Ora, dopo una malattia tanto lunga, quei pochi risparmi sono andati... Hanno dovuto ricorrere agli imprestiti... Ma domani? Quando avrà chiuso gli
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una figlia, tanto era più piccola di noi tre... Anche la mamma: era la sua favorita, un tempo...
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Per quei poveri piccini: prendete... Sono tanto bellini, è vero?...
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Tanto, è inutile ormai... Sono già tutti bucati come merletti.
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Il brodo si estrae dalla carne cuocendola nell'acqua, esso conviene ad ognuno, tanto più agli ammalati; poiché è molto nutritivo ed è facile a
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di tanto in tanto; servitela con un po' di burro fresco.
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di zucchero; fate cuocere adagio scuotendo di tanto in tanto. Cotte le cipolline, versate due rossi d'uova sbattuti con un cucchiaio d'acqua; non
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crude, tramenate con un cucchiaio di legno, aggiungendo, una goccia per volta, olio fino sino alla quantità che desiderate di salsa, e, di tanto in
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Le guerniture si possono servire tanto per piatto che per guerniture siano al magro od al grasso.
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aceto od il sugo di un limone, 60 grammi d'olio fino; sbattete bene versando di tanto in tanto un po' d'acqua e formate una pasta colante; lasciatela
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abbondante ma non troppo forte; fateli cuocere adagio rivoltandoli e bagnandoli di tanto in tanto con un po' d'olio, aceto e sale; cotti, non più rossi
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sopra, spruzzandola di tanto in tanto con un po' di brodo o d'acqua; cotta tenera di color dorato ed a sugo ridotto, servitela col suo sugo sopra.
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di tanto in tanto d'acqua o brodo, se fa d'uopo. Cotta tenera, sugosa, di bel color dorato, non più rossa nel mezzo, tagliatela a fette sottili per
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, mondati e tagliati sottili, più lauro, pepe e sale, fatelo rosolare a fuoco forte, spruzzandolo di tanto in tanto con acqua finchè sia tenero e ben
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spruzzandola di tanto in tanto con un po' d'acqua; cotta sugosa, tenera, giusta di sale, servitela. — La lonza e spalla si arrostiscono allo stesso modo e si
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e fate cuocere adagio con fuoco sotto e sopra bagnandola di tanto in tanto con un po' d'acqua o brodo; cotta tenera a salsa ridotta e sgrassata
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burro, mettetelo al girarrosto sul fuoco forte per due ore circa, bagnandolo di tanto in tanto con burro fuso; cotto tenero d'un bel color dorato
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spolverizzatelo di sale; posto in tegame o navicella con un ettogramma di burro, fatelo rosolare a fuoco dolce spruzzandolo di tanto in tanto con un po
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sottilissime, inviluppatela in carta unta, attaccatela allo spiede; posta a fuoco forte, fatela cuocere umidendola con burro di tanto in tanto; cotta
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foglio di carta unta; posta sul girarrosto al fuoco ardente, fatela cuocere bagnandola di tanto in tanto con burro fuso; quando sia tenera, non più
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con filo spago; poste allo spiede, fatele cuocere a fuoco forte bagnandole di tanto in tanto con burro fuso; cotte tenere, di bel color dorato, non
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tegame di terra con un ettogramma di burro fresco, un po' di sale, fatela rosolare, spruzzandola di tanto in tanto con acqua o brodo; finitela di
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spiede; inviluppati con un foglio di carta unta, legati fermi, cuoceteli a fuoco forte bagnandoli di tanto in tanto con burro fuso; cotti teneri, non
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Piccioni arrostiti, braciati, guerniti. — I piccioni si preparano e si arrostiscono tanto allo spiede quanto in tegame come i polli (Vedi sopra, N
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magre); posta sulla gratella con molta brace sotto, fatela cuocere adagio rivoltandola e bagnandola di tanto in tanto con burro fuso finchè sia cotta
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grossezza del pesce; fate rosolare la verdura bagnandola di tanto in tanto con vino di Madera o Malaga ed acqua, un po' d'aceto, sale, fate cuocere
