I. La vendita era andata bene. L'asta pubblica seguiva in una di quelle sale senza un padrone fisso che si sogliono adoperare a un tal uso: luoghi
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— Dunque, non volete esser de' nostri? — diss'ella, piegando sempre la testolina a mo' d'invito, con un bel sorriso che le scopriva una fila unita di
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I. II giardino, un piccolo quadrato di pochi metri, era ingombro di piante cresciute a modo loro; tanto che ormai non si distingueva nè pur più
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medesimo cristallo della finestra, in somma tale e quale come t'ho lasciato stamattina alle undici! Ma sai che tu faresti scappare la pazienza a un santo
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processione di gente la più diversa. In quell'androne e nei suoi pressi stanziavan, come al solito, gruppi di femmine ciarliere per cui l'aria rintronava d'un
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, che tramontava là giù in fondo al golfo in un'apoteosi di fuoco, tutta l'ampia estensione marina sembrava schiararsi nell'oro. Allora un senso di
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Il barone si mise il cappello in testa, come se fosse stato solo; accese un sigaro d'avana, poi si voltò verso Leda Degli-Angeli, seduta sur una
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Questi due ultimi versi eran per lui un pensiero fisso.
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«scucchia» gli si allungasse come una mestola. Allora sì, che, secco, allampanato, e con quel po' po' di viso nero, sarebbe stato più che mai un calabrone
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momenti, era un fitto cicaleccio di serve; e la carrucola affidata agli alti ferri ricurvi congiungentisi sotto un gran giglio a trafori, strideva aspra
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bassi. Remoti orizzonti le si schiudevan dinanzi nelle frasi sconnesse, ma singolarmente colorite di lui, dalle cui labbra ella pendeva a un tempo
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II. Un luogo dell'abbazia rimasto intatto era. la chiesa, le cui maestose linee spiccavano nella perfetta purezza d'ogni opera del Brunellesco, il
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III. Una volta, da che erano parecchi giorni che nessun più vedeva la strega con dietro le sue galline, a un abitante della badia venne in mente
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convulsi. In queste ore egli prendeva macchinalmente qualunque cosa gli si mettesse in bocca; in altre, invece, era lui che, con un fil di voce rauca e
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III. Erano più delle undici quando i due toscani rientrarono alla pensione di Chiaia. In un angolo del salone, la padrona e il capitano Borise
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IV. Era il primo giorno ch'egli s'alzava dal letto. Aveva fatto un grande sforzo di volontà, non ostante che la buona nutrizione e le cure costanti
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d'imborghesirsi sempre più, noi non vediamo altro oramai che re in giacchetta i quali firmano sbadigliando i decreti preparati da un ministro in redingote
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folla elegante, mentre i fanali incominciavano a punteggiare di fuoco la strada fiancheggiata da storici e sontuosi palazzi, un vocìo lontano ha dominato
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mal sicuri nel cèrcine della sua inesperienza. E la diva cantava cosi forte che m'indusse a un rapidissimo dietro-front per tornarmene sùbito a casa a
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guerra quale immenso aevi spatium è mai un mese per noi! — rivedo il giorno in cui il libro fu scritto, l'affettuosa e fraterna navette fra le nostre
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Pagina Fropntespizio
Vi fu un rullo di tamburo e molte voci fecero: «sst!» mentre il dottor Meade saliva sulla piattaforma e allargava le braccia invitando al silenzio
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realmente dimostrava ventotto anni invece di diciotto. - Dareste prova di maggiore buon gusto togliendovi quello che dimostra un dolore che certamente non
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marito; Melania, nel salotto a pianterreno, parlava a bassa voce in un gruppo di vicini. Si affaccendava con aghi e forbici a modificare una veste di lutto
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volte con un lieve senso di timore si domandava: «E poi?» ma subito scacciava il pensiero. Finita la guerra tutto si aggiusterebbe. Se Ashley l'amava
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La predizione del dottor Meade fu giusta... fino a un certo punto. Johnston costituiva veramente un baluardo di ferro; e la sua resistenza fu cosí
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Rhett volse il cavallo a ovest dell'Albero di Pesco, e il carro traballante sobbalzò cosí violentemente sulla strada piena di buche, da strappare un
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I giorni di novembre furono piacevoli per gli abitanti di Tara. Il peggio era ormai passato. Ora avevano un cavallo per potersi muovere; avevano uova
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UN giorno della metà di novembre, la famiglia O'Hara era seduta attorno alla tavola del pranzo meridiano, terminando di mangiare un dolce fatto da
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IL freddo giunse improvviso. Soffi gelidi si insinuavano nelle fessure delle porte, scrollavano le finestre sconnesse con un cigolio monotono. Le
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quel giorno, egli aveva saputo che potrebbe diminuire di un quarto la spesa, noleggiando per due settimane il cavallo e il carretto al proprietario
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ROSSELLA sposò Franco Kennedy due settimane piú tardi, dopo un corteggiamento vorticoso, che - ella gli disse arrossendo - le aveva tolto ogni
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IN una notte piovosa d'aprile, Toni Fontaine giunse da Jonesboro su un cavallo coperto di schiuma e mezzo morto d'esaurimento, e venne a bussare alla
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. Non si era mai trovata fuori a quell'ora sola; era un po' inquieta e avrebbe voluto essere a casa. Non vide il grosso Sam; e nel fermare il cavallo per
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Rhett non avrebbe potuto scegliere un momento peggiore per tentare di riacquistare rispetto e simpatia. Il nome di repubblicano non suscitò mai - né
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! Rossella si affrettò ad accorrere e dal pianerottolo vide la bimba che cercava di salire le scale con le sue gambette corte. Teneva stretto al petto un
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d'ogni paese e d'ogni colore: il Gruviera gialliccio e butterato come la faccia d'un vaioloso, il Gorgonzola verdognolo, l'Olanda in palle rossiccie
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- La pace? È dunque la pace più desiderabile di tante belle cose, perfino del pane? - si chiedeva con un sospiro represso la Giulia. Era una faccenda
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Ma l'ottava s'arrestava a mezzo: Orlando non avea più voglia di proseguire; la Giulia appena appena avea voglia d'ascoltarlo: erano tutti e due in un
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che mettevano in cuore un gran benessere. Una sera, dopo cena, la massaia, volse intorno lo sguardo, e nel veder Orlando e la Giulia accosto uno
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sotto il berretto di velluto, e salutasse col suo frustino alzato, d'un gesto risoluto e leggiadro, perchè un entusiastico battimani le dimostrasse
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NON fu un cavallino precisamente eguale a quello di Jenny Bilson, il cavallo che potè avere la Marietta, a forza di carezze e moine fatte al suo
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Poi apriva il baulino e vi sceglieva un abito, un cappello, un manicotto, calzette di seta, lucide e morbide, gonnelline tutte pieghette e pizzi
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- Allora, con questo velluto me ne faccio la guarnizione d'un mantello per me - finì col dire la Cerchi. Quasi di tutto era così: osservava la roba
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Giunta che fu a casa, Camilla s'affrettò a chiudersi nella sua cameretta con la Giulia. Era una stanza delle più modeste, mobiliata d'un lettino a
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antica bambagia, Io guardava e gli faceva batter l'ore, come si fa con gli orioli a ripetizione. In pari tempo, sur un teatrino meccanico si eseguiva
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girò nella serratura. Entrarono la signora Amalia, vestita a lutto, di semplice lana, e un ometto su' sessant'anni: uno sconosciuto. L'ometto vestiva
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, la Giulia stette dentro un cassone, tra un tanfo di muffa che ammorbava la poca aria circolante nel retrobottega. Presa che fu poi dalla sua nuova
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le era rimasto un gran desiderio d'affetto: ma un affetto che non poteva aver che fare con la Rachele. - Fortuna che non dovrò mai dire t'amo a
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La Giulia si trovava da alcune ore nella soffitta umida e fredda, dove appena un raggio di sole entrava per l'abbaino, quando le parve d'udire
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. Non si poteva andare avanti, via! E una sera, per dispetto, m'hanno buttato qui, in mezzo agli stracci. Pazienza! - E fece un altro sospiro, più forte
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