fin nei recessi dell'anima mia, le sussurranti armonie della sua voce, la muta comunione degli spiriti, tutto questo sta per finire?... Nulla di ciò
Ella sapeva tutto. Sapeva che dedicandogli tutta la verginità del suo cuore non avrebbe potuto contare sul contraccambio. Sapeva che egli aveva
sarà la vostra compagnia, se io "colmerò" i vostri "voti più fervidi". Tutto il giorno a roucouler intorno a questo "Sorriso del Cielo!..." Salvo quando
, le passioni, i fastidi, tutto finisce nell'ultimo sonno; e perchè degnare di pensieri e di cure ciò che è condannato a perire? "Si muore! E sapete
Mentre Anastasio Natali dava gli ultimi tocchi al suo quadro della Ginestra - un orrido e deserto paesaggio vulcanico, tutto asperità, crepacci
iniziale e dell'educazione acquisita, il modo di vedere di ogni uomo è, a proposito di tutto, nel mondo fisico e nel morale, più o meno diverso da quello
, ma senza decidersi ancora ad aprirla... Era stato tutto un romanzo, un romanzo di passione, di tormenti, di felicità, un romanzo in fondo al quale non
colore, come quelli di passioni, di sentimenti? Il color rosa fu giustamente deriso, ma almeno era allegro; il nero, il tutto nero, ha gli stessi torti
di tutto. Tutto ciò che faceva, era ben fatto. Che fosse contenta lei, questo era l'interessante. Alla sottoscrizione del contratto, feci un piccolo
un mare, c'erano dei fiori? Tutto questo non è stato creato per noi?... Di quale passato mi parli, amor mio infinito? Non esiste che il presente
. - Oh, allora? - Racconta, racconta un poco! - insistettero tutti, ad una voce. - Bisogna innanzi tutto sapere, - cominciò Baldassare Gargano, - i
l'amavo? Come è impossibili dire!... L'arte? mia moglie? i miei flgli? l'avvenire? Dimenticato tutto, tutto! I pensieri di ogni istante, i sogni di
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dimenticato tutto: la posizione, le strade, gli abitanti, la pronunzia. A poco a poco i miei ricordi si districavano, si facevano meno confusi; mi sentivo
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: - Fin quando la colpa ispira quest'orrore, non bisogna disperare. Vi sono delle leggi che regolano tutto: il mondo materiale come il mondo
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mattoni dai quali l'intonaco era quasi tutto scomparso, lo spinse, ed entrò nel grazioso podere, piantato a vigne dalla rigogliosa vegetazione. Sulla
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10 settembre. Ancora?... Avevo sognato che tutto fosse finito. Io ero rigidamente composto nelle tenebre iperboree e il silenzio stagnava
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il mio sentimento, tutti i moti dell'anima innamorata: io vorrei farle leggere nella mia coscienza, farle assistere, come un altro io, a tutto quello
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Mezzogiorno. Pietà, Signore, pietà!... La mente si perde, la vita si spegne.... Tutto è sospeso in me, d'intorno a me. lo ho la sensazione
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25 ottobre. Quando i miserabili accozzatori di parole hanno detto che una sensazione od una emozione sono ineffabili, hanno detto tutto. È una
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31 ottobre. Se le mie parole potessero ripetere tutto, tutto quello che mi passa per il cervello, le processioni tumultuose di imagini, i pensieri
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suoni che errano per la vastità delle navate, sotto il cielo delle cupole, in un ambiente dove tutto è disposto per parlare della vita spirituale, è il
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capolavoro; fu l'unico compenso da lui chiesto. Quest'organo gli costò dodici anni di fatiche; uscì tutto dalle sue mani. Quando l'aria s'ingolfa in
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più vivi, allagando tutto di luce gioconda. Un canto serafico di laudi e di trionfo. Su, su, di sfera in sfera, agili, leggieri, balzano gli spiriti
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pensato da un soggetto. Le cose sono nelle coscienze umane; abolite queste, tutto è abolito.... Nessuna notizia del mondo arriva più fino a me; ho
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idealmente accarezzato! Avevano arrischiato la pace, la vita, l'onore; ma avevano provata un'esultanza immortale! Come tutto ciò era potuto finire? E che
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, chiamò: - Andrea! Non ottenne risposta. Immobile, tutto nero sullo sfondo luminoso della finestra, egli guardava ancora il ritratto. - Andrea! - e
