CALA LA TELA.
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Tela, donnine, tela!... Uh, uh! Passa il lupo !...
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Vediamo questa tela....
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(disfacendo la balla e mostrando la tela).
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Aspetta, figliola mia... Debbo comperare un po' di tela... Lo faccio entrar qui...
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Tela di casa!.... Uh! Uh, passa il lupo!... Tessuta di mano degli angeli... La vendono per bisogno... I tempi sono scarsi... Abbiamo il gastigo di
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(Porta una piccola balla di pezze di tela su la schiena, fermata con cigno passate su le spalle; tovaglioli, assugamani pendono dal metro di legno
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Questa tela dunque? Debbo misurarla?
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Che tela e tela! La vera tela è quella creatura lì che dobbiamo liberare, don Saverio!
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!... Non ne facciamo niente della tela? ....
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La tela, no, don Saverio, non mi contenta... Vorrei qualcosa di meglio.
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CALA LA TELA.
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CALA LA TELA.
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dei coriandoli, adoperateli come è indicato nel numero precedente. Al latte rompete di quando in quando la tela col mestolo, passatelo da un colino per
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ponetela nell’acqua fresca, rimestando sempre, e quando vedrete che il liquido diventa opaco alla superficie come desse cenno di formare una tela
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di color pavonazzo. Guarda, toc- ca: il sangue, di cui appariva inzuppata, raggrumandosi e induran- do, aveva ridotto la tela rigida come un legno. Don
della tela, ci deve essere una profonda cagione. Don Antonio, bisogna ch'io ti plachi. Interrogai il Curato. Perdonami, nipote mio: ho già provvisto
, compresa la turca; faceva dietro una tela bianca le ombre cinesi con le mani, figurando cigni, lepri, porci, elefanti, gatti e una pantomima di
artistiche, le quali si prestano ad essere fermate sulla tela con i mezzi dell'arte pittorica, ed altre no, anche di quelle che derivano dalla vista
figliuolo, di bella tela fina cucita dalla mamma instancabile, si faceva a parte, essendo oggetto di cure speciali per la lisciva, per il sapone, pel
Monte di Procida: i caffè di Napoli, affè Grande caffè d'Europa, entre coprivano le loro insegne di cristallo con una insegna di grossa tela, facevano
cucire: ma sul fondo scuriccio del balcone, la figura della cucitrice si disegnava tutta, di profilo, con le mani che portavano il pezzo di tela
di tela assai fine, ma dalla tinta gialla di vecchiaia, come giallo di vecchiaia era il largo merletto antico che adornava la tovaglia. Tutto vi era
quelle poche centinaia di lire in un sacchetto di tela, viaggiando in terza classe, erano capitati a Napoli sbalorditi, non tristi, ma immersi in quella
di buoni autori, mobili esotici, candelabri di bronzo dorato, pendole antiche curiosissime, rotoli di tappeti, rotoli di tela battista, vasi di
di questa femmina, sia lana, sia tela, sia mussolina. Io farò la fattura contro lei: sopra un limone fresco inchioderemo con un grosso chiodo e con