. - Ed ora fatele sentire una poesia. Prima tu, Lotto. - No, - Sì. - No.... Dilla, e la signora ti dà la chicca. La signora non ha chicche e resta
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bellissima e giovane mamma, che esortava la sua bambina ad imitarle. - Se ci vai, le diceva, se ti fai forza per vincere la tua timidezza - perchè non
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maritata; il babbo le diceva: Bada, Jolanda, non si vive isolati. Se non accetti qualche partito fra quelli che ti sono offerti, corri il rischio di
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— Indovina, — disse la mamma a Paolo Pietro, — che cosa ti porto in questo canestro. — Uova e insalata. — No. — Focaccia col basilico. — No. — Carote
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bella bambola vera. Tu sei come uno straccio. Non sai dire altro che « sí, sí », ed anche per questo bisogna darti una spinta. Rosetta ti ha detto di
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. - Tutta di sacco, sei, e ti credi bella. È vero che ti credi bella? - Sì. - E io ti butterò nella spazzatura, con la faccia in giú. Ci si sta bene nella
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- Sì. - E ci starai, allora. Tanto non servi a niente e non sei buona a niente. Se valessi almeno un centesimo ti venderei e mi comprerei una mollica
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specie di re. E chi ti dice che io non sia ricco? Guarda, questo è argento. — No, dicevo cosí, perché il tuo giacchettino mi pareva un po' scucito
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; allora Tit andò a prenderlo con un sorriso, e tenendo un pugnale in ciascuna mano, guardò negli occhi Pic: — Pic, — disse, — ti consiglierei, ora, di
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bucato ne ha guadagnati quattro nuovi, quell'omaccio, — brontolò Caterinuccia. — E ora ti vuoi sposare, Bellissima? — Il mercante dice, — spiegò Tit
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Allora Tit disse: — Principessa, la mia trombetta d'argento non suona piú, — ed ella gli disse: — Ti darò in regalo la mia chitarretta —Tit rise; i
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Caterina, le disse cortesemente: — Ti mandelò un alioplano. — Addio, addio, Tit, — gridarono. Caterí stava seduta sulla casa di legno della gallina che
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mortadella. — Ma il mio somaro è di legno. — E con un somaro di legno, ti presenti al Signor Salumaio? — E il salumaio offeso gli sbatté la porta in
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ti sembra di sentir suonare un fischietto d'oro? — Veramente, sí, Eccellenza, — rispose Negretti. — Lo sento anch'io. — E, guarda guarda. Non ti
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sono bravo a scrivere. - Sei bravo, Nadir. — ha detto — E quando avrai troppa pena, troppo dolore, e se non vuoi parlare con nessuno, scrivi. Ti aiuterà
Maristella, la figlia della signora di prima. - Non mi chiedi cosa sono venuta a fare? — ha domandato. - No, non te lo chiedo. - Peccato, perché ti avrei
brillano occhi immensi. Si siede accanto a me, appoggia la testa sulla mia spalla, chiude gli occhi: - Ti voglio bene, Nadir. - Anch'io. Ce ne stiamo
, oggi — si lamenta la maestra — va a posto, che è meglio. Ma domani guarda che ti interrogo ancora! E metto il voto! - All'uscita da scuola è lì come
marocchino! — urla — Cosa ti avevo detto? - Ma, mamma, siamo solo andati a fare un giro. - Basta! Non rispondere! — e parte lo schiaffo. Non piange neanche
arrossendo. - Accidenti. Una bella puzza! - Hai ragione — e sospira, fissandosi la punta delle scarpe. - Ti ricordo, mia cara, che in questi casi
della sua giacca sporge la copertina di un libro: "Le città invisibili", di Calvino. - È bello? — gli chiede Maristella. - Eh, sì. - Ti manca molto
... devo ammettere che non ho avuto molto fiuto con te ... Beh, non sarà mica un caso se mi chiamo Nasochiuso! ... Insomma, voglio dire ... Ti chiedo
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piedi la lontananza, non ti preoccupare, diceva, sapevo che stavi venendo, sapevo che stavi per arrivare, il maggio era un lenzuolo immenso di azzurro e
- Pensi per notti intere. Credi di aver capito, cedi, accetti. Poi, al momento, quando s'approssima, mentre sta per toccarti, ti vedi nudo, atterrito
, cresce. La madre va alla finestra e si rivolge all'uomo che dice, ancora piangendo: «Aspetta! ti faccio vedere che ho fatto». Un attimo e torna, getta
TI CHIEDI PERCHÈ NON TI HO FATTO FUORI?... LA TENATAZIONE ERA GRANDE...
