Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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nuovo anello nella catena d'amore che deve annodare in uno  tre  generazioni della Famiglia. Circondate d'affetti teneri e
Per progredire, vi conviene mostrarvi capaci di progredire.  Tre  cose sono sacre: la Tradizione, il Progresso,
essa mi dice che la Famiglia, la Nazione, l'Umanità sono le  tre  sfere dentro le quali l' individuo umano deve lavorare al
troppi fra voi, sono poveri. Per i  tre  quarti almeno degli uomini che appartengono alla classe
Società economica attuale - è despota del lavoro. Delle  tre  classi che oggi formano economicamente la Società -
e in una parola, dai molti all' uno speculativo. E i  tre  libri dell' Ontologia universale sono i primi tre passi di
E i tre libri dell' Ontologia universale sono i primi  tre  passi di un tale cammino. Il primo di questi tre passi, il
i primi tre passi di un tale cammino. Il primo di questi  tre  passi, il primo lavoro ontologico, che è quello, come
numeri subiettivati di Platone (quant' al mondo) furono di  tre  generi ben distinti: quelli che avevano un subietto ideale;
nel due quella della loro moltiplicazione indefinita; nel  tre  quella di rappresentare l' ente completo, in cui essendoci
finimento dell' unità; nel quattro quella di contenere il  tre  con un' altra unità, e perciò d' essere atto a
« « è uno e molti e indeterminati » [...OMISSIS...] , dice  tre  cose distinte: il genere «hen», le specie «kai polla», e
posto mi sembra che Platone abbia distinto due o piuttosto  tre  indefiniti: 1 quello che c' è nelle idee generiche, cioè le
corporea (o più generalmente materia reale), erano dunque i  tre  indefiniti di Platone. Ma in ogni indefinito c' è un
pura, ossia la materia reale . Ci sono dunque per Platone  tre  indefiniti: l' uno indefinito , che è l' uno in quanto ha
per testimonianza di Simplicio distingueva il quanto in  tre  generi: 1 il quanto di tendenza, o di gravità; 2 il quanto
i due principii pitagorici ripetendosi in ciascuna delle  tre  forme dell' essere come vedemmo, supponevano una
fondamentali di Platone. Qui dunque abbiamo già  tre  cose distinte colla mente: il tutto, e le due parti «to hen
. Di più, nel due c' è due volte l' uno, e nel  tre  tre volte . Ci sono dunque dentro i concetti di due e di
. Di più, nel due c' è due volte l' uno, e nel tre  tre  volte . Ci sono dunque dentro i concetti di due e di tre ,
tre volte . Ci sono dunque dentro i concetti di due e di  tre  , e di due volte e di tre volte . Onde c' è il due
dentro i concetti di due e di tre , e di due volte e di  tre  volte . Onde c' è il due replicato, perchè c' è il due , e
due , e il concetto della duplicazione dell' uno; e c' è il  tre  triplicato, perchè c' è il tre, e il concetto della
dell' uno. Di conseguente c' è anche il concetto di  tre  esistenti e di duplicazione, e di due esistenti e di
esistenti e di triplicazione; e perciò c' è il concetto di  tre  due volte, e di due volte tre, e però i pari presi un
E fin qui, dice Plotino, vanno le cose divine (1): a questi  tre  principii Uno, Mente ed Anima si riducono: perchè l' Anima
i generi, altro quello che contempla le specie, questi  tre  atti fanno che si distingua l' Uno in tre subietti. Ma non
le specie, questi tre atti fanno che si distingua l' Uno in  tre  subietti. Ma non ogni alterità, a giudizio di Plotino
e il vincolo che lega l' uno co' molti. Così si rinvengono  tre  cose, i diversi generi, «ta polla», l' uno che li collega,
che ogni ente ha qualche moltiplicità: e, come la fede pone  tre  persone nello stesso Dio, così la ragione non può
pure in Aristotele sieno tenute costantemente distinte le  tre  partizioni dell' ente sopraccennate, tuttavia confusamente
I filosofi greci divisero gli equivoci a consilio in  tre  classi: I Quelli, la cui denominazione comune esprime varie
uno stromento, o un esercizio, perchè ciascuna di queste  tre  cose sono ordinate all' effetto di restituire la sanità;
della proposizione, ossia della predicazione, distinse  tre  cose: 1 Il modo con cui si predica, ossia la natura del
per altro , come dicevamo. Poichè, dopo aver distinti i  tre  modi di predicazione per accidente [...OMISSIS...] . E a
l' intelligente e l' inteso, i termini correlativi, le  tre  forme dell' essere, ecc.. b ) Talora i due o più elementi
parola la materia; se non che egli distingue, come vedemmo,  tre  materie, l' ideale , la spaziosa e la corporea , onde i
l' ideale , la spaziosa e la corporea , onde i suoi  tre  sommi generi degli enti. Aristotele dunque dice, che
senza distinzione, è da considerarsi di più, che le  tre  ultime categorie ch' egli enumera l' avere , il fare , e il
riesce imperfetta, perchè nella quarta «pros ti» già queste  tre  ultime si contengono; dall' altra, se queste categorie si
fa uscire quattro generi dei giudizŒ, suddiviso ciascuno in  tre  specie, e così trova dodici classi di giudizŒ, ciascun de'
della classificazione Kantiana. Come ogni giudizio ha  tre  parti, il soggetto, la copula e il predicato, così la
ente, ossia la sua vera realità sentimentale. Ancora, le  tre  categorie di relazione non esauriscono tutte le forme della
, ed esistenza non necessaria ma contingente: e però le  tre  ultime categorie non si dividono ex aequo come esigono i
sintetizzò le intuizioni della sensitività, conduce a  tre  oggetti , condizioni ultime del ragionamento. Ma non si
al suo carro trionfale. Ma seguiamo la deduzione delle  tre  idee trascendentali della Ragione Kantiana. La ragione
della relazione per classificarli. Questa si divide in  tre  forme: 1 d' inerenza e sostanza; 2 di causa ed effetto; 3
azione. Benchè con qualche stiracchiatura (1) queste  tre  categorie pretese Kant di dedurle dalle tre classi di
(1) queste tre categorie pretese Kant di dedurle dalle  tre  classi di giudizŒ categorici, ipotetici , e disgiuntivi ,
, le quali appellazioni segnano di conseguente anche le  tre  supreme classi di raziocinŒ. Or dunque, ragiona Kant,
a tutta la serie delle condizioni in ciascuna di quelle  tre  maniere di relazioni. Or quanto alla prima, che è quella d'
La ragione che dialetticizza, come vedemmo, si propone  tre  scopi: di pervenire all' unità assoluta incondizionata del
dell' elettricità e del chimismo? [...OMISSIS...] Quindi le  tre  dimensioni de' corpi, quindi i tre processi della natura.
Quindi le tre dimensioni de' corpi, quindi i  tre  processi della natura. Le tre potenze della natura sono la
de' corpi, quindi i tre processi della natura. Le  tre  potenze della natura sono la gravità , che è potenza di
il suo libro intitolato: « Idee sulla natura ». XI A  tre  pure riduce le potenze (1) del mondo ideale che sono:
dovettero ammettere come illusioni trascendentali: ed egli  tre  ne diede al mondo della natura , cioè la gravità , la luce
mondo della natura , cioè la gravità , la luce e la vita;  tre  al mondo delle idee , nel quale confuse gli spiriti, cioè
Iddio possiede l' idea dell' unità », ecc., suppone almeno  tre  cose: a ) il possidente; b ) l' idea dell' unità; c ) e la
e l' idea del finito, e quella della relazione sono  tre  idee diverse in Dio, dunque vi debbono avere tre atti di
sono tre idee diverse in Dio, dunque vi debbono avere  tre  atti di possessione; e rimane a stabilire come questi tre
tre atti di possessione; e rimane a stabilire come questi  tre  atti di possessione differiscano dalle idee di Dio, e da
Se poi differiscono, già i modi di Dio non sono più  tre  (le tre idee), ma per lo meno sei: perocchè oltre le tre
Se poi differiscono, già i modi di Dio non sono più tre (le  tre  idee), ma per lo meno sei: perocchè oltre le tre idee vi
tre (le tre idee), ma per lo meno sei: perocchè oltre le  tre  idee vi hanno i tre atti di possessione. 3 Egli è falso che
ma per lo meno sei: perocchè oltre le tre idee vi hanno i  tre  atti di possessione. 3 Egli è falso che l' idea di unità e
le idee di Dio si moltiplicano grandemente sopra il numero  tre  a cui le restringe con tanto arbitrio il sig. Cousin.
il sistema stesso di Cousin che pretende trovare in Dio  tre  modi, ossia tre idee e non più (1). 7 Le stesse riflessioni
di Cousin che pretende trovare in Dio tre modi, ossia  tre  idee e non più (1). 7 Le stesse riflessioni si debbono fare
la specie e l' ordine (3); e S. Tommaso (4) riduce a questi  tre  il numero, il peso e la misura, secondo cui la Scrittura
la stessa trinità, molto meno è l' avervi nelle cose le  tre  idee Cousiniane: essendo certo che nelle cose non si hanno
»(6) ». D' altra parte il Cousin, affine di trovare le sue  tre  idee (che non sono poi tre sole, come dicemmo) in tutte le
Cousin, affine di trovare le sue tre idee (che non sono poi  tre  sole, come dicemmo) in tutte le cose, è obbligato ricorrere
finita. Altre molte applicazioni, ch' egli fa delle sue  tre  idee fondamentali, non sono più felici di questa.
nesso posto dall' autore dell' eclettismo francese, come le  tre  idee supreme, a cui tutte le altre si riducono, sono un
Roma adunque riunendo nel suo recinto famiglie di quei  tre  popoli, riunì tre sistemi che divennero un solo; poté
riunendo nel suo recinto famiglie di quei tre popoli, riunì  tre  sistemi che divennero un solo; poté valersi delle idee di
sistemi che divennero un solo; poté valersi delle idee di  tre  popoli; a queste aggiunse poi le idee d'altri popoli più
che erano indubbiamente quelle che s' agitavano nelle altre  tre  scuole platoniche del suo tempo, e conosciuto il valore,
della divina Trinità, dove l' essenza è comune alle  tre  persone. Per salvare dunque la Trinità delle persone, egli
tra questi due errori opposti o che le persone avessero  tre  nature numericamente distinte, o che, essendoci una sola
sussistenti, che per vero sono i singolari. C' erano dunque  tre  sole vie per mantenere agli universali una realità di
d' aver proposta e stabilita una tale distinzione, dettando  tre  volumi col titolo dei miei errori. Laonde con tutto lo zelo
empietà: ognuno intende che alludiamo alla bestemmia dei  tre  impostori . L' empietà sbocciata da questo fonte
del sistema. Si sogliono dividere le opere del filosofo in  tre  classi, intitolandosi le une «hypomnematika» o memoriali,
sparsa nelle opere che si attribuiscono ad Aristotele di  tre  peccati: il primo d' esser formulata in un modo
la forma « « lo schema dell' idea, » [...OMISSIS...] . Sono  tre  dunque i significati della parola subietto , e questo è uno
la quiddità , ma questa si divide anch' essa per lo meno in  tre  significati. Poichè dice in un altro luogo che le cause
che la parola subietto, secondo Aristotele, si prende in  tre  significati, come materia, come forma, e come l' ente reale
come « ciò che è in potenza », convien distinguere  tre  materie, e relative ad esse tre maniere di forme: la
», convien distinguere tre materie, e relative ad esse  tre  maniere di forme: la materia e la forma estrasubiettiva, la
restringendoci all' anima intellettiva, ha egli stesso  tre  gradi successivi; il primo fa l' uomo sciente in potenza ed
aristotelica. Quest' è fondata sulla distinzione delle  tre  essenze elementari, materia, specie e composto . La materia
si continui quasi numero trino, [...OMISSIS...] (5), nei  tre  stadŒ di mente, intellezione, intelligibile,
una razionale, per la quale diventa uomo (4). Di queste  tre  anime ossia gradi di perfezione dell' anima il rudimento è
. E qui passa alla seconda questione, se queste  tre  anime vengano dal di dentro cioè dalla virtù seminale, che
al feto. [...OMISSIS...] . Dopo aver detto che le  tre  anime così sono insite nel corpo seminale e si sviluppano
seminale e si sviluppano l' una dall' altra, da queste  tre  anime separa la mente e conchiude così: [...OMISSIS...] .
