, neppure nel primo caso, un’apertura dell’opera, e, cioè, secondo la nostra teoria, l’assenza di una fase del processo creativo, in cui lo spettatore si
Pagina 106
2, tratteremo allora del secondo punto, a cui facemmo già esplicito riferimento per costruire la Teoria del restauro3, che tratta dell’opera d’arte
Pagina 12
) del ricevente ha avuto gravi riflessi, già nell’Ottocento, non solo ovviamente nella teoria dell’arte, ma anche come condizionamento del concreto fare
Pagina 13
in una nuova teoria, doveva, per non restare nel vuoto come pura virtualità tecnica, inverarsi in una nuova musica che di colpo sembrava fossilizzare
Pagina 171
Vale dunque riassumere per sommi capi la teoria del Panofsky che, per le arti figurative, più chiaramente e precisamente l’ha formulata, pur senza
Pagina 180
Combattimento della ragione e della libido di Baccio Bandinelli, e commentando che il dipinto di Tiziano è una traslazione veneziana della teoria neoplatonica
Pagina 181
benemerita ricerca, quella che risolleva, alle radici della Scuola di Atene, la curiosa teoria, cara a Pico della Mirandola, che ogni proposizione di
Pagina 187
Se da Heidegger passiamo a Lukács, e naturalmente senza che si debba discutere a questo luogo la sua teoria del particolare come categoria centrale
Pagina 22
’estetica è condizionata dalla riconosciuta esistenza di opere d’arte, suscettibili appunto di rientrare nella provincia di un’estetica o teoria generale dell
Pagina 23
La sussunzione dell’arte nella teoria generale dell’informazione rappresenta indubbiamente una ripresa della teoria dell’arte come segno. La teoria
Pagina 32
Shannon e Weaver oltre che di Wiener 27, che la separazione fra informazione e significato viene ad essere legittima solo nella formulazione della teoria
Pagina 34
Abbiamo voluto soffermarci su una delle più dibattute applicazioni all’Estetica della teoria dell’informazione, nella sterminata bibliografia che la
Pagina 35
Prima ancora che, suscitata dagli studi di telecomunicazione, nascesse tona teoria dell’informazione, la possibilità di interpretare l’opera d’arte
Pagina 38
varietà di significati, ha preteso che sia univoca e di lì ha sviluppato la sua teoria».
Pagina 39
pragmatismo, nello sviluppo sistematico della teoria dei segni, perseguito da Charles Morris. È evidente, infatti, che se l’opera d’arte si considera dal
Pagina 40
È bene sottolineare però che, nella trattazione della teoria dei segni, Morris non si partì dalle opere d’arte, ma queste vennero a cadere come per
Pagina 41
In un primo momento, delineando la Teoria dei Segni, il Morris si limitava ad includere anche le opere d’arte fra i segni, definendo l’estetica
Pagina 41
dualità di produttore e di ricevente come una difficoltà inerente a tutte le estetiche, e infine come un’aporia irrisolta 46. La teoria che cerca di
Pagina 44
ontologiche, ma proprio per le risultanze da cui è stata formulata la moderna teoria transazionale della percezione. Il superamento della dicotomia
Pagina 48
qualità in quantità, che sta alla base della teoria economica dell’informazione, e l’indagine semantica potessero veramente porre le basi per un
Pagina 52
Ma proprio dal fallimento della teoria dell’arte come segno, come messaggio, come comunicazione, s’illumina di converso il riconoscimento della
Pagina 52
Wittkower, che la teoria delle proporzioni, essenziale per l’architettura del Rinascimento, fu desunta in base alla spazializzazione dei rapporti
Pagina 72
della meccanica di Newton rese possibile nei tempi nostri: fino all’avvento cioè della meccanica quantistica e della teoria della relatività. Ma, oltre
Pagina 75
. Perciò, secondo certi filosofi-scienziati come il Reichenbach 19, il tramonto del determinismo, che la meccanica e la teoria della relatività hanno
Pagina 81
statistica. È stato il fulcro stesso che ha fomentato tanto la meccanica quantistica che la teoria della relatività, sia ristretta che generale (con la
Pagina 84
In un altro linguaggio troviamo una conferma di questa esigenza nella teoria, non più strettamente ‘ causale ’ ma ‘ condizionale ’ della possibilità
Pagina 89
’interpretazione più dialettica che materialista: ed è allora che quanto per un neo-positivista rappresenta, nella teoria marxista, un incombusto avanzo
Pagina 95
tentativo di teoria esplicativa in proposito. Non si spiegava il cambiamento di tema. Concluse fra sé che, in definitiva, non doveva trattarsi che di un
Pagina 0011
. _ Questo Leeb, _ disse il colonnello, _ era una strana persona. Il suo era un tempo propizio alle teorie, sapete bene, e se la teoria era in armonia
Pagina 0059
affettuoso ossequio filiale. L' esperimento di Gilberto, abominevole sotto tanti aspetti, costituiva tuttavia una pregevole conferma alla teoria della
Pagina 0101
un solo decigrammo di versamina, in una sola dose, ma non guarì più: Kleber provò su di lui una dozzina di supposti antidoti (aveva una sua teoria
Pagina 0113