Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ultimo

Numero di risultati: 80 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Malia. Commedia in tre atti in prosa

242793
Luigi Capuana 1 occorrenze
  • 1891
  • Stabilimento tipografico di E. Sinimberghi
  • Roma
  • verismo
  • UNICT
  • ws
  • Scarica XML

I capelli li taglieremo un'altra volta... in bottega. Oggi è l'ultimo giorno di vendemmia.

Pagina 34

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

311194
Artusi, Pellegrino 49 occorrenze

fate bollire la carne per sei ore continue, ma in modo che il bollore appena apparisca. Per ultimo fate bollir forte per dieci minuti e passate il

Pagina 002

. Fate bollire alquanto, poi ritirate il composto dal fuoco e conditelo aggiungendo le uova per ultimo quando sarà diaccio. Cuocetelo a bagno maria come la

Pagina 019

moscata, una presa di sale e per ultimo le uova. Frullate ogni cosa insieme ben bene e versate il composto nel brodo quando bolle, facendolo passare

Pagina 019

crema; ma occorre lavorarla per più di 20 minuti. Per ultimo conditela con sale e pepe bianco a buona misura.

Pagina 066

’olio e un rosso d’uovo, mescolando bene: per ultimo aggiungete l’agro di mezzo limone, sale e pepe a buona misura. Lasciatela diacciare e poi

Pagina 067

; unite infine un gocciolo d’aceto, una presa di farina e un altro pezzetto di burro. Per ultimo aggiungete un’acciuga pestata, e senza più far

Pagina 069

’uovo si cuocia. Aggiungetevi per ultimo parmigiano grattato, l’odore della noce moscata, dei tartufi tritati finissimi e versatelo in un piatto. Quando

Pagina 085

A forza di lavorarlo deve il composto riuscire in ultimo fine come un unguento. Se si tratta di bombe gettatelo in padella a cucchiaini dandogli la

Pagina 089

molto e con forza colle mani come fareste del pane comune, facendole, a poco per volta, assorbire una cucchiaiata di olio fine. Per ultimo tiratela a

Pagina 101

e spolverizzandoli, suolo per suolo, col resto del parmigiano. Per ultimo rosolateli al forno di campagna e serviteli caldi o soli, o per contorno ad

Pagina 106

acqua diaccia versata a poco per volta onde ridurla una liquida farinata. Per ultimo gettate nella medesima un pugno di pinoli interi. Alcuni aggiungono

Pagina 113

qualità fine come sarebbe il dentice, l’ombrina, il ragno, lo storione, oppure i gamberi sbucciati, l’arigusta, e, per ultimo, il palombo. Io v’indicherò la

Pagina 119

fuoco procurando che in ultimo resti dell’umido.

Pagina 126

presciutto e del brodo. Al tempo dell’agresto potete usare quest’ultimo invece del limone, seguendo il dettato:

Pagina 129

ultimo annaffiate col brodo suddetto, ma diaccio, che vedrete galleggiare sul primo orlo del piatto e che rimarrà in gran parte dopo la cottura.

Pagina 130

gettandola con forza contro la spianatoia, lasciatela un poco in riposo e tiratene una sfoglia addoppiandola quattro o cinque volte, riducendola, per ultimo

Pagina 131

, fettine di tartufi o, mancando questi, un pugnello di funghi secchi rammolliti. Aggiungete per ultimo la balsamella e mescolate.

Pagina 132

lama di un coltello; per ultimo aggiungete l’uovo per legare il composto e una presa di pepe non occorrendo il sale a motivo del presciutto e del

Pagina 142

marmorizzata di magro e grasso e quest’ultimo è in quantità tale che piace senza nauseare.

Pagina 143

Gli sformati ripieni di braciuoline o di rigaglie si fanno ordinariamente di erbaggi, di riso o di semolino; se di quest’ultimo servitevi della

Pagina 157

Cuocete il riso nel latte unendovi il burro, salatelo, in ultimo, e quando è diaccio, aggiungete il resto. Versatelo in uno stampo liscio col buco in

Pagina 162

fine in abbondanza a poco per volta e l’agro di un limone od anche più, in modo che la salsa riesca liquida: per ultimo mescolateci un pugnello di

Pagina 166

Gli zucchini per farli ripieni si possono tagliare o a metà per il lungo, o a metà per traverso, o anche lasciarli interi. Io preferisco quest’ultimo

Pagina 168

prendere il color nocciuola e per ultimo tirateli a cottura col sugo già messo da parte.