descritta. Conosciuto il triangolo si rileva che i suoi  tre  angoli sono uguali a due retti, mediante un sillogismo che
[...OMISSIS...] , alle quali si devono aggiungere quei  tre  modi d' operare che, come vedemmo altrove, chiama
e ai secondi le privazioni (2). Ora divide la sostanza in  tre  classi: gl' individui reali , la specie e il genere . I
e il genere . I caratteri distintivi e definitivi di queste  tre  classi di sostanze li trae dalla dialettica, secondo il suo
in quanto il loro essere è poi suscettivo d' una di quelle  tre  forme. Onde la teoria universale, che dà qui Platone circa
e ricopia il letto fatto dal legnaiuolo: onde distingue  tre  letti: quello fatto da Dio, l' idea, quello del legnaiuolo,
nel Timeo egli pone anteriori alla formazione del cielo  tre  elementi, l' idea, la materia corporea non inerte ma dotata
era portata a caso e qua e là sbalzata (1), i quali  tre  elementi egli fa comparire come contemporanei, e aventi una
cioè quella che assegna al più eccellente di questi  tre  elementi nel X della « Politeia », Iddio. E il dice anche a
non bene distinto dai commentatori. Egli prima parla di  tre  principŒ elementari delle cose: 1 la specie; 2 la materia
tra esse, [...OMISSIS...] (3). Dice d' assumere questi  tre  soli principŒ per ora (1), dando così ad intendere che n'
loro poscia qualche altro. Dopo aver dunque distinti questi  tre  principŒ elementari li riassume in due, l' uno immutabile e
perchè dissimili, [...OMISSIS...] . Riassunti così que'  tre  principŒ elementari in questi due, cioè nella specie , e
einai», e dall' essenza, «ten usian», delle cose, e tutti e  tre  questi elementi si dicono provenire da Dio che è il bene
è il bene stesso, a tutte le cose superiore. Ora da questi  tre  elementi nulla si può escludere, nè pure certamente la
[...OMISSIS...] . Poichè se ogni natura risulta da que'  tre  elementi: 1 la conoscibilità; 2 l' essenza; 3 l' essere; e
condizione è questa di soggiacere, per fermo essa da que'  tre  elementi non si può in alcun modo dividere. Convien dunque
d' anima e di sentimento e di corpi ordinati; queste  tre  cose o piuttosto due (perchè l' anima è quella che ha l'
. Questa descrizione dell' anima risultante da  tre  elementi ha una singolare analogia con quello che noi, non
in questo modo. Dice che dopo aver mescolati insieme i  tre  principŒ, cioè il Medesimo, il Diverso e l' Essenza, e di
cioè il Medesimo, il Diverso e l' Essenza, e di questi  tre  fatta una cosa sola, come spiegammo di sopra, distribuì in
e ciascuna delle dette membra riuscìa così composta di quei  tre  primi elementi (2). Con questo viene a dire, che la
gli istinti e modi d' operare dell' anima appariscano i  tre  elementi, da cui essa risulta. Le quali membra spirituali
in giro, ne riuscirono le orbite dei sette pianeti, i  tre  primi e inferiori moventisi con eguale celerità, i quattro
colla stessa sostanza dell' anima del mondo, e quindi de'  tre  elementi del medesimo , del diverso e della sostanza media,
sapiente, [...OMISSIS...] . Conviene dunque distinguere  tre  cose, secondo Platone, le idee eternamente da Dio pensate,
le anime spirituali ed insensibili composte de'  tre  elementi, del medesimo , del diverso e della sostanza
che suppone il pari e il dispari e le figure e le  tre  specie d' angoli ed altre cose simili, di cui, supponendo
più su di quelle singole essenze (3). Avendo distinte  tre  specie d' anima (4), in rapporto a quel che è giusto per
inescogitabile essenza. Si ferma Platone nel « Filebo » a  tre  di queste idee che ci servono a conoscere, come possiamo,
stesso bene misto si scorge la partecipazione di quelle  tre  essenze, cioè della verità, della commisurazione e della
il bene, consiste unicamente nella partecipazione di quelle  tre  essenze. Se noi dunque prendiamo queste tre essenze e
di quelle tre essenze. Se noi dunque prendiamo queste  tre  essenze e separandole colla mente da ogni altro elemento,
. Il bene dunque nell' ente creato si mostra sotto  tre  aspetti, ora di verità, ora di misura e commisurato, ora di
misura e commisurato, ora di bellezza: e nessuna di queste  tre  idee può abbandonar l' altra, chè c' è tra esse un naturale
e semplicissima idea del Bene stesso assoluto. A queste  tre  idee si riducono quelle tre altre di cui fa uso nella «
Bene stesso assoluto. A queste tre idee si riducono quelle  tre  altre di cui fa uso nella « Politeia » di ciò che è giusto,
la virtù [...OMISSIS...] , e perciò la giustizia e l' altre  tre  virtù cardinali (2); nè si dà il giusto e il prudente o
la misura e il misurato e il bello. e ciascuna di queste  tre  essenze è il Bene, che prende diverse forme ed aspetti (3),
ontologiche ». Osserva dunque, che ogni cangiamento suppone  tre  cose: 1 il subietto del cangiamento, la materia
materia, o nella forma si dovrebbero di nuovo trovare quei  tre  elementi e condizioni necessarie del cangiamento, cioè si
Ma il primo movimento di questa trasmutazione può venire da  tre  principŒ; cioè o dal composto stesso, o dall' uno, o dall'
a separare ciò che è vero da ciò che è falso: questi sono i  tre  primi metodi che presiedono agli uffici della mente verso
uffici della mente verso le verità conosciute. Gli altri  tre  sono: un metodo dimostrativo , che dà le regole acconce a
fa nascere ed apparire ai nostri sensi: questi sono i  tre  metodi, che presiedono agli uffici della mente verso le
le rose egli è evidente, che devo aver fatto almeno  tre  pensieri prima di ciò; perocchè io non posso distinguere le
nel giardino, nè veduti fiori, nè piante? Io posso prender  tre  vie per insegnargli a far tutte le indicate distinzioni. 1
finalmente che lo Spinalba , l' Azzeruolo e la rosa sono  tre  classi di rosacei . Ma in facendo questo successivamente
colla sua mente, se vuol giungere al conoscimento delle  tre  famiglie de' rosacei, de' gigli e de' gelsomini, ne avremo
io gli emendo con questa denominazione comune a quelle  tre  famiglie tre errori nel capo, coi quali egli prendeva i
con questa denominazione comune a quelle tre famiglie  tre  errori nel capo, coi quali egli prendeva i vocaboli
intendimento a porre attenzione a delle note comuni alle  tre  famiglie da lui conosciute, alle quali note non aveva fin
confuse insieme. Felice avrebbe voluto veder distinte in  tre  aiuole diverse le piante d' ornamento, le fruttifere e le
naturale delle operazioni della mente e de' loro oggetti.  Tre  furono le maniere di oggetti, intorno ai quali osservammo
oggetti, intorno ai quali osservammo la mente occupata, e  tre  le maniere delle sue operazioni: il classificare le cose
nè apprenderebbe mai cosa alcuna. I quali sono appunto i  tre  principali inconvenienti che nascono dall' ammaestrare la
degli oggetti mentali che noi abbiamo ravvisato ne'  tre  casi analizzati più sopra, si trova facilmente potersi
ordine delle umane intellezioni. Questo esame presenta  tre  questioni; la prima: cosa sia lo stimolo che muove da
la stessa funzione quarta della forza unitiva. In queste  tre  operazioni non gioca ancora che la sola animalità. Passiamo
uguale, onde portano un egual nome (2). Esercitano adunque  tre  uffizj i vocaboli, senza che tuttavia si producano ancora
che fino da quest' età il fanciullo può imparare due o  tre  lingue udendole, e senza soverchio aggravio. Se ciò si fa
esempio, volendo nominare un cavallo io posso nominarlo in  tre  modi, dicendo « questa cosa; questo animale; questo cavallo
cosa; questo animale; questo cavallo ». Io gli applico  tre  nomi che egualmente ben si affanno a quell' oggetto; ma
sono conoscenze appartenenti all' una o all' altra delle  tre  nostre supreme categorie, in cui consideriamo partite tutte
ecc.. Di più egli è impossibile il passare a numerare  tre  oggetti senza numerarne prima due, come è impossibile
prima, della terza colle due prime, della quarta colle  tre  prime, e così trascorrendo tutti gli ordini delle
rispondente ad un dato ordine d' intellezioni abbraccia  tre  parti bene distinte, le quali sono: 1 Quella istruzione che
ha già posto il piede. La distinzione importante di queste  tre  parti basta a rimuovere il timore, che il metodo nostro
età; ma anzi quelle che non si possono classificare nelle  tre  parti indicate dell' istruzione a lui conveniente cioè o
operi . L' attività del fanciullo, abbiamo veduto, che è di  tre  specie: corporale, intellettuale, morale. Egli ha bisogno
intellettuale, morale. Egli ha bisogno di tutte e  tre  queste specie di attività, colle quali si sviluppa, ma
dell' alfabeto fa con ciascuna vocale, poi le sillabe di  tre  lettere, e così di mano in mano (1). Perfezionata la
che cosa sia dittongo e trittongo, quando l' idea di due o  tre  suoni gli è facilissima (3). Così sarebbe impossibile, a
un numero nuovo. Quando dice uno e uno due, due e uno tre,  tre  e uno quattro, e così via, non ha mica per questo la
l' imaginazione del fanciullo quand' egli giunge ai  tre  anni. A questa età par che incominci la mente a concepire
e non si noti in che cosa entrambi divariano. Il numero  tre  è il proprio di quest' ordine, giacchè la mente del
delle collezioni composte di due e di quelle composte di  tre  oggetti; ma di quelle composte di un maggior numero non
concetto incomincia a formarsi non già col raffrontare le  tre  parti del tempo, il presente, il passato e il futuro; ma
appartenente al quart' ordine: distinguere tutti e  tre  i tempi raffrontandoli tra loro prima del quint' ordine è
tutta nuova circa l' efficienza di quest' oggetto. Ora  tre  cose si rappresentan qui curiose ed utilissime ad
che non faccia bisogno d' altro che di quello di questi  tre  numeri in prima, e poi gradatamente de' loro varŒ composti.
