Io dico la Tua Grandezza! –
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la Tua Grandezza io la sento!;
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Candide paone d’avorio sostengono la tua testa.
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Tu mi hai tolto la vista, ma io vedo la Tua Grandezza, o Divinità!;
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Tremulo vecchio, lasciati condurre dalla tua Iris! – Essa ti guida amorosa alla carezza vivificatrice del Sole. Il Sole ha ne’ raggi caldi il vigore
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O Morte, Signora Misteriosa, quanto sei grande nella tua pietà, Tu che tanti mari e cieli eterni poni fra gli umani e i loro dolori!
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Qui, nella dolcissima ora del drago, non verrà il Sole a dissipare i piccoli sogni paurosi della tua infantile fantasia!; – qui, nella misteriosa ora
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Dov’è ora l’umile casetta tua così modesta e semplice colle sue stuoie colorate e i battenti di quercia, o piccola Iris? – la bianca siepe di
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dov’è la pace dei campi intorno e il silenzio ristoratore come il riposo della tua vallea entro all’ampia circolare distesa di monti e, in alto, la
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, azzurrognolo con awabis sguscianti fra alghe e diafano a fior dell’onde, finalmente si fa azzurro cupo verso l’alto della tua testa, ad imitare il
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– quella della gloria, quella del piacere, quella del denaro. – La più appariscente delle Case Verdi è ora la tua abitazione: – tu vi riposi sul rialzo
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tua lunga nomenclatura: Eschilo, pieno anch’esso del mio soggetto. Come Salomone è il Faust biblico, così Prometeo è il Faust mitologico. Ogni uomo
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Angelo Billy, questa è la tua meditazione: ma ora prima che si consumi la notte verrà un compagno sconosciuto a indicarti più oscure vie per la
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