Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: tra

Numero di risultati: 413 in 9 pagine

  • Pagina 1 di 9
relazioni algebriche  tra  osservabili si tradurranno in relazioni della stessa forma
osservabili si tradurranno in relazioni della stessa forma  tra  le matrici che le rappresentano, intendendosi naturalmente
intendendosi naturalmente le operazioni di somma e prodotto  tra  matrici definite con le regole del § 6. In particolare, tra
tra matrici definite con le regole del § 6. In particolare,  tra  le matrici e rappresentanti le coordinate e i momenti
quanto si è detto a proposito della (118) queste relazioni  tra  operatori traducono le seguenti relazioni tra i valori medi
relazioni tra operatori traducono le seguenti relazioni  tra  i valori medi delle corrispondenti osservabili
importantissima  tra  due elementi T ed U (cioè in sostanza tra la velocità, e la
importantissima tra due elementi T ed U (cioè in sostanza  tra  la velocità, e la posizione del mobile) soddisfatta durante
possiamo dire che un operatore definisce una corrispondenza  tra  punti (o tra vettori) dello spazio funzionale: perciò
che un operatore definisce una corrispondenza tra punti (o  tra  vettori) dello spazio funzionale: perciò talvolta
 tra  forza ed accelerazione.
(163) equivale alla seguente relazione  tra  e
 tra  un vettore V e le sue componenti .
la distanza  tra  i due assi.
v  tra  queste due equazioni si trova
 tra  breve sotto quale condizione questo è possibile.
possono definire delle operazioni di combinazione  tra  operatori lineari analoghe alle operazioni di somma,
di somma, differenza, ecc. con cui si possono combinare  tra  loro le quantità algebriche, ciò che permette di costruire
è possibile solo a patto che il coefficiente d’attrito f  tra  i proiettili non sia inferiore a quello tra i proiettili e
d’attrito f tra i proiettili non sia inferiore a quello  tra  i proiettili e il piano (identico per i tre appoggi) sia
, cioè che le funzioni sono ortogonali  tra  loro.
 tra  le forze omologhe, in istanti corrispondenti, la relazione
una potenza Π (rapporto  tra  lavoro e tempo) si ha
anzitutto quale relazione forniscono queste leggi  tra  la direzione OB di diffusione del fotone e la direzione OD
fotone e la direzione OD dell'elettrone di rimbalzo, cioè  tra  gli angoli θ e θ' (fig. 3). Se invece di scrivere la
θ e θ' (fig. 3). Se invece di scrivere la relazione (6)  tra  le sole grandezze dei tre vettori in questione, utilizziamo
forza viva uguale ad eV (se Vè la differenza di potenziale  tra  filamento e griglia): tale forza viva è più che sufficiente
a far vincere loro il debole controcampo esistente  tra  griglia e placca, cosicchè quelli che passano tra le maglie
esistente tra griglia e placca, cosicchè quelli che passano  tra  le maglie della griglia arrivano tutti alla placca e sono
integrazioni rispetto ad x, y, z vanno ordinatamente estese  tra 
En  tra  la (134) e la (135) si ottiene l'equazione
queste espressioni nella (197) si ha la relazione  tra  e :
anche si esclude il caso che  tra  le molecole del gas si esercitino delle forze
dalle altre a causa del fatto che esse sono indistinguibili  tra  di loro.
α il rapporto  tra  l’altezza e il raggio del cilindro.
queste si traducono nelle seguenti relazioni  tra  gli elementi delle matrici
dobbiamo passare ad occuparci delle forze che agiscono  tra  gli atomi e li riuniscono insieme per formare sia aggregati
più numerosi, come j corpi solidi. Le forze che agiscono  tra  gli atomi si possono ridurre sostanzialmente a due tipi,
gli atomi si possono ridurre sostanzialmente a due tipi,  tra  i quali non mancano tipi di transizione. Il primo ci è dato
d è la distanza  tra  i piani reticolari, misurata perpendicolarmente alla
una velocità v (rapporto o limite di rapporto  tra  lunghezze e tempi):
stabilito d'altra parte,  tra  entropia S e probabilità π la relazione di Boltzmann
preferibile però dare, di queste operazioni  tra  matrici, una definizione equivalente a questa, ma
dai rispettivi operatori: definiremo cioè le operazioni  tra  matrici mediante operazioni da eseguirsi sui loro elementi.
allo scambio periodico di energia che si verifica  tra  due oscillatori di ugual frequenza e leggermente
di ugual frequenza e leggermente «accoppiati»: p. es.,  tra  due pendoli della stessa lunghezza, appesi a uno stesso
con Fi le componenti della forza). Se  tra  queste si elimina pi si ha
la cercata relazione  tra  le velocità V e v dei due piroscafi sarà
(7) otteniamo immediatamente una nuova relazione  tra  e, m, v; essa può scriversi nella forma
coefficienti d’attrito f  tra  l’asta e le pareti (eguali in A e in B);
è il rapporto  tra  il numero dei sistemi nello stato e il numero totale N.
questa la prima delle preannunziate relazioni  tra  le derivate dei versori fondamentali mobili; ove si ponga
fa la differenza  tra  i momenti principali dei due parallelepipedi (n. 29),
probabilità che la componente x dell'impulso sia compresa  tra  e a norma della (99),
cui corrisponde la relazione analoga  tra  gli operatori (indicando con l'operatore che corrisponde
ora cercare che relazione intercede  tra  le componenti del vettore f rispetto ai nuovi e agli
del vettore f rispetto ai nuovi e agli antichi assi, cioè  tra  le e le . Cominciamo perciò con l'osservare che ciascuno
funzioni simmetriche e antisimmetriche (nonchè ortogonali  tra  loro).
Cioè la differenza  tra  la probabilità dei passaggi nel verso positivo e quella dei
con l'osservare una analogia formale  tra  l'equazione di Schrödinger per gli stati stazionari, che
i due valori seguenti (la ragione della notazione apparirà  tra  breve):
immaginare diviso il corpo in fette elementari  tra  paralleli vicinissimi e ricorrere all’es. 5. Si trova
differenza  tra  la legge di ripartizione di Boltzmann e le leggi di
per il quale siano trascurabili le forze che si esercitano  tra  le varie molecole). Queste deviazioni, e i fenomeni ad esso
sono pure linearmente indipendenti  tra  loro e con le altre, e inoltre sono l'una simmetrica e
con altrettante autofunzioni indipendenti ortogonali  tra  loro (v. p. es. § 6, p. II) le quali risulteranno
loro combinazioni lineari indipendenti ortogonali  tra  loro (ed, evidentemente, antisimmetriche). Si osservi
ed una antisimmetrica sono necessariamente ortogonali  tra  loro, poichè l'integrale
una zona sferica (porzione di superficie sferica compresa  tra  due piani paralleli) sta a metà dell’altezza.
di due quali si vogliano propulsori simili. Eliminando γ  tra  le (26), troviamo
Sui limiti dell'analogia  tra  ottica e meccanica, v. Pauli, ZS. f. Phys., 80 (1933), p.
diagonale. Traducendo queste uguaglianze  tra  matrici in uguaglianze tra gli elementi corrispondenti, e
Traducendo queste uguaglianze tra matrici in uguaglianze  tra  gli elementi corrispondenti, e indicando con En gli

Cerca

Modifica ricerca