Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: te

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non la pace e la salvaguardia che mi verrebbero da te, ma  te  solo, te, te, te! Aspetto tue lettere con la sete di Agar
qui vicino. Che  te  ne importa? Meglio sarebbe per te che non tornassi più.
qui vicino. Che te ne importa? Meglio sarebbe per  te  che non tornassi più.
 te  la godrai!... Mala fine, Signore!... Rottura di collo,
Mala fine, Signore!... Rottura di collo, Signore!... Non  te  la godrai!
 te  ne eri accorto?
Signore t'aiuterà;  te  lo meriti
 te  la godrai! No! No! Fuoco dall'aria,Signore!
Mariano mio! Non ho che  te  al mondo!
E il danno che si fa a me non lo fanno a  te  pure?
storia del lupo può farla bere a  te  che sei una sciocca, tuo marito!...
 te  ne importa di quel che dice lei, se non mi vuoi far morire
le dir nulla!... È in un momento cattivo... Si parlava di  te  or ora... Aveva anche cominciato a ridere... poi, tutt' a
mettevi sulla porta, e mi ridevi!... Con un marito che non  te  lo meritavi, e lo cambiavi pel primo che passava!...
va intorno a far delle sue. Ma stavolta ci lascia la pelle,  te  lo dice compare Lollo !...
Ma l'altro, non udendo risposta: - Insomma - urlò -  te  l'hanno insegnata o non te l'hanno insegnata, la buona
risposta: - Insomma - urlò - te l'hanno insegnata o non  te  l'hanno insegnata, la buona creanza? Or dunque rispondi una
Nino è geloso... Guardate che faccia scura!... Non  te  la tocco neppure con un dito. Ci ho qui un pezzo di moglie
ti abbandono, se tu non mi metti colle spalle al muro. Ma  te  l'ho detto: voglio essere padrone di fare quel che mi pare
L'hai infinocchiata questa povera figliola? Non  te  la meriti, com'è vero Dio! È una pasta d'angeli.... E tu,
Ho capito, via! con  te  bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato.
tutti al Bambino, per quando si sveglia. — Oh, amore santo!  Te  ne darò degli altri per te. — Sì, zia! La risposta fu così
arriva. Eh, ti piacciono i dolci? — Piacciono anche a te;  te  li fai tu stessa. — Ma io non ne mangio. — Perchè? Sei in
cuore della povera Giulia. - Capisco - riprese Orlando - a  te  rincresce d'aver perduto gli agi, la bellezza, tutto ciò
del morto la sua gamba zoppa appoggiata al bastoncino —  te  tec, te tec — e fiutava la roba complessivamente, con una
morto la sua gamba zoppa appoggiata al bastoncino — te tec,  te  tec — e fiutava la roba complessivamente, con una vaga
gambe del morto e il coltroncino di seta. Lo zoppo girava,  te  tec, te tec, con una preoccupazione fissa che alla fine
morto e il coltroncino di seta. Lo zoppo girava, te tec,  te  tec, con una preoccupazione fissa che alla fine traboccò :
vinto dai primi attacchi del sonno. Ma sobbalzò, udendo il  te  tec, te tec, ripercosso sull'ammattonato della stanza
primi attacchi del sonno. Ma sobbalzò, udendo il te tec,  te  tec, ripercosso sull'ammattonato della stanza vicina. — Che
dove le narici sole fremevano a guisa di segugi in caccia.  Te  tec, te tec... La testa da satiro dello zoppo apparve in
narici sole fremevano a guisa di segugi in caccia. Te tec,  te  tec... La testa da satiro dello zoppo apparve in mezzo a
di mezza cerimonia, estate, il modestissimo mio libro  te  Io dirà, non come un sermone, non come un ammonimento,
bambola! - si metteva a strillare. - Un giorno o l'altro  te  la butto dalla finestra, e così è finita la storia! La
giornata, eh? - seguitava la bimba - ma noi non usciamo.  Te  ne importa? No? Neanche a me. Tanto, stiamo insieme. Ora ti
Così non rido mai, non canto mai. Ma quando non avevo  te  stavo peggio, sai!... La pena mi restava nel cuore, e mi
avresti dovuto contentarti della cassa del comune....  Te  la saresti cavata, senza darti nessun pensiero, senza un
Sofia lo prese congedando la cameriera. - Leggilo,  te  ne prego - esclamò Maria vedendo che il bigliettino
quanto basta, appena per respirare. - Ma io... - Cara, non  te  ne faccio una colpa. È press'a poco la vita di quasi tutte
vasta come un tempio, nuda e fredda come una prigione... -  Te  la ricordi? Ebbene in quella sala austera, in quella sala
madre, fu la fede del mio avvenire... io non avevo che lui!  Te  lo immagini questo amore serio e profondo? Lo vedi crescere
stanza vicina, aggiunse. - Ma chi hai dunque sposato? - Non  te  l'ho ancor detto? Vedilo, il professore Emanuele Campo...
Dunque.... dunque un onore per te, se vengo da  te  anche a credito. Forse il cavalier Mazza non pensava niente
e non riuscisse. - Ma che cosa hai? Rispondi.... - Che  te  n'importa? - ella balbettò. - Come, che me n'importa? - Ti
la verità.... Quel fazzoletto ti sta troppo a cuore. Chi  te  l'ha regalato?... Un'amante? - Oh? - Qualcuno che ti preme
t'inganni! O via il fazzoletto.... o via io! - Marina!...  Te  ne prego: non ne parliamo più! - Ti costa molto dunque il
signor don Pietro, lascia fare a lui che ha cervello più di  te  e buon cuore più di tutti. La Trisuzza era in casa di
al basto delle nostre bestie; non abbiamo sella noi. -  Te  ne vai? - disse Tinu vedendo che la Trisuzza si rizzava in
Trisuzza si rizzava in piedi, aiutata da massaio Marrana. -  Te  ne vai? Bada! Non mi vedrai più! Ella continuava a
poteva. — Perchè? — domandò, dopo aver guardato i soldi. —  Te  ne comprerai tante chicche. Era così meravigliato, che non
aveva fame, e ora ne hai dati parecchi a un bambino che non  te  li aveva chiesti, che certamente non ne aveva bisogno, e
no: è impossibile: non avrei coraggio. - Fa' come vuoi; io  te  lo dico per il tuo bene, e chi sa che un giorno tu non
letizia mia! Calpestami sotto i tuoi piedi! Morire per  te  è la sola cosa degna di essere ambita! Poi, con una
cervello il sangue pazzo! - Lasciate che me la spacchi! -  Te  la spaccherò io prima di lui! - Spaccàtemela! Intanto il
a distribuire schiaffi e pugni come un pazzo furioso. - Ah!  te  lo do io il figlio di Caniglia! Te lo do io Bacarella! Te
un pazzo furioso. - Ah! te lo do io il figlio di Caniglia!  Te  lo do io Bacarella! Te lo do io Rumasuglia! Civette!
te lo do io il figlio di Caniglia! Te lo do io Bacarella!  Te  lo do io Rumasuglia! Civette! Screanzate! Ah! Ah! Inseguiva
si rivolgeva a questa o a quella, a Lisa sopratutte: -  Te  lo do io il flglio di Caniglia! A quel morto di fame fa
figlio Matteo si marita con la Rosa di massaro Ignazio? - A  te  cosa t'importa? - Niente, dico per semplice curiosità. Ma
provava quell'incognito che ti passò d'accanto senza che  te  ne avvedessi. Sentii stringermi il cuore da una mano di
« - Ma sei pazza... calmati, amor mio... « - Oh no!  te  lo chiedo ginocchioni... promettimi... promettimi che tu mi
promessa... se ciò può servire a calmarti... ebbene!... io  te  la do. « - Oh! grazie, grazie! - esclamai baciandolo in
« - Oh no! tu non mentisci... o piuttosto tu vuoi ingannare  te  stesso, perchè hai pietà di me... Grazie, Pietro! « - Io
Pietro!... confessalo che non mi ami più!... « - Narcisa!  te  ne supplico... queste parole mi fanno male! - m'interruppe
giammai, e che formano ora il mio inferno... Eppure,  te  lo giurò sul mio onore, io non mi trovo colpevole... no!...
nulla a godere sulla terra. Bisogna che io mi allontani da  te  per qualche tempo, ch'io torni a dubitare della felicità
speranza fin anche di questa felicità, per esser pazzo di  te  come ero quando passavo le notti innanzi la tua casa senza
tegolo che gli piove in casa? - Lui? Ma nulla affatto,  te  lo assicuro; è l'essere più freddo dei due emisferi. Una
in una cameretta accanto alla mia.... è piccina, ma  te  la accomoderemo per benino, vedrai. Fa come se fossi in
!... — risposi ridendo. E l'altro subito lo rimproverò : —  Te  lo dicevo ? Sarebbe stato meglio venire in carrozza.