l'aveva quasi sempre con sé, spesso si lagnava, facendo le più assennate riflessioni. - Pensa, Giovanni mio - ripeteva, scrollando la testa - che i genitori
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povero Orlando non era condannato a giacer lì, in balia de' topi e delle tarme, lui che si vantava d'aver tenuto testa a tanti cavalieri cristiani e pagani
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d'una bimba di carne che cade, ma una sofferenza impossibile a spiegare. Fortuna che il suo cappellone di velluto le aveva riparata la testa
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: profittare di quella circostanza per farsi regalare un oggetto che desiderava da un pezzo. Si scoperse la testa, e attirando a sè la bambola, mostrò
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smania d'andare al Circo; anzi, aveva macchinato in testa sua, esaltata dalle descrizioni dell'intelligente bestiola, di persuadere suo padre a comprar
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assai ghiotto dello zucchero, ma anche le carezze gli dovevano piacere, perchè nel ricevere tutti quei baci scrollava la testa e agitava la criniera con
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poterlo ritirare, anzi, dovendolo abbandonare inerte, come cosa morta. Le sembrava che, insieme al piede, la bestia le dilaniasse il cuore, la testa
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, sbuffando e raspando, co' segni della più viva impazienza. Girò la testa quando la signora Amalia e Camilla scesero le scale. La bambola avrebbe voluto
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pelliccia rara. Un abitino di cotone, e dei baci; uno sciallino ch'era stato un fazzoletto di colore, e dei baci; nulla in testa, tranne i suoi bei capelli
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testa, alza e abbassa gli occhi; ha i capelli veri, non di seta, sa? Chiama Mamma! tirando questo spago, vede? E dice anche T'amo!, tirando
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c'erano specchi; ma le piaceva d'aver in testa quell'umile ornamento più assai di quando ci aveva tenuto lo spillo di brillanti; le piaceva non più per
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fastidio il muoversi; e per sollevare la testa dal guanciale doveva riflettere che c'era da fare, molto da fare in casa. - Mi sento male, Giulia
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. Lei si torceva le mani, scrollava la testa, facendo segni di dispiacere con la bocca. Il fatto sta che aveva assoluto bisogno di denaro, per poco che
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momento le avrebbe forse fatto piacere di cader a terra, fracassarsi la testa e finirla. In vece, no; la Rachele la teneva serrata con le braccia
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accosto un rumore, come d'una fragorosa risata. Nel tempo stesso un corpo pesante rotolò da una catasta di cenci, le passò su la testa, e venne a caderle a
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Giovanni, il burattinaio, un omone con una gran barba, affacciava la testa di tra le quinte, e gridava al colto pubblico e all'inclita guarnigione
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