vantaggioso. Il savio istitutore cercherà di procurare  tre  vantaggi al discepolo, cioè: 1 Di aiutare la sua memoria,
dà all' unità de' pensieri un' importanza morale. Queste  tre  cose sono ben diverse tra loro, ed è necessario notarne
del fanciullo senza scelta nelle idee, qualunque di queste  tre  specie d' associazioni sarebbe acconcia: è chiaro che l'
i più rilevanti e poscia i meno. Come uno è l' essere e  tre  sono le categorie , così vi ha pure un' unità suprema nelle
, così vi ha pure un' unità suprema nelle cose; e vi hanno  tre  maniere di unioni. L' unità suprema è formata dall' idea di
o superna ragione, allora solamente in Dio sono distinte le  tre  forme del suo essere: la morale, l' ideale e la reale; che
dalle categorie dell' essere, come queste sono tre, così  tre  sono i principŒ d' ordine e di unificazione. Cominciamo
della vita si comunica al cuore e alla mente: queste  tre  cose tra di loro intimamente e pienamente comunicano.
un predicato. Ciò che ho detto parlando del numero  tre  all' ordine precedente, parmi sufficiente a fare intendere
formazione di tali collezioni: quelle che risultano da  tre  oggetti gli sono già facili, e le concepisce distintamente.
d' intellezioni il fanciullo può giugnere a distinguere i  tre  tempi delle cose; cioè può osservare gli avvenimenti
e così concepire lo stesso avvenimento vestito delle  tre  forme del tempo. A questa età egli comincia altresì a
bene e il male viene operato. - Nel secondo stadio tutti e  tre  gli elementi della morale sono a pieno sviluppati e
nel fanciullo. La morale soggiacque nel suo spirito a  tre  modificazioni sostanziali, prese successivamente tre forme;
a tre modificazioni sostanziali, prese successivamente  tre  forme; ma la forma, che successe, non distrusse l'
quale si misura e pesa il valore delle cose stesse ». Le  tre  forme della morale da noi qui accennate sono quelle che
morale da noi qui accennate sono quelle che sogliam dire le  tre  categorie della morale: tutti i precetti ad una di esse tre
tre categorie della morale: tutti i precetti ad una di esse  tre  si riducono. La prima ha per fondamento l' essere reale, la
l' essere morale, la terza l' essere ideale: questi sono i  tre  modi, ne' quali l' essere sussiste. Il fanciullo dunque al
forma la concezione de' due tempi, e al quinto quello de'  tre  tempi, il presente, il passato, il futuro: onde vedesi
che la sensazione (o il vestigio che lascia dopo di sè) fa  tre  cose in noi, cioè: 1. ci dà un argomento onde noi ci
negativa adunque di cui parlo comprende anch' essa  tre  parti e sono le seguenti: 1. un argomento, dal quale io
tali negazioni da tutte le altre cose. La prima di queste  tre  parti non forma propriamente la cognizione , e non può
giudizio pratico che è il principio della carità (4) son  tre  caratteri che accompagnano la fede viva o soprannaturale.
la fede, la carità e le opere, sicchè data l' una di queste  tre  cose, non è in balìa dell' uomo il dividerne le altre due,
in un luogo della sua prima lettera, riassume questi  tre  generi di atti, cioè la fede, la carità, e le opere
dello spirito intelligente colla divinità: perocchè  tre  ve ne possono essere in questo; e sono i seguenti. Il primo
colle creature, di diverso modo in ciascuna delle  tre  divine Persone. A quel modo che, essi dicono, che il Verbo
già una operazione diversa, ma un diverso modo , onde le  tre  divine persone entrano a produrre la medesima e
varii e diversi« (3) ». Se l' universo è l' opera delle  tre  divine persone, e se l' operazione di queste, sebbene una
l' essere . Ora questa operazione mi condusse a rinvenire  tre  forme primitive e originali, inconfusibili fra di loro, che
inconfusibili fra di loro, che riconobbi esser le  tre  forme, di cui era informato l' universo, ossia i tre modi
le tre forme, di cui era informato l' universo, ossia i  tre  modi dell' essere creato . Queste tre forme o modi dell'
l' universo, ossia i tre modi dell' essere creato . Queste  tre  forme o modi dell' essere sono: 1. l' essere reale ; 2. l'
: e che l' essere, il vero, e il bene erano appunto stati i  tre  elementi, a cui l' antica filosofia aveva ridotte tutte le
creatura per questo, che qualsiasi cosa non esiste se non a  tre  condizioni, cioè: 1. che sia un qualche cosa ; 2. che sia
apparisce, come è degno, [un] vestigio« (3) ». E queste  tre  condizioni e modi d' ogni essere creato, come osserva S.
numero alla specie, e il peso all' ordine« (5). » Le quali  tre  condizioni di ogni esistenza S. Agostino le nomina altresì
di ogni esistenza S. Agostino le nomina altresì con questi  tre  nomi di modo, specie e ordine : e dall' entrare
che ogni essere, di sua natura, è buono. « Questi  tre  [elementi], dice egli, ove son grandi, ivi sono beni
ove nulli, non v' è nessun bene. E per egual modo, ove que'  tre  elementi sono grandi, ivi sono delle nature grandi; ove
a questi nostri pensamenti. Perocchè, enumerando egli que'  tre  elementi di tutti gli esseri, invece di dire la specie ,
investigazione della verità non vi possono essere più di  tre  generi di questioni, cioè se una cosa sia; se ella sia
stesso Aquinate); e il poterne dedurre il mistero delle  tre  divine persone sussistenti in una sola sostanza. Perocchè
, l' essere ideale , e l' essere morale non formano già  tre  persone, nè sono unite in una sola sostanza: che anzi l'
la cattolica fede, consta di una sostanza, nella quale sono  tre  personali sussistenze, cioè tre distinte persone. Era
sostanza, nella quale sono tre personali sussistenze, cioè  tre  distinte persone. Era dunque impossibile dall' effetto,
effetto, cioè dall' essere creato, come da quello che ha  tre  modi, si può salire tant' alto fino a indurne la necessità
fino a indurne la necessità di una causa che abbia pure  tre  modi, non deve essere impossibile, ragionando, il trovare
Perocchè venuti a questo punto che la causa prima abbia  tre  modi, già non è più possibile fermarsi qui col
più in alto, così argomentando: - La causa prima deve avere  tre  modi di esistenza. Ma essa non può avere niente di
in sè, ed è assurdo l' ammettere che alcuno di questi  tre  modi fosse una forma accidentale. Non vi è dunque altro
viene proposto dalla cristiana dottrina la quale insegna i  tre  modi in Dio essere altrettanti reali sussistenze, essere
modi in Dio essere altrettanti reali sussistenze, essere  tre  persone in una natura. Benissimo, io dico. Accordo che, ove
non avrebbe giammai potuto pensare che una sostanza in  tre  persone fosse possibile. A quello stesso modo come il cieco
atto che forma la sostanza, e quest' atto unico sussiste in  tre  persone, cioè ha in sè tre relazioni sussistenti, tre
e quest' atto unico sussiste in tre persone, cioè ha in sè  tre  relazioni sussistenti, tre termini, ciascuno de' quali s'
in tre persone, cioè ha in sè tre relazioni sussistenti,  tre  termini, ciascuno de' quali s' identifica colla sostanza,
che è spirata. Il considerare poi l' essenza sotto queste  tre  relazioni non è puramente opera della mente che le
e intrinseche all' essenza stessa divina e costituenti  tre  divine persone. L' atto dunque, onde sussiste il Padre, non
Vi ha dunque un solo atto, ma v' hanno in quest' atto  tre  relazioni sussistenti, in virtù del medesimo atto: per modo
[...OMISSIS...] . Ma soggiunge però dopo di ciò, che le  tre  persone concorrono a questa unica loro azione del creare in
a tutte tre, in quanto è atto della sostanza divina a tutte  tre  comune; e quindi non c' è cagione da inferire che nell'
sta la santità. L' amore adunque e la santità è comune alle  tre  divine persone, in quanto appartiene all' essenza divina.
conoscente, conosciuta, e amata. E sussistendo in queste  tre  relazioni, in questi tre diretti sentimenti, essa acquista
e amata. E sussistendo in queste tre relazioni, in questi  tre  diretti sentimenti, essa acquista le proprietà di
sussistente della carità del Padre e del Figliuolo. Queste  tre  relazioni vive, sussistenti, sono tre persone, perchè
del Figliuolo. Queste tre relazioni vive, sussistenti, sono  tre  persone, perchè ciascuna è « una sostanza intelligente IN
(2). » Ciascuna è suprema e indipendente, perchè tutte e  tre  sono perfettamente eguali, perchè sono non una sostanza
sapienza, e la bontà, ma le relazioni sussistenti in queste  tre  cose come nella essenza divina. Di che si può conchiudere
giusto. Ma la sostanza divina sussiste non in altro che in  tre  persone indivisibili, ciascuna delle quali è la sostanza
relazione, che la costituisce in persona. Dunque anche le  tre  persone dell' augustissima Trinità si uniscono formalmente
ESSERE, TUTTO IL BENE. Ora questo sentimento del TUTTO ha  tre  forme o modi. Il primo modo è di sentire una potenza o
di un gaudio ineffabile la nostra volontà: queste sono le  tre  forme o modi, in cui si appalesa in noi il sentimento
e non ha nulla di sè, e se voi rimovete un solo di questi  tre  elementi, il sentimento stesso svanisce. All' incontro nel
incontro nel sentimento soprannaturale l' anima percepisce  tre  volte la stessa cosa, cioè tanto nel sentimento della
separatamente ora di uno e ora di un altro di questi  tre  modi del sentimento, usassero di ciascuno le stesse
non esser infinito, dove parlano della inabitazione delle  tre  divine persone nell' uomo. S. Cirillo d' Alessandria dice
ma non così intensamente, che si distinguano in essa le  tre  divine persone. A poter percepire le tre divine persone si
in essa le tre divine persone. A poter percepire le  tre  divine persone si richiede di percepire la divina natura in
tutto si fa triplice in noi: allora quando in noi sentiamo  tre  cose, tre sussistenze, e in ciascuna sentiamo egualmente
fa triplice in noi: allora quando in noi sentiamo tre cose,  tre  sussistenze, e in ciascuna sentiamo egualmente che c' è il
e tuttavia non abbiamo questo sentimento medesimo in  tre  modi o forme diverse? Nulla vi ha in ciò di ripugnante; e
vi ha in ciò di ripugnante; e non osta il sapere che Dio ha  tre  sussistenze, perchè coll' averne un sentimento solo, la
non potrebbe stare che non conoscessimo parimente le  tre  persone in che essa natura sussiste. Ed ora, che ripugnanza
la sapienza, e l' amore sono attributi comuni a tutte e  tre  egualmente le persone, e non si appropriano alle singole
prima pure sussistente: nel qual caso solo percepiremo  tre  sussistenze e in ciascuna il medesimo tutto, il tutto in
sussistenze e in ciascuna il medesimo tutto, il tutto in  tre  modi, quasi per tre vie, ci inabisseremo nel medesimo
ciascuna il medesimo tutto, il tutto in tre modi, quasi per  tre  vie, ci inabisseremo nel medesimo infinito e assoluto
quella natura altissima non sussiste, se non appunto in  tre  distinte persone. Questo progresso della cognizione intorno
che egli non puossi concepire se non trino, cioè fornito di  tre  modi, il reale , l' ideale , e il morale . Or questa è tal
una forza bastevole di ragionare, facilmente vedrebbe que'  tre  modi potersi ridurre se non in tre principii originari
facilmente vedrebbe que' tre modi potersi ridurre se non in  tre  principii originari sussistenti in una sola sostanza
ma che sorte solo dalla fede di Dio, non dalla fede delle  tre  distinte persone sussistenti nella divinità. La fede all'
sussistenti nella divinità. La fede all' incontro delle  tre  persone è il foco onde raggia, per così dire, la grazia del
entra nell' essenza divina, e quindi è comune a tutte e  tre  le persone, e un amore personale , che costituisce la
triplice e di tal modo che in ciascuno qualsivoglia dei  tre  modi di questo sentimento noi abbiamo un sentimento tale,
diversi onde il TUTTO sussiste; e sussistendo il tutto in  tre  modi, cioè come principio conoscente e amante (Padre,
(Figlio generato), e come amabile (Spirito, spirato), in  tre  modi pure si sente. Ora ciò che si dice si è, che noi non
colori. Indi le eresie tante nate dal Platonismo ne' primi  tre  secoli della Chiesa: quelle nate dall' Aristotelismo,
Ma noi mettiamoci nei suoi argomenti giacchè qui  tre  ne reca in mezzo; e cominciamoci dal riassumerli in brevi e
di un tratto, che soddissfa al suo creditore pagandolo in  tre  rate. Il che non si può pensare di Dio. In secondo luogo a
la perfezione dello stato morale dell' uomo. Questi  tre  elementi si debbono calcolare da chi vuol conoscere la
e secondo varie leggi, venivano appurandosi. Tutti questi  tre  sistemi si perdono colla loro origine nelle tenebre della
tratta della religione dell' Indo, si trovano tutti questi  tre  sistemi avviluppati insieme in quelle religiose tradizioni.
