Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"

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Capuana, Luigi 12 occorrenze

? Vuoi del polmone? - Meo! Meo! Meo! Neppure il Re capiva. All'ultimo, stizzito, afferrò un bastone per farlo in pezzi: - Te lo do io il meo, meo! La

te. Il marito era manesco, e la donna, appena egli andò via, si mise a cercare attentamente, per non essere picchiata. Cerca qua, cerca là, non ci fu

me! E la sorella, inviperita: - Te la do io la nonnina! E picchia. .... - Te la do io la nonnina! E picchia. Le lasciò le lividure. La notte, la

Regina! Dovresti andare a ammazzare tuo fratello com'egli tentò di ammazzar te. - E se non riesco? - Con l'anello di mio padre si riesce a tutto! Dovresti

, brontolando: - Dove vado e donde vengo, C'è la pioggia e soffia il vento. Tu col vento ci verrai, Con la pioggia te n'andrai. La toccò col bastone

domani non gli porti la Trottolina parlante, guai a te! Il tornitore andò via più morto che vivo. - Ah! Poverino a me! Come fare una Trottolina che parli

nostra disgrazia! Questa è una ciocca dei suoi capelli; te la manda per ricordo. - Tienti l'oro per te; a me i suoi capelli mi bastano. Li baciava

l'ha data una Fata. Dice: Se sposi un altro, guai a te! - Regalo d'una Fata, non può essere cosa cattiva - pensò il Re. E invitò i tre Reucci per

te. - Berrò io la prima. - No, berrò io. Cominciarono a leticare. - Non hai fiducia in me, marito mio? - E tu? - Io ti ho sempre voluto bene; ho fatto

dovresti fargli la coda d'oro, Gessaio. La mattina dopo egli si presentò con l'asino a palazzo. - Maestà, son venuto pel mio carico d'oro. - Te ne do

collana da Regina, non da contadina mia pari. - Sei Regina anche te, Regina di tutte le cuoche. E gliela mise al collo con le proprie mani. Ogni giorno

nascondi le mani? La bambina, tremante, le mostrò le mani. - Oh, che brutto anello! É di rame. Te ne darò uno d'oro. - Questo mi piace e mi basta. La

Oro Incenso e Mirra

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Oriani, Alfredo 8 occorrenze

, un giorno il mondo ti riconoscerà per uno dei suoi grandi. Napoleone I era pallido come te, i capelli di lord Byron erano ricciuti come i tuoi: tu

fanteria declamerebbe oggi così? - E siccome Giuda piange, Maddalena per consolarlo gli dice anch'essa il proprio giudizio: "Innanzi a te Egli è già un

Fior di sambuco. Io filo intorno a te come fa il baco Per chiudermi e morir dentro il tuo buco. Vociò Mengo, il carrettiere toscano, picchiando il

degrado cedendoti, ma tu rimani più basso di me. Che cosa ti avevo io fatto, cattivo soggetto? Eri bello, venni da te al veglione; e poi mi avevano

duecentotrent'anni ti sei inginocchiato al mio altare pregando non per te. - Oh! Maria, Maria! - egli singhiozzò. Ma l'altra seguitò con voce più dolce: - Tu

per la patria? - replicò con voce stridula. - Sai che cosa ti darà la patria, dopo? - Non voglio niente io. - Te lo darà ugualmente: ti darà la galera

scappi ti do un bacio qui. - Scemo! - Te lo do. - Me ne vado. Egli la seguì; nel secondo gabinetto, pei fumatori, non v'era alcuno; allora

così serena le diceva dolcemente: - Ecco che ti annoi! te lo avevo predetto. - No, mia cara, sono anzi contentissima, è una giornata deliziosa. In quel

I FIGLI DELL'ARIA

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Salgari, Emilio 25 occorrenze

