modo pittorico poussiniano, sviluppandolo in malinconica, densissima poesia, sono PIETRO TESTA (1611-1650) e PIER FRANCESCO MOLA (1612-1666). Allievo
critica d'arte
Pagina 181
, dove è in contatto con Testa e Mola) e la lunga permanenza di Artemisia Gentileschi rafforzano la tendenza alla pittura-poesia: ad una poesia che nasce
critica d'arte
Pagina 185
«genere» in densa poesia, consonante con quella del Poussin e del Testa, da lui conosciuti a Roma tra il 1634 e il 1645. Una ricerca, quella del
critica d'arte
Pagina 188
veristico (e lo tenta nella testa di Dedalo) o idealizzare. Precisare in senso veristico vuol dire rompere l’unità e distruggere l’effetto della macchia
critica d'arte
Pagina 240