in gergo furbesco; i chitarristi tacevano, divoravano e mettevano in saccoc- cia; lo Zen aveva afferrato il maestrino, autore della marinaresca, il
allora quelli che gli erano vicini gridavano: Silenzio. E tutti tacevano, e si sentiva, accompa- gnata dal romore della legna ardente, la voce di lui
socchiuso. Tutti tacevano, immediatamente: e dall'anticamera gelida e nuda, al nudo e gelido salone, vi era un tal freddo, un tal odore di vecchia polvere
soleggiate, nella mitissima giornata d'inverno, scrutando la pace di quel paesaggio, dove tacevano i rumori della città. Solo, due volte, andò innanzi e
cavaturaccioli, vecchio e pur vivace nella faccia rugosa e arguta, i due popolani tacevano anche essi, aspettando. Solo Ninetto Costa, per darsi un qualunque
tacevano, pensosi, concentrati, anzi disdegnosi di quella forte gazzarra popolare, assorti in un mondo spirituale, mistico, aspettando con una profonda