dottrine vi hanno grande analogia con quelle indiane. Le  tre  opinioni sopra esposte si trovano nei libri dei filosofi
(4). Quindi vi ha una mutua perniciosa influenza fra questi  tre  principii dell' uomo: 1 il principio soggettivo elettivo; 2
egli è facile intendere come la rivelazione risponda alle  tre  grandi questioni che l' infelice stato dell' umanità offre
la difficoltà di fare il bene, trovò che ella nasce da  tre  infelici principii, cioè dalla malizia che impiaga la
amore divino il cuore, la mente, e l' anima, e a tutte e  tre  queste parti dell' uomo viene aggiunto un potere dalla
di quelli che hanno in sè il peccato, contiene questi  tre  scapiti: a ) Che essi considerati nello stato di peccato
del peccato, che dopo questo quasi episodio riprenderemo.  Tre  furono le principali opinioni, nelle quali si partirono gli
». Così pensò anche Pietro Lombardo. La prima di queste  tre  opinioni fu al tutto di qualche autore particolare e non
dell' anima fin qui esposta apparisce, aver essa avuto  tre  periodi. Il primo anteriore al pelagianismo, nel quale essa
solo due o più, basta segarli con certa avvertenza in due o  tre  parti, senza bisogno di far altro. Perocchè le parti che ne
senso in cui lo dice Aristotele, se non nel sistema delle  tre  anime separate, le quali sono giustamente rifiutate dalla
biblici tedeschi vi ha quello che nega l' autenticità dei  tre  primi Evangeli, i quali fanno venire da una tradizione
dalle stesse Sacre Scritture, le quali prendono queste  tre  maniere: « « nel principio era »; - avanti la formazione
quali spiega l' altra. Perciò si veggono adoperate tutte e  tre  promiscuamente nel luogo citato dei Proverbii. « « Il
Nel concetto dell' essere, diciamolo ancora, si contengono  tre  cose: 1 La sussistenza illimitata dell' essere; 2 la
cioè Dio, ha per sua propria essenza di dover esistere in  tre  forme che si dicono persone. Quindi non si può pensare in
che chiamiamo più propriamente concetti? Questo accade per  tre  cagioni: 1 per la moltiplicità delle sostanze create,
stesso Verbo. Rimane dunque a cercare il valore delle altre  tre  espressioni, che al Verbo divino appartengono. Ora nessuna
di generazione che racchiude. Conviene dunque che queste  tre  espressioni, applicate all' unione del Verbo con Dio che lo
prima appunto Dio coll' articolo «ton Theon». In queste  tre  clausole adunque S. Giovanni disse che il Verbo era ed era
più una persona che l' altra, epperò conviene a tutte  tre  le persone ugualmente. La terza clausola adunque di S.
ne espresse la natura dicendo che egli era Dio. Le  tre  clausole fin qui riferite dell' Evangelista, secondo l'
secondo l' osservazione dell' Aquinate, ribattono  tre  specie d' errori (1). La prima clausola: « « Nel principio
secondo l' Evangelista, egli era Dio come il Padre. Queste  tre  clausole onde incomincia S. Giovanni dimostrano l' altezza
clausola annunzia che Cristo era Dio egli stesso. Colle  tre  comme precedenti S. Giovanni ebbe data la dottrina del
dice: non esser ella qualche cosa di nuovo diversa dalle  tre  prime, ma essere un cotale epilogo delle premesse. Poichè,
nella quarta clausola ciò che aveva già detto nelle  tre  prime. E innanzi tratto, dicendo questo, intende la terza
Dio »(2) ». Laonde, oltre che questa clausola riepiloga le  tre  prime e rannoda il discorso con quello che deve venire
furono create le cose. Perocchè, lasciate le sole prime  tre  clausole, si poteva fisicare mettendo in dubbio se si
trova utile il riepilogo che fa l' Evangelista delle  tre  prime clausole nella quarta, perocchè con questa è tolto
questo senso la particella per conviene egualmente a tutte  tre  le persone, potendosi dire: « il mondo fu fatto pel Verbo
ella è un attributo che conviene egualmente a tutte e  tre  le divine persone, le quali hanno una stessa ed identica
dice il greco «ypostasis» sussistenza, è comune a tutte e  tre  le persone, ma nel Verbo è la sostanza nella figura, la
si aggiunga la volontà della stessa sussistenza comune alle  tre  persone augustissime. Ed essendo l' essere per sè amabile,
può dire che la stessa sussistenza divina comune a tutte e  tre  le divine persone sia quella che crea pel Verbo, che è ella
la sapienza in un senso soggettivo, ella è comune a tutte e  tre  le persone e s' attribuisce al Verbo soltanto in un senso
potenza divina presa in senso soggettivo è comune a tutte e  tre  le divine persone. Ma, se si considera che la potenza
essa facoltà, come soggettiva che è, è ancora comune alle  tre  persone divine, ma poichè l' essenza, e in questa la sua
alla costituzione, se così lice esprimersi, delle  tre  persone, e che questo pronunciamento è fatto dalla natura
pronunciamento è fatto dalla natura divina comune a tutte e  tre  le persone, non dal solo Padre, benchè l' oggetto di questo
ha la natura divina, è Dio; la natura divina sussistente in  tre  persone crea pel Verbo, perocchè crea per l' essere
a Dio, la terra agli uomini (4), distinguendo gli Ebrei  tre  cieli: l' uno quel degli uccelli, l' altro quel delle nubi,
sussistente, colla stessa sussistenza divina comune alle  tre  persone; come oggetto, è per sè intelligibile, e l'
quelle parole si possono altresì interpretare di tutte e  tre  le divine persone, che a una sola voce, prendendo il
nell' opera che stanno per intraprendere, giacchè tutte e  tre  si eccitano a far l' uomo: nol fa una sola, il fanno tutte
così che una è la natura di tutte e tre, se tutt' e  tre  danno una sola immagine e similitudine. In qual senso
distinte; di maniera che è un solo Dio sussistente in  tre  persone, e se non sussistesse in tre persone non sarebbe
Dio sussistente in tre persone, e se non sussistesse in  tre  persone non sarebbe Dio. Onde, se il Padre, il Verbo, e lo
separato da un Dio Spirito Santo, nel qual caso sarebbero  tre  Iddii, il che è assurdo. Nella creazione adunque della
creazione adunque della materia o della sussistenza tutte e  tre  le persone concorrono con una identica virtù e nello stesso
è dovuta alla sussistenza o natura divina comune a tutte e  tre  le persone, e perciò si attribuisce al Padre come quello
Spirito Santo. Nella creazione poi della forma, tutte e  tre  concorrono con una uguale virtù a realizzarla, ma non nello
soprannaturale dell' universo, che è la santità, tutte e  tre  le persone concorrono con una eguale virtù, ma non nello
meglio indicare la comunione della vita, che hanno le  tre  persone augustissime. E così ogni qual volta le Scritture
semplicemente nell' ordine naturale, noi troviamo in lui  tre  specie di vita. Perocchè troviamo primieramente la vita
della divina natura, e però identico a ciascuna delle  tre  divine persone; come tuttavia per appropriazione si
fossero le persone; e non è che nelle persone, e in tutte  tre  simultaneamente e identica, di guisa che sarebbe assurdo il
divina concorra per sua parte a costituire una delle  tre  vite da noi distinte nell' Essere divino, e questo concorso
L' amare dunque la sussistenza divina è comune a tutte e  tre  le divine persone che identica la posseggono, e questa è la
essenza divina, e perciò sia identicamente comune a tutte e  tre  le divine persone. Dopo aver noi veduto, per quanto ci è
era vita » », perocchè dalla vita essente nel Verbo quelle  tre  opere si derivano e si compiscono. Nella causa doveva esser
suo termine, sia comune ed identica in tutte egualmente le  tre  divine persone, come propria dell' essenza, considerata
risulta la vita intellettiva comune e identica in tutt' e  tre  le divine persone. Di più l' essenza vitale di Dio, oggetto
il sentimento, il gaudio morale puro identico in tutte e  tre  le persone augustissime. Quindi la vita, che è nel Verbo
comunicazione a noi di questa vita7luce concorrano tutte e  tre  le persone divine, onde S. Paolo dice: « « colui che fu
causa vivente qual' è l' essenza divina comune a tutte e  tre  le persone. Nulladimeno la vita animale non è la vita
in questo, che anche nell' uomo si riscontrano le  tre  forme dell' essere analoghe a quelle che in Dio
dell' essere analoghe a quelle che in Dio costituiscono le  tre  divine persone: cioè la forma soggettiva, la forma
soggetto all' essere oggetto manifestato; e quindi anco le  tre  vite, reale, intellettuale, e morale che le due prime
via prescrittagli, e invece di percorrere indivisamente i  tre  gradi dell' azione animale, intellettuale e morale, si
che compisce e perfeziona la divinità sussistente in  tre  forme persone. A questa volontà per tanto si riferiva Gesù
cielo godere della vita palese e a pieno manifesta. Così le  tre  parti in cui la Chiesa è divisa, cioè la trionfante, la
E per dare maggior luce a questo concetto, distinguiamo  tre  casi: 1 quelli che muojono col solo desiderio del battesimo
il Viatico. Egli è certo e ben definito che tutti e  tre  si salvano. Tuttavia i primi, che hanno un diritto alla
dalla percezione, ella argomenta per analogia. Quindi  tre  leggi soggettive, quelle dell' analisi , della sintesi e
