spalle per avvicinarsi a Feliciano che studiava coi gomiti appoggiati sul tavolino e la testa sui pugni. - Insomma, te ne lavi le mani anche tu
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la notizia: - Il vostro palazzo è crollato; Dio Io ha scosso dalle fondamenta e vi ha seppellito tutti - quel giorno farò cantare un Te Deum!... Non
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! In nome di Colui che me n'ha dato potestà, ego te absolvo!... E ora che intendi di fare, figliuola mia? - Voglio andar via, lontano, Suora di Carità
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tesoretto di cinquecento lire rivelatogli dalla sua povera mamma poche ore prima di morire. - Le ho accumulate soldo a soldo, per te; fanne buon uso
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dunque? - soggiunse il vecchio. - Per chi ti affanni? Dovresti avere in casa e qui una persona interessata al pari di te, invece di una serva o di una
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farsi scorgere, e non riuscisse. - Ma che cosa hai? Rispondi.... - Che te n'importa? - ella balbettò. - Come, che me n'importa? - Ti sei forse degnato
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volta e lo fissava. - L'hai ancora con me? - Non l'ho con nessuno, nè con te, nè con me! Se mai.... - Con chi dunque? - Con la mia stella! - Son io la
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. Avanti! Questione di pagnotta! Ego te absolvo in nomine.... E gli trinciò sul capo l'assoluzione.
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stomaco! - egli aveva la sfacciataggine di rispondergli: - Beato te, che puoi vivere due giorni senza mangiare! Io, vedi, ho fatto colazione due ore fa
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devo fare dunque? - rispose il notaio stizzito. - Crepare là dove stai. Tanto, siamo vecchi. Non te ne accorgi?
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testa! Ti farà uscir dal cervello il sangue pazzo! - Lasciate che me la spacchi! - Te la spaccherò io prima di lui! - Spaccàtemela! Intanto il cattivo
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Angelo, ed è bello come il suo nome. Quest'altro, ventidue mesi; si chiama Nino. - Come te, - disse la donna al marito. - Prendiamo questo; sia fatta
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pretendi di riaverlo?... Niente affatto. Anzi, ora che so l'infamia da te commessa, ti afferro e ti metto in carcere! - Ecco quel che dovrebbe dire la
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vedere se passa Zitu! C'è due soldi per te; vieni a dirmelo sùbito in Pretura. Siccome i soldi glieli dava soltanto quando il ragazzo gli andava a dire
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avversario, Domineddio avrebbe dovuto punirla. Non desiderare agli altri il male che non vuol fatto a te stesso. Non si è cristiani battezzati per niente. Se
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io non ne ho voglia. - La Trisuzza dello Storto non è scappata con te? - La Trisuzza? Chi l'ha detto? Quell'infamaccio dello Storto? - Figlio mio
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signor don Pietro, lascia fare a lui che ha cervello più di te e buon cuore più di tutti. La Trisuzza era in casa di voscenza e in casa di voscenza
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fosse tornato nell'arca. Il corvo era Tinu Mèndola. Non si era fatto vivo. Manteneva la parola detta alla Trisuzza: "Te ne vai? Bada! Non mi vedrai più
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