Il secondo tema decorativo è quello dei rilievi di stucco incassati lungo la navata maggiore, con figurazioni dell’Antico e del Nuovo Testamento. La
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Nell’intrecciarsi di concordanze e prefigurazioni tra Vecchio e Nuovo Testamento, tenacemente cercate e individuate dai teologi cristiani, questo
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citare due scene del ciclo sistino che si fronteggiano sulle due pareti laterali della Cappella: quella con il Testamento e morte di Mosè, dipinta da Luca
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Testamento, con Mosè indicato come typus Christi, ovvero come prefigurazione di Cristo. Uno stretto parallelismo e un confronto, da una parete all’altra
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Nell’affresco che sta di fronte al Testamento e morte di Mosè, Cosimo Rosselli ha occupato l’intero spazio con la rappresentazione dell’Ultima Cena
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grembo (tav. 9d). È la scena di Mosè che legge il proprio testamento al suo popolo, ovvero della «replica», da lui pronunciata, delle leggi che Dio
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quadro che lo aveva veramente colpito: «le Déluge de Poussin». Chateaubriand lo interpretò suggestivamente come una sorta di testamento spirituale e di
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galleria de’ Pitti; e quelli della cupola della cappella medicea in San Lorenzo, che figurano storie del vecchio e del nuovo Testamento.
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gruppi, e tra questi spicca l’immagine di San Pietro in primo piano che con una mano tiene un grande libro, simbolo del Nuovo Testamento, e con l'altra
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del Nuovo Testamento era impegnato nella sua opera di apostolato (a questa assenza si ricollega l’iconografia del “Dono della cintola”, dove la Vergine
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SUSANNA E I VECCHIONI: Tra i temi più rappresentati, tratti dagli scritti Apocrifi del Vecchio Testamento, troviamo quello di Susanna e i vecchioni
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ESTER ED ASSUERO: Il tema è tratto dall’Antico Testamento e viene sviluppato iconograficamente nel Medioevo in tre episodi distinti, che
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GIUDITTA E OLOFERNE: Anche questo tema è tratto dall’Antico Testamento e trova la sua espressione iconografica in ambito medioevale, dove Giuditta
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testamento in latino fatta dal santo.
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In Italia Francesco Hayez affronta ripetutamente il nudo femminile, ricorrendo alle storie mitologiche e a quelle del Vecchio e Nuovo Testamento
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libri sono due (uno in terra e l'altro tra le mani della Vergine) alludono al Vecchio e al Nuovo Testamento. Può verificarsi il caso in cui il libro
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ritroviamo il simbolismo tipico della Madonna leggente, ossia i libri che richiamano il Vecchio e il Nuovo Testamento.
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sposa del Cristo, ossia l’unione della Chiesa con Dio; il libro chiuso e il libro aperto, simboli del Vecchio e del Nuovo Testamento.
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Nuovo Testamento, mentre uno degli uomini tiene in mano un rotolo di pergamena, simbolo del Vecchio Testamento.
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in relazione al racconto evangelico ma svolgono anche un molo simbolico di collegamento tra il Vecchio Testamento ed il Nuovo Testamento. Mosè reca
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Ricordiamo comunque che Duchamp consegnò il suo testamento spirituale a due opere assai complesse, riflessioni sulla pittura e sulla scultura così
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di Vecchio Testamento con una luce di provincia italiana, patetica per quella febbre, per quell’ira di tenerezze che le si consuma nel viso, rattenuta
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perfettamente gentileschiana Allegoria del Nuovo Testamento, all'Aja.
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Delft dopo l'effimero tentativo della Allegoria del Nuovo Testamento restato in una zona neutra, a mezz'aria, proprio come queste cose di Gentileschi
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casalinga Allegoria del Nuovo Testamento all'Aja, e col Cristo in casa di Marta, del sig. Coats, ci pare ch'egli riveli chiaramente la sua origine
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cui abbonda il Vecchio Testamento di fronte al Nuovo (vôlta della Sistina); o a creare il mito cosmico dei sepolcri medicei; o, infine, sopraffatto
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nella villa datagli dal Re a Cloux presso Amboise. Il Salai redò nel testamento la metà zoè medietà de uno jardino, che il Vinci aveva fora le mura de
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