Noi possiamo dividere, colla virtù dell' astrazione, questi  tre  elementi costituenti un corpo in tutte le guise, e formarci
assoluto ed infinito, cioè di Dio, essa ci può venir da  tre  fonti: Dalla rivelazione; e questa, ove prescindiamo dall'
altre) appartengono sempre all' uno od all' altro di quei  tre  modi. I vocaboli pure con cui ragioniamo, segnano quei tre
tre modi. I vocaboli pure con cui ragioniamo, segnano quei  tre  modi di idee. Dunque, anche ragionando di Dio non possiamo
o di volare. Ritengasi dunque la distinzione di queste  tre  parti della catena di operazioni, per la quale procede l'
che comparisce intera d' un tratto solo, noi ricorriamo a  tre  principŒ: 1 al principio che l' operatore, la causa
una appresso nella stessa direzione, con celerità due o  tre  volte maggiore della nostra; che cosa vedrà l' occhio
primo. Veniamo al passo del cavallo, che percorre sempre  tre  scacchi, uno dei quali in direzione obliqua. Io posso
posso fissare coll' occhio la figura che risulta da questi  tre  scacchi, e poi considerare questi tre scacchi ripetuti in
che risulta da questi tre scacchi, e poi considerare questi  tre  scacchi ripetuti in modo che mi empiano tutto lo
IV Funzione . - Quella che nasce in conseguenza delle  tre  prime, cioè di agire sul termine corporeo, e quindi di dare
organizzatrice . Nasce questa funzione in conseguenza delle  tre  prime; poichè essendo il corpo, come abbiamo veduto, il
Ora la funzione organizzatrice, non essendo che le stesse  tre  funzioni primitive in quanto si considerano rispetto agli
che la funzione organizzatrice si debba distinguere in  tre  momenti, che sono: Primo momento della funzione
Si confondono adunque insieme dal medico scozzese  tre  distintissime classi di effetti: 1 il movimento, fenomeno
E veramente, nella funzione organizzatrice cadono  tre  momenti, a cui demmo i nomi di rattenenza, riproducibilità
si presenta allo spirito. L' osservazione infatti presenta  tre  classi di fenomeni sommamente distinti fra loro e di
Quindi il comune discorso degli uomini deduceva che alle  tre  classi così ben distinte di effetti dovessero corrispondere
via. Rammentiamo la connessione ed azione reciproca dei  tre  visceri principali della macchina umana, il polmone, il
potentissimo del cuore, del cervello e di tutti i nervi. I  tre  principali visceri, adunque, sono collegati così
per mezzo delle arterie al cervello (2). Laonde niuno dei  tre  movimenti può cominciare da sè solo; nuova prova che l'
della spontaneità motrice sensuale. Nella prima si notarono  tre  momenti, quello della rattenenza, per la quale la funzione
organi stessi, che esse compongono. Il primo di questi  tre  momenti della funzione organizzatrice non produce
se non quando esso non si può spiegare mediante l' uno dei  tre  eccitatori delle proprietà vitali, il cervello che
dolore e dei movimenti che a tale stato conducono, sono i  tre  elementi che la forza unitiva congiunge in uno, e
sua si spiega incessantemente nel conservare queste  tre  sue prerogative e nell' accrescerle; nel conservare il
il vizio di quel signore a me ben noto, che ad ogni due o  tre  parole ripete colle labbra il movimento del pippare, e, se
se n' astiene per alcun poco con violenza, dà poscia due o  tre  pippate in fretta, quasi per rifarsi del perduto? Niuna
posto in essere, e conservante sè stesso; perocchè colle  tre  prime è formata l' organizzazione, e colla quarta l'
stesso agente può operare nella macchina umana in tutti e  tre  questi modi. Ma è da osservarsi che l' agente opera in modo
a quella delle forze vitali, cioè contraria ad alcuna delle  tre  condizioni dell' animale, la continuità delle parti, l'
variano per molte cagioni, le quali si riducono forse alle  tre  classi seguenti: Tutte le differenze, che abbiamo notate
primitivi come i movimenti secondi possono suddividersi in  tre  classi, considerandoli in relazione agli effetti che
considerandoli in relazione agli effetti che producono nei  tre  elementi, da cui l' animale risulta: 1) la continuità delle
la misura massima dell' eccitamento dipende nell' uomo da  tre  cagioni; cioè dallo stato dell' animo, ossia dall' azione
. Che ogni modificazione che nasca in alcuna di queste  tre  cause, ella cangia totalmente il corso zoetico in bene od
diventa inopportuno , e la misura massima è relativa alle  tre  condizioni accennate. Tuttavia, che la quantità dell'
l' esperienza ci somministra. Se il problema così detto dei  tre  corpi riesce tanto difficile a risolversi in astronomia,
e dare al sangue una tendenza a dissolversi nei suoi  tre  principŒ di siero, cruore e fibrina, sembrano bastare a
il concetto dello stato morboso, noi possiamo distinguere  tre  maniere di robustezza e di debolezza, la fisiologica e la
insorga per ristabilire il suo dominio, possono accadere  tre  accidenti: Che il principio vitale non riesca a ristabilire
del principio bellicoso, parziale e locale). Questi  tre  accidenti a prima giunta si presentano al pensiero; ma i
dell' animale, cioè il termine corporeo, deve avere  tre  accidenti: continuità, eccitamento, organizzazione. La
armonia dell' eccitamento. In quest' ultimo caso accadono  tre  accidenti: L' istinto animale nella lotta è più debole, e
nuova malattia con cui lottare; e qui si rinnova uno dei  tre  indicati accidenti. Consistendo adunque tutti i mali dell'
Tutte le infiammazioni vive d' un organo contenuto nelle  tre  cavità splancniche, sospendono ed alterano il corso delle
desumersi dai sei elementi, che costituiscono l' animale. I  tre  soggettivi di essi: 1 il sentimento continuo; 2 il
2 il sentimento eccitato; 3 il sentimento individuato. I  tre  elementi extrasoggettivi corrispondenti: 1 la materia
fa uso, a perfezionare lo stato dell' animalità nei suoi  tre  elementi, cioè ad estendere la sfera del sentito, ad
la propria azione a perfezionare l' animale nei suoi  tre  elementi (sentito esteso, eccitato, armonico), può essere
sentimento eccitato e il sentimento armonico ed uno, sono i  tre  modi generali del sentimento, e tutte le varietà
essi, così anche le attività del sentimento si riducono a  tre  principali, corrispondenti a quei modi. Il sentimento
al sentimento continuo. Quindi nell' uomo vi sono tutti e  tre  questi sentimenti, ma il solo oggetto della coscienza è il
animale. A noi pare che, meditando le relazioni di questi  tre  modi di sentimenti, si possa spiegare la località delle
Egli riduce tutti gli antichi sistemi intorno all' anima a  tre  generi: a quelli che definiscono l' anima per mezzo del
di Pitagora, toglie a confutare questa sentenza presa in  tre  sensi; cioè come se s' intendesse di puri numeri, e come se
intervenga un terzo elemento per opinare; quindi davano il  tre  all' opinione. Finalmente i Pitagorici trovavano il numero
suppone dinanzi a sè la facoltà dei giudizi sintetici; il  tre  dal due, giacchè la facoltà dei giudizi sintetici suppone
asseriva il medesimo; il fuoco faceva principio degli altri  tre  (1). Ora, partendo da questa continua rimutabilità degli
dalla mente concepibile, secondo Platone. Egli stabilisce  tre  generi: l' uno ciò che si genera, l' altro ciò in cui si
dell' anima del mondo, dicendo che Iddio la compose di  tre  nature, cioè: 1) dell' essenza indivisibile, che è sempre
di essenza media, che tiene delle due prime. Delle quali  tre  cose commiste Iddio fece una sola e medesima cosa, cioè l'
quelle dove egli dice espressamente che l' anima risulta da  tre  nature. A ragion d' esempio, di Dio dice: [...OMISSIS...] .
collocata nelle parti estreme, nè propriamente in tutte e  tre  le parti, ma solo nella media, benchè questa sia legata con
Nel libro IV della « Repubblica » Platone non parla delle  tre  parti dell' anima, ma insegna che « « nell' anima dell'
ciò che essa racchiude. La facoltà rappresentativa suppone  tre  concetti: 1) il soggetto rappresentante; 2) l' oggetto
che fa un' equazione tra l' Io e il Non7Io. Ma: In questi  tre  oggetti il valore della parola Io cangia sempre, come
fondarono il loro sistema sopra l' uno o l' altro di quei  tre  elementi, senza abbracciarli tutti, e senza nè tampoco
consapevole. Schelling si appigliò al primo di quei  tre  elementi, e immaginò un Io sentimento, che ora è
e l' idea intuìta e di cui si fa uso), ha nel suo essere  tre  momenti; ond' ella è: 1) Idea in sè e per sè, pura Idea
Spirito, Anima. Quindi la divisione della Filosofia in  tre  parti: « Logica, Filosofia della Natura, Filosofia dello
dello Spirito ». Prendendo a considerare il secondo dei  tre  momenti dell' Idea hegeliana, in qual maniera l' Idea si
ripone l' anima fra le sostanze; perocchè egli distingue  tre  maniere di sostanze: la materia, la forma, e il composto
intendere. [...OMISSIS...] . Ora, dopo aver detto che le  tre  anime nascono così come tre atti successivi di un corpo,
. Ora, dopo aver detto che le tre anime nascono così come  tre  atti successivi di un corpo, che ha in sè il principio
a confermare la sua dottrina, provando che niuna delle  tre  anime può venire dal di fuori del corpo. [...OMISSIS...] .