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, armati, scagliarsi l'uno contro l'altro; vedeva il sangue scorrere, e un tremito nervoso gli passava per tutto il corpo. Il sangue ed il pianto
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presto? Così bisognava fare; se più tardi, se fra un'ora egli non le avrebbe permesso di parlare, bisognava scrivergli tutto. E, avvampando
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le dico è l'espressione sincera del mio pensiero. Una signora di Spirito come lei, è capace di tutto, anche di darne a chi non ne ha de son chef
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succede a volte, concentrare tutto il suo acume sul frontispizio, defraudando l'opera di quell'esame intelligente che è il miglior premio cui aspiri lo
, nuovo fiammante, punteggiato di seta bianca; allacciò sui fianchi un amore di gonnellino tutto a balze ricamate sopra un trasparente di flanella rosea
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vero? Siete, sarete voi il mio amico per sempre? Sono così turbata, così commossa che non oso dirvi tutto quello che sento. Forse faccio male ad
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una povera maestra, ma vi dò tutto quello che ho, tutto, tutto, o mio sogno!
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ostacolo; mostratemi una meta e mi divida pure da essa tempo, persone o destino, io moverò a quella contro tutto e contro tutti, per voi! Alberto, prendete
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ossa. Non so bene da dove vengano, ma con esse tutto il mio corpo si sfibra; e mi pare che non acqua, ma sangue cada da' miei poveri occhi. Tu non lo
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aggiungeva amarezza ad amarezza. Era questa la persuasione che Alberto non aveva corrisposto all'amore di Elvira. Tutto lo diceva; i dolci lamenti di lei
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- rispose Alberto, levando un virginia dal suo elegante portasigari. - Ti piacque il mio volto? - Sì. - E la mia figura? - Sì. - E la voce? - Tutto. Io
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sempre; sarebbe stata gelosa di una vecchia, di un bambino, così come era gelosa de' suoi amici e di tutto ciò che egli amava. Non aveva la sicurezza
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interesse. La casa non doveva essere il suo regno, il suo orizzonte, il suo tutto? Ella procurava di animare i mobili e le stoviglie, si metteva a
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occhi s'incavavano, velati, e i muscoli apparivano meno elastici, meno pronti all'appello di una volontà che sonnecchiava; un tutto insieme di lampada
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sorriso malinconico di Marta; senonchè l'espressione serena di tutto il volto, la calma della persona, annunciavano un abito di filosofica
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giudizi saranno la miglior soddisfazione dell'autore; il quale, dopo tutto, ha dimostrato ed affermato bene un fatto, quello di volere e di saper fare
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aggiungere al numeroso stuolo. «....Innamoratomi alla prefazione, bellissima, lo divorai tutto in un fiato....» FILIPPO TURATI, nell'Italia (1 Aprile 1888).
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miglior lavoro del Cagna; l'emanazione più naturale, spontanea della sua mente. Un umorismo, fine, bonario spira da tutto il libro. Il grottesco è la
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lunghi a gambiera, uose, tiranti, il tutto allineato lungo una parete, colla canna di un fucile che luccicava in un angolo e la casacca di fustagno dai
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felice scoperta si incominciarono le trattative. Alberto Oriani non era nuovo del tutto per la famiglia Oldofredi; la mamma lo aveva conosciuto dieci
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ventitrè anni si era sentita chiamare signorina, ora la chiamavano signora e qualcuno anche madama. Tutto ciò costituiva una grande differenza e il
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, versando sulla carta l'amore di cui era compresa, rimaneva sollevata, immaginando che Alberto provasse tutto ciò che ella stessa sentiva. Scriveva: «i suoi
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proposito, confermava l'asserto, rifacendo il vocione che usava per incutere rispetto al signorino. Tutto ciò che aveva relazione con suo marito
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accesa e un vaso in cui sta il ramoscello d’alloro tolto da Fidelia alla bara di Edgar. – Alla sinistra del tavolo un seggiolone. – Tutto ha impronta