masso e alta come la navata di una chiesa. L'Orco, cieco e senza gambe, stava seduto nel centro della caverna e cantava una canzonaccia mentre tagliava
quanto più la tagliava, così che quel montone solo valeva quanto tutti quelli del Casentino messi insieme. Di questo nuovo miracolo corse la voce fino
e spazzava giù una neve fine fine e gelata, che tagliava la faccia a Turno; ed era giusto che fosse freddo, perché era appunto la notte del Natale. I
Bertino gli tenne dietro. Così camminarono per più ore, sempre sulla strada mulattiera, con un vento gelato che tagliava la faccia, su per i monti e
casa la infelice madre e i tre bimbi. E allora ser Bindo riprendeva coraggio e tagliava con più energia i pruni. Finalmente egli forò quella folta