Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Italia il  titolo  di dottore si usa spesso e quasi sempre a sproposito. Il
di dottore si usa spesso e quasi sempre a sproposito. Il  titolo  di dottore va conferito unicamente a chi ha una laurea,
In un ufficio invece dovrebbe valere esclusivamente il  titolo  conferito in sede universitaria. Poco garbato presentarsi
un centralinista, ecc., ci si può annunciare col giusto  titolo  (ma sempre se si tratta di rapporti di lavoro). Il titolo
titolo (ma sempre se si tratta di rapporti di lavoro). Il  titolo  di dottore (e qualsiasi altro) non deve mai apparire sui
per i rapporti di lavoro, si può e si deve mettere il  titolo  accademico. Il lieve tratto di penna può essere
laureato, ma è di cattivo gusto farsi chiamare con un  titolo  non meritato.
grado è pari a quello dei { Duchi. La distinzione del  titolo  è soltanto onorifica. Fürst, Prinz Principe Herzog Duca in
onorifica. Fürst, Prinz Principe Herzog Duca in Germania il  titolo  di Duca { è generalmente superiore a quello di Principe.
Quando un personaggio è famoso indipendentemente dal  titolo  che porta, è meglio dirne soltanto il nome: «Indro
e non «Il cavalier Rivera». Le signore che hanno un  titolo  accademico, negli incontri normali vengono chiamate e
incontri di tipo professionale vengono presentate col loro  titolo  accademico, che (fatta eccezione per «dottoressa») dovrebbe
maestro, per gli altri è il signor Rossi e basta. (Il  titolo  di Maestro spetta ai direttori d'orchestra e, per
ai grandi pittori e artisti in genere). Eliminate il  titolo  quando vi presentate da soli. E mai dite: «Sono il signor
professionale, col nome e cognome preceduto dall'eventuale  titolo  e in calce l'indirizzo; l'altro per uso personale, senza
chiaramente e senza cancellature. Si potrà abbreviare il  titolo  professionale del destinatario:Dott., Prof., eccetera, ma
che, indirizzando al figlio e alla figlia di un nobile, il  titolo  deve essere seguito dal nome. Il titolo seguito
di un nobile, il titolo deve essere seguito dal nome. Il  titolo  seguito direttamente ed esclusivamente dal cognome spetta
giacchè pur troppo il merito in società non è sempre il  titolo  che abbia la preminenza.
che cominciando una lettera vi scostiate tanto più dal  titolo  posto in fronte, quanto è maggiore la carica della persona
In qualche città d'Italia le persone plebee si regalano il  titolo  di figlio d' una p..... , e continuano ad ingemmare il
le figlie; le quali però non possono mai portare questo  titolo  andando a marito con persona che non ne possieda alcuno o
caso assumono quello del marito. Il continuare a portare un  titolo  a cui il marito non ha diritto, mentre stabilisce quasi una
Gli Arcivescovi e i Vescovi sono designati col  titolo  di Monsignori, ma gli ecclesiastici li onorano
nate nobili, maritate anche a chi non possegga alcun  titolo  nobiliare. Ci sono poi i Cavalieri della Corona d'Italia,
il più che comprende il meno. È superfluo dire che il  titolo  di Maestà è dovuto al Re e alla Regina, anche se il Re è
della famiglia reale. Il Pontefice è sempre designato col  titolo  di Santità. Il titolo di Dottore, Professore, Prefetto,
Il Pontefice è sempre designato col titolo di Santità. Il  titolo  di Dottore, Professore, Prefetto, Consigliere, Avvocato,
solo ai componenti delle famiglie insignite del  titolo  di principi e duchi (e dei conti e marchesi romani
personaggi in vista o illustri. Tuttavia,abusare di questo  titolo  nella vita di società è uno snobismo ridicolo. Nel
sangue reale, ai granduchi regnanti ed ereditari spetta il  titolo  di Altezza Reale. A quelli di sangue imperiale, il titolo
titolo di Altezza Reale. A quelli di sangue imperiale, il  titolo  di Altezza Imperiale (per esempio, gli Arciduchi
Principi Sovrani(vedi Ranieri e Grace di Monaco) spetta il  titolo  di Altezza Serenissima. Ammessi alla loro presenza, ci si
