Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: te

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hai fatto qualche cosa che è male, non senti dentro di  te  un rimprovero, un rimorso? Oh sì! Prima che i genitori o il
bene, oppure ti sgridino, se fosti cattivo, c'è dentro  te  stesso chi ti avverte del bene e del male che hai fatto. E
ti insegna a diventare uomo, a farti cioè onesto, utile a  te  stesso, alla famiglia ed al prossimo. Interroga sempre la
con lui si direbbe il contrario. Se gli chiedi un servizio,  te  lo fa con mal garbo; se lo riceve da altri, non dice un
di una piantina che vive sola in un cortiletto. E a  te  cosa piace ancora? — Il rosso delle palline del grande
con te, qualche volta. — Qualche volta, dici? Io con  te  verrò sempre a giocare, se ti farà piacere! Io so cento
Baconchi e Rubino, due pagliacci. - Quello si chiama come  te  - disse Anselmuccio ridendo. - No! io mi chiamo Cherubino e
i due pagliacci cominciarono: - Io sono più furbo di  te  - disse Baconchi. - Facciamo la conta che io sono più furbo
Baconchi. - Facciamo la conta che io sono più furbo di  te  - rispose Rubino. Fecero la conta. Tre pari. Rifecero. Zero
Ama il prossimo come  te  stesso. Il tuo affetto non si deve limitare alla famiglia.
accogli nel tuo cuore la carità: ama il prossimo come  te  stesso. Questo amore ti darà le più dolci consolazioni
anche asilo notturno. Qui ci sono dei ragazzi come  te  e come me. Perciò entriamo senza tante cerimonie nel grande
Come? Non conosci questi ragazzi? Un po' di pazienza e  te  li presento. Mikro e Makro... Hai indovinato! Son proprio
tuo bel dialetto latineggiante io sia un po' innamorato: a  te  che qualche volta, parlando italiano, alzi le scale invece
fichi d'India maturi, e occhi cattivi gli occhi e malati; a  te  che parti al villaggio, e torni da campagna, e vai al
una dozzina d'esempi; mi dispiace d'esser troppo pochi; ma  te  ne potrei pienare più pagine. A si biri, piseddu. - Come? A
ama di profondo amore la famiglia, e sia una gioia per  te  ogni sacrificio che devi fare per essa. 3.Ama eziandio il
gioia, è salute, è ricchezza. 14. Non crederti sapiente da  te  stesso: ascolta il savio, e diverrai più savio. 15. Tra gli
esitava. Allora si fece avanti sua madre: — Topolino,  te  ne prego anch'io, risuscita il Re! — Poteva dire di no alla
il sole non ti oda! Un giorno un uomo disse proprio come  te  - Uf! questo sole! non potrebbe ritirarsi in villeggiatura?
e stavo osservando questo qui. — Ti farebbe comodo?  Te  lo regalo, a patto che per atterrarlo tu dia i colpi dove
uditi i sogni, disse al Re: - Con la luce del vero Dio, io  te  ne darò la spiegazione. Le sette vacche grasse e le sette
tutto, senza che ne perda bricciola. Quando lo dài intero,  te  ne spreca la metà, gettandolo nel letto. Col trinciarli,
in poco tempo tu paghi la spesa del taglia-fieno, e  te  ne avanza.
smaniarsi, e che bello! e che caro! e con più ne vuoi, più  te  ne metto. Ti basterà questo piccolo saggio, m'immagino. A
piccolo saggio, m'immagino. A noi, piccolo veneziano. A  te  pure, quando che parli italiano, vien fatto di ficcare il
non ti dar l'aria d'impeccabile, se dunque sciorino anche a  te  una bella lista di dialettismi comici che raccolsi a casa
dire dai tuoi concittadini: ce sto, me dài, ve prometto,  te  parlo, se dice, e io so' contento, e il tale non vo'
stare il magnassimo e il bevessimo per l' indicativo, che a  te  non c'è caso che sfugga; ma chi sa quante volte tu pure,
ma vedi un po' se dei modi citati non ne scappa qualcuno a  te  pure. Potrebb'essere. Se te ne scappa, sei prevenito;
citati non ne scappa qualcuno a te pure. Potrebb'essere. Se  te  ne scappa, sei prevenito; colpisci l'occasione per
una camicia arricamata non si nascondesse mai una birba!  Te  n' ho da metter fora dell'altre? No? Queste bastano? E
buon coltivatore, che io mi proposi di farti, scrivendo per  te  questo libro, aggiungi alla nettezza del corpo la nettezza
Tu vivrai sano e felice, se ogni sera potrai ricordare a  te  stesso, senza rimorsi, che «il miglior capezzale è una
bisogno, ma per vederla soltanto, per metterla in mostra a  te  stesso. Quando n'avrai bisogno davvero; saranno le tue idee
alla cella di quella che le conviene e le appartiene, e  te  le porteranno di volo sulla carta e alla bocca. E ti
che ti fosse suggerita da un altro, o come se scoprissi in  te  un altro te stesso, che parli e scriva una lingua più
suggerita da un altro, o come se scoprissi in te un altro  te  stesso, che parli e scriva una lingua più ricca, più
nel dizionario o nei tuoi appunti certi modi segnati da  te  un pezzo addietro, esclamerai: - Guarda! Questo m'era
restare gran tempo in luogo ove si fuma, senza portarne con  te  l'odore. Il cane, se va col lupo, impara ad urlare; chi
gridare: - Cavallino mio, aiutami! La mangiatoia d'argento  te  l'avevo fatta quand'ero Reginuzza. Se mi liberi dal
serpente e se riacquisto l'affetto del Reuccio mio sposo,  te  la farò d'oro e non ci sarà cavallo meglio trattato di te!
apostoli, con voce più che mai solenne, disse: - Pietro, su  te  io fonderò la mia Chiesa, e nessuna forza mai la potrà
ci dividono da lei... E guarda come ci sorride! Anzi, non  te  la prendere, come sorrida a me che sono alla tua destra di
spieghi che, se così fosse, non si disgregano attorno a  te  le
sola - rispose il baco - io lavoro per gli uomini e tu per  te  stesso. Io mi rendo utile agli altri e tu dai solamente
eredi. Se non vorrai fermarti nella tua casa, porterai con  te  metà della mia ricchezza in oro, pietre, spezie e stoffe
gli amici per sempre. — Sei stato via cosí a lungo, e già  te  ne vai? Sorrideva e li abbracciava in silenzio. Partí e
dal più grosso, Fafòn. - Io ho capito sempre come dieci di  te  - rispondeva Minghin. - E allora - domandò Fafòn fermandosi
e Gesù pronunziò queste parole: - Giovinetto, levati! io  te  lo dico! - Il morto si levò a sedere e cominciò a parlare.
ed acqua. La Reginotta piangeva: — Cardellino traditore,  te  e il tuo padrone! Per mantener la parola ora patisco tanti
curarsi d' aprirlo. E piangeva. — Cardellino traditore,  te  e il tuo padrone! — Non siamo traditori, nè io, nè il mio
disse: — Io so dove è andato il tuo figliolo, ma adesso non  te  lo dico, voglio che lo sappiano tutti dove vanno a finire
latta, vieni con gli amici del tetto sul grande albero: là  te  lo dirò. Non mancare! — E sparì. Subito Chiccolaggiú e la
voce minacciosa disse: — Se sai qualcosa, parla, e guai a  te  se menti! — Era Chiccolaggíú. — Dimmi dov'è il mio
menti! — Era Chiccolaggíú. — Dimmi dov'è il mio figliolo,  te  ne prego! — supplicò Cippicippi. — Amici, la verità è
Non diceva più un tu, neanche a pagarglielo. - Vieni  te  a ber la birra? - Se' stato te, se' stato! - Te mi vorresti
- Vieni te a ber la birra? - Se' stato te, se' stato! -  Te  mi vorresti canzonare! - Bandiva il dittongo uo da ogni
ancora! Mia signora, cos'era il sole, senza di te? E  te  lo grido: scomparsa è la disgrazia che mi opprimeva! Sono
La donna rispose: «O tu, che ho amato pur non vedendo di  te  che un elmo sigillato, di che fiato vai parlando? Perché
OGNUNO IL SUO MESTIERE - Queste matite non valgono niente!  Te  l'ho detto, mammina, di comprarmi i pastelli! - grida Nino
e vigore. Il bisogno di moto è maggiore alla tua età. Per  te  lo star fermo un quarto d'ora è un supplizio: mani,
temerità, e non coraggio. Infine lavora. Il lavoro, già  te  l'ho detto, è necessità, è dovere; ma è pur anche una
Conti e conti chiari. Il saper fare di conto è forse per  te  necessario altrettanto che il saper leggere e scrivere. Il
Parimenti se gli chiedi dei guadagni della stalla, egli  te  li trova nel registro del bestiame; come trova nel registro
qualunque delitto. Guàrdati dall'ira; soffoca dentro di  te  i cattivi pensieri d'odio e di vendetta. A chi ti ha offeso
- Vuoi andare a Palermo? - E chi m' insegna la via? -  Te  la insegno io - disse compare Sidoro. - Non potrai
vogliono sapere come si chiama? - Dirai un nome qualunque.  Te  la senti di andare fin là? Cuddu rispose affermativamente,
con un cenno del capo. - Devi portare questa lettera.  Te  la metterò in una scarpa, sotto una suoletta. Se
- Dove sta il Generale? - Hai capito? Dove sta il Generale?  Te  lo additeranno... Lo conoscono tutti. E, appena avrai la
e dall' inconsapevolezza dello sproposito. Ora, lascia che  te  lo dica, i tuoi figliuoli parlano con facilità ammirabile
tempo che stetti con voi non gl' intesi correggere, nè da  te  nè da tuo marito, neanche una volta. In casa vostra, per
di mode con la tua Eleonora, e trovai che ha preso da  te  tutta quanta la terminologia francese che tu hai presa
ch'egli non deve tramandare ai suoi discendenti. E anche a  te  un'osservazione nell'orecchio: brutto come tutto è brutto
male. E non credere d'imparar la lingua con quel tanto che  te  ne gnano: la scuola non ti può che mettere sulla via
di mano! Fin gli animali, i campi, gli alberi, tutto a  te  sembrava facesse festa pel tuo ritorno. Nessuno, comunque
mi vado a buttare sul letto. È stata una nottata faticosa,  te  lo dico io! Ed-mastica-gomma insacca la testa fra le
colle granfie per ingoiarsela. — Mangiami almeno domani!  Te  lo chieggo per grazia! — Il Lupo Mannaro stette un
colle granfie per ingoiarsela. — Mangiami almeno domani!  Te  lo chieggo, per grazia. - Il Lupo Mannaro stette un
di mieterlo. — Ed ora vien qui! — Mangiami almeno domani!  Te  lo chieggo per grazia. — Quegli stette un momentino
- Eh, sì. - Ti manca molto? - Quindici pagine, poi  te  lo regalo. - Shukran — ringrazia Maristella.
«Quanto guadagni al giorno? «Tre lire. «E bastano per  te  e per la tua famiglia? «Altro che bastano: mantengo la