EHI, CALMA, AMICO! SE AVESSI AVUTO CATTIVE INTENZIONI, TI AVREI GIÀ SPARATO, NON TI PARE?...
FAI TROPPE DOMANDE, VECCHIO VAGABONDO! NESSUNO TI HA INVITATO A RESTARE NÈ TANTOMENO A FICCARE IL NASO IN FATTI CHE NON TI RIGUARDANO!
MALEDETTO VERME! IO TI...
MIO PADRE TI TROVERÀ PRIMA, LANGDON!...
DEREK! CHI TI HA LEGATO?...
FORZA, RONZINO! CHE TI PRENDE?.. MUOVITI!
RIALZATI, AMICO! TI PORTO VIA DI QUI!
... SE TU NON TI CONSEGNERAI ALLA LEGGE!
CHE BRAVA GENTE! COME TI SENTI, LOWY?
PER TUTTI I DIAVOLI! ORA TI FACCIO VEDERE IO!...
NON TI DIMENTICHERÒ MAI! ADIOS, BRONCO! ADIOS, AMIGO!
E CI FACCIAMO IMPIOMBARE COME TORDI?... QUELLI TI HANNO QUASI BECCATO, RANGER, E...
E COSÌ PREFERISCI VEGLIARE SUL SONNO DEI TUOI AMICI?... QUESTO TI FA ONORE, BRONCO...
GUARDA, WADE!... SU QUESTA SELLA SONO INCISE LE INIZIALI B.L.!... TI DICONO QUALCOSA?
O SARÀ LUI A TROVARE NOI!... SONO SICURO CHE TEX TI STA GIÀ CERCANDO, KIT!
TI SEI RESO COMPLICE DI QUATTRO ASSASSINI, FRATE!... CHE COS’HAI DA DIRE, A TUA DISCOLPA?...
NON TI PREOCCUPARE, FRATE! NON CI SARANNO ALTRI MORTI... QUEMADO È UN BEL NOME... IN SPAGNOLO VUOL DIRE "BRUCIATO", VERO?...
A BURLEY QUALCUNO TI HA RICONOSCIUTO E MI HA DETTO DI TE, BOUNTY HUNTER! SONO CURIOSO DI SAPERE CHE COSA FAI DA QUESTE PARTI!...
C’È VOLUTO UN PÒ, MA TI HO RITROVATO, CANAGLIA!... MI SPIACE SOLTANTO NON POTERTI DARE IO STESSO, E SUBITO, IL BENSERVITO CHE MERTI!...
HO QUI CON ME IL TUO AMICO PADRE SEBASTIAN, KIT WILLER!... SE NON TI CONSEGNI SUBITO A NOI, LA SUA ANIMA CANDIDA VOLERÀ TRA BREVE IN PARADISO!
QUELLO CHE HAI FATTO TI RENDE LA PEGGIORE DELLE CANAGLIE, INDEGNA DI PORTARE UNA STELLA... MA, A DIFFERENZA DI TE, IO NON UCCIDO PER GUSTO NÈ PER
SUPPONGO TU TI STIA DANDO DELLO STUPIDO, VERO, GIOVANE WILLER?... PRIMA SI TRATTAVA SOLO DI QUALCHE STAMBERGA... ORA HAI MESSO IN PERICOLO DELLE VITE
PAURA DI UN VECCHIO SCEMO, IO?... AH! AH! FARESTI MEGLIO TU AD AVERE PAURA! QUI SIAMO NEL DESERTO... SE TI FACCIAMO FUORI, DI TE NON RIMARRÀ NEPPURE
SMITHERS È STATO ACCOLTELLATO DA UN INDIANO! TI HO SENTITO DIRE CHE LÀ FUORI CE N’È UN ALTRO!... TEX WILLER, IL PADRE DI UNO DEI FUGGIASCHI, È A CAPO