Bellissima e alla sua casa, e chiamava Tit nella speranza che egli rispondesse; ma Tit non parlava! Due volte al giorno un Nano si affacciava e posava un
paraletteratura-ragazzi
Tit diventò pallido e chiese, con un fremito delle labbra: — Chi ha parlato? — Io no, — mormorò Caterinuccia. — Neanch'io, — strillò la solita voce
paraletteratura-ragazzi
? — brontolò Tit. Il povero mercante, vedendoli da lontano insieme alla sua Grigia, diventò di tanti colori; ma in fretta Tit gli gridò: — Tutto male! Il
paraletteratura-ragazzi
Quercia e ho visto le orme di Tit, che era appena partito quando sono arrivata io. Se volete sapere chi è Tit, dovete leggere bene tutta la storia, dal
paraletteratura-ragazzi
Pagina 10
non era ancora Rosetta. Era Tit, questa volta, il quale viene sempre da lontano, e, vedendo quel lume, aveva bussato. Aveva preso molta pioggia; aveva
paraletteratura-ragazzi
Pagina 19
d'argento, regalatagli un tempo dalla Principessa delle Querce, e che ora non suona piú; ma Tit la teneva sempre per ricordo. — Chi sei? — chiese
paraletteratura-ragazzi
Pagina 20
andata. È stato l'ornino a portarla via. Come farò senza la mia Bellissima! Voglio Bellissima! — E Caterí piangeva, mentre Tit passeggiava, meditando
paraletteratura-ragazzi
Pagina 21
portava il soldo, e Tit la sua tromba d'argento.
paraletteratura-ragazzi
Pagina 23
tristezza vedere la faccia delusa di Tit, tanto che Caterí disse per consolarlo: — Non importa, Tit, — ma egli si morse le labbra perché soffriva, e si mosse
paraletteratura-ragazzi
Pagina 24
stato fuori dello sportello, al freddo. — E non gli avete chiesto il suo nome? — Non ha che un soldo bucato, Eccellenza. — Chiedetegli il suo nome. Tit
paraletteratura-ragazzi
Pagina 25
Tit. — Io conosco i topi neri, ho combattuto con loro, e so che sono ferocissimi. Una volta ne vidi uno che aveva infilzato diciotto topi bianchi in uno
paraletteratura-ragazzi
Pagina 27
occhi del povero re si scorgeva il piú grande terrore. Egli presto scomparve alla vista; era piú veloce del trenino rosso. — Ecco, — disse Tit
paraletteratura-ragazzi
Pagina 29
— Buona sera! — disse ella cordialmente. — Ma chi siete ? Tit? — Sí, - dichiarò Tit. Subito i due cingallegrini lo guardarono con curiosità e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 30
I letti erano di legno, e stavano appesi al soffitto. A terra era posato un cesto di briciole dolci, e Tit e Caterí mangiarono con molto appetito. Ma
paraletteratura-ragazzi
Pagina 31
— Tit, piangi? — Che? Hai sognato! — rispose la voce adirata di Tit. — Continua a dormire! E Caterí si addormentò, finalmente. Sperava di sognare
paraletteratura-ragazzi
Pagina 32
dei Sogni, tutte le terre erano sue. — Arriva Tit! Largo a Tit! — strillavano le lucciole. La Signora del Pineto venne davanti alla carrozza, e fece un
paraletteratura-ragazzi
Pagina 34
celeste con una perla, ma non se l'era mai messo, e l'aveva riposto nella sua sacca. Mentre tutti continuavano a parlare di Grigia, Tit riprese a
paraletteratura-ragazzi
Pagina 36
parola. Tit chiese il permesso di visitare il castello, per vedere se per caso ci fosse Bellissima. Fa' pure, — disse la Signora del Pineto, — visto che
paraletteratura-ragazzi
Pagina 37
e Tit mangiarono ancora parecchio, e perlustrarono le sale, le stanzine, i corridoi; ma Bellissima non c'era. Allora si sedettero nel salotto verde
paraletteratura-ragazzi
Pagina 38
pugnale in mano, invece che fra i denti, per poter gridare: — Mani in alto! E cosí gridarono. Terrorizzata, Caterí sollevò subito le braccia, ma Tit non
paraletteratura-ragazzi
Pagina 41
— E ora, se vi movete, mi avanzo io, — dichiarò. Tutto il mondo sa che non si può competere con un Tit armato. Quei tre non si mossero. — Lascia
paraletteratura-ragazzi
Pagina 43
Tit rimase un po' di tempo profondamente assorto. Poi si mise a passeggiare guardando il soffitto, e si ricordò di Caterí: — Puoi cominciare a farti
