Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: torno

Numero di risultati: 41 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

246520
Luigi Capuana 9 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

che il bambino aveva preso un dirizzone di testardaggine, ricorse ai grandi mezzi. — Ah ! Tu fai il cattivo ? Ebbene, io me ne vado via, e non torno più

a sedere da signora. Ecco. Io torno dall'ufficio. Voialtri, aspettate un pochino a venire. Tu fingi di cucire. ELENA. No, la signora Zaira legge

crema e di rosolio che si scorgevano sui vestiti di tutti, la signora Scalandri, capì quel che era avvenuto e corse ad accertarsene. Tornò subito ridendo

le lasciate scappare. Io vado e torno subito ; vado alla taverna qui vicina. TARTAGLIA. Fa....fate pre....presto, eccellenza. Non mi reggo dal sonno

uscire le capinere dalla gabbia, era andato via, non so per quale affare. Tornò un'ora dopo, e trovò una scena di desolazione : cinque o sei erano

Pagina 185

, girandolo torno torno fra le mani; la crusca che rimane nello staccio si versa nel moggio; serve per l'asino. Questa estate poi, avremo in istalla un

Pagina 28

medico per invitarlo a colazione ! — Se volete favorire, — aveva risposto don Paolo, sorridendo. Ma per levarselo di torno subito, gli aveva messo in

Pagina 40

. Dalla mamma c'era tuttavia gente. Tornò in camera in punta di piedi e mise il paletto; se qualcuno fosse venuto, avrebbe risposto che non voleva essere

Pagina 58

modo. Ne prese in collo due, li portò alla fattoria, e torno a prendere in collo gli altri sotto il carrubbo. Le donne del fattore non sapevano che

Pagina 72

Silvano

342731
Targioni-Tozzetti, Giovanni 1 occorrenze

La piazza del villaggio. – Nel fondo il mare, sul davanti una fontana, a torno alla quale le acquajole pongono a volta a volta i loro orciuoli. – A

Piccolo mondo antico

673036
Fogazzaro, Antonio 12 occorrenze

fattosi il segno della croce si mise a pregare. Il professore tornò a chiudere gli occhi e l'immagine del giovane sconosciuto si perdette per sempre

stato in Brianza. No, da Verona a Brescia per la Brianza non c'era venuto. Tornò a descriver la villa così minutamente che la marchesa non poté a

. "E adesso vediamo le dalie." "Non ho fatto nulla", tornò a dire Franco. "Non mi muovo." "Vediamo queste dalie, vediamo queste dalie!", insistette il

battezzava, del resto, i due quadretti per Morone e Dolci, senz'altro. Com'ebbe rilette e rigustate le strofe ispirategli dal Tartufo Pasotti, tornò a

di vecchie memorie. Gli tornò a mente la storia di un certo discorso fatto da una vecchia cameriera sulla ricchezza di casa Maironi che sarebbe stata

sua moglie a sé con un braccio, sempre guardando Maria. Il Gilardoni venne loro alle spalle, mormorò "che bellezza!" e tornò al caminetto sospirando

riabbassò, tornò ad alzarsi, con grande sgomento di Ester, con gran gioia del professore e di Rigey. La sera dopo bastarono cinque minuti a farlo

credette utile d'ingoiarne un altro boccone e tornò poi a toccare, anzi a premere, il tasto di prima. "So de nagott, so de nagott, so de nagott!", esclamò

giardiniere tornò dopo un momento per mostrarle le gialle acacie fiorite e le eriche bianche del ripiano inferiore, pure fiorite. "Le bruyères blanches portano

bambina, torno nel mio silenzio. Sappi soltanto che ascolto palpitante, che prego e spero. Posso io dirti quello che sento per Maria? Chi potrebbe dire

scomparve. Luisa tornò alla lettera incominciata per Franco e dopo aver meditato lungamente con la penna in mano, la ripose senz'avervi scritto parola

vortice dove questa idea spariva girando e ricompariva sempre più basso, sempre più vicino al cuore. "Dunque?", tornò a chiedere Luisa, rientrando. Franco

ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE

682203
Salgari, Emilio 1 occorrenze

s'immergesse venti o trenta metri più lontano. La seguì con gli occhi smarriti finché poté, poi tornò in superficie, aggrappandosi al salvagente. Non

I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

682344
Salgari, Emilio 18 occorrenze

di quei terribili fanatici. Però tornò a cadere in una specie di assopimento, che si prolungò fino al calare del sole. I due indiani, quantunque

§Quando Tremal-Naik tornò in sé, si trovò rinchiuso in uno stretto sotterraneo illuminato da un piccolo spiraglio difeso da una doppia fila di grosse

, arrotolando la proboscide e presentando le due aguzze zanne. Fece ancora dieci o dodici passi poi tornò a fermarsi. Dai bambù si slanciò fuori, simile a

disperazione. - I thugs! - Padrone! ... - Corri, Kammamuri, corri! ... Volse a destra e riprese la corsa, ma dopo dieci passi tornò ad urtare. Gli si rizzarono

... muri ... la ti ... gre! - tornò a balbettare Tremal-Naik, sforzandosi di sollevarsi sulle braccia. - Se ne va, padrone. Non ardisce attaccare il

qualche cosa. Una commozione dolorosa scompose i suoi lineamenti, ma fu rapida come un lampo. Tornò a guardare il punto nero. Era di già assai ingrandito

? - Mi parve un animale. Si alzò a trecento metri da qui. La massa nera di prima tornò a spiccare un salto. Il sipai mandò un grido di terrore. - La

Tremal-Naik, diventato inquieto. Tornò a rannicchiarsi continuando a guardarsi d'intorno. Passarono altri venti minuti, poi la lampada tornò a

momento, poi passare oltre. - Se fosse il capitano! - esclamò. Lasciò lo stanzone e tornò nel corridoio. In fondo scorse un'ombra appena distinta, che

volta. Riabbassò la carabina e tornò a coricarsi mordendosi le labbra per frenare la collera. I due indiani avevano allora trascinato Hurti nel mezzo

... - Dimmi tutto! lo voglio, te lo comando! - Mai! Tremal-Naik, pazzo d'ira e di disperazione, tornò ad afferrarlo per trascinarlo accanto al fuoco

d'angosciosa aspettativa, poi s'udirono delle grida, dei fragori, quindi tutto tornò silenzio. - Scorgete nulla? - chiese il capitano con voce rotta

: "Avvertirai Kougli che io torno al bengalow e che fra pochi giorni avrà la testa". Si separarono prendendo due diverse vie. Io ne sapevo abbastanza e qui

avvolgerlo. Tre volte tornò alla carica sibilando di rabbia e tre volte si ritirò contorcendosi in mille guise, salendo e ridiscendendo il bambù attorno il

balenato nella mente. Tornò a guardare la lettera. Uno stupore doloroso si dipinse sul suo volto. - Grande Siva! - esclamò con voce soffocata. - Una folgore

guardò con occhi compassionevoli. - Padrone, - mormorò egli. - Cos'hai? L'indiano parve che ritornasse in sé. Chiuse gli occhi, poi tornò a riaprirli

io paura? ... Chi è quest'uomo? ... Cos'è questa terribile emozione che mi scuote? ... Tornò ad alzare la scure e per la seconda volta la abbassò. Non

inquietudine ed afferrarono le pistole. Passò qualche minuto, poi il disco riapparve e tornò a scomparire seguìto ancora dal rimbombo misterioso. - Comprendi

Cerca

Modifica ricerca