stesse l'"arché" e il "telos"; dell'Ordinamento. Nella linearità della dicotomia concettuale "soggetto vs. oggetto", invero, s'esprime, sul piano
stesse l'"archè" e il "telos" dell'Ordinamento. Nella linearità della dicotomia concettuale "soggetto vs oggetto", invero, s'esprime, sul piano
stesse l'"archè" e il "telos" dell'Ordinamento. Nella linearità della dicotomia concettuale "soggetto vs oggetto", invero, s'esprime, sul piano giuridico
definitivo telos; che non basta aver raggiunto un determinato fine - di denuncia, di scandalo, di rottura - per credere che l’opera sia degna del museo
Pagina 100
suo vero telos. E avevo accennato, appunto a questo proposito, come uno dei pericoli cui va incontro la nostra epoca o meglio certa creazione umana dei
Pagina 115
Oggi, invece, possiamo facilmente constatare come la Zufälligkeit, l’aleatorietà, sia in netto ribasso e come l’artista miri a un determinato telos
Pagina 116
contrari di ipertelia, ossia di eccessiva consapevolezza, o meglio preoccupazione, nei meccanismi atti al raggiungimento d’un determinato telos. Per cui l
Pagina 116
limitati da ben precise esigenze economiche, nel caso dell’artista «puro», il telos del suo lavoro appare il più delle volte come dettato non dalla fantasia
Pagina 161
gli artisti; o i più disonesti, quelli cui non era parso vero di rinunciare al diritto di scelta, per affidarsi ad un telos aleatorio.
Pagina 92
telos della sua creazione, cui viene indirizzato ogni sforzo tanto da parte degli artisti «programmatori» che da parte dei neofigurativi, mi sembra
Pagina 94
cui qualità estetiche sono pressocché usurate, ma che, attraverso l’uso d’un elemento tecnico intenzionante, sono restituite ad un rinnovato telos
Pagina 96
"estetico,” ma ad un resultato quasi esclusivamente intellettuale, di consapevolezza d'un telos raggiunto.
Pagina 153
molto sia stato disputato sul valore della parola entelechia, tuttavia la sua origine (da «en» e «telos») dichiara abbastanza che ella significa il