tinte, e altri consiglia una mano di colla o di vernice leggera; ma è evidente che con qualunque di questi rimedi si alterano le condizioni
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numero di spazi, nei quali coi vuoti e la sottigliezza eccessiva delle tinte si è interrotta la continuità della superficie generale del dipinto.
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compagno dei colori ad olio, tanto più increscioso quanto la fretta di abbracciare d’un sol colpo d’occhio tutti i rapporti delle tinte del quadro
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studiati il dipingere fu un’improvvisazione su imprimiture capricciose e il sovrapporsi delle tinte un ammonticchiare di strati bagnati ed altri non ancora
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Conviene intanto separare l’ingiallimento delle vernici e degli oli dalla questione di preferenza per l’opacità o lucidezza delle tinte. La prima
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La proporzione indicata dal Cennini, tanto tuorlo d’uovo quanto colore, rendeva impossibile lo sfumare le tinte impastandole col pennello, e tanto
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pennello invischiato in tal modo, si fanno liquide le tinte, impoverendo il colore di conglutinante e saturandolo al contrario d’acqua. Ma questa evapora
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Senza questo carattere un dipinto nel quale il bianco del fondo non avesse servito che per la trasparenza delle mezze tinte e degli scuri, mentre i
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sogetto di critica Lorenzo di Credi (1), che teneva preparate da venticinque a trenta tinte, e si giudicava ridicolo Amico Aspertini (1), cinto sino
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quantità di bianco della carta o fondo bianco qualsiasi che si lascia scoperto, le tinte a corpo non vi si possono considerare che come intruse
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al bianco uniforme di fondo dei colori, che influenza anche le mezze tinte e gli scuri, e così la tempera si distingue per l’opacità media dominante
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In questo genere di pittura il carattere tecnico, fondato sulla sottigliezza delle tinte, si rivela anche dalla durabilità che acquista mantenendo
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l’immancabile azione della luce. Giacchè la detta sottigliezza delle tinte, necessaria per la trasparenza, il contributo che l’acquarellista deve
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qualche ripetizione di colore, lasciano sempre sottile lo strato generale delle tinte che per la virtù appiccicante della gomma, aderiscono
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Nei bruni dei «Bagni di Livia» e delle «Nozze Aldobrandine», trattandoli coll’acido idroclorico ricavò dell’ossido di ferro, ma le tinte nere
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sussidio del bianco possa discendere un’infinita gradazione di tinte più chiare, mentre da colori chiari sia impossibile risalire a più intensi quando non
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rapporti di tinte stabilite dal pittore, per i quali ci è dato di valutarne il singolare valore pittorico.
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delle tinte dacchè il dipinto è compiuto.
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Il rosso, il giallo e l’azzurro, col sussidio del bianco e del nero, sarebbero al contrario bastevoli per un cospicuo numero di combinazioni di tinte
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Tutta l’infinita varietà di tinte che presenta la natura non sono che modificazioni dei sette colori componenti la luce, ed ogni gradazione di colore
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Il bianco di piombo si può dire il colore principale della pittura ad olio, perchè vi si adopera nel maggior numero di tinte. Questo colore essicca
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ossido di piombo ed antimonio diaforetico, sal marino ed allume. Le proporzioni diverse di queste sostanze danno luogo a tante gradazioni di tinte quante
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colore all’azione dell’aria regola le varie tinte che si vogliono raggiungere.
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occorrerne per ottenere una progressione di tinte regolare, dipendente dal criterio dell’operatore o secondo tipi particolari per ogni fabbrica, e infine con
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Pei rossi serve di base il bollo armeno, pure untuoso e tenace, e per le tinte scure si utilizzano varietà di lapis neri. Ma le difficoltà maggiori
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del vero, una violenza di tocchi, una esagerata sovrapposizione di colori, una chiarezza biancastra, stridente, i più urtanti rapporti di tinte ci
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nuovi strati di tinte sul dipinto già secco, togliere prosciughi o servire anche di parziali vernici.
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perchè le nuove tinte cambiano e si discordano colle vecchie. Si ricorre perciò ad un altro medico che promette più miracoli quanto più è ignorante
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far rotondeggiare i corpi, vi dominano le tinte piatte, distese uniformemente entro rigidi contorni, il che facilitava singolarmente l’aderenza degli
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bastati per conservare le tinte in quello stato d’integrità di strati e di splendidezza di colori, che offrono tanti cimeli della antica pittura egiziana
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contorni che si dovevano riempire di colore, e l’applicazione di questi eseguendosi metodicamente con tinte sempre prive di qualsiasi modellatura, carattere
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vollero assoggettate ai rischi ed agli inevitabili danni del pulimento inteso a rinnovare il primitivo splendore delle tinte, ponendovi la stessa
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L’ultima superficie del dipinto racchiudendo le più delicate gradazioni di tinte, è facile comprendere come alla menoma azione corrosiva le leggiere
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del modellato e il fascino della gradazione delle tinte.
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Rispetto al processo di esecuzione osservò come tutte le pitture sia su legno che su tela avessero una preparazione bianca, ma che però le tinte non
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di glutine interposto nel colore e che si lascia scorgere per un senso pellucido acquistato dalle tinte: trasparente infine diciamo il dipinto all
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, convenientemente preparati, il sussidio del fuoco pel miscuglio delle tinte e la verniciatura finale.
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potesse nuocere alla continuità delle tinte, quindi stendere un fondo regolare di calce per accogliere il disegno improvvisato sulla parete; o, come si
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colori; e tecnica in che potrebbe importare all’artista se non fosse che un vano maneggio di tinte e solventi.
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Lo sbiadimento delle tinte mescolate alla calce per cui sino Teofilo fece seguire alla sua norma del fresco secco il ritocco con colori a tempera
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scopo di rendere idrata ogni minima parte della calce, tanto per toglierle il potere caustico che decolora le tinte quanto per assicurare l’intonaco
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tinte a corpo, sebbene la distanza le mascheri affatto. L’esperienza ha dimostrato che le velature sino a parecchi giorni dopo l’esecuzione del fresco
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, la grossezza dell’arricciato e del secondo intonaco e la frequenza delle bagnature col progredire del lavoro, sempre più assottigliando le tinte sino
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, che era una delle cause del cattivo scorrere del pennello, e delle più facili da togliersi. Eguale il modo di applicare il colore piazzando tinte locali
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densità degli olii cotti ed ispessiti da altre aggiunte d’essiccanti non potesse servire che a distendere tinte d’un sol colore e si limitasse ai più umili
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che le tinte gialle trasparenti non venivano sempre messe colle debite cautele.
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sopravvenuta ai colori ed alle vernici finali, illuse spesso sulla perfetta fusione delle tinte delle più antiche pitture ad olio. Ma il pittore olandese
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L’armonia che davano alle loro opere proveniva dal servirsi di colori lucidi, e le velature erano date con artificio, servendosi delle tinte locali
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di Van-Eych, preparavano invece i loro dipinti, come si è già detto, con tinte sottili e liquide facendo a corpo i soli lumi.
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’artista nel toccare in modo vibrato o molle il colore, nel preferire l’impasto o la velatura, nell’armonizzare la successione delle sue tinte o distaccarne
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