paraletteratura-ragazzi
Pagina 44
Caterina mise fuori prima una gamba e poi un braccio, e finalmente apparvero il suo grembiule e il suo naso. Uscí, dando la mano a Tit e, appena
paraletteratura-ragazzi
Pagina 44
ancora della brava Grigia. Tit si sedette sotto ad un pino, vicino a Caterí, e subito una cameriera venne a portare il gelato di erba, pinoli e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 45
Caterí. Per due giorni Tit non parlò e non si mosse, ma il suo cuore batteva sempre. Caterí era sempre sola, e dormiva a terra, presso il letto di Tit
paraletteratura-ragazzi
Pagina 47
Pensate, dopo tanti giorni, Tit aveva finalmente riaperto gli occhi! Caterí inciampò nella vesta, dalla sorpresa, e una mosca che abitava là sul
paraletteratura-ragazzi
Pagina 49
Caterinuccia; per mostrare come, si distese a terra, e allora Tit, al pensiero di una simile scomodità, le dichiarò eterna riconoscenza. E per non
paraletteratura-ragazzi
Pagina 50
è molto lontano. Questa è la piú grande impresa, e ricordo che tutti gridavano: — Viva Tit! — E la Principessa si mise un velo bianco sulla sua
paraletteratura-ragazzi
Pagina 52
potesse essere una specie di madre per me, — disse il povero Tit. Caterí congiunse le mani e avrebbe voluto dire: « Sarò io tua madre », ma al solito, non
paraletteratura-ragazzi
Pagina 53
sfondare i cerchi di carta. Appena giunti Caterinuccia lasciò un momento Tit per visitare la propria casa. C'era una cucina con tante piccolissime
paraletteratura-ragazzi
Pagina 55
offrire le loro mercanzie, dalle uova alle stoffe d'oro. Il piú ricco di questi mercanti bussò alla casina di Tit, e Caterí corse ad aprirgli. Era un
paraletteratura-ragazzi
Pagina 57
— Ma è Grigia! — esclamarono insieme Tit e Caterí. — Come? Voi la conoscete? — Tutti la conoscono di fama. La Regina delle Fate ne parla sempre. — Ah
paraletteratura-ragazzi
Pagina 59
il pranzo e si ripulí bene le mani con uno strofinaccio, prima di andare incontro a Tit e a Caterí. — Sono contenta che la brava Grigia abbia trovato
paraletteratura-ragazzi
Pagina 61
la Regina. — Evviva! Evviva! Urrà! — gridava Tit. — E lo stracciarolo? Non eri con lo stracciarolo? — chiese sottovoce Caterí. — Ma sí, infatti l'ho
paraletteratura-ragazzi
Pagina 62
ricordava che era notte. Quando distinse Caterí, Bellissima e Tit, Rosetta cominciò a ridere e a piangere, fino ad essere così buffa che anche l'automobile
paraletteratura-ragazzi
Pagina 67
— Evviva! Evviva! — gridò Tit. — Pensate, — continuò Rosetta, — ho conosciuto una signora che ha diciotto bambini; tutti i giorni si rompono le calze
paraletteratura-ragazzi
Pagina 68
Principessa, Tit si alzò in piedi e parve confuso; stringeva fra le mani, con affetto, la sua trombetta d'argento. — Una Principessa! — dissero tutti con
paraletteratura-ragazzi
Pagina 69
Fu allora che Caterí prese il soldo bucato, e lo infilò in un cordoncino e poi lo legò al collo di Tit: — Per ricordo, Tit, — disse piano, — addio
paraletteratura-ragazzi
Pagina 70
sconsolatamente la Principessa. — E chi è vostro padre? — chiese Tit. — Il Pincipe Felice. — Ma allora... — Tit si mise a tremare per l'emozione. Egli si era
paraletteratura-ragazzi
Pagina 70
Allora Tit disse: — Principessa, la mia trombetta d'argento non suona piú, — ed ella gli disse: — Ti darò in regalo la mia chitarretta —Tit rise; i
paraletteratura-ragazzi
Pagina 71
Caterina, le disse cortesemente: — Ti mandelò un alioplano. — Addio, addio, Tit, — gridarono. Caterí stava seduta sulla casa di legno della gallina che
paraletteratura-ragazzi
Pagina 72
esempio quella dei Pirati, quando Tit con un sol colpo di spada affondò tre navi di pirati, o quella dell'uomo della Torre, che scese dall'ultimo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 73
Sogno sicura dell'eterna amicizia di Tit.
paraletteratura-ragazzi
Pagina 74