Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il romanzo della bambola

222179
Contessa Lara 13 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • paraletteratura - romanzi
  • UNICT
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simpatico in quell'avvicinamento, e rispose nella loro lingua ignota a noi: - Grazie, Orlando, grazie. Vicino a te, mi sembra d'essere più sicura, più

Pagina 105

povera gente così buona e sincera, non rimpiango nulla nè nessuno - dichiarò Orlando. - E poi ho te! Che cosa potrei desiderare di più? La Giulia lo

Pagina 117

babbo te la porta! - le susurrava il padre dal canto suo. Il dottore faceva meno complimenti, si sa: - Bisogna che prenda la medicina, non c'è rimedio

Pagina 21

! - Un mantello di velluto bianco non è adattato a Camilla, e il velluto non si può tingere - osservò la signora Amalia. - Prendilo, qualcosa te ne farai

Pagina 41

c'è per terra il tappeto - disse la bambina alla pupattola - tanto io ti porto sempre in braccio. I piedini non te li freddi. - E ripetè con accento

Pagina 45

piagnucolante, alla quale ella badava a ripetere: - Te ne compro un'altra, se sei buona, te ne compro un'altra! - No, voglio quella, io, quella che prende

Pagina 5

è per te! - e le appuntò la rosa fra' capelli, in mezzo alle trecce calate dietro l'orecchio. - Se tu vedessi come sei bellina! - soggiunse giungendo

Pagina 53

esperte, quando lo colpì la bambola, ch'egli afferrò subito, come una preda. - Lascia stare, Attilio - ordinò il rigattiere. - Quella non è roba per te

Pagina 75

trionfalmente in braccio la pupattola. - Te lo dico io che cos'ha - intervenne a dire ad Attilio una amica della Rachele. - Tua sorella ha affittata la

Pagina 81

- te l'hanno insegnata o non te l'hanno insegnata, la buona creanza? Or dunque rispondi una buona volta! Non ti voglio mica mangiare, io! A quella

Pagina 92

- Ho capito, via! con te bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato. Ah, bella cosa il viaggiare! Eravamo, figùrati, una compagnia di

Pagina 93

tristezza nel cuore della povera Giulia. - Capisco - riprese Orlando - a te rincresce d'aver perduto gli agi, la bellezza, tutto ciò che a molti sembra

Pagina 97

? - domandò la Giulia, non riuscendo a dissimulare una certa amarezza. - Bella, non dico: intanto era meno bianca di te. E poi le piaceva troppo di

Pagina 97

Il romanzo della bambola

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Contessa Lara 13 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • Verismo
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simpatico in quell'avvicinamento, e rispose nella loro lingua ignota a noi: - Grazie, Orlando, grazie. Vicino a te, mi sembra d'essere più sicura, più

Pagina 105

povera gente così buona e sincera, non rimpiango nulla nè nessuno - dichiarò Orlando. - E poi ho te! Che cosa potrei desiderare di più? La Giulia lo

Pagina 117

babbo te la porta! - le susurrava il padre dal canto suo. Il dottore faceva meno complimenti, si sa: - Bisogna che prenda la medicina, non c'è rimedio

Pagina 21

! - Un mantello di velluto bianco non è adattato a Camilla, e il velluto non si può tingere - osservò la signora Amalia. - Prendilo, qualcosa te ne farai

Pagina 41

c'è per terra il tappeto - disse la bambina alla pupattola - tanto io ti porto sempre in braccio. I piedini non te li freddi. - E ripetè con accento

Pagina 45

piagnucolante, alla quale ella badava a ripetere: - Te ne compro un'altra, se sei buona, te ne compro un'altra! - No, voglio quella, io, quella che prende

Pagina 5

è per te! - e le appuntò la rosa fra' capelli, in mezzo alle trecce calate dietro l'orecchio. - Se tu vedessi come sei bellina! - soggiunse giungendo

Pagina 53

esperte, quando lo colpì la bambola, ch'egli afferrò subito, come una preda. - Lascia stare, Attilio - ordinò il rigattiere. - Quella non è roba per te

Pagina 75

trionfalmente in braccio la pupattola. - Te lo dico io che cos'ha - intervenne a dire ad Attilio una amica della Rachele. - Tua sorella ha affittata la

Pagina 81

- te l'hanno insegnata o non te l'hanno insegnata, la buona creanza? Or dunque rispondi una buona volta! Non ti voglio mica mangiare, io! A quella

Pagina 92

- Ho capito, via! con te bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato. Ah, bella cosa il viaggiare! Eravamo, figùrati, una compagnia di

Pagina 93

tristezza nel cuore della povera Giulia. - Capisco - riprese Orlando - a te rincresce d'aver perduto gli agi, la bellezza, tutto ciò che a molti sembra

Pagina 97

? - domandò la Giulia, non riuscendo a dissimulare una certa amarezza. - Bella, non dico: intanto era meno bianca di te. E poi le piaceva troppo di

Pagina 97

I PIRATI DELLA MALESIA

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Salgari, Emilio 12 occorrenze

cacciandosi le unghie nelle carni. - Non ti ricordi più del disgraziato Tremal-Naik, del cacciatore di tigri della jungla nera? Ritorna in te, Ada, ritorna in

Kammamuri, poi disse alla nipote: - La mia missione finisce qui. Tutto quello che ho potuto fare per te, senza compromettere il mio onore di marinaio

, finalmente ti rivedo!.. - gridò il buon portoghese, che non era meno commosso. - Temevo di non abbracciarti mai più! - Non ci lasceremo più, Yanez, te lo

, capitano, che non è morto? - Te lo garantisco - rispose Sandokan. Il maharatto appoggiò una mano sul petto di Tremal-Naik. - Il suo cuore non batte - disse

di Tremal-Naik? - Nulla, Kammamuri. Ho interrogato parecchie persone, ma senza esito. - Povero padrone - mormorò Kammamuri. - Lo salveremo, te lo

modo? - Te lo narrerò camminando. - Uscirono dalla taverna. Il portoghese si mise dinanzi e Kammamuri lo seguì, tenendo per la briglia il cavallo

verso la costa. - Chi ha con sé? - Due uomini che mi sono fedelissimi. - È ancora pazza? - Sì, Yanez. - Povera Ada! - Guarirà, te lo assicuro. - In

. Mio caro Principe, ci aiuti molto bene. Te ne sarò grato. Facendosi largo coi gomiti e non di rado coi pugni, dopo cinque minuti giungeva nella piazza

Sandokan. - In qual modo? - Te lo dirò quando avremo liberato Tremal-Naik. - Verrà con noi quella disgraziata? - Sì, Yanez. Durante la nostra assenza gli

, giovanotto ... - Non ci odo da questo lato. - Capisco, tu vuoi fare il sordo. Uhm! ... Chissà che cosa c'è sotto! ... Quella ragazza che hai con te

graziosamente. - Non so che cosa farne. Ti domando altre cose. - Quali? - Odimi bene, amico mio. Io voglio sapere molte cose da te e se mi risponderai

. - Il nemico qui! ... - esclamò coi denti stretti. - Qui, in questo momento! ... James Brooke, guai a te! Tirò la scimitarra, terribile arma nelle mani

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