Pagina 169

e tagliate quest’ultimo. Svettate col coltello la cima ed allargate alquanto le foglie interne. Collocateli ritti in un tegame, insieme coi gambi

Pagina 186

con brodo per tirarlo a cottura, e per ultimo aggiungete un poco d’aceto e un cucchiaino di zucchero, ma in modo che l’aceto si faccia appena sentire.

Pagina 194

ultimo mettete sul mezzo del colmo un pezzetto di burro, rosolatelo al forno di campagna e servitelo caldo.

Pagina 207

Per ultimo versateci sopra il condimento rimasto nel piatto e cuocetele fra due fuochi. Se volete che questo piatto riesca più signorile, levate la

Pagina 209

ultimo versategli sopra qualche cucchiaiata di sugo di pomodoro N. 5 o conserva diluita nell’acqua: fatelo bollire ancora un poco e servitelo.

Pagina 219

ultimo versate l’uva e mettetelo in uno stampo liscio imburrato e infarinato ove il composto non raggiunga la metà del vaso che porrete ben coperto in

Pagina 240

. Lavoratelo molto col mestolo finchè il composto non si distacchi dalla catinella; per ultimo gettatevi l’uva e il candito e versatelo in uno stampo

Pagina 243

, e per ultimo il burro liquefatto a bagno maria. Si mette il composto in una teglia di rame unta col burro e spolverizzata di farina o di pangrattato e

Pagina 247

ultimo le chiare, unitele al resto mescolando con delicatezza per non ismontar la fiocca. Versate il composto in uno stampo liscio e rotondo

Pagina 247

Lavorate prima i rossi d’uovo con lo zucchero finchè sieno divenuti quasi bianchi; aggiungete il pangrattato, poi il candito e l’uva e per ultimo le

Pagina 261

serberete per ultimo; ma, prima di versar questa, lavorate il composto per mezz’ora almeno e riducetelo col latte a giusta consistenza, cioè nè troppo

Pagina 262

il dolce è giusto perchè le frutta in genere, a seconda della maturità, possono essere più o meno acide. Per ultimo aggiungete il candito a piccoli

Pagina 267

sopra, quest’ultimo tirato col matterello rigato, e in mezzo la marmellata umettando gli orli perchè si attacchino. Dorate le offelle col rosso d

Pagina 268

la buccia superficiale raschiata di un solo arancio. Per ultimo unite al composto le chiare montate, versatelo in una scatola di carta unta di burro

Pagina 280

da un vagliettino, mescolando adagio. Per ultimo versate le polveri che servono per rendere il dolce più soffice e più leggiero e cuocetelo al forno

Pagina 287

ultimo il caffè a mezzi cucchiaini per volta arrestandovi quando sentite che il gusto del caffè è ben pronunziato.

Pagina 288

finchè avrete roba. Per ultimo versate adagio adagio il latte preparato nel modo anzidetto, cuocetelo a bagno maria e servitelo caldo.

Pagina 299

Alla midolla inzuppata unite i detti grammi 250 di zucchero, i rossi delle uova e i liquori, rimestando bene ogni cosa. Per ultimo aggiungete l’uva e

Pagina 300

divenuto bianco. Scocciate le uova una alla volta mescolando, poi la farina e per ultimo il rimanente.

Pagina 302

Mescolate bene insieme lo zucchero colle uova, aggiungete il latte a poco per volta e per ultimo la colla in natura. Ponete la cazzaruola al fuoco

Pagina 311

Se preferite quest’ultimo, macinate diversi chicchi di caffè tostato e fateli bollire insieme col latte che poi passerete; se preferite quello di

Pagina 315

, già passato per istaccio, e tutti gli altri ingredienti serbando per ultimo il pangrattato, del quale, se fosse troppo, si può lasciare addietro una

Pagina 322

bollore nel rimanente decilitro d’acqua e versatela così bollente nel predetto miscuglio; aggiungete per ultimo il rhum, mescolate e versate il composto

Pagina 328

. Aggiungete la colla sciolta nel rimanente decilitro di acqua e per ultimo il rhum, regolandovi come per le precedenti gelatine.

Pagina 329

Per ultimo v’indicherò l’uso de’ noccioli su ricordati. Questi asciugateli al sole, poi stiacciateli e levatene 30 grammi di mandorle, le quali

Pagina 336

Cerca

Modifica ricerca