farti vedere. Ammettiamo, per un momento, che la natura non sia stata generosa con te, che non t'abbia donato quelle grazie che appaiono a prima vista
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tavola. Ci saranno molti invitati, perchè è la festa della signora. Tu siediti al posto che t'indicherà la padrona, quando le persone superiori a te
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che tu le sia amica:alla prima occasione sacrifica la tua amicizia al desiderio di far colpo, ostentando tutte le sue arti vicino a te, che te ne stai
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godermi la serenità mattutina, e sono balzata dal letto cantando. Poi, non so come, il mio pensiero è corso a te, Lidiuccia cara, e ho desiderato di
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quelle del ghetto. Mi fece ribrezzo; le dissi che avevo sbagliato uscio, e scappai via. 2 - Le Belle Maniere. Ah, Enrichetta! E'proprio per te questo
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servire il tè o qualche rinfresco, secondo la stagione. Per finire:non ripiegate neppure in casa vostra il tovagliolo. Sa di provinciale! Badate, io v'ho
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. CHE lunga lettera m'hai scritta! E quanto pepe ci hai sparso! Ci ho sentito, dentro, tutta l'impetuosa vivacità dello sfogo; ma te lo perdono per la
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gli occhi del cuore. E proprio il cuore mi dice, ora, di consigliarti i mezzi più semplici per creare fra te e chi ti sta attorno un'atmosfera calda di
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mai il nome senza farlo precedere dal titolo, non affibbiargli soprannomi, non ne imitare la voce o i gesti, non lo deridere, non te ne
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. Ti sarà difficile, non nego, il frenare qualche volta un moto istintivo d'uggia o di rivolta nel trattare con qualcuna diversa da te e per
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i denti, non schizzar fuori gli occhi, come se tu volessi gettarli sul foglio. Leggendo, poi, non pronunziar forte le parole:pensa che, con te, ci
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dove ti trovi in compagnia d'altre alunne, per le scale, nel corridoio dove passi, nella classe stessa, sii educata; non essendo tale, offenderesti te
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importante te l'ho serbata all'ultimo:è un ammonimento soave e grande, come una benedizione. Tienti stretta al cuore la tua religione, ch'è la più
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assentimento o la sua meraviglia per il tuo acume; se tu le dici che splende un magnifico sole e fuori diluvia, lei non ti dà torto; se apre bocca, te ne
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quattr'occhi che cosa ci hai rimesso del tuo, che cos'hai sacrificato di te stessa. Arrossisci? Non sai mentire, e ne godo per te. Ebbene, allora
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attorno a te. Fa'che la noia - questa terribile nemica delle donne - non trovi mai le tue mani e il tuo pensiero disoccupati; essa striscerà quatta quatta
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gattamorta; e infine, se proprio la tua timidezza dipende da eccessiva modestia, da troppo scarso sentire di te, da sfiducia nelle tue forze, allora
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combattuta. Ma non tutti credono, come te, necessario far trasparire dal viso, come da una porta a vetro, quello che avviene nell'intimità della loro
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ascolta; non consoleremo chi piange per un lutto recente con frasi inconsiderate: "Era cosi vecchio. . . Piuttosto che penar tanto. . . Devi pensare a te
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con suo marito. . . . io sono dovuto andare a trovarla. Parlando, m'ha domandato di te, m'ha pregato di condurti a casa sua; infine, vedendo che tu
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visitatrice. Ci sono tanti occhi nel salotto, che qualcuno può cascare su di voi e giudicarvi farfalline. Se la padroncina servirà il tè, aiutatela a
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