, presente, futuro, rivendicando in certo senso la piena libertà di valutazione di fronte alla realtà tutta ma, nello stesso tempo, la necessità di prendere
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della morte serpeggia, ostentato od occulto, in tutta l'arte barocca. è ostentato nei sepolcri monumentali in cui l'allegoria trionfa, perché l'allegoria
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non può più essere una scelta di fatti memorabili: quali mai potrebbero essere tali in cospetto dell’infinità e dell’eternità di Dio? Tutta la pittura
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. Primo pittore dell’immanenza, sa che l'esperienza della pittura si realizza tutta in se stessa, non introduce a null'altro, è intransitiva: e nell
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interessa tutta la polis e può essere causa di felicità o di dolore per tutti; le persone della commedia sono gente ordinaria, le cui vicende non
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La teoria dei “generi” è stata formulata per la pittura, ma in realtà vale per tutta l'arte. Anzitutto, il fatto stesso di isolare i “ generi” limita
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fondamentale per tutta l’arte barocca, ed in cui convergono, con gli elementi della sua formazione fiamminga e dell'esperienza veneta, le opposte
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, all'emozione che non trascorre ma si fissa, a una realtà visiva che impegna tutta la coscienza senza rimandare a significati secondi. Il fatto nuovo, e non
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senza immaginazione. Tutta l’arte è imitazione: ma l’imitazione della realtà come dovrebbe essere o si vorrebbe che fosse richiede un “esercizio dell
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metodo, la tecnica dell’imitazione. La pittura del Seicento sviluppa tutta la casistica dell'imitazione. C'è la raffigurazione minuziosa e precisa fino
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’alternativa dei vuoti e dei pieni, nel contrasto di luce e di ombra tutta la casistica dello spazio, e dominano l’ambiente riducendolo, praticamente, a
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separabile dal proprio oggetto o contenuto, nel momento in cui quel determinato fenomeno occupa la coscienza è tutta la realtà. Infatti coinvolge anche la
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dei miei sensi non contamina più. è un pensiero ascetico, che lega con l’accento di lirica religiosa di tutta la sua pittura: ma è un ascetismo
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L’esigenza che determina, tuttavia, la grande produzione di nature morte in tutta la pittura europea non è tanto quella di chiarire il rapporto tra
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: quell'esistenza, appunto, che tutta l'arte del Seicento cerca di attuare nella forza non più illusiva e sempre subordinata dell’immagine, ma nella sua
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la nozione giusta della scienza. Non tutta l’esistenza è speculativa, le apparenze hanno anch’esse un valore e ce ne serviamo. Sappiamo benissimo che
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determinato e immediato. Tutta o quasi tutta l’arte del Seicento, su piani e con direzioni diverse, e animata da uno spirito di propaganda, almeno nel
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Si accusa l'arte del Seicento d’essere oratoria, celebrativa, tutta rivolta all’esaltazione dei grandi e delle sorgenti divine dell’autorità, benché
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rapido aumento della popolazione urbana, traffici estesi a tutta l'area della città, nuclei destinati all’attività politica e amministrativa nonché
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meta di pellegrinaggi tutta l’area della città viene riconsacrata, cioè investita di un valore ideologico. In una città “santa” la funzione
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tutta l'Europa centrale e settentrionale, la vita privata del cittadino medio si mette in rapporto diretto con la strada, luogo della vita pubblica
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tutti i popoli cristiani, quello del Bernini di allargare ancora l’amplesso della Chiesa fino a comprendere tutta l’umanità. Il “monumento tipo”, nel suo
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monumentali, per essere più strettamente collegate con il costume ed i modi di vita della società del Seicento, si diffondano presto in tutta l'Europa. Il
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col sentimento del “grande” e col disprezzo del “particolare” o del meschino: esattamente nel modo che si chiamerà, in tutta Europa, “maniera grande
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dell’arte e, poiché l'arte è finzione, l'allegoria è propriamente la finzione dell’arte che, in principio, è tutta allegorica. Si hanno così figurazioni
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, anzi specificamente ottico, già largamente praticato nel Cinquecento: non per nulla il Seicento sviluppa tutta la casistica della prospettiva, che del
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