Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: surama

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- disse il maggiordomo che non staccava gli sguardi da  Surama  - È segno che il suo sonno sta per finire. - D'un tratto
- È segno che il suo sonno sta per finire. - D'un tratto  Surama  s'alzò di colpo a sedere, aprendo gli occhi. Il suo viso,
- rispose il maggiordomo. - La interrogherai più tardi. -  Surama  continuava a passarsi e ripassarsi la destra sulla fronte.
apri bene gli orecchi. - Non perdo una sillaba. -  Surama  aveva avuto in quel momento un improvviso accesso di
il favorito. - Certo, signore. Taci, lasciala parlare. -  Surama  continuava a passarsi la destra sulla fronte che appariva
- Abbi pazienza, signore. Forse si spiegherà meglio. -  Surama  si era nuovamente alzata ed i suoi sguardi si erano
forse della vita del rajah. - Il ministro si rivolse verso  Surama  la quale non cessava di guardare dinanzi a sé. - Signora, -
- le disse, - chi guida quegli uomini? - Questa volta  Surama  non rispose. - Mi hai udito? - chiese il ministro. La
boccata d'aria sulle terrazze, si presentava al palazzo di  Surama  un bruttissimo individuo dinanzi al quale però tutti
un bacino? - Sì. - Io ho la tinta rossa. Fammelo portare. -  Surama  fece un cenno ad una delle sue serve e tosto un bacino
portato. - Dammi anche un pezzo di tela - disse il fakiro.  Surama  si levò la fascia di finissimo percallo a righe bianche e
i quattro malesi che Yanez aveva messo a disposizione di  Surama  onde vegliassero su di lei, non subirono quella strana
della loro pelle. Ciò fatto il fakiro prese la fascia di  Surama  coi denti e la lacerò in due pezzi, gettando con forza
il menomo rumore e fece un passo innanzi. La stanza di  Surama  era tutta adorna di seta bianca, ricamata in oro e argento.
Il sole era tramontato da qualche ora, quando il servo di  Surama  entrò chiedendogli: - Gussain vuoi cenare? La mia padrona
il lucignolo in modo che la luce fosse debolissima.  Surama  dormiva profondamente. Solo la sua respirazione era un po'
fanciulla. - Guidami. - Il fakiro rientrò nella stanza di  Surama  e gliela indicò dicendogli: - Fa' presto: i fiori della
seta bianca, levò con un gesto brusco le lenzuola, avvolse  Surama  che pareva colpita da una specie di catalessi e lasciò
Un momento ancora e m'addormentavo anch'io! ... - Afferrò  Surama  fra le braccia secche nervose, scavalcò il davanzale,
- Un palanchino sorretto da quattro hamali era pronto.  Surama  sempre avvolta nella coperta di seta bianca vi fu adagiata,
- Ma come tu, signore, sei qui? - Taci ora: la porta. -  Surama  abbassò i due ganci, assicurandola solidamente. - Nessuno
- Quale? - Posso aver sognato. - Spiegami codesto sogno,  Surama  - disse Sandokan. - Mi sembra d'aver veduto degli uomini
Ne prese uno, lo esaminò attentamente, poi lo porse a  Surama  dicendole: - La polvere che sta qui dentro, la scioglierai
domanda e poi ti lascerò sola. - Parla signore, - disse  Surama  nascondendosi in seno il tubetto. - Credi tu che i
corridoio e bussò replicatamente a quella della stanza di  Surama  che fu subito aperta. La giovane assamese aveva abbassato
- Tornò verso la finestra, prese fra le sue braccia  Surama  e s'avviò verso la fune dicendo al sudra: - Scendi pel
sa mai quello che può accadere. - Prese la sciarpa, strinse  Surama  contro il proprio dorso, poi a sua volta montò sul
nessuno ci abbia veduti, - disse Sandokan deponendo a terra  Surama  e aspirando poscia una lunga sorsata d'aria. - Grazie,
- disse Sandokan. Si volse udendo delle tegole a muoversi,  Surama  s'avanzava con precauzione andando carponi sul tetto,
- disse Sandokan; - occupati di far passare le persone.  Surama  hai paura? - No, signore. - Passa per la prima. - E tu? -
e anche dalle case fronteggianti il palazzo di  Surama  si sparava contro la varanga, mettendo in serio pericolo i
e le donne fuggivano rapidamente, fiancheggiati dai malesi.  Surama  camminava alla testa, sorretta da Tremal-Naik e da
l'indomani, poco dopo l'alba, Sandokan, Tremal-Naik e  Surama  entrarono in Sadhja, guidati da Bindar e seguìti dai loro
gualdrappa rossa a guarnizioni d'oro, appena vide giungere  Surama  coi suoi protettori, sguainò la sua scimitarra, e l'agitò
delle case. - Salute ai miei fedeli montanari! - gridò  Surama  quando l'eco delle montagne e delle vallate non ripeté più
raggiante. - E l'altro? - avevano chiesto ad una voce  Surama  e Tremal-Naik. - Sarà qualche barcaiuolo suo amico,
di spiarci. - Aspettiamo questa notte. - Fecero chiamare  Surama  e pranzarono sulla tolda, dopo d'aver avuto la precauzione
- riprese Sandokan. - Bada ai coccodrilli, signore, - disse  Surama  che sembrava commossa. - Tu arrischi la tua preziosa vita
la fune, che non era stata ritirata, si issò sul ponte.  Surama  e Tremal-Naik erano accorsi. - Ah! Tigre della Malesia! -
era affrettato ad indossare le sue vesti, aveva raggiunto  Surama  e Tremal-Naik, che dall'alto della poppa cercavano ancora
tamarindi stupendi. - Ecco i sudditi di mio padre! - diceva  Surama  con un sospiro. - Quando sapranno che la figlia del vecchio