tra le labbra, dallo stropicciare le unghie sopra pietre aspre, cose tutte che sgarbano. Ascoltava il padre che tacciava d'impulitezza chi sbadiglia
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il suo figlio d'elezione. Ella mi tacciava di essere calcolatore, gretto d'animo, sornione e se osavo farle osservare che speravo crearmi una