vostro merito; se vi fosse qui la signora N. N. mostrereste maggior appetito... ed altre simili goffaggini ti si dicono veramente offensive, e dalle
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. Accetta di buona grazia e senza smorfie, riserbandoti il diritto di mangiare sol quanto ti abbisogna, non quanto ti é dato; giacchè in nessun caso ti
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ti comparvero davanti, stendere le mani a tutti i piatti senza mai dir basta; non prestare alcuna attenzione ai discorsi degli astanti per non
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' opposto l'eccesso nel bere riscaldandoli il capo, ti fa commettere cogli altri mille sgarbatezze. Solamente il volgo, il quale non sa che fare del
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posto dinanzi cibi insalubri o disgustosi ; 5° Non fare i bocconi si grossi che in masticando ti si gonfino le gote, e sembri sonare la piva o soffiare
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coltello, non colla forchetta o col cucchiaio che ti ponesti in bocca venti volte; 12.° Non avanzare il proprio cucchiaio nel piatto comune o nell'altrui
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astanti un subito sbadiglio e con pericolo che ti succeda quanto successe a quel predicatore, il quale avendo diviso il suo discorso in trentadue punti
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Se all'opposto non promettesti nulla, anche il poco che presenterai improvvisamente, riuscirà gradito, e la sorpresa ti guarentirà la riconoscenza
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Fra tante persone che ti passano a fianco per le strade, che ritrovi nelle conversazioni, che vedi nei teatri, alcune soltanto ve n'ha cui sei
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. Il » perchè costoro ti parlano d'estasi, di gioia, » dove é troppo più del bisogno il semplice dir di » piacere ti si inchinano profondamente, dove ci
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» Da te l'augurio ». II. Ti guarderai però di ribattere le tue lodi in modo da far dire
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III . A chi ti onora non risponderai come fanno parecchi; Voi volete prendervi giuoco di me; il che è un'offesa: ma dirai piuttosto e a cagione
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VI. Saresti poi ridicolo, se, per consolarti dell'indifferenza che altri ti mostra, tu fingessi di respingere encomi che a nessuno cadde in animo di
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come a nomar me gli abbia » Quei che intorno ti stanno. E oltraggi chiamo » Quanti ogni giorno a me si fan; del nome » Appellarmi di re, mentre mi é
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, saremmo meno avari. b) Si conviene finalmente che il successo è dovuto alla tua destrezza; ma ti si dice bruscamente che sarebbe stato miglior
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questa inclinazione, se ti viene attribuito qualche delitto, il tuo vicino ti accerterà bensì che non lo crede, ma in mezzo alle sue proteste o
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IV. Idee nuove e simili. Tu metti modestamente sul tappeto un'idea che credi nuova, e immediatamente ti si mostra ch'ella è rancida, vecchia, muffala
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ti provano che il piacer di deprimere é per lo meno centuplo dell'amor della giustizia e del vero. La piacevole sensazione che nel deprimerti risente
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la » cosa vada così, o così; va, picchialo, spingilo, » dagli d'urto, tu cozzi con una torre, hai a » fare con un greppo, e non ti riesce altro, se
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ti sarà permesso di troncare con dignità l'altrui discorso, e assumere la difesa degli assenti; ma, per non scemar fede alle tue parole, non devi
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ladro, rispose; quanto dal concedere argutamente all'avversario ciò stesso con che ti morde, trarne appunto occasione di vituperarlo, siccome usò
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restando in casa ti privi d'una passeggiata utile e deliziosa. Dunque non potendosi per noi crear uomini perfetti, sarà sempre miglior consiglio accrescere
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che risonano nell' animo de' popoli più ignoranti, ed in tanti delitti commessi a nome della religione che ti condanna, e che il semplice senso comune
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sue pretensioni, od inferiore ad esse. Comparirai con abito che dalla taccia di spilorceria ti sciolga, senza passare i limiti del tuo stato
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beneficio pretendono acquistarsi non un amico ma un servo; e se non ti fai servo, ti sentirai tacciato d'ingratitudine, e il danno nell'opinione supererà
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o un' industria onorata ti pose in situazione indipendente, potrai mostrare alto disprezzo alla bricconeria e all'ignoranza potente, e denunziarla
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risentimento. Che che però ne succeda, non ti dimenticare che i nemici sono talvolta utili, poiché, avvisandoci de' nostri errori, ci dicono assai verità
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gamba; il suo servo piange in un angolo della stanza: Meglio per te, gli dice il paziente; non vedi tu che quando avrò una gamba di meno, non ti
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, principalmente avanti queste persone, sugli accennati argomenti, giacchè, non appartenendo essi alla tua professione, ti esporresti facilmente al
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Tu mi dirai che ti porti alla conversazione non per esercitare la pazienza, ma per andare a caccia di piaceri innocenti e vorresti poterli còrre o
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persone virtuose e stimabili non concedono la loro amicizia se non a persone ch'elle stimano. 5.° I pregiudizi comuni. Questa sorgente di ridicolo non ti
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pende naturalmente alla satira. Ora é meglio giocare che annoiarsi, é meglio giocare che maledire, purché regola ti serbi e misura:
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» sapere! Costui é una libreria che cammina. Una » stamperia che tira il fiato». Ma se ti é permesso di ridere delle stoltezze degli uomini, come gli
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che tu ti avvezzi ad usare » le parole gentili e modeste, e dolci sì, che » niuno amaro sapore abbiano; e innanzi dirai: Io » non seppi dire, che Voi
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futuro potete dirgli: Ti disprezzo; ma la faccenda non va così con tutti gli altri uomini. Entrate in una conversazione con quella franchezza encomiata da
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se gli Dei e le Dee si fossero alzate in piedi, si sarebbero rotto la testa nel soffitto. Questo scherzo gli costò la vita. Il qual fatto ti dice che i
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