suoi coetanei, ma non seppe applicarla che alla figura isolata, nelle composizioni maggiori ne diede accenni troppo distratti dal valore formale
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uno spessore eccessivo e troppo esattamente raso, per lo sgheriglio interno troppo politamente sgusciato, per la rottura troppo reale del piatto
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permetterci un godimento unitario dell'opera. L'animalità primordiale della materia per sé ha troppo afferrato l'artista perché non ci fosse squilibrio
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. Materia né troppo brunita, né troppo fluente, profilo balzato e stracco ad un tempo: organismo ed ambiente: pura architettura.
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Permettete dunque - non tiratemi le falde, non conosco i capogiri; non tossite, non agitatevi per coprire benevolmente la mia voce, è troppo chiara
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quanto grande ci appare troppo spaesato per poterlo includere in questo glaciale menu di grandezze? Non credo.
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Ci appare qui, nella sua formazione artistica e culturale: né pare formazione profonda, nel senso nostro, come troppo storicistica e letteraria.
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della critica d'oggi, cioè troppo lontano.
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creazioni spagnole, sul mito pagano fuso col misticismo cristiano (idea ripresa da Thode e applicata alla pittura spagnola), sono o troppo
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spagnola: eppure non crediamo sia il caso di insistere troppo nell'esame di essi.
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Ancora uno sbalzo per riportarci al '400 andaluso dalle decorazioni del soffitto dell'Alhambra che il Mayer contrariamente al Bertaux vuol troppo
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rende al nostro sguardo più correggesco, sì diciam pure correggesco, che Caravaggio non sia stato mai. È troppo elegante, troppo poco reale, troppo
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venuto meno - come nella Liberazione di Pietro - accentrando di troppo il partito di luce o facendo gravar di troppo le chiarità al basso, per la
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ciglio del torrente, e per contro in qualche particolare v'è troppo «vero». Dico che questa volta il «par d'ale», sebbene mirabile per il depositarsi
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Chi descrive? lo non sono troppo disposto di solito, come tant'altri, a lasciar parlare, come dicono, la fotografia! ma questa volta v'è una così
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grande maestra anche se ci avvediamo che l'esecuzione si raffredda e intristisce nel viso troppo condotto, in una mano non «vista», in una corona
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saranno maestri vent'anni dopo. E se non fosse che in quell'architettura a porte chiuse v'è troppo sentore di patrizio toscano, che in quella balaustra
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Quale vi sia la portata dell'arte gentileschiana è cosa troppo delicata per risolversi come un'operazione aritmetica; tuttavia essa si può insinuare
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, è di una estèsi troppo primordiale e bruta, per poter appagare le richieste di concretezza vitale che il gusto europeo richiede.
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E lasciamo ormai l'esame d'altre opinioni del Malaguzzi relative a Bramante e ai bramanteschi per non estenderci troppo a noja; non senza avere
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, di Empoli, ecc. E troppo ci vorrebbe a spiegargli quanto di cadaverico sia invece in quel neoclassicismo di troppo in anticipo.
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Ci dispiace veramente non poter dire nulla di bene di questo lavoro del Pellizzari, ma forse troppo forte è il disagio che proviamo nel vedere, da
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«Adda (d') Francesco (? morto 1550), milanese, pittore non troppo felice imitatore di Leonardo da V., lasciò un San Giovanni nella chiesa delle
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Il Salvatore Benedicente (n. 191) è troppo debole per Daniele Crespi; pare invece opera del cremasco Carlo Urbino, che lavorò molto a Milano tra il
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La bellissima, calda Mezza figura di giovine che si suppone autoritraoto di Salvator Rosa, è troppo bella cosa per il pittore napoletano così stento
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tenuto il Foppa troppo vicino ai Veneziani come colorista, induce il Berenson a tener accanto ai Veneziani della generazione seguente i Bresciani
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Sentiamo troppo certo e corposo nel modellato all'antica il viso della Giovane; ed ecco un rapido quadrante di ombre ritagliò su quel viso, sognando
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in Luciano Borzone. Ma questo l'avrebbe condotto troppo lontano dalle sue ricerche, sebbene utili, sempre un poco circondariali.
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, sfaccettate pazientemente in prismi mentali di sottigliezza estrema sono troppo cariche d'interiorità, troppo dense di passaggi psichici personali per essere
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Ed è poi troppo corrivo a credere che finora non si fosse a sufficienza apprezzato il valore di Nanni di Banco, come vero iniziatore della rinascenza
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L’altro dell’Istituto Städel di Francoforte per Il S. Sebastiano di Brescia (1522) sembra troppo pesante.
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Lo studio del T. è condotto accuratamente, tuttavia con metodo troppo scolastico, così da esporre con certa gravezza una ingente quantità di
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Per quanto riguarda le innumerevoli citazioni d'arte ahimè moderna, le giudichiamo con due sole parole: «troppo Staglieno».
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, troppo noti della cappella Portinari, e a Pier Francesco Sacchi il polittico smembrato del Bergognone nella Crocera di Santa Maria in Passione.
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Quanto ai giudizi generali da noi recati sulle introduzioni, alle bellezze di natura e d'arte, essi sono per l'appunto troppo generali per sperare di
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esclusa l'ipotesi del Cust che è forse basata un po' troppo sopra rapporti di moda e di costume, e un po’ troppo poco sui rapporti di forma.
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Troppo maltrattato è Ribera (confiteor), e quel che più mi incresce anche Zurbarán ch'è pure il più grande costruttore di forme in luce, dopo
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L’odio per i Fiamminghi è un po’ troppo di blocco; Beuckelaer e Pieter Aertszen non sono da buttare, e c’è una stradetta vicinale che passa per i
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mano, impoverire saggiamente la ricca superfluità degli spessori cromatici, sfollare l'étalage troppo poco intellettuale delle sue modelle: le vetrine
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ne avete, dei ricordi e delle illusioni nel cuore e nella memoria, e comprenderete come nulla dovesse urtare troppo, entrando a Santa Sabina.
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Inutile anche criticare la partizione in architettura, scultura, pittura, che in libri d'informazione è ancor troppo presto voler ripudiare.
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bonissimo; dacché neppure nei notissimi quadretti «dal vero» il Guardi raggiunse mai, a nostro vedere, un vero impressionismo; Rialto è troppo
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Non era facile dire la verità intorno alla tavoletta n.258, relegata troppo in alto, fra gli scarti di una sala solitamente non accessibile al
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Quanto al Correggio, egli non poteva permettersi troppo, a soli dieci anni dalla morte di Andrea Mantegna; egli ci ha dato qui, soltanto, un vecchio
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La vedevo troppo cantarinesca per poter essere del Cavedoni, e già la sospettavo del Torri [cui più tardi la restituii insieme con lo Studio per il
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Anche nelle parti di critica formale, ove sono pure analisi sottili e riescite, sono troppo accentrati i caratteri di dissezione geometrica che
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pittori troppo innamorati dello spazio per ritornare a una spazialità superficiale, troppo innamorati del colore per buttarsi al chiaroscuro inteso ad
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Ma qui, vorrei dire, il dramma pittorico è anche più grave. Ché, se la linea di Pollaiolo era di già troppo nervosa per non dover frammentare troppo
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Con altri artisti centrali procederemmo troppo verso la produzione di second'ordine sicché è meglio volgersi per un momento verso l'altro campo ove
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Giovanni Bellini, più complesso, senza rifiutare il problema di forma troppo radicato in lui per l'educazione disegnativa - lo assume in modo da
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