non era nemmeno nominata nel testamento e che a lui il conte aveva legate le suppellettili appartenute a sua madre, una cassetta di lettere e diecimila
incominciata. Non c'è su nomi, non c'è su che "caro zio" e poi una pagina di scritto che somiglia a un testamento. Pare proprio che sapesse di esser
vuol porre Voi nel testamento." "Dunque" diss'egli "ha proprio voluto dire..." "Ma!" "Come, come mai?" ripeté Silla angosciosamente. "Eh! Qui lo hanno
testamento?" La contessa pensò un poco, guardandolo. "Resta tutto suo?" diss'ella. "Tutto di Marina?" Nepo si tirò indietro, allargò le braccia. "Eh
il suo padrone ave sse fatto testamento. "Ma vi è qualche cosa che mi mette più angustia di tutto questo" soggiunse Steinegge. "Ho veduto Silla
perso tempo, ha cercato e trovato il testamento ch'è olografo e ha la data di quindici giorni sono. L'ospitale di Novara è erede universale. Per i
più vederli. Ciò dava fastidio ad Angelo, perchè non essendo accertata giuridicamente l'alienazione mentale del padre, egli ne temeva un testamento di