e famiglie ducali e principesche romane e napoletane). Il  titolo  di Eccellenza compete soltanto alle mogli dei Collari della
civile deIl'uomo che ella sposa, e quindi perde il suo  titolo  di ragazza, se lo possedeva. Fino a qualche tempo fa, vi
il nome passato della moglie, la fanno chiamare coi  titolo  che non ha più, mettono sul di lei indirizzo «marchesa» o
protocollo militare stabilisce che il grado vada avanti al  titolo  (maresciallo conte Pecori-Giraldi), e in quanto a tutti gli
che una signora presenta un giovanotto nobile col  titolo  nobiliare e lo chiama col cognome; ricordiamo che soltanto
i dipendenti aggiungono il «signore» o «signora» davanti al  titolo  (c'era un fattore che, per dimostrare il suo ossequio alla
interpellare le persone. Sempre nel modo più onorevole, col  titolo  più alto che loro compete. Ognuno sa a chi si deve dar
a meno che la presenza di più persone con lo stesso  titolo  non possa ingenerare confusione; alle signore daremo il
non possa ingenerare confusione; alle signore daremo il  titolo  nobiliare se lo hanno, senza bisogno di farlo precedere
senz'altro. E così con qualunque altra professionista. Il  titolo  professionale si può usare nelle presentazioni. Parlando
fare strage senza altrui scandalo ecc., è assicurarsi il  titolo  di crapulone e d'affamato. Invano si ricorderebbe a costui
o quasi, hanno il loro bravo biglietto con nome, cognome e  titolo  quando c'è. E in ciò non è nulla di male. Perchè infatti
del principe. 6.° Allorchè si è persuasi di meritare il  titolo  di padre del popolo; allorchè l'amore del pubblico bene
e gli Arcivescovi; Onorevoli i Senatori e i Deputati. Il  titolo  di Maestà spetta al Re ed alla Regina e quello di Altezza
« Della Signoria vostra illustrissima » o altro secondo il  titolo  o la carica della persona cui si scrive: e a destra si fa
Italia, si sa, siamo tutti dottori. Nel senso che un  titolo  accademico non si nega a nessuno. Se i gratificati di una
della vera signora, nella vita privata abdicano a ogni  titolo  professionale. Ci atterremo a quest'aureo principio anche
a un aristocratico, si ingegnano a pronunciarne il  titolo  ogni due parole, come a sottolineare I'importanza delle
lui seguito da quello di lei e dal cognome comune). Niente  titolo  di studio e professionale o nobiliare; quest'ultimo può
nome e cognome, semplicemente, preceduti, se è il caso, dal  titolo  nobiliare, oppure sormontati dalla coroncina. Sul biglietto
"Maria Natobene" sormontato dalla coroncina, in rilievo (il  titolo  di marchesa spetta solo alla moglie del marchese padre.)
non sapesse o non volesse capire che cosa voglia dire il  titolo  del capitolo « All'aperto. » Infatti, all'aperto si fa
da ciò nacque una famigliarità grossolana che porta il  titolo  d'allegrezza e libertà innocente, « abitudine dannosa, »
Parlando coi Sovrani usa la terza persona e il  titolo  di Vostra Maestà. Però se ci fosse un vocativo, il titolo
titolo di Vostra Maestà. Però se ci fosse un vocativo, il  titolo  e, Sire per il Re, e Signora per la Regina. Incontrando un
"signore, signora, signorini„ a meno che questi abbiano un  titolo  nobiliare; in tal caso sarà con questo titolo che essi si
abbiano un titolo nobiliare; in tal caso sarà con questo  titolo  che essi si rivolgeranno ai superiori. In talune provincie
mio cilindro, Sara aspetta un bambino». «Un bambino» è il  titolo  della sua prossima commedia, ed Evi Laura e Sara sono le
difetti; egli eseguiva verso di essi i doveri che impone il  titolo  sì caro e sì sacro di padre di famiglia, titolo che le
impone il titolo sì caro e sì sacro di padre di famiglia,  titolo  che le romane leggi avevano dato ai padroni per avvertirli
riguardo si dirà meglio Ill.mo Signor N.N. A chi ha un  titolo  professionale, si potrà omettere la parola signore: Ill.mo
A Giovanni Marradi, A Guglielmo Marconi. Talvolta il  titolo  si mette dopo: A N.N. deputato al Parlamento, A N.N.
