Milano: e ogni momento guardava l'orologio, tutto contento che gli ci mancassero poche ore alla partenza. Il giorno di Natale, a Dio piacendo, egli si
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stretta: si raccontavano tutto quello che avevano visto; si compativano e si confortavano a vicenda. Orlando aveva sempre pronta la facezia che
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, pensosa. È proprio vero che Dio non abbandona mai chi soffre. Quando la Marietta s'era scordata di lei per il puledro, ecco che ad amarla con tutto il cuore
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, dagli avvenimenti fatali, un libro del destino dove è segnato "per filo e per segno tutto quel che ha loro da succedere. Un giorno, morto, da quel che
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desiderio ne avesse, tranne che con qualche affettuosa e devota parola pronunziata piano, senza movere le labbra. Tutto visto e considerato
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, veder tutto. C'era, come si è detto, l'abito di velluto color marrone ricamato d'oro; l'abito da corse, di seta scozzese; la veste da camera di crespo
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dal capo indolito; e se, non ostante tutto il riguardo che la fanciulla metteva a far questa lunga, materna operazione, il pettine portava via qualcuno
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affatto indovinare che la Giulia aveva capito tutto. - È contenta, è contenta! - disse la massaia. Sì, che la Giulia era contenta. Per dire il vero
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anche lei. Aveva un gran d'affare quel giorno: rimettere a posto, dentro il bauletto, tutto il corredo della bambola, poi vestir questa daccapo per far
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che dormisse d'un sonno senza alcuna sensibilità. In vece, udiva e capiva tutto quel che le accadeva d' intorno, soffrendone assai. All'alba venne il
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costume di selvaggia, quasi tutto fatto di penne a colori, s'abbandonava, sdraiata, senza tenersi da nessuna parte, sul cavallo a galoppo. Pareva una
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affatto. Il Moro, il montare a cavallo era tutto il suo gusto. Quanto alla Giulia, povera bambola, che differenza dai primi tempi del suo arrivo a Roma
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fare una cosi bella figura, il Moro! La povera Giulia ripensava tutto ciò nel buio dell'armadio, più nero d'una prigione, e ripensava anche ai giorni
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- Allora, con questo velluto me ne faccio la guarnizione d'un mantello per me - finì col dire la Cerchi. Quasi di tutto era così: osservava la roba
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. In un angolo si vedeva un lavamano col mesciacqua scompagnato. Su la tavola era un canestro da lavoro con tutto l'occorrente per cucire e un mucchio
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il commesso riprese: - Quanto al corredo di biancheria, è tutto di tela batista finissima, guarnito di pizzo vero!...vero, creda... - Lo credo, lo
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aiutar la mamma, nervosa, irritata per le sue disgrazie che le facevano fare a quel modo la serva, e interromper le visite e le letture, ch'erano tutto il
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, era costretta a fermarsi un istante, per ripigliar fiato. A scuola, le maestre, notando il suo pallore e la stanchezza di tutto il piccolo corpo, le
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stata, così diceva, finita di rovinare dalla malattia della figliuola. Spese, veramente, non ne faceva, perchè pensava a tutto la sorella; ma il dover
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uno sente; desiderar di parlare e dover stare in silenzio sempre... Quando sarebbe tornata Camilla? Mai! le diceva tutto quello ch'era intorno: il
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irregolari, e camminò, camminò, camminò, ora svoltando a destra ora a manca, fino che giunse a un portoncino basso, di un legno tarlato, tutto polvere e
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ciabatte. - Piano, piano! - esclamò il mercante, togliendo la pupattola di braccio alla figlia. - Questa l'avrai quando sarà rappezzato tutto quel
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Sarina, entrò in una collera da scimmia, che l'agitava tutto nervosamente, facendogli fare i garbi più buffi. - Scellerato! Aspetta! - strillava con voce
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, davvero, aveva fatto tutto quello di cui si vantava? Certo, il visino ferito della Giulia doveva esprimere l'animo suo, perchè Orlando soggiunse:
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A quest'ultimo verso anche i cani, in tutto il teatro, abbaiavano; le donne piangevano; gli uomini gridavano: - Dàlli a quella sgrinfia! - Ammazzala
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tristezza nel cuore della povera Giulia. - Capisco - riprese Orlando - a te rincresce d'aver perduto gli agi, la bellezza, tutto ciò che a molti sembra
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bellezza dell'asino: era giovine; ecco tutto. Questa volta fu la Giulia quella che, non ostante la sua malinconia, diede in una grande risata. E
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