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fresco e 30 cipolline grosse come noci e nette, un po' di sale; fate friggere e colorire il tutto bagnandolo di tanto in tanto con acqua ed un terzo
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tegame con un bicchiere d'olio fino, timo, lauro, garofani, sale, e pepe, fatelo rosolare rivolgendolo e bagnandolo di tanto in tanto con due parti di
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tanto in tanto con brodo od acqua; cotte tenere e di bel color dorato, aggiungetevi, se vi aggrada, il sugo di un limone od un po' d'aceto, e, ridotte
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tegame con un ettogramma di burro, un po' di sale ed un pizzico di zucchero; fatele rosolare, umiditele di tanto in tanto con brodo od acqua e fatele
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po' di sale, pepe e spezie, copritele e fatele cuocere adagio rivolgendele di tanto in tanto; fate friggere adagio 2 cipolle tagliate a dadolini con
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brodo di tanto in tanto finchè tenero; unite 30 grammi di burro mischio con 20 grammi di farina, un po' di sale, pepe, spezie, ed un pizzico di zucchero
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; bagnatele di tanto in tanto con un po' di brodo od acqua; cotte tenere, ridotte a sciroppo, servitele.
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forte, rosolateli, fateli saltellare, cuoceteli quindi adagio con fuoco sotto e sopra rivoltandoli di tanto in tanto finchè siano teneri e di color
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grattugiata di un arancio; lasciateli così per due ore mescolandoli di tanto in tanto, quindi serviteli col loro sciroppo.
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; passatelo allo staccio, fatelo raffreddare sbattendolo di tanto in tanto, finchè resti liscio e morbido; venuto freddo, ponetelo nella sorbettiera; quando
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Le camere contengano al massimo cinque letti, poiché quanto maggiore è il numero dei letti, tanto meno sicura è la quiete notturna di chi vi riposa
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La tubercolosi è una malattia propria tanto dell'uomo quanto di diverse specie animali, ed è prodotta da un microbo visibile soltanto col microscopio
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Non si permetta mai che una tubercolosa allevi o governi un bambino, e tanto meno lo allatti; e del pari non si affidi l'istruzione dei bambini a
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Le probabilità di un buon esito della cura sono tanto maggiori, quanto più vicina al suo inizio si trova la malattia.
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Queste considerazioni ci spiegano, perché sia tanto difficile precisare i danni prodotti dalla tubercolosi.
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Tanto maggiore quindi è l'importanza del fatto che più di un terzo delle morti vi è dovuto alla tubercolosi, e solo un terzo dei morti vi è immune da
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Oltre ciò, l'editto prescriveva le diligenze da usarsi tanto durante la malattia, quanto dopo seguìta la morte. E però voleva fosse cura degli
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La notizia di questo esperimento ebbe una eco immensa nel mondo scientifico; un'eco tanto più potente, in quanto che il suo risultato colpiva a morte
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Del resto, tutto ciò è d'importanza secondaria; sono i lavori del Villemin che hanno messo la scienza nella via nuova in cui ha progredito con tanto
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venire escluse come tubercolose, poiché quanto maggiore risulta tal numero, tanto più grave è il danno che presentemente ne deriva, e tanto più urgente
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E ciò porta di nuovo ad un pericolo generale, perché in queste regioni il latte prodotto dalle vacche tanto sane quanto tubercolose, non venendo
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direttamente dai genitori; ciò venne verificato su larga scala, tanto nell'uomo, quanto negli animali;
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Ad altre circostanze pari, poi, quanto più densa è la popolazione e più grande la città, tanto maggiori sono le stragi che vi fa la malattia.
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Interessante è pure il seguente specchietto, che dimostra come in Francia la mortalità per tubercolosi sia tanto più elevata quanto più popolosa è la
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