Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: tela

Numero di risultati: 81 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2
modo di preparare la  tela  di cui ho già parlato e che consiste a dare due mani di
consiste a dare due mani di emulsione a tempera sopra una  tela  già preparata a gesso è ottimo per eseguire lavori che si
lavori che si vogliono elaborare lungamente e in cui la  tela  deve sopportare molti strati di colore a corpo e numerose
Io ho spesso ottenuto degli ottimi risultati dipingendo su  tela  da sacco ingessata. Ecco come si procede: si piglia della
ingessata. Ecco come si procede: si piglia della semplice  tela  da sacco e si tira bene sopra un telaio a chiavi; su questa
da sacco e si tira bene sopra un telaio a chiavi; su questa  tela  si passa una sola mano di colla gelatina e bianco di Spagna
che ne risulti una poltiglia piuttosto densa 1; mentre la  tela  è ancora bagnata la si raschia bene con un tagliacarte o
ma che quella poca penetri bene nei pori. Sopra una  tela  così preparata e lavorando rapidamente con colore molto
 tela  si userà una tela a gesso su cui si saranno date due mani
tela si userà una  tela  a gesso su cui si saranno date due mani di quest’emulsione
perché il modellato riesca più perfetto, bisogna bagnare la  tela  con un pennello morbido intinto nell’emulsione e, se si
molto vecchia) che il colore è bene asciutto. Inchinare la  tela  in modo che la luce pigli di sbieco le escrescenze
con la spatola tenendola poco inclinata. Bagnare la  tela  con una spugna inzuppata d’acqua e sapone, asciugarla con
straccio esponendola al calore. Dopo queste operazioni la  tela  può essere ridipinta ed è assai piacevole lavorarci sopra.
di là del gesso una quantità d’olio che imbeve i fili della  tela  indurendoli nell’essiccare, togliendo così la preziosa
nell’essiccare, togliendo così la preziosa elasticità della  tela  e bruciandola infine, come si dice volgarmente, per
dice volgarmente, per denotare la facilità colla quale la  tela  ridotta in tal modo si viene a rompere al menomo urto o
spesso provato pure a dipingere su  tela  incerata, quella comune che si usa per coprire i tavoli
prende un telaio a chiavi e ci si tira sopra una  tela  con la grana più o meno grossa secondo le simpatie e le
simpatie e le abitudini che ciascuno ha; è bene però che la  tela  non sia troppo nuova. Si inchiodi quindi tale tela in modo
che la tela non sia troppo nuova. Si inchiodi quindi tale  tela  in modo che sia bene ma non troppo tesa e, specialmente, si
soltanto come ultima ratio se dopo la preparazione la  tela  non è sufficientemente tesa. Fatto questo si metta a
disfaccia completamente, altrimenti restano attaccati alla  tela  dei grumetti di colla che una volta asciutti sono difficili
mentre è ancora calda, con una pennellessa si dà a tutta la  tela  poggiata orizzontalmente. Si faccia scorrere il pennello in
vecchio coltello smussato, si passa ancora più volte sulla  tela  perché la penetrazione nei pori sia completa e anche per
lungo oppure della carta grossa piegata più volte) tra la  tela  e il telaio per evitare che quella resti attaccata a questo
una sostanza omogenea e abbastanza densa si spennelli la  tela  più volte e in ogni senso come si è già fatto con la colla.
non si trovino nella miscela e si spennelli questa sulla  tela  con cura e attenzione come se si dovesse dipingere un fondo
beninteso. Quando il gesso è asciutto si lisci bene la  tela  con della carta smerigliata fine, indi si dia di nuovo una
colla come la prima volta e si lasci asciugare. Dopo che la  tela  è asciutta per la terza volta si possono togliere i
volta si possono togliere i sobbagioli messi dietro tra la  tela  e il telaio.
è l’olio di papavero. Usato puro, specie sopra una  tela  non assorbente e scoperta, asciuga troppo lentamente e non
di trementina rettificata e dipingendo così sopra una  tela  assorbente, o già coperta d’uno strato di colore bene
facilità. Tale materia, benché assai fluida, non cola sulla  tela  e non asciuga troppo lentamente.
 tela  ricoperta dall’abbozzo non si presenta dunque più che
non si presenta dunque più che ridotta come una  tela  preparata ad olio, avendo perduto gran parte della sua
colori e vernici, pur di riescire in breve a coprir la  tela  che si vuol dipingere.
mia opinione che la  tela  assorbente sia quella da preferirsi. Tanto le tele
rapporti di tono e di colore. L’ideale sarebbe di avere una  tela  assorbente sì, ma sulla cui superficie il pennello
il pennello scivolasse come sulla porcellana o sulla  tela  incerata; una tela ove i colori possano prosciugarsi
scivolasse come sulla porcellana o sulla tela incerata; una  tela  ove i colori possano prosciugarsi conservando almeno fino a
commettiture si coprivano poscia di striscie di  tela  incollate pel senso della lunghezza, non facendosi
bene tutta la superficie della tavola e le striscie di  tela  si immollavano completamente nella colla spianandole poi
mani. Il coprire le commettiture delle tavole con liste di  tela  fu invenzione, secondo il Vasari, di Margaritone d’Arezzo
superficie d’una  tela  in tal modo preparata non si può disegnare né con il lapis
