fiori: - Noi ti ringraziamo, o bel sole di Dio, che ci vesti di colori e ci dài vita. - E gli uccelli, con il loro canto, sembrano innalzare lodi al
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cattivo. Perchè se la fortuna ti ha messo nella condizione di comandare tu non devi approfittare. La Carta del Lavoro canta. Charta cantat, come
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di scimmione: - Papà - dice Vasco ricambiando con visibile piacere il bacio - non ti dovrai lamentare se domani mi debbo cambiare il vestito. Con
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, naturalmente, li fa aspri, e soltanto quando hanno scoperto che il tuo cuore è buono, allora ti dànno confidenza, parlano volentieri nel loro modo
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sai ti dò un pugno. - Prova! - disse con ardore Sergio pur sapendo che Cherubino era molto più forte di lui. Cherubino lo guardò bene, poi disse
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che è il primo pane degli uomini: perciò ti boccio. La via degli uomini è difficile e aspra: bisogna faticare. Pensando a queste cose il signor
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. - rispose con dolcezza il padre di Sergio: e passando la mano sui capelli sporchi e ispidi di Cherubino aggiunse: - Ti piacerebbe che io dicessi che anche
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la bella preghiera: - Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Così
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Goffredo - che domani, avendo sete, ti potrà accadere di dover bere anche acqua fangosa.
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dolenti ti cercavamo. Gesù rispose: - Perchè mi cercavate? Non sapevate voi che io devo occuparmi delle cose del Padre mio celeste? Ma poi si
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ho raddoppiati. - Bravo servitore - gli dice il padrone: - tu sei stato fedele nel poco e io ti farò padrone del molto: vieni e godi della gioia del
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vuoi che ti faccia? - Signore, fa che io veda! - fu la risposta. - Vedi! - replicò Gesù; - la tua fede ti ha salvato. - E subito il cieco riacquistò la
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io fonderò la mia Chiesa, e nessuna forza mai la potrà distruggere; e ti darò le chiavi del Regno dei Cieli. Con queste parole Pietro era stato
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? - domandò Sergio. - Come fa un corpo a vivere senza la testa? - rispose il signor Goffredo. - Scusami, se ti ho interrotto - fece Sergio con gentilezza
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Cherubino non è molto comunista. - Fa conto: tu copi il problema di aritmetica che ha svolto Sergio con fatica. Il maestro ti chiama e con faccia
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sanguinario contro il ragazzo, gli scodinzolava intorno come se esprimesse: «Hai forse freddo? sei bagnato? Perchè non ti riscaldano, amico mio?».
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è quasi il doppio di Cherubino, ti voleva dare molti pugni. - Non bisogna rinfacciare le proprie buone azioni - fece osservare il signor Goffredo. Ma
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. - Veramente giusta, degna e salutare cosa è che noi ti rendiamo sempre e dovunque grazie, o Signore, Padre santo, Dio onnipossente ed eterno, che fino da
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debole ancora, egli lo esaminò da capo a piedi, con un solo sguardo: poi gli domandò: - Tua madre sarebbe contenta, se io ti mettessi nella lista dei
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lampada, le cose tutte che lo videro nascere. Mio padre ci racconta in brevi tratti la sua vita. - Chi ti ha insegnato a parlare così bene? - domandò
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