. Ora, dopo aver detto tutto questo e fatte le  tre  anime inseparabili, e anche l' intellettiva fatta uscire
dello Stagirita, perchè ha fatto già venire tutte e  tre  le sue anime, o le parti e funzioni dell' anima, dallo
principio l' universo materiale che circonda l' uomo, ha  tre  fini che sono altrettante regole secondo le quali è
fissare prima il valore in che io soglio usare queste  tre  parole analogia, similitudine e imagine . Ho già detto che
. Ho già detto che l' essere ideale nelle menti nostre ha  tre  maniere di forme, meno o più estese, le quali sono l' idea
l' idea generica e l' idea universale . Ciò che con queste  tre  maniere di forme la mente nostra conosce si chiama pure l'
santo è soffusa e come dorata. E di recente, or sono soli  tre  dì che di tanto mi fu cortese il cielo, che io dover
di queste ultime impressioni sensibili noi abbiamo distinte  tre  classi, cioè a dire: 1. di quelle impressioni sensibili che
essi adoperino in modo non dissimile dalle prime di queste  tre  specie d' impressioni, le quali nulla significano; non
dalla vital virtù della grazia accompagnato. Gli altri  tre  generi d' impressioni e di segni erano sicuramente
però a far leggera opera chi cercasse di trattare di questi  tre  generi d' impressioni a parte, determinando quali fossero
completo e assoluto, è una vera sussistenza , una delle  tre  persone divine, la quale si chiama anco Verbo Divino.
in quelle due piante e in quelle acque, perocchè questi  tre  oggetti rendevano bellissima rappresentanza della trina
essere, cioè dell' essere ideale, reale e morale; i quali  tre  elementi erano i segni di tutto l' umano sviluppamento. E
alterato il sistema primitivo col fatto della prima colpa:  tre  consistenti in mutazioni successe nella natura umana, e tre
tre consistenti in mutazioni successe nella natura umana, e  tre  in mutazioni successe nei rapporti con Dio. L' uomo adunque
Ma la morte considerata in qualsivoglia di questi  tre  aspetti, ella non si presenta ancora menomamente come un
verità. Noi ne faremo prima l' enumerazione di alcune delle  tre  prime specie; e poi diremo alcuna cosa di quelli che
santo Patriarca. 7. Simboli della Santissima Trinità . - I  tre  Angeli, fra i quali parla un solo e un solo è adorato da
riconosciuti da' Padri per simbolo della Trinità. Il numero  tre  è con frequenza ripetuto negli avvenimenti e nei riti (4),
Messia doveva chiaramente annunziare al mondo. Gli stessi  tre  Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe sono emblemi delle tre
tre Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe sono emblemi delle  tre  divine persone. 1. Agar e Sara . - Agar e Sara, l' una
morale, giudiciale e cerimoniale (2): e in tutte queste  tre  parti della legge ebraica si trovano moltissimi precetti
segni istruttivi emblematici contenuti nella legge sono di  tre  specie, vale a dire: 1. i sacrificii ; 2. le cose sacre ,
tanto al culto come alla vita. Diremo qualche cosa di tutte  tre  queste maniere di segni istruttivi emblematici. Giusta la
tutti il sacrificio dell' eterno Sacerdote Gesù Cristo. Di  tre  specie di sacrificii erano nell' antica legge, l'
non contraesse pure la stessa macchia. b ) Le frutta dei  tre  primi anni erano immonde; e ciò a significare il peccato
alla mente l' original peccato, così quei frutti de' primi  tre  anni; dopo il quale venivan quelli del quarto anno che si
ed era un gran passo quello di far conoscere agli uomini  tre  cose. 1. che la giustizia valeva almeno altrettanto di
della visione. La visione del figliuolo di Buzi (1) ha  tre  parti. Nella parte superiore è il firmamento, simbolo della
le sublimissime qualità. Fin qui noi abbiamo parlato dei  tre  primi generi di segni istruttivi, gli avvenimenti, le
le imagini; le imagini sono somministrate da quei  tre  fonti che ho toccato, gli avvenimenti, le cerimonie, le
veduta, e 3. che la limita e determina; senza le quali  tre  condizioni non potrebbe lo spirito nè muoversi, nè
egli si compone e risulta, questo oggetto intellettivo, dei  tre  elementi indicati, cioè 1. dell' essere, 2. della
senza vederla. Così parimente come conciliare queste  tre  predizioni sopra il Messia: l' una diceva che sarebbe stato
esterne competono alla divina natura, e però a tutte e  tre  indistintamente le persone; ma quella maniera di parlare
eucaristico contiene in sè anche quella di amministrare i  tre  Sacramenti sopra toccati, e in universale la facoltà di
poi per la quale questo discorso non si può applicare a'  tre  Sacramenti della penitenza, dell' ordine e del matrimonio è
cessa ogni simbolo ed ogni figura. [...OMISSIS...]  Tre  stati adunque si distinguano relativamente al bisogno de'
effetti risguardavano la vita presente, parte la futura. I  tre  principali sono poi i seguenti: Il primo si era che a que'
ordine poi la riflessione è più o meno generale, ond' ha le  tre  seguenti funzioni: 1. mera contemplazione, 2. analisi, 3.
che si rifiuta assecondarla, viene appunto operata ne'  tre  Sacramenti cristiani del Battesimo, della Confermazione e
dell' uomo. L' ordine in che stanno fra loro questi  tre  aspetti, in cui il carattere può considerarsi, è appunto
tanto la parte spirituale che la corporale. Rimangono i  tre  Sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'
ed effettua un contratto. Per modo di medicina operano i  tre  Sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell' estrema
infinita), 2. una luce intellettiva, e 3. un amore al bene:  tre  elementi contemporanei dello stato di santità in cui l'
usa S. Giovanni la parola terra e dice così: « Poichè  tre  sono quelli che danno testimonio (a Cristo) in cielo »
«il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo, e questi  tre  sono una cosa. E tre sono quelli che dànno testimonio (a
il Verbo e lo Spirito Santo, e questi tre sono una cosa. E  tre  sono quelli che dànno testimonio (a Cristo) in terra »
Battesimo), «lo spirito e l' acqua e il sangue, e questi  tre  sono una cosa«, » o come dice il greco, sono volti a un
essi il testo della legge, che « nella bocca di due o  tre  testimonii sta ogni parola« (2). » Conchiude poi S.
generica del carattere, nella quale uopo è che convengano i  tre  caratteri del Battesimo, della Cresima e dell' Ordine, i
o invocazione« furon dette. Chè anzi talora tutte e  tre  queste parti vennero dagli scrittori ecclesiastici
strettamente che si vogliano escludere da essa le altre  tre  cose, che formano il tutto di questo Sacramento. Ciò si
mani? Odasi Tertulliano: [...OMISSIS...] . Ecco espresse  tre  parti della Confermazione. Bramasi invece un luogo nel
che sta nell' Ordine Romano, dove si veggono espresse le  tre  parti di cui parliamo. Ella è la seguente: [...OMISSIS...]
valentuomini rimetto il lettore (1). Quanto poi alle altre  tre  parti del Sacramento della Confermazione, cioè l' unzione,
mani, esse simboleggiano, secondo la Scrittura e i Padri, i  tre  effetti di questo Sacramento. S. Paolo nel primo capitolo
del Sacramento della Confermazione, ed accenna queste  tre  parti di lui. Egli dice a que' di Corinto, che veniva ad
Tertulliano commenta questo passo di S. Paolo accennando i  tre  effetti del Sacramento della Confermazione con queste
Santo; di maniera che, secondo questo santo Padre, i  tre  elementi costituenti la materia del Sacramento della
del Sacramento della Confermazione si riferiscono alle  tre  persone della Santissima Trinità che operano in questo
e l' effetto suo« pegno dell' eredità nostra« (5). Questi  tre  effetti poi sono la santità, la fortezza e il gaudio. Il
a que' due primi effetti; e però giustamente questi  tre  effetti si distinguono, giacchè la nozione dell' uno non è
però più maturamente mi rassicurai sulle seguenti  tre  ragioni: 1. Nessuna autorità io potei rinvenire chiaramente
un essere nuovo, è impossibile il non trovarsi per lo meno  tre  istanti assai distinti fra loro, cioè: 1. quello in cui
Poniamo adunque innanzi all' animo nostro questi  tre  punti che sono contenuti nel sistema de' nostri avversari.
Ma da ciò si deve scendere a considerare altresì se posti i  tre  principii degli avversari una vera transustanziazione sia
identico che era prima che avvenisse la conversione. Nelle  tre  conversioni adunque distinte dal Bellarmino non si dànno i
che eccedono di sì grave foggia. Perocchè distinguansi  tre  maniere di peccati, in cui avviene che incappano i
greco de' libri sacri, e le dottrine di Platone; da' quali  tre  elementi risultava la Scuola di Alessandria. Quindi la
proprie naturali loro forze ottenuti, che è il primo de'  tre  principali errori notati da S. Agostino ne' Pelagiani là
hanno un loro fine, non solo la volontà, perciò distingue  tre  generi di peccati: i peccati della natura, dell' arte e
habet debitum ordinem ad finem illum , » perciò distingue  tre  ordini in cui possa cadere il peccato preso in questa
a quanto ne scrisse il P. Filippo da Carboneano, uno dei  tre  teologi che Benedetto XIV solea consultare, nel suo solido
la cui produzione non ha causa, si riduca ad uno dei  tre  generi di cause, la materiale, la finale, o la motrice;
che si naturava. Così rispetto all' uomo egli annovera  tre  cause motrici ed esterne (oltre la suprema), cioè il
che Aristotele fece una mostruosa mescolanza di due o  tre  ordini d' idee disparatissime, che si trovarono nella sua
, che servirono al suo pensiero di cemento tra quei  tre  ordini di pensamenti (1). Il principio della filosofia
1 l' ente, e a questa considerazione appartengono le  tre  prime categorie, la sostanza , il quale e il quanto ; 2 le
sono classi minori: perchè tutte queste sono relazioni . Le  tre  prime poi si riducono a due, cioè alla sostanza ed all'
tutte le dieci categorie Aristoteliche si riassumono in  tre  sommi generi, la sostanza , l' accidente e la relazione .
accidente e la relazione . Le specie adunque hanno questi  tre  caratteri comuni, di qualunque ente sieno specie, che esse
intelligibili . Così le specie o forme si classificarono in  tre  modi. 1 In un modo analogico , e la base di questa
questa dottrina a maggior chiarezza, conviene rispondere a  tre  questioni. 1 Che cosa è mente in potenza che diventa tutti
sono argomento della massima scienza. Poichè egli distingue  tre  scienze così: « « la fisica è circa gl' inseparabili » »
a quelle tra le cose divine che appaiono (3). Onde sono  tre  le filosofie: la matematica, la fisica e la teologica »(4)
è considerata sotto un' altra ragione o aspetto dalle  tre  accennate diverse scienze. L' essere dunque, secondo
sostanza, cioè a quella dell' essere, pare che ammetta  tre  modi: 1 l' essere che esiste separato come sostanza
l' atto per sè, onde dice: [...OMISSIS...] . Rimosse queste  tre  classi di specie, che rimane? Rimane da sè la mente, specie
d' una sostanza nova: ella si distingue dalle altre  tre  maniere di permutazioni naturali, che producono solamente
secondo le potenze dell' anima. In qualche luogo ne fa  tre  classi: quelle che vengono dall' arte, quelle che dalla
unità nell' ordine degl' intelligibili, distinguiamo queste  tre  cose, la mente , l' intellezione , gl' intelligibili , e
e dell' unità degl' intelligibili. Noi vedremo queste  tre  unità rientrare in fine in una sola e verace unità. Poichè
unità. Poichè fino a tanto che Aristotele considera queste  tre  cose in separato l' una dall' altra, ne parla come fossero
individuo vago , ora come fosse la specie astratta . Questi  tre  modi dell' individuo, che è la sostanza prima d' Aristotele
motrice, e in una prima causa finale (1). Se non che queste  tre  cause vanno poi a ridursi in una, perchè la prima causa
». Dunque l' Essere necessario si può considerare sotto  tre  aspetti, o come subietto [...OMISSIS...] , e dicesi mente;
di specie, di motore e di fine, unificando in essa le  tre  cause. Dal che non va certo lontano Platone, come vedemmo.
