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abbastanza acromatico). Lateralmente la nitidezza cala rapidamente. Eppure per vedere meglio le nebulose, che anche al telescopio appaiono come chiarori
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’occhio e delle lenti. Sottolineature del testo e appunti a margine dimostrano che Galileo lesse attentamente le pagine dedicate al telescopio con oculare a
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sull’origine dei colori non esitò a piantarsi un punteruolo nell’arcata oculare. Importante fu la realizzazione, nel 1671, del telescopio a riflessione
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Newton arrivò al telescopio a specchio dopo la scoperta che la luce bianca risulta da una mescolanza di colori diversamente rifratti nei prismi (e
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Telescopio e microscopio per Kircher sono oggetti d’intrattenimento che servono a trastullarsi con quei giochi di luce che tanto lo appassionano e
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Marte è un pianeta ostico anche se si usa un buon telescopio. Galileo poté soltanto notare la lieve fase che intacca la rotondità del suo disco
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’antichità). Fu un colpo di serendipity. Spazzando il cielo con un telescopio da 16 centimetri di apertura e 2,1 metri di lunghezza focale, si imbatté in
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elenco di 8 oculari con accanto l’ingrandimento fornito se usati con il telescopio da 2,1 metri di focale ha fatto nascere qualche perplessità: tutti danno
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dettatura ciò che William andava osservando. Per sé ebbe un piccolo telescopio con cui scoprì otto comete, tra le quali la famosa cometa periodica di Encke
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al secondo ora in una direzione ora nell’altra, occorre inclinare il telescopio di una ventina di secondi da un lato o dall’altro per raccogliere la
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del Sole durante l’anno. Di qui il nome di eliometro. Lo strumento di Fraunhofer era un telescopio rifrattore il cui obiettivo era stato tagliato lungo
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disponibile un telescopio abbastanza potente e di alta qualità ottica. Era il prototipo delle “nane bianche”, il destino finale delle stelle simili al
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anomalie. In sostanza, si trattava di scrutare il cielo non con il telescopio ma con gli occhi della matematica, calcolando in una sola volta gli elementi
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un buon telescopio rifrattore) e si convince della validità dell’osservazione al punto da battezzare Vulcano il nuovo pianeta.
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un telescopio da 95 millimetri di obiettivo. Poteva permetterselo, e quindi acquistò un rifrattore acromatico dal miglior ottico dell’epoca, il celebre
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Diventato direttore a Brera, Schiaparelli ottenne un finanziamento per la costruzione di un telescopio rifrattore non grandissimo ma sufficiente per
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nomenclatura ancora oggi in uso, anche dopo che le sonde spaziali hanno permesso enormi progressi rispetto ai disegni tracciati a Brera usando il telescopio a
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pretesa rete di canali.”. E a Percival Lowell, che osservava a Flagstaff, telegrafa ironicamente: “Il telescopio di Meudon è troppo potente per mostrare i
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Schiaparelli e Antoniadi appartengono all’ultima generazione di astronomi che studiarono il cielo visualmente. Due secoli e mezzo dopo il telescopio
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suo telescopio da 91 centimetri; Curtis nel 1918 poteva ormai parlare di almeno un milione di galassie.
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poi di montare davanti all’obiettivo del telescopio un prisma sottile: così divenne possibile raccogliere con una posa sola centinaia di spettri di
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fotografia sull’osservazione visuale diventerà palese negli Anni 20 del Novecento: il telescopio da 2,5 metri di Monte Wilson che permise a Edwin Hubble di
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telescopi di Mount Wilson e collaborando con George Hellery Hale, l’ideatore del telescopio da 5 metri di Mount Palomar. Il francese Henri Chrétien
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Così, dopo millenni di astronomia ottica, prima a occhio nudo e poi aiutata dal telescopio, nell’arco di un secolo nacque l’astronomia dell
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’effetto Doppler e per individuare stelle doppie non separabili al telescopio perché troppo “strette” (scoperta che fece nel 1887 Edward C. Pickering
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meccanico, Rosse nel 1840 realizzò uno specchio di un metro. Un po’ meno del maggior telescopio di Hershel. Puntò quindi al traguardo più ambizioso, un
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rifrattore da 33 centimetri di apertura lavorato dai fratelli Henri dell’Osservatorio di Parigi e un siderostato da 60 centimetri. Il telescopio è
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Ancora bambino Edwin legge i romanzi di Jules Verne, a otto anni si fa regalare un piccolo telescopio, a 12 risponde per lettera al nonno che gli
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Di nuovo in patria, ottenne un posto all’Osservatorio di Monte Wilson, in California, dove stava entrando in servizio un telescopio da un metro e
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astronomi, Maarten Schmidt e Carl Sagan. Il 26 gennaio 1949 provò l’emozione di scattare la prima fotografia con il telescopio da 5 metri di Monte
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Nessuna targa ricorda Hubble né a Monte Wilson né a Monte Palomar. Ma si chiamano Hubble un cratere sulla Luna, il pianetino 2069 e il telescopio
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costruito un telescopio da 23 centimetri. Slipher concesse un appuntamento al ragazzo e gli assegnò un posto nel suo Osservatorio: doveva proseguire la
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, si era data una cultura da autodidatta e aveva costruito il suo primo telescopio seguendo le istruzioni di un giornalino scolastico.
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telescopio per raggi X mai costruito, destinato allo studio dei buchi neri. Quel telescopio porta il nome di “Chandra”.
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centinaia e gli astronomi le usano come telescopi naturali. Certi ammassi di galassie del cielo profondo nelle immagini riprese dal telescopio spaziale
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sensibilità dell’astronomia ottica nei 400 anni trascorsi dal telescopio di Galileo a oggi.
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telescopio da 5 metri, il più grande del mondo, se esistesse in quella punto della costellazione della Vergine un oggetto luminoso. C’era, sembrava una
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Vera Rubin ormai era un’astronoma rispettata. Tuttavia non era consentito né a lei né ad altre donne accedere al telescopio di 5 metri di Monte
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Nell’inverno 1965 Vera si trovava a Monte Palomar per un lavoro al telescopio Schmidt da 1,2 metri quando una nevicata la bloccò nell’Osservatorio
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Dalla bicicletta all’elicottero, innumerevoli sono le invenzioni che, a torto o a ragione, si attribuiscono a Leonardo. Il telescopio – sia il
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2 –CON L'OCCHIO AL TELESCOPIO
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telescopio. È vero, il cannocchiale sfonderà il cielo solo cinque anni dopo. Ma è con la comparsa della superstella del 1604 che nello studio degli astri l
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Il telescopio, primo occhio tecnologico
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I progressi del telescopio all’inizio furono modesti. Si incominciò a migliorare la qualità delle lenti usando vetri privi di difetti e lavorando più
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Nel 1666 Isaac Newton risolse radicalmente il problema: eliminò la rifrazione usando uno specchio per concentrare la luce. Al telescopio riflettore
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L’origine del telescopio è incerta. Babilonesi e antichi egizi conoscevano già l’uso delle lenti di ingrandimento. Seneca usava una sfera piena di
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Comunque siano andate le cose, alla fine del 1608 l’ambasciatore francese a La Hague acquistava un telescopio per Enrico IV e poco dopo a Parigi
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“perspicillum”, da perspicere, guardare in profondità, con occhio attento e penetrante. La parola telescopio (“guardo lontano”) sarà coniata dal
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Giove sono le novità più d’effetto presentate nel Sidereus nuncius. Ma Galileo esplora con il telescopio anche l’ammasso stellare delle Pleiadi, la
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Keplero, vero destinatario dell’enigma, non riuscì a trovarne la chiave. Anche lui aveva iniziato a usare il telescopio, ma con gli occhi e le lenti
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