faccia scorrere sopra,  un  filo molto sottile, comunque disposto, dà idea di ciò che
piccolo, ogni segno lasciato sulla carta da una matita o da  un  ago, che vi siano leggermente premuti con la punta, dà idea
premuti con la punta, dà idea di ciò che si chiama  un  punto. Sopra ogni superficie si possono tracciare quante
e dànno idea di linee a forme curvilinee diverse l'orlo di  un  bicchiere e un filo avvolto a serpentino attorno ad un
linee a forme curvilinee diverse l'orlo di un bicchiere e  un  filo avvolto a serpentino attorno ad un bastone. Ogni
di un bicchiere e un filo avvolto a serpentino attorno ad  un  bastone. Ogni porzione di linea della prima forma compresa
linea della prima forma compresa fra due suoi punti si dice  un  segmento, e i due punti si dicono gli estremi del segmento
della scuderia l' acqua batteva come una grandinata. A  un  tratto, Moschino sentì accanto a sè qualcosa che lo
a sè qualcosa che lo solleticava leggermente. Si volse. Era  un  topo comune, d' un bigio cupo, secco allampanato e col muso
solleticava leggermente. Si volse. Era un topo comune, d'  un  bigio cupo, secco allampanato e col muso aguzzo, che
egli rispondesse; ma Tit non parlava! Due volte al giorno  un  Nano si affacciava e posava un piatto di minestra sul
parlava! Due volte al giorno un Nano si affacciava e posava  un  piatto di minestra sul davanzale. Un giorno il Nano disse:
si affacciava e posava un piatto di minestra sul davanzale.  Un  giorno il Nano disse: — È stato arrestato Pic; aveva un
Un giorno il Nano disse: — È stato arrestato Pic; aveva  un  sacco pieno di ciottoli e ha confessato. Ora è in prigione
scopre che col favore delle tenebre gli è spuntato  un  capello. Un capello biondo. Eccolo li che trema in mezzo al
che col favore delle tenebre gli è spuntato un capello.  Un  capello biondo. Eccolo li che trema in mezzo al cranio
a metà strada deve tornare indietro a prenderlo. — Guarda:  un  capello. Erano quarantacinque anni che non si vedeva niente
anni che non si vedeva niente del genere sulla mia testa. —  Un  momentino, signor barone. Anselmo va a cercare la grande
della sua collezione. Nella lente il capello sembra  un  albero dorato dal sole. Ma c'è di piú... — Se il signor
signor barone permette, — dice Anselmo, — non si tratta di  un  semplice capello, bensí di un capello naturalmente
Anselmo, — non si tratta di un semplice capello, bensí di  un  capello naturalmente ondulato, forse ricciuto. — Quand'ero
padrone ci ha scacciati perché avevamo fatto l'elemosina a  un  povero vecchio. — Sí, sí, — aggiunse Piuma, piangendo, — un
un povero vecchio. — Sí, sí, — aggiunse Piuma, piangendo, —  un  povero vecchio, senza casa né tetto! Uh! Uh! — e si
casa né tetto! Uh! Uh! — e si asciugava le lagrime con  un  bel fazzoletto a quadri; era un regalo della sua fidanzata
si asciugava le lagrime con un bel fazzoletto a quadri; era  un  regalo della sua fidanzata Caterina, la quale poi sposò uno
Caterina, la quale poi sposò uno che cuoceva le pietre in  un  forno, e ci faceva l'oro. — Poverini! Cosí é la vita! —