per assurdo, È carcere, mentre quello del Bernini è paesaggio e teatro: non ci si sta bene, dentro, e per sfuggire alla strettoia non ci sono che
Pagina 214
, superfici traforate, aperte su spazi minori e più oscuri: esattamente come le scene del teatro classico, per esempio dell’Olimpico. Si otteneva così il
Pagina 229
grotte muscose sacre alle ninfe. Ed è, ad un tempo, giardino e teatro: due termini paralleli, perché l’ordine del giardino sta alla natura come l’ordine
Pagina 243
teatro. Il decoro dell’ambiente infine si lega perfettamente con il carattere popolare del rione, è un addobbo: e non è inopportuno rammentare che
Pagina 246
sullo schema prefisso della natura ma sul diverso agire degli uomini, il teatro è, a dir poco, il miglior campo sperimentale della visione. Lo sviluppo
Pagina 340
teatro, nella stessa misura, rappresentano il connubio, non più il contrasto, di società e natura o, su un altro piano, di presente e storia: e sono
Pagina 342
movimento dei colori, della vita splendida della corte. Se la società è teatro, e la corte una società eletta, deve avere la sua scena e il suo pubblico. L
Pagina 344
’architettura e il teatro volevano insegnare a stare dignitosamente nella natura e nella storia; nel Seicento, a stare nell’ordine della Chiesa e dello Stato
Pagina 345
teatri, fin nelle prospettive sceniche; e forse la maggior opera dell’Alfieri fu il Teatro Regio di Torino. Infine il neoclassico dell’Alfieri (e non il
Pagina 354
Il motivo del nobile fanatico, che crede di intendersi d’arte ed è gabbato dall’antiquario imbroglione, è un motivo già sfruttato dal teatro del
Pagina 363
delle mode italianizzanti: dal teatro (Hogarth adora «The Beggar’s Opera», una satira del teatro all’italiana) al «bel canto», alla letteratura, al
Pagina 364
forma per servirsene ai propri fini, questa pittura ha le sue origini o i suoi precedenti nella letteratura e nel teatro molto più che nella
Pagina 373
, la preziosità dell’eufuismo elisabettiano, le cadenze convenzionali del teatro di corte rimangono così potenti nella sua opera che gli esegeti
Pagina 429
. Tutta la prima fase dell’opera di Shakespeare è una ricerca nelle fonti, da Seneca a Plauto, al teatro cortigiano della seconda metà del Cinquecento
Pagina 430
. Il volto è maschera; il «tipo» umano è l’eroe-attore, il teatro è il sito magico dove si rivelano gli archetipi umani che, nella ressa del mondo
Pagina 431
specialmente attraverso i suoi disegni e i suoi quadri che il nuovo modo di mettere in scena i drammi di Shakespeare passa dal teatro alla pittura, tanto da
Pagina 435
corporazioni artigiane; nel teatro, c’è la riforma del Goldoni. Più che innovazione radicale, ciascuna di queste riforme voleva essere revisione critica
Pagina 468
assimilato la pittura alla narrazione e al teatro; non e mai la cosa, ma una sua proiezione più o meno distinta sullo schermo della mente e su quello
Pagina 474
Canova, invece, non c’è prospettiva, illusione spaziale, scenografia, teatro. La forma plastica non rappresenta la figura, ma la sublima, ne trasforma
Pagina 475