; Mitto tibi metulas; erige, si debitas; che vuol dire ti mando nell'ave, perchè navem, toltogli la prima e l'ultima lettera, resta ave, parola di
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avesse oscurati con l'apostasia, la quale in fin de' conti è odiata da tutti, perchè i seguaci della religione che abbandoni ti voglion male o ti
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compare, io ho comperata la tua cambiale così a e così: o tu paghi, o ti fo gli atti e ti rovino." Il povero mercantuccio, che era povero, ma onesto
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sì tenera età, spontanea mi ti fai innanzi nella più pura favella del Lazio: e mentre gli altri giovanetti, anco i più svegli, affaticano in su
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addosso. Allora che ti fa il bravo Ezelino? Come se volesse ringraziare Dio per una vittoria avuta sopra i nemici, fece bandire che il tal giorno avrebbe
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parte spiritati, le più esagerate, pazze ed empie follie, mettendosi in capo un berretto frigio. Allora i caporioni della setta ti portano a' sette cieli
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, avrei a aver bell' e capito di che panni ti vesti. Che dicono? Leggi la lettera del Metastasio all'Algarotti su questo argomento, leggi lo scritto del
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col viso più serio del mondo: "Oh! non sai tu, Caio ti taglia i panni addosso, affermando ier sera avergli tu fatto un assai mal tiro nel giocar seco
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Bona! la quale per altro non si sgomentò, pronta ad ogni disagio e pericolo per il suo signore. Che ti fa? se ne va da tutti i principi e potentati
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aperto un cassetto del tavolino, prese un elegante libriccino, e trovato il luogo che voleva, incominciò a leggere: "Luisina, il Signore ti ha mandato una
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nominar sè: Annibale, replicò Annibale. - O se tu mi avessi vinto? esclamò allora Scipione che aveva vinto Annibale. - Se ti avessi vinto, rispose Annibale
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