Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Sull'Oceano

171746
De Amicis, Edmondo 50 occorrenze
  • 1890
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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Sull'Oceano

una stizza momentanea, ma un temperamento acre e duro, e che mi destò un senso di viva commiserazione per il proprietario dell'oggetto smarrito. Più in

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Ma a raddolcire ogni amarezza, il buon Dio aveva messo a bordo due commessi viaggiatori francesi. Uno era parigino, un buon giovane, benchè un poco

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finestrino: una maraviglia! L'oceano placidissimo, tutto argento e rosa, coperto d'un velo diafano di vapori a cui il sole nascente dava l'aspetto

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Un gruppo di donne s'era levato a rumore per la distribuzione dell'acqua dolce; della quale, oltre al numero dei litri fissati per ciascun rancio, un

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agli ultimi accorsi, e fece accorrer altri da ogni banda; tanto che in breve fu tutto un rimescolìo e un ridere dalle cucine al castello di prua. Ma un

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spazzarlo fuor di coperta. - Non era la noia che il Leopardi chiama il più grande dei sentimenti umani; ma un imbecillimento compassionevole, che si

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al viso, come un cero. Non capii. Voleva dirmi che la macchina del Galileo era costata un milione. Lo ringraziai, scansando il dito, e mi ritrovai

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Ci trovammo circa a una cinquantina, seduti a una tavola lunghissima, in mezzo a un vasto salone, tutto messo a oro e a specchi, e rischiarato da

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Udii con piacere la campanella che ci chiamava a tavola, dove speravo di veder un quadro più gaio.

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, colpo apoplettico spirituale. E mi riviene in mente un fatto psicologico singolare, che seguì in me quel giorno, e che presto o tardi, in una lunga

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, e per dare un avvertimento salutare. A uno che gli faceva delle scuse, diceva: - Va via, impostò! - A un altro minacciava due maschae (due schiaffi

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A un dato punto, il quadro prose vita, e la pittura si cangiò in scena di commedia. II toscano piantò la compagnia, quasi bruscamente, e se n'andò

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Il mare era orribile; ma lui un originale divertentissimo. Avevo fatto la sua conoscenza alla latitudine delle isole Canarie, e parlato con lui due o

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nella sua cuccetta scura, con la barba grigia lunga, che lo faceva parere anche più scarno, aveva l'aspetto un morto disteso dentro una cassa, a cui fosse

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fosse calata la sera tutt'ad un tratto. Dai due lati del piroscafo, ravvolto in una nebbia umida, non si vedeva più che un brevissimo spazio di mare

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Povera genovese! Il Commissario, passando là per verificare la rottura dei bocchini d'un cerniere, mi mise al fatto d'una storia deplorevole. Intorno

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villaggio, un luogo di passo, comodo ai crocchi e al pettegolezzo. Qui, nell'angolo a sinistra, vicino al palco di comando, c'era conversazione e chiasso

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poco innanzi al tramonto il velo fitto di vapori che ci avvolgeva da tre giorni, il sole calava nel mare come un rubino enorme, gettando sulle acque

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C'era una vela all'orizzonte, sulla nostra destra. Il piccolo uffiziale del dispaccio, ch'era di guardia, l'aveva già segnalata da un pezzo. Non si

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Quanto all'equatore ne discorrevano tutti. Ma qui bisogna rifarsi un poco indietro per spiegare bene quale senso facesse il mare in tutta quella

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Dopo quel giorno di baldoria, come accade sempre, ricadde la noia sul piroscafo più plumbea di prima, accompagnata da un caldo fortissimo, e

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Io però non m'annoiavo: un sentimento mi riempiva l'anima, nuovo e piacevolissimo, che non si può provare in nessun luogo, in nessuna condizione al

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E poi, come ricetta contro la noia, avevo una lettera di presentazione per il Commissario, scritta da un amico di Genova, il quale lo pregava di

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con fedeltà mirabile le variazioni del mare. Come parlando con un personaggio potente, al quale domandiamo un favore, e che ci può nuocere, il nostro

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quando scendemmo per coricarci, scorrendo il piroscafo senza scosse e senza scricchiolio, si sentivano tutti i più leggieri rumori da un camerino

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dormitorio si fosse mutato in una enorme cassa armonica, in cui ogni sospiro diventava sonoro, e si sentiva da un capo all'altro dei corridoi. Nel

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La figura di quel povero innamorato che s'allontanava per il passaggio coperto, rimase legata nella mia memoria a un aspetto nuovo del mare e del

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Via via che salivano, gli emigranti passavano davanti a un tavolino, a cui era seduto l'ufficiale Commissario; il quale li riuniva in gruppi di mezza

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La compagnia, dunque, era svariatissima, e prometteva bene. E non era soltanto un grosso villaggio, come m'osservava il Commissario; ma un piccolo

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. Per un momento, nondimeno, ci distrasse un'avventura comica seguita all'avvocato. Vincendo la sua ripugnanza istintiva per l'acqua salsa, era andato

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sentiva nessuno, come se quelle cento pareti di legno non racchiudessero che cadaveri. Non si udiva che la nenia lamentevole della negra, come un

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Nel punto stesso mi svegliò un forte rumore. Non so se avessi dormito tre ore o cinque minuti. Nel camerino brillava un raggio di sole. Il rumore

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con quello sguardo che si fissa in viso a uno sconosciuto, il quale ci si presenti per trattare d'un affare grave. Un lampo, e un brontolìo di tuono

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Sì, è la verità, e la dico tutta. Questo è il pensiero che mi si confisse nel cervello, acuminato, freddo, immobile, come un punteruolo d'acciaio, e

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poco raffermando. I movimenti del piroscafo erano ancora impetuosissimi; ma quell'odioso fischio e miagolìo arrabbiato dei cordami pareva quetato un

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arrivati in America la sera dopo, forse ancora in tempo per isbarcare, e bisognava preparar le robe con comodo, e intendersi un po' tra amici e

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giornata per cogliere il momento di metterle una parola nell'orecchio o un livido nel braccio. Ma quella preoccupazione appunto lasciava più liberi i

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spiegazioni al prete sulla costellazione dell'Orione. Era una notte incantevole, un ridentissimo augurio per il buon termine del viaggio. A occidente

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, quell'imminenza dell'arrivo in America non mi destava più alcuna commozione. Era un altro fenomeno morale simile a quello che avevo provato nei primi giorni del

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con una voce strascicata e nasale, che mi addormentava. A un tratto il canto cessò, come se l'attenzione del marinaio fosse improvvisamente attirata

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Ma poco tempo dopo, cessato il primo effetto dell'apparizione, come se fosse un'intesa, scoppiò a prua un'allegrezza smodata, un coro di canti e di

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Sopra coperta, trovai il comandante e gli ufficiali in faccende. Erano saliti a bordo allora un impiegato gallonato del porto di Montevideo e un

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Allora, dal primo vaporino arrivato salì sul piroscafo un branco di gente, parenti ed amici dei passeggieri, che si sparpagliarono a prua e a poppa

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Un altro vaporino s'era avvicinato in quel frattempo, sul quale dovevano scendere gli argentini, la famiglia brasiliana e tutti gli altri. Ma nessuno

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Quando v'arrivai, quella mattina, mi si presentò da sè, con disinvoltura simpatica, un passeggiere, al quale non avevo quasi badato fino allora, e

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Era il mugnaio, che tartassava l'Italia, dondolandosi in mezzo a un crocchio di passeggieri, orgoglioso della sua pancia di nuovo acquisto, come

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In quel momento ci passò davanti un passeggiere, il genovese che a tavola sedeva alla destra del Comandante, un onesto bofficione di cinquant'anni

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criniere bianche arricciate, e di mine piccole iridi brillanti a traverso a un polverio finissimo di gocciole, su cui si levavano qua e là degli spruzzi

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Con un gazzettino vivente com'era quell'agente bancario, non tardai a conoscere, anche senza volerlo, quasi tutti i passeggieri di prima. La mattina

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Scendendo dal castello di prua, mi trovai faccia a faccia col medico: un napoletano, Giovanni Nicotera pretto sputato, ma con gli occhi e i modi d'un

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