le povere ma decenti gonne intorno alla sedia, il padre e il figlio stavano seduti in punta alla poltrona, rigidi, taciturni. Come loro si erano
buoni, semplici, molto taciturni, che non spendevano la loro giornata, avevano qualche soldo da parte e venivano a passare la serata presso le due
salone, professore. E ve lo accompagnò. Giusto, don Carlo Cavalcanti e Pasqualino De Feo passeggiavano su e giù, taciturni. Era quasi notte: pure il
, se non lo volean veder morto. Ed essi, taciturni, s'incoraggiavano con un'occhiata: con le senili mani tremanti il padre sciolse il sacchetto di