bene, quantunque io l' abbia in tasca, che so quando arrivo nel parlare in fondo alla pagina e devo voltarlo nella memoria. Finalmente vengono i
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della Camera italiana, non mangiò e non bevve fino a che non ebbe sciorinato il suo discorso, del quale teneva in tasca le bozze di stampa, che lesse
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ruscelli ed in fiumi. L'orologio della torre è messo in movimento da un peso: quello che abbiamo in tasca da una molla. L'energia che si consuma nel giro
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accentuate e rimate, e che, credendosi per questo poeta, porta sempre in tasca i propri sfoghi intellettuali, pronto ad annoiare il primo paio di
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la mano in tasca fa saltellare la moneta d'argento, che suona più viva e briosa. Egli ascolta e con la fantasia passa in rivista la schiera de' suoi
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tasca e per ogni scrigno. In quasi tulle le nostre azioni giornaliere noi spendiamo gli spiccioli di queste gioie parlando e lavorando cogli altri
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più pericolosi, sicchè quasi sempre rientra senza un soldo in tasca a rendere alla felicità i suoi conti, i quali si riducono infine ad aver fatto di
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telegrafo colle sue braccia e l'Inglese rimane impalato e stecchito con le mani in tasca.
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bel portafoglio di bulgaro, che richiuse e rimise in tasca. Il malato osservò con molta attenzione e con compiacenza tutti quei movimenti, e mormorò
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ammirativo s'alzavano voci solitarie di burloni: - Ooooh Baciccia! - Dagh on taj - Cadìa, monsù Tasca! - Poi tutti zitti, e si risentiva distinto il fischio
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, scansandosi a vicenda, come per paura di essere impidocchiati, o affettando di abbottonarsi la giacchetta e di toccarsi in tasca quando si passavano accanto
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con l'arco della schiena. Ce n'era che, fatte le spese del viaggio, sarebbero arrivati in America con due scudi in tasca, e che ogni giorno mettevano
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riposar sulla terra, o passeggiavano con le mani in tasca, come la domenica sulla piazza del villaggio; mentre le donne, coi capelli sciolti giù per
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tasca dei contratti rovinosi, stretti con gli incettatori che fiutano la disperazione nelle capanne, e la comprano; a quanti sarebbero stati afferrati
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di ritrovarlo. E dicendo questo il povero vecchio ficcò la mano scarna in una tasca del petto, e ne cavò una manata di carte logore e unte, che
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teste dei gemelli: poi cavò di tasca un piccolo pacco, che doveva esser di frutta o confetti, e lo porse loro con una certa grazia stanca di malata, e
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Accademia della crusca