Quando Rokoff e Fedoro, dopo una tranquilla dormita, uscirono dal fuso, videro il capitano che stava esaminando attentamente le piante del che

uno spettacolo, Fedoro? Io ne ho fin troppo, te l'assicuro. - Quando saremo a casa di Sing-Sing, non dirai più così. - Troveremo almeno da mangiare

confidenza, seguirono subito il ricco negoziante di , attraversando lunghi corridoi sulle cui finestre brillavano miriadi di lanterne di carta oliata e

applicare anche a noi quelle torture? Parla, Fedoro! - No ... non è possibile - rantolò il negoziante di , che aveva l'aspetto d'un pazzo. - No ... una

, scrollando la gabbia e cacciando il bambù negli occhi dei più vicini. - Prendete! A te zucca fessa! Non avrai più bisogno degli occhiali! Ci volete

si è adagiato il mio "Sparviero"? In mezzo a una piantagione di ! Signor Fedoro, voi sapete di certo prepararlo. Ne faremo una buona provvista

sono per venire qui ad acquistare cinquecento tonnellate di . - Siete un negoziante di , voi? - Sì, e la mia casa si trova a Odessa. - Siete venuto

cruda. Immaginatevi che non conoscono nemmeno il ! - Io non farò onore a questo pasto da cannibali - disse Fedoro. Abbiamo le nostre provviste e

bizzarri! ... - Non dico il contrario. - L'altra volta, per esempio, l'aveva col e come hai veduto, per procurarselo, per poco non comprometteva la

salsa? - Sarà impossibile saperlo. Assaggia, amico Rokoff. - Non è cattiva, almeno alla mia bocca. - Allora divoriamo, finché si scalda l'acqua del

invece, con quel capitombolo, avete salvato la pelle. - Non ci voleva che un cosacco per decidermi, signor Rokoff. - Anch'io senza di te non avrei mai

questa prova d'amicizia. Signor Fedoro, voi siete venuto per un grosso acquisto di . - Ve lo scrissi già. - Cinquecento tonnellate rappresentano una

russo o inglese o italiano ... Italiano! Ha un accento così dolce che lo riterre per tale, Rokoff. Non te ne sei accorto? - Infatti la sua pronuncia mi

sorseggiare una eccellente tazza di , che il capitano aveva preparato servendosi d'una lampadina ad alcool. Lo "Sparviero" intanto s'innalzava lentamente

risparmiare le cartucce, almeno fino a quando avremo raggiunto o superate quelle colline. - Rokoff - disse Fedoro. - A me il cavaliere di destra; a te quello

vita fra le preghiere, le tazze di e i bicchierini d'acquavite calda. Un brutto giorno, quando meno se lo aspettano, dietro un comando del reggente

, mio caro Fedoro. Questa volata verso il nord mi è sospetta. - Verso il nord-ovest - corresse il negoziante di , gettando uno sguardo su una

barche che servono pel trasporto del riso o del e che sono, di solito, così numerose sull'Hoang-ho. - Si vede che non hanno rinunciato alla speranza di

pellegrini. - E gli abitanti? - Sono così idioti da credere a tutte le panzane che smerciano i loro Lama. - E come te la sbrigherai colla predica? - Non lo

e d'altronde so che voi siete uno dei più ricchi negozianti di della Russia meridionale e che il vostro amico è un ufficiale dei cosacchi. Tali

me e d'incaricare il mio rappresentante a Hong-Kong di acquistare il che io non ho potuto avere dal defunto Sing-Sing. - Una cosa facilissima

... è il freddo e anche l'emozione - rispose il russo - e poi non so nuotare ... grazie Rokoff. Senza di te l'acqua mi avrebbe trascinato via. Che salto

Siberia - disse Fedoro. - Tu sai e te lo dico senza che tu abbia ad offendertene, che i cosacchi sono i tormentatori di quei disgraziati, anzi i loro

occhi si aprirono. - Dove ... sono ... io? - chiese con voce debole. - Rokoff ... capitano ... - Eccomi, sono presso di te - rispose il cosacco

, perché vedo che il capitano ride a crepapelle. - Io non so, ma vedo una cosa. - Quale? - Che la principessa, a poco a poco si avvicina a te e che non

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