contemplazione era tale, che qualche volta dimenticava l'ufficio, il tavolino, la sedia, e zufolando, senza accorgersi, un'arietta, facendo saltare una
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. Tanto di tappeto in terra, candelabri di bronzo dorato sul camino, poltrone di velluto, specchiere, stipetti di vetro ... Sopra un tavolino posto in
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, portò di qua le gabbie, le collocò sul tavolino, aprí gli sportelli e, mentre gli uccellini le volavano addosso, sulle spalle, sulla testa, sulle mani
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sull'orlo di un canapè, provando una durezza dolorosa in tutte le giunture e un improvviso rammollimento di cuore e di cervello. Sopra un tavolino
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mai mosso dal canapè e dal tavolino, a cui si sentiva appoggiato, perché temeva, alzandosi, di cadere in terra come uno straccio. Aspettava quasi che
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prima stanza dietro l'uscio, che serviva d'anticamera e da salotto, conteneva un canterale, un tavolino, alcune sedie e una vecchia poltrona di vacchetta
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nuovi, specchi nuovi, velluti nuovi, pareva un pezzo di paradiso. Sedettero a un tavolino presso uno dei grandi cristalli che dànno sull'ottagono, da
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intanto piovigginava malinconicamente. Il Pianelli trovò il Pardi, com'erano d'accordo, seduto davanti a un tavolino del Caffè Carini, sotto i portici
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tavolino, ne scorse in fretta le pagine illustrate senza capire nulla di quelle grandi figure, senza quasi veder nulla; lo buttò via, girò uno sguardo
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compagnia. Non è il caso di dire che in quel tic tac, ingrossato dalla cassa armonica del tavolino, egli sentisse la voce dei vecchi che avevano scaldato
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Sezione di Sicurezza, che non mancava mai al solito tavolino. "Questo si chiama rubare e non vincere. Faccio presto, sa: ho le mie guardie in via Lanzone
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Accademia della crusca