nella sua azienda, privilegeremo il primo, altrove il  titolo  di studio e in un'occasione mondana quello nobiliare.
figure dell'ambiente sanitario), è garbato tralasciare il  titolo  di studio, ma senza cadere nell'errore (e orrore) di
la signorilità, che vale molto di più di un blasone o di un  titolo  di studio. L'importante è che ce la meritiamo. Durante un
essa è riuscita a far ottenere alle classi povere, a  titolo  di lavoro, ciò che ottenevano a titolo di limosina: il che
classi povere, a titolo di lavoro, ciò che ottenevano a  titolo  di limosina: il che ha diminuito da un lato la degradazione
possa assumere il nome immacolato di amicizia, fuorché a  titolo  di usurpazione: come non occorre far molte parole onde
premettendo "signor", "signora", "signorina", o il  titolo  che compete alla persona alla quale si scrive. Non è
della sua carica. A proposito di stuzzicadenti — e a  titolo  di cronaca — va rammentato quello che fu venduto, anni
avanti al nome di battesimo, se lo sapete, o avanti al  titolo  che gli appartiene, sfuggendo, se è possibile, di chiamarlo
metteva conto, ec. E quando rivolgete la parola a chi ha un  titolo  od a chi è rivestito di qualche dignità, uniformatevi a ciò
nel chiedere qualche cosa; dare a ciascuno, parlandogli, il  titolo  o la qualità che gli appartiene. Non dobbiamo: Rispondere
le signore che maritandosi perdettero il diritto al  titolo  nobiliare della famiglia d'origine. Evidentemente è un uso
le merci d'inferiore qualità per quelli cui danno il  titolo  d'amici, lusingandosi che l' amicizia da un lato non porrà
in nessun caso, anteponendo al proprio nome e cognome un  titolo  accademico, nobiliare od onorifico. Una signora firma col
il nome e cognome dell'uomo. Nelle lettere amichevoli il  titolo  professionale non va scritto, mentre precede
qualche sbarbaglio di nastro all'occhiello dell'abito o un  titolo  reboante appiccicato al suo nome, egli non può essere che
a una persona amica si cancella con un tratto di penna il  titolo  professionale e il cognome: a questi biglietti si
con cui si è in rapporti formali, si cancella solo il  titolo  professionale. Per esempio, dopo un invito a pranzo: AVV.
E la vivace Venere negra dà altri consigli, che trascrivo a  titolo  di curiosità... e di ilarità. «E poi, signore, soffregatevi
le indica la via da seguire e gli scogli da evitare. Il suo  titolo  L'Angelo in Famiglia, a mio avviso, si addice perfettamente
di compenso, la padrona di casa deve mandargli un dono a  titolo  di ringraziamento.
composizione che venga alla luce sotto la protezione di un  titolo  vago e promettente e che accenni ad argomento, come suole
i regnanti, anche se sbalzati dal trono. In Francia il  titolo  d'Eccellenza non si dà mai alle signore, e in genere anche
invece è generale l'uso di rendere femminile qualunque  titolo  di dignità, di professione o di mestiere: per cui si dice,
ecc. In Italia alle ragazze di famiglia nobile si dà il  titolo  col diminutivo: contessina, marchsina; in Francia, mai;
si dà il nome del loro grado, aggiungendovi sempre il  titolo  di signore. Così ai sacerdoti: signor parroco, signor
I bottegai si chiamano col cognome, cui si aggiunge il  titolo  di signore; gli operai col cognome soltanto, e in molte
in Inghilterra col cognome: all'istitutrice si dà il  titolo  di signorina senz'altro, o, se maritata, quello di signora,