si ha l’abitudine di abbozzare con la carbonella sulla nuda  tela  bisogna procedere nel modo seguente: si disegnerà a carbone
modo seguente: si disegnerà a carbone o a matita, quando la  tela  è soltanto preparata a gesso e prima di dare la seconda
disegno asciuga in qualche minuto, allora si dà a tutta la  tela  la seconda mano di colla e le due mani d’emulsione; tanto
e senza che la pittura sembri un abbozzo. Lavorando sulla  tela  incerata bisogna avere a disposizione un gran numero di
una volta lo straccio si cancella tutto fino alla nuda  tela  e si può ricominciare così a dipingere sopra una superficie
a dipingere sopra una superficie perfettamente pulita. La  tela  incerata però non sopporta una lunga lavorazione; bisogna
di trasparenza e di luminosità interna. Per dipingere sulla  tela  incerata il miglior mezzo è l’olio di papavero mescolato a
 tela  a gesso stropicciandola fra le dita non deve abbandonare il
piglia una  tela  non assorbente, cioè preparata a olio, della grana che si
il primo impasto dev’essere piuttosto spesso. Su tale  tela  si disegna a carbonella accuratamente tutto ciò che si vuol
a parti eguali; con questa soluzione si spruzzerà bene la  tela  con un vaporizzatore; così la tela sarà più piacevole a
si spruzzerà bene la tela con un vaporizzatore; così la  tela  sarà più piacevole a lavorarsi poiché la soluzione
che secco, indurisca troppo, si toglie l’elasticità e della  tela  e dell’imprimitura.
 tela  così spruzzata (la soluzione asciuga dopo qualche minuto) è
uso tuttora. Ecco quindi come si procede per ottenere una  tela  avente i requisiti sopramenzionati.
 tela  migliore è quella di canepa, non troppo unita nè troppo
vetrata o pomice evitando di impoverire oltre misura la  tela  del gesso per non dovere fare dei rappezzi difficili da
delle tele calcando sullo stucco ancora molle del rappezzo  tela  simile a quella del dipinto, perchè secco lo stucco, il
col pennello si adagi come se applicato alla trama della  tela  originale. Minuziosi avvertimenti occorrono per cosiffatti
un po’ fragile; con tale tempera è meglio non dipingere su  tela  tirata sopra il telaio. Solo le tavole e i cartoni forti e
 tela  preparata così sarebbe una tela a gesso molto assorbente.
tela preparata così sarebbe una  tela  a gesso molto assorbente. Per dargli quelle qualità di cui
e con un pennello largo e morbido si spennellerà bene la  tela  tenuta sempre orizzontale. Si lascerà asciugare e si darà
che passandovi la mano sopra non vi resti dell’olio, la  tela  è pronta per dipingerci sopra.
pochi palmi di  tela  purchè comprendano i caratteri più salienti dei mezzi
il vetro si dovrà collocare davanti al dipinto se prima la  tela  ed i colori non siano perfettamente asciutti.
questo caso bisogna sempre scegliere una  tela  dalla grana sottile perché il pennello scivoli con
di una parte del dipinto si raschia bene fino alla  tela  e si ricomincia. Bisogna usare i colori così come vengono
lascia asciugare per almeno un mese. Non bisogna voltare la  tela  contro la parete quando la si mette ad asciugare; bisogna
dalle riprese del lavoro tanto spesso improvvisato sulla  tela  senza studi o cartoni per l’insieme delle linee e gli
una  tela  così preparata i tratti col pennello si possono fare
ad olio adagiato sulla imprimitura della tavola o della  tela  riceve la maggior quantità d’ossigeno dal lato libero in
per quanto profusamente dispensata sulla superfice d’una  tela  dipinta ad olio.
quindi si schiacciano al torchio ponendole in un sacco di  tela  o tra fogli di carta. L’olio che ne esce è di colore
prepara, come nel sistema precedente, sopra una  tela  assorbente uno sfondo unito. Questa volta però è meglio
ottenere dei belli effetti non coprendo interamente la  tela  ma lasciando scoperte, verso i lati, alcune parti del fondo
pure evitare, come alcuni fanno, di spruzzarlo sulla  tela  con un vaporizzatore: ciò può soltanto servire a copisti o
il tono del quadro da museo. Ma quando si dipinge sopra una  tela  non assorbente per rendere il prosciugamento dei colori più
vigilanza perchè non si sovraccarichi troppo la carta o la  tela  di colore, essendo evidente che tutto il colore che sporge
fresca e naturale: e mischiarsi con tutti i colori. Io in  tela  bianca dipinsi un San Francesco di Sales d’un braccio
senza guastarsi il disegno nè distaccarsi il colore. La  tela  restò inzuppata delle cere colorite. Il colorito dopo
davvicino. A facilitare gl’impasti, dipingendo sulla  tela  si può bagnarla di dietro, ma sul muro a meno di agire con
per segno come eseguiva un quadro, dal modo di preparare la  tela  o la tavola sino alla vernice finale. Più pratici sono i
osservò come tutte le pitture sia su legno che su  tela  avessero una preparazione bianca, ma che però le tinte non
basso e lasciando come sfondo la preparazione grigia della  tela  che finito il lavoro si rischiarerà leggermente in alto
disquamazioni. Anche per questa tempera sul muro o sulla  tela  l’imprimitura migliore è il gesso con colla o la semplice
tutto lo strato dei colori per raggiungere la carta o la  tela  e stabilirvi uniformemente l’aderenza, nè ciò sia possibile
pulito sfregare forte la parte raschiata fintanto che la  tela  si riscaldi alquanto. Finalmente, subito dopo, rifinire la

Cerca

Modifica ricerca