ogni modo al pensiero d' Aristotele sembra questo, che le  tre  cause riunite originariamente in Dio si dividano
essenziali. Quindi l' atto della predicazione suppone  tre  idee nella mente: 1 l' idea del subietto, essere in
determina; 3 l' idea del subietto determinato. Queste sono  tre  idee, e non c' entra ancor nulla della realità, che s'
i ragionamenti (2). Dalla stessa specie vengono queste  tre  cose; la teoria è comune, la specie la stessa: altrimenti
(3). La forma dunque, che è il divino e il primo dei  tre  principŒ aristotelici, è una se si dice in un modo
uno in quanto si converte coll' ente) si può considerare in  tre  modi: 1 In universale, come primo genere (5), e allora è
mente (operazioni dialettiche) (2); e considerando queste  tre  maniere di cose sotto lo stesso aspetto, come derivate cioè
e capacità di giungere all' atto. 2 Aristotele ammette  tre  sole sostanze: due sensibili, delle quali l' una, quella
[...OMISSIS...] (4). Ora questa è l' una delle  tre  essenze sostanziali ammesse da Aristotele, l' essenza
il Delfino riduceva tutt' i suoi vari precetti a  tre  soli elementi fermati con tre parole, Pietà, Bontà,
tutt' i suoi vari precetti a tre soli elementi fermati con  tre  parole, Pietà, Bontà, Giustizia: le quali parole per
al quale l' uomo tutto è ordinato. Laonde, riassumendo, in  tre  maniere secondo l' intenzione e lo spirito del
d' insegnamento. Consideriamo a parte ciascuna di queste  tre  specie d' unità , dalle quali solamente possiamo ricavare
d' ogni altro rispetto, perdettero l' uomo quanto a' suoi  tre  altri legami coll' umanità, colla famiglia, con se
1 i mezzi all' acquisto delle cognizioni, cioè le lingue,  tre  delle quali a me paiono necessarie, la italiana, la latina
cose ancora. E in quanto alle cose, come abbiamo veduto, a  tre  soli oggetti tutte si riducono, Dio, l' Uomo, la Natura. In
usare nelle scuole Elementari. Di poi potrebbero succedere  tre  altre parti; l' una delle quali contenesse la Storia
la seconda le fisiche. La scienza matematica avrà  tre  parti: l' aritmetica all' uso di tutta la Grammatica, la
manifesti. E a questo fine notammo in principio queste  tre  parti dell' uomo e quasi organi: l' Intelletto, il Cuore,
ai loro simili tutti indistintamente gli uomini dentro i  tre  limiti indicati. Ma poichè questi limiti non si verificano
può essere conteso l' insegnare, quando si verifichino le  tre  condizioni avanti indicate, così non possa esser conteso o
i quali stabiliscono un insegnamento ufficiale, hanno  tre  doveri da adempire riguardo ai dotti; il primo di non
rinvenire. Diciamo qualche cosa di ciascuno di questi  tre  doveri che devono adempire i Governi, che vogliono
questo principio generale, è necessario che dividiamo in  tre  categorie quelli che suppliscono alle spese delle scuole e
amministratori del danaro altrui. Di ciascuna di queste  tre  categorie di persone si può domandare quali diritti loro
dunque sono? Non si dà diritto d' insegnare se non entro i  tre  limiti generali, indicati a principio, cioè che chi insegna
Stato. Infatti lo Stato si può concepire e fu concepito in  tre  diverse maniere: o come una signoria , o come una tutela ,
e sono ordinati con norme derivanti da ciascuno di questi  tre  principii o concetti fondamentali. Ma egli è chiaro che i
Governo civile che abbia per suo principio la libertà, ha  tre  doveri verso i diritti di tutti: 1 Di non offenderli, o
non si può avere un Sacerdote che ci diriga, fornito delle  tre  gran doti richieste da S. Francesco di Sales ad un valevole
si possono, come a me pare, ripartire acconciamente in  tre  capi: Della vita civile: della Dottrina cristiana, e di un
e seguisse in sino a noi dividendosi a mano a mano in  tre  gran parti, cioè nella Chiesa Militante, nella Purgante, e
e qui messo in vista l' ammirabile corpo, che tutte e  tre  compongono insieme, è a trattenersi precipuamente sulla
corpo, perchè vi sia unità e perfetta armonia, abbisognano  tre  cose. Primieramente, che egli abbia uno stesso capo;
uomo. Voi dovete fermarvi assai, secondo l' uopo, su questi  tre  vincoli della cattolica società, mostrando la infinita
Quanto all' ordine passeggiero, novera S. Paolo i  tre  gradi di Apostoli, Profeti e Evangelisti. Tolte queste
Ebrei dimostra peculiarmente che Cristo è superiore a que'  tre  ministri dell' Antico Testamento. Quanto a Mosè ed Aronne
mandati? Questa grande missione od apostolato racchiude  tre  uffici o dignità, cioè la dignità sacerdotale, la
dignità di Cristo. Perciocchè recati in mezzo i  tre  ministri dell' antica legge, cioè gli Angeli, poi Mosè
« Salmi » (3). Nell' apostolato di Mosè adunque v' avevan i  tre  uffizi di Sacerdote dei Sacerdoti , di Legislatore e di
di Cristo presso gli uomini, diede loro in particolare i  tre  uffizi o dignità di sopra annoverate. Primieramente li fece
a Pietro commendò tutto il gregge. Poichè a questo, iterata  tre  volte quella tenera inchiesta: « Se egli lo amava », anche
volte quella tenera inchiesta: « Se egli lo amava », anche  tre  volte quasi a premio della sua sincera risposta dissegli,
in Arabia, indi si tornò a Damasco, e solo trascorsi  tre  anni fu a Gerusalemme dagli Apostoli a visitar Pietro, col
donde sono tratte le parole e il concetto. In esso i  tre  forti giovani Ebrei salvati in Babilonia da ardente
animo. Non lascia pertanto la Chiesa di favellare in tutti  tre  questi modi: e non meno a Dio, supplicandolo, che a' suoi
con Cristo fatti una cosa con lui nel Sacrifizio; e le  tre  tovaglie benedette dell' altare rappresentano pure le
l' Ostia in due parti, e un frammento ne stacca, e con  tre  segni di croce lo ripone nel calice, dice allora a tutti: «
come sono al presente, si possono ancora dividere in  tre  parti: nel Mattutino, col quale principiamo il giorno;
in questo giorno il più solenne cantico, quello de'  tre  fanciulli di Babilonia; così nel Sabbato rammentavano e
minute, purchè non contrarie a virtù. Tuttavia essendovi  tre  modi, pe' quali si può dar piacere agli altri uomini, cioè
vederli: anzi sovente senza volerli edere. Non è ancora  tre  secoli dacché al lume dell'analisi anatomica, l'uomo
- altro che dire due paja ed uno per significar cinque,  tre  paja per significar sei, tre paja ed uno per significar
ed uno per significar cinque, tre paja per significar sei,  tre  paja ed uno per significar sette e poi non saper più andare
per tutti. Il voto , l' educazione, il lavoro, sono le  tre  colonne fondamentali della Nazione; non abbiate posa finché
dalla Chiesa? La Chiesa è indipendente dallo Stato? Ci sono  tre  sistemi: il sistema di quelli che dicono la Chiesa
questione sono stati inventati, e più o meno praticati,  tre  sistemi, che noi chiameremo, il sistema d' immistione , il
professata dai cittadini? La libertà religiosa importa  tre  cose: 1) Che la propria religione rimanga incolume in tutte
la libertà religiosa dei cittadini sotto tutti  tre  questi aspetti. Poiché, ora distruggerà qualche parte della
vengono loro assegnati dalla Religione. In tutti questi  tre  casi c' è tirannia della legge, oppressione, e non libertà
che noi ci proponiamo nello svolgere la presente questione.  Tre  di questi fallaci e ingannevoli sistemi intorno alla
loro imposta dai partiti su cui s' appoggiano. Riassumendo,  tre  sono dunque le false ed incoerenti interpretazioni del
la forza maggiore. Con l' aver noi indicate queste  tre  principali contraffazioni della libertà di coscienza, noi
di tutte le cause è da ritenere il principio delle  tre  istanze, converrà che per le cause maggiori il supremo
le cause maggiori il supremo Tribunale politico ammetta le  tre  istanze in sè stesso, venendo formata la prima con un
civile dovrà certamente proporsi che venga distribuito in  tre  parti: le quali sono le seguenti: 1 Il Tribunale politico
ma la seconda non è che una serva della prima. Queste  tre  branche in cui vien diviso dal progetto della Commissione
diritto in altrui possesso, e distinse tali persone in  tre  specie, cioè, 1 i figliuoli, 2 le mogli, 3 i servi
in appresso a mostrare le differenze che passano fra le  tre  specie di persone non libere, stabilendo che il diritto dei
quello del proprio corpo. 1) Dimostrò finalmente che tutti  tre  questi diritti del padre, del marito, del padrone erano
fece osservare, che in tutto questo discorso considerava le  tre  specie di persone non libere come tali, senza definire però
non libere, queste verrebbero ad entrare in alcuna delle  tre  classi susseguenti: e di essi si debbe intendere tutto ciò
tutto ciò che si dirà più sotto dei membri delle dette  tre  Classi. Considerando adunque i diritti delle persone non
in questa a dimostrare che i non proprietarŒ liberi avevano  tre  diritti da rappresentare, e questi erano: 1 la vita e l'
all' inferiore, avevano voce di richiamo per ciascuno dei  tre  diritti che possedevano, e i cittadini del secondo ordine
egualmente esseri morali. Il voto che si dà è fornito di  tre  caratteri, e fa tre ufficŒ diversi: 1 rappresenta l' essere
morali. Il voto che si dà è fornito di tre caratteri, e fa  tre  ufficŒ diversi: 1 rappresenta l' essere morale , ossia i
principio fondamentale « che il perdere alcuno di questi  tre  effetti del voto senza ragione è dannevole alla società, e
della ricognizione di ciò che possedevano. 1) Con queste  tre  operazioni fatte dal Tribunale politico venivano
mila fino alle dieci mila lire d' entrata. Similmente nelle  tre  altre Assemblee un voto corrispondeva sempre a maggior
con un voto, nella seconda con due voti, e nella prima con  tre  voti, e ciò che resterebbe senza rappresentazione non
un voto nella quarta Assemblea, con due nella terza, con  tre  nella seconda, e con quattro nella prima; e ciò che
un voto nella quinta Assemblea, con due nella quarta, con  tre  nella terza, con quattro nella seconda, con cinque nella
che non si potessero eleggere i magistrati che dalle prime  tre  classi del popolo, nelle quali aveva collocati i cittadini
e non alle ricchezze. Egli divise il popolo romano in  tre  tribù, chiamate i Ramensi, i Taziensi, e i Luceri, che
proprietà col potere fu disconosciuta: la distinzione dei  tre  stati, che era l' effetto dell' esperienza dei loro
il terzo stato pretese, che non si dessero più i voti nelle  tre  assemblee divise, come si era fatto per tanti secoli; ma
esentato alcuno sarebbe stato punito. Ma il trattato dei  tre  fratelli (anno .47) pose sopra di ciò tal restrizione che
due fossero solidamente fondate e prudentemente dirette, le  tre  potrebbero formare tra loro sì fatta federazione, che, come
l' amicizia e il consenso dell' operare loro; sicchè, quasi  tre  rami di una sola unione, ciascuno influisse e cooperasse
Tours, crebbero al libro contenente le ore canoniche altre  tre  distinte parti. Poichè primieramente si dovetter
S. Carlo coi suoi Oblati: e all' opera di questi  tre  santi e loro imitatori è dovuta la riforma in vari tempi
legarsi con voti solenni, ma bensì con voti semplici, ed ai  tre  soliti voti aggiungono il quarto di assoluta obbedienza al
Carità . Quest' ordine della Carità ammette principalmente  tre  riguardi; cioè: 1 la perfezione con cui si possa eseguire
la Chiesa di Gesù Cristo, non ha in vista se non queste  tre  potestà centrali, e tutto ciò che fa è rivolto a
regolarmente nella Chiesa, cioè subordinate regolarmente ai  tre  gradi di potestà centrali, il Papa, i Vescovi, ed i
(per riguardo all' oggetto presente) ammette principalmente  tre  riguardi; cioè 1 la perfezione con cui si possa eseguire l'
la deliberazione non sia perpetua ma a tempo, come a due o  tre  mesi in prova, o anche meno. Il Signore vi dirà se dovrete
colla enormità dei miei peccati. Fate pur pregare i nostri  tre  cari fratelli nel Signore, Antonio, Carlo ed Isaia. Oh
umil servo A. R.. [...OMISSIS...] 1.29 Ecco vi restituisco  tre  anime carissime che me abbandonano. Quanto ne sento la
pensiero. Si fece anche un digiuno con orazioni per  tre  giorni pregando Iddio che rischiarasse le menti, ma fu
vi accresca forza e che siate arrivato colla meditazione ai  tre  quarti d' ora. Questo mezzo della meditazione lo tengo
e quello di pregare con intelligenza e attenzione, sono i  tre  principali istrumenti della vita spirituale. Mi ha pure
A tal fine adunque io li prego caldamente di occupare i  tre  ultimi giorni di carnevale in particolari orazioni rivolte
il numero dei soggetti non ci pensate punto: voi altri  tre  siete abbastanza: il tutto sta a formarsi: non dubitate,
in tutte le cose con sacerdotale gravità e maturità. Questi  tre  esercizi per ora io credo opportuni per incominciare; e, se
che all' Istituto appartengono col legame de' quattro o de'  tre  voti, abitino questi ultimi in case raccolti, o fuori nel
loro piace, e la comunichino altresì a Monsignore; e queste  tre  regolette, ben meditate e scritte nella mente, sieno il
pel prossimo quaresimale. Abbiamo dimande di missioni da  tre  luoghi. Domenica scorsa abbiamo ricevuta l' abiura di un
di tutte le cause è da ritenere il principio delle  tre  istanze, converrà che per le cause maggiori il supremo
le cause maggiori il supremo Tribunale politico ammetta le  tre  istanze in sè stesso, venendo formata la prima con un
civile dovrà certamente proporsi che venga distribuito in  tre  parti: le quali sono le seguenti: 1 Il Tribunale politico
ma la seconda non è che una serva della prima. Queste  tre  branche in cui vien diviso dal progetto della Commissione
diritto in altrui possesso, e distinse tali persone in  tre  specie, cioè, 1 i figliuoli, 2 le mogli, 3 i servi
in appresso a mostrare le differenze che passano fra le  tre  specie di persone non libere, stabilendo che il diritto dei
quello del proprio corpo. 1) Dimostrò finalmente che tutti  tre  questi diritti del padre, del marito, del padrone erano
fece osservare, che in tutto questo discorso considerava le  tre  specie di persone non libere come tali, senza definire però
non libere, queste verrebbero ad entrare in alcuna delle  tre  classi susseguenti: e di essi si debbe intendere tutto ciò
tutto ciò che si dirà più sotto dei membri delle dette  tre  Classi. Considerando adunque i diritti delle persone non
in questa a dimostrare che i non proprietarŒ liberi avevano  tre  diritti da rappresentare, e questi erano: 1 la vita e l'
all' inferiore, avevano voce di richiamo per ciascuno dei  tre  diritti che possedevano, e i cittadini del secondo ordine
egualmente esseri morali. Il voto che si dà è fornito di  tre  caratteri, e fa tre ufficŒ diversi: 1 rappresenta l' essere
morali. Il voto che si dà è fornito di tre caratteri, e fa  tre  ufficŒ diversi: 1 rappresenta l' essere morale , ossia i
principio fondamentale « che il perdere alcuno di questi  tre  effetti del voto senza ragione è dannevole alla società, e
della ricognizione di ciò che possedevano. 1) Con queste  tre  operazioni fatte dal Tribunale politico venivano
mila fino alle dieci mila lire d' entrata. Similmente nelle  tre  altre Assemblee un voto corrispondeva sempre a maggior
con un voto, nella seconda con due voti, e nella prima con  tre  voti, e ciò che resterebbe senza rappresentazione non
un voto nella quarta Assemblea, con due nella terza, con  tre  nella seconda, e con quattro nella prima; e ciò che
un voto nella quinta Assemblea, con due nella quarta, con  tre  nella terza, con quattro nella seconda, con cinque nella
che non si potessero eleggere i magistrati che dalle prime  tre  classi del popolo, nelle quali aveva collocati i cittadini
e non alle ricchezze. Egli divise il popolo romano in  tre  tribù, chiamate i Ramensi, i Taziensi, e i Luceri, che
proprietà col potere fu disconosciuta: la distinzione dei  tre  stati, che era l' effetto dell' esperienza dei loro
il terzo stato pretese, che non si dessero più i voti nelle  tre  assemblee divise, come si era fatto per tanti secoli; ma
talmente depravata da non poter altro che peccare, dopo  tre  secoli di variazioni la trovò immune da ogni disordine
e superbia, e rimescolate tante passioni, si veda ora, dopo  tre  secoli, uscita alquanto dal giusto confine? Certo, che a
bastava ch' egli avesse recate a confronto le  tre  proposizioni condannate 46, 47, 4.; nell' ultima delle
[...OMISSIS...] Abbiamo qui dunque il giudizio uniforme di  tre  dottissimi uomini del Cesari, del Zoretti, e del Vannetti:
e, dopo avere esposta questa natural beatitudine in  tre  proposizioni, soggiunge: [...OMISSIS...] . Queste sono le
dottrina di fede (3). E cominciamo dal paragonare insieme i  tre  errori de' giansenisti , de' razionalisti biblici della
umana; anzichè in ciò che è guasto e disordine. Tutti e  tre  gli accennati erronei sistemi si fondano sopra questo primo
sesta obbiezione, osservando, che si possono distinguere  tre  necessità venienti dalle potenze inferiori: 1 necessità, di
[...OMISSIS...] . Dalla qual definizione induce, esserci  tre  generi di peccati, cioè peccati della natura , peccati
risulta chiara tosto che si definiscano nel debito modo le  tre  espressioni usate di giustizia originale , di stortura
nel lume della ragione. » Ma si devono distinguere  tre  cose in questa condizione dell' anima: 1 La potenza
stessi atti speciali, che si dicono volizioni. Queste  tre  attività vengono l' una dall' altra, come dalla radice d'
ampiamente nella « Risposta ad Eusebio », che passano  tre  ragguardevolissime differenze fra il potere d' operare il
e spassionatamente pensi la storia d' Europa de'  tre  ultimi secoli, s' accorgerà, che sono più tosto che sue
tra le sue braccia. Voi vedete che in tutti questi  tre  casi, la differenza è immensa. All' anima dunque che è
nulla alla sua maggior gloria. 3 Come si deducono le  tre  norme indicate al n. 15 dal principio generale della
più facili nelle proprie circostanze, come al primo dei  tre  modi d' orare di s. Ignazio, o al secondo, o al terzo. Si
nei fatti esterni. Dal primo poi e dal secondo de'  tre  segni scaturisce la necessità che voi tutti avete, quando
di accostarsi all' altare per ricevere la SS. Comunione  tre  o più volte la settimana, e in quei giorni ch' Ella
la povertà per imitare anche in questo Gesù Cristo, fanno i  tre  voti, da prima ogni anno (dopo il noviziato) e poscia di
voti, da prima ogni anno (dopo il noviziato) e poscia di  tre  in tre anni, finalmente anche perpetui, se i Superiori lo
da prima ogni anno (dopo il noviziato) e poscia di tre in  tre  anni, finalmente anche perpetui, se i Superiori lo
sua sulla croce santissima della religione, confittavi co'  tre  chiodi de' sacri voti; e poi lasciate fare a lui: vi
semplice; che l' offerta che si stabilisce venga recitata  tre  volte al giorno dagli ascritti, o almeno una, e che,
uomini, Iddio che li raccolse e che disse: « « Ove due o  tre  di voi si uniranno nel nome mio, io sarò nel mezzo di loro
adoperiate i seguenti mezzi: 1 Ogni giorno fate almeno per  tre  volte una fervorosa protesta di odiare e aborrire qualunque
filiale devozione, e sì per rispondere brevemente alle  tre  importanti questioni che mi proponete, e di cui mi
osservazioni con vero spirito di intelligenza, ci vogliono  tre  condizioni: la prima, che non procedano da alcuna passione
dell' ubbidienza, ma si debbe fare anche questo colle dette  tre  condizioni. I Superiori hanno piacere di sentire tali
aver domandato a Pietro se lo amasse, gli soggiunse per  tre  volte « « pasci il mio gregge » »; donandogli questo quasi
del soggettivo e percezione dell' estrasoggettivo sono le  tre  prime specie di cognizione umana. Il carattere dell' essere
che non venga dalla riflessione, e che non reincida nelle  tre  annoverate? Io sfido chicchessia a indicarcela. Nissun
la cognizione riflessa si può dividere comodamente in  tre  specie, ideale, positiva e mista , secondo che ella si
che gli astratti specie . Diamo un esempio di tutte e  tre  queste maniere di idee negative. Che cosa penso io nell'
», che Iddio è « « l' oggetto universale del sapere » »,  tre  anni dopo, cioè nel 1.43, nell' opera « del Buono »
perchè ha lasciato che tutto il mondo per ben  tre  anni la considerasse come l' espressione più fedele del suo
e che [...OMISSIS...] . Ma come da questo Dio, che è  tre  realità, giusta la formola, come da questa trinità