Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: te

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hai fatto qualche cosa che è male, non senti dentro di  te  un rimprovero, un rimorso? Oh sì! Prima che i genitori, o
bene, oppure ti sgridino, se fosti cattiva, c'è dentro di  te  stessa chi ti avverte del bene, e del male che hai fatto. E
Essa ti insegna a diventare una donna onesta, utile a  te  stessa, alla famiglia, ed al prossimo. Interroga sempre la
chicco di grano uscito dalla spiga materna? Dentro di  te  c'è già un po' di farina e tu potrai domani, portato al
giusta ambizione, perchè da essa dipende la pulitezza. Già  te  l'ho detto: i lenzuoli, le camicie, i farsetti, ecc., siano
di quella che si logora e consuma. Ma abbine solo quanto  te  ne può bisognare. Se ne hai troppa, una parte resta là ad
ingombra inutilmente le guardarobe e i cassoni; i topi  te  la possono rovinare; eppoi è un danaro speso senza bisogno,
la condizione altrui, neppur quella del ricco, che a  te  pare il più felice degli uomini, sol perchè ricco. Non è
lavoro si studia di migliorarlo. E tu questa felicità  te  la puoi procurare nel tuo paese, e nella tua famiglia.
il prossimo come  te  stessa. Il tuo affetto non si deve limitare alla famiglia.
accogli nel tuo cuore la carità: ama il prossimo come  te  stessa. Questo amore ti darà le più dolci consolazioni
il banco. Enzo gli disse - Non sciuparlo, non è tuo! Che  te  ne importa? - rispose con mal garbo il birichino non è tuo,
- Un'altra volta non farai quello che non spetta a  te  di fare - gli disse severamente la mamma. E quel giorno non
oggi. Non aspettare che altri faccian ciò che puoi fare da  te  stesso. Non spendere mai danaro prima d'averlo guadagnato.
Chi fu sollecito non fu mai poverello. Quel che farai,  te  lo ritroverai. Le ore non tornano indietro.
avrebbe voluto un pezzetto. - No, - rispose il birichino -  te  lo lascio succhiare soltanto un poco.- La Maria rimase
tutto, senza che ne perda briciola. Quando lo dài intero,  te  ne spreca la metà, gettandolo nel letto. Col trinciarli,
in poco tempo tu paghi la spesa del tagliafieno, e  te  ne avanza.
con lei, si direbbe il contrario. Se le chiedi un servizio,  te  lo fa con mal garbo; se lo riceve da altri, non dice un
buona massaia, che io mi proposi di farti, scrivendo per  te  questo libro, aggiungi alla nettezza del corpo la nettezza
Tu vivrai sana e felice, se ogni sera potrai ricordare a  te  stessa, senza rimorsi, che «il miglior capezzale è una
restare gran tempo in luogo ove si fuma, senza portarne con  te  l'odore. Il cane, se va col lupo, impara ad urlare; chi
ama la casa. Per quanto povera e piccina, essa è per  te  quasi un mondo: e in questo piccolo mondo, come in uno
razione preparata alla sera, farai la pulizia della casa.  Te  l'ho già detto, ma giova ancora ridirlo. Nettezza non è
cosci ne di pollo.... La tua mamma t'ha fatto un gonnello;  te  l'ha fatto tondo tondo, fa' la nanna, coscine di pollo....
Un buon piatto di riso. - Bene, ma dopo la minestra mangerò  te  per pietanza. - La volpe non disse nè sì nè no. Menò il
e lasciò il lupo laggiù. - Lap, lap! Anche questa volta  te  l'ho fatta. E se ne andò pei fatti suoi. Il lupo scornato,
sì lunghi e faticosi da fartene scappare la volontà.  Te  lo ripeto: coltiva tutto a file; e ne sarai contenta. In
è facile al male. Guàrdati dall'ira; soffoca dentro di  te  i cattivi pensieri. A chi ti ha offeso perdona, se vuoi
Maria, ascoltami,  te  ne scongiuro! » « Pensi, signore! io non posso, non
poi difficile il rimbiancarle bene. Non voglio insegnare a  te  come si faccia il bucato. Solo ti raccomando di condurre
poi farai le tue contemplazioni alla buon'ora. Pensa a noi,  te  ne prego, fantastica creatura. Vedi mo: quest'aria, che in
ne prego, fantastica creatura. Vedi mo: quest'aria, che in  te  risveglia la poesia, in me stuzzica l'appetito! » Ma Elisa,
e gli abiti bagnati dalla pioggia. Tenendoli in dosso,  te  ne potrebbe venire un'infreddatura, ed anche una malattia
in stalle spaziose, arieggiate, salubri, ti convincerai da  te  stessa quanto la stalla, buona, o cattiva, influisca sulla
sui mercati, e da gente in cui non hai fiducia, come in  te  stessa. 6°«È falso che con un oggetto di ferro, d'argento,
che cosa sia l' amore d'un uomo! Nessuno gettò mai sopra di  te  un solo di quegli sguardi che consumano come fiamma, e
Hai tempo ancora: tu sei troppo ingenua, troppo sicura di  te  stessa!
fratelli . . . . . »33 Così piccina . . . . . » 34 Che  te  ne Importal . . . » 36 Il signorino Marmotta . . » ivi La
metterlo nel salvadanaio. Tu invece l'hai speso, dicendo a  te  stessa: «Un soldo risparmiato a che può servire? Che cosa
— aria pura; — letto secco; — calore moderato. Quindi io a  te  pure li raccomando, o giovinetta, e tralascio di dirti
arrivano, in fin d'anno, ad una bella somma. Infine da  te  stessa ti convinci che i conti son la chiave della fortuna;
della pratica. La scienza ti insegna quel che devi fare, e  te  ne dà la ragione. La pratica ti rende abile ad esercitare
sempre buone, studiose, e di volere sempre tanto bene a  te  e alla cara mammina. Vieni presto, presto. Ti aspettano le
Insomma, che cosa hai in mente di fare? - Di scappare,  te  l'ho detto. Domani mattina presto, prima che si alzino
a Parigi. E io intanto chissà come me la caverò. - Oh,  te  la caverai benone. Caso mai, se non ti andasse di stare
non hai da dire bugie e si guadagna tempo lo stesso. Cosa  te  ne pare? Fu quello il vero momento della decisione, anche
tua ignoranza nel distinguerli farebbe pagare crudelmente a  te  stesso, o ad altri, il peccato di gola. Se nella scuola,
e mi guardò fissa negli occhi. - Voglio dirti una cosa.  Te  la dico perché sei mia amica, ma guarda che è un segreto.