stato più volte premiato dagli uomini saggi: ma più è stato premiato dalla natura che gli rende molto, dicendogli con un sorriso: - Io sono buona con te
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accostò alla bara e la toccò. I portatori si fermarono e Gesù pronunziò queste parole: - Giovinetto, levati! io te lo dico! - Il morto si levò a
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barca di Pietro. E fu proprio a lui che un giorno il Maestro, in presenza degli altri apostoli, con voce più che mai solenne, disse: - Pietro, su te
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altrimenti comprenderai fra qualche anno, quale era il mio dovere di Italiano. Diedi a te. a Libero, ad Anita, a Italo, ad Albania, nomi di libertà; ma
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Saltarono fuori, con grandi capriole e con grida che facevano sbellicare dalle risa, Baconchi e Rubino, due pagliacci. - Quello si chiama come te
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attribuite a te perchè non fili dritto. E basta che un ragazzo, od anche un grande, commetta un errore, perchè si creda che egli non sappia mai fare il suo
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tutte le case, anche le più povere, brillano gli alberi di Natale, e, in certe feste, le fanciulle che servono i dolci e il tè agli invitati, hanno
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mai capito nulla - si sentiva dire dal più grosso, Fafòn. - Io ho capito sempre come dieci di te - rispondeva Minghin. - E allora - domandò Fafòn
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