- polate di taccole che gracchiavano saltellando da un ramo all'altro e, volato a stormo e fatto un giro per l'aria, tornavano a posarsi, continuando a
stradale grigio, simili a mo- struose formiche. Le taccole, appollaiate nelle fenditure della rupe, gracchiavano, quasi borbottassero da un nido all'al- tro
cinguettio di qualche passero, o dal grido rauco delle taccole che nidificavano in cima al campanile. Evidentemente, con la cura ordinata dal dottor