: «Intelligente lettrice, osserva le usanze della società, e ripudia tutto ciò che ti pare stupido, ciò che gli altri fanno e che tu non ti spieghi, tutto ciò che
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a male. Dopo tutto, che fastidio dà augurare cento anni di felicità? Gli zeri non costano nulla, e i superlativi non danno un sopraprezzo. Il fastidio
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cose che fanno piacere a noi dànno fastidio agli altri: Baldassarre Castiglione diceva che è ineducato tutto ciò che dà noia ai sensi; capisco che
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bocca per diritto. Importante è non succhiarlo, non raccogliere tutto ciò che c'è dentro e non leccare ciò che rimane fuori. Non si fa pressione con
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e lamenti il bollettino meteorologico. Tutto il resto della conversazione dei salotti e dei caffé - tranne qualche argomento sporadico - è dilatazione
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pianoforte della figlia del guardiano. Nel carcere di Sing-Sing, reparto condannati a morte, strilla tutto il giorno un apparecchio radio; non so se sia
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modelli, disegnati dai maestri della moda, quando si posano sulle mie spalle si trasformino per malefizio, in « una barbaridad », una porcheria. Tutto
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», come dicono i farmacisti, di una storiella, sta tutto in due battute, e l'«eccipiente», sempre per usare il gergo dei farmacisti, è inutile. 3°: Non
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quella di sinistra una tavola riccamente imbandita, in attesa che arrivassero gli invitati. Nella scena di destra tutto il vasellame era a terra
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. Tutto il resto è usanza mondana, accettazione sociale, «tanto non costa nulla». 11°: Quelli che poi ti diranno che è stata «un'ora di fine godimento
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sicurezza che tutto sarebbe andato bene e forse molto meglio senza il vostro intervento. Un proverbio spagnuolo (anche una persona di spirito può, una volta
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ha la stessa voglia di muoversi che ne hai tu. Tutto ciò che ottieni è provocare lo strepito di altri venti claxon, che cedono al fenomeno del
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automobile, senza farle la corte. Se la donna se l'aspettava, e voi non la rovesciate subito sul canapé, salirete nella sua stima, e manterrete tutto
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siamo tutti uguali. Meglio di tutto è occupare un posto, e subito dopo levarsi per cederlo a una signora. Il formidabile argomento «ha pagato il
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manda a dire a nessuno, l'uomo «tutto d'un pezzo» si ritiri, come Budda, a meditare nella giungla, ma non pretenda di circolare nel consesso umano. Chi
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il salire le scale stanchi otto volte di più che il camminare su una strada, come sostengono coloro che misurano tutto e non sanno più che cosa
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sempre accusato l'anonimo garzone del macellaio, vittima innocente delle distrazioni di tutto il caseggiato). Se fra i coinquilini c'è un medico è
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tutto bello, nobile, grande, perfetto e progressista. Se càpiti in una di quelle comiche repubblichette sudamericane dove i portalettere non sanno
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l'incenso. C'è tutto un vocabolario: «il tocco, i legamenti, i pianissimo, le note brillanti». La frase che fa effetto e non costa più delle altre è
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sotto un'immonda salsa bianca, e li serve spavaldamente in tavola. Il piatto, tutto molle e deliquescente, fa pensare alla definizione che
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scrittura di un'analfabeta che ne abbia bevuto tutto d'un fiato un paio di bottiglie. Le lettere d'amore non si firmano con nome e cognome; il solo
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che porta i calzoni è lei, pan per focaccia, le ova nel paniere, se non è zuppa è pan bagnato, tutto fa brodo e non tutte le ciambelle riescono col
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secondo non ci sarà più... Tutto ciò che gli andrà male quel giorno lo attribuirà a quell'insopportabile personaggio. Qualche giorno dopo
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presenza la luce non manchi e le calze non si smaglino. Gli uomini si taglino la barba, si tolgano tutto ciò che è ispido e pungente. Unghie corte
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buontemponi provvisti di quei maledetti apparecchi radio ad accumulatore, che, essendo portatili, se li portano dappertutto, e per tutto il viaggio
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costringe in più a dirgli «ma no, ma no, tutto questo mi fa piacere», e a ringraziarlo, a giurargli che gli siete riconoscente e che non saprete mai
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la primavera tutto andrà a posto. Lo scrittore Kierkegaard nel 1849 disse: «Giobbe sopportava tutto. Solamente quando i suoi amici vennero a
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utopie o di esercenti in detti memorabili; si è dimostrato che lo spirito non esiste e che tutto è materia; più tardi, che la materia non esiste, e che
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cameriere se il servizio è compreso. Se sei con tua moglie, sarà lei stessa a dirti: «Non farai mica lo stupido a lasciargli la mancia. Dopo tutto ciò che
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L'eleganza è prima di tutto una questione di scheletro. Anthony Eden, il duca di Windsor, Kubitschek, non riuscirebbero eleganti se avessero lo
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capovolgono e che «nella vita basta aver vissuto per vedere tutto e il suo contrario». Parole di Montaigne. Non mette sempre in dubbio le proprie
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per raccogliere una mela. Per non essere tornata indietro a cercare la scarpa, Cenerentola trovò marito. La donna sente e vede tutto ciò che accade alle
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risolvono i problemi della vita con mezzi non del tutto confessabili, fanno un grande uso del telefono e degli occhiali a forte armatura e con lenti
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casa dove non vedo nulla di superfluo, e dove trovo tutto il necessario». Programma di semplicità e di sobrietà. C'è una relazione fra i mobili
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. Appena l'ho distolto, ho visto entrare quella splendida signorina che sta cercando una sedia. Tutto il pubblico si volse verso la signorina, poi verso la
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congratulazione tentano di far credere che ti compiaci di un avvenimento che in fondo ti dà un po' di rabbia, giudichi immeritato e speri che dopo tutto
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ultimo periodo, che dopo tutto io ho ragione.
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tutto l'alfabeto delle vitamine, queste sgualdrinelle della dietetica, io credo che le pere e le mele debbano essere sbucciate. Mangiare una mela con la
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si avvolgeva in un pudico tovagliolino che, con la scusa di raccogliere le gocce, mascherava, senza occultarla del tutto, la marca famosa. L'onore di
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. Indietro, indietro, vicino alla porta. Meglio sarebbe fuori della porta. Meglio di tutto, entrare nella trattoria bolognese di fronte.
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era stato trattenuto da una signora. La galanteria giustifica tutto. Ma Napoleone, che conosceva certe fantasie sessuali dell'Arcicancelliere, gli
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André Maurois in occasione di una sua visita a un collegio di una città universitaria inglese, fu invitato a colazione da tutto il corpo insegnante
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esprimere all'invitato che tutto ciò che gli aveva fatto servire prima non era altro che una serie di « amuse-gueules », di effimeri trattenimenti, e
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me - disse Cathérine. - Ho letto oggi tutto il suo libro. Dopo gli antipasti la signora si lanciò intrepidamente nella conversazione, chiedendo
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note che un imbecile vi ha apposte. Se si dovesse stabilire una profilassi contro le gaffes,occorrerebbe prima di tutto che ci mettessero della buona
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in Argentina l'iniziare una conversazione telefonica senza chiedere notizie di tutto il parentado è una reticenza che non ammette scuse. I
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ti aggiri, inquieta, in un aldilà dove non si ha la spiegazione di tutto, ma con qualche anticipo si intuisce ciò che sulla terra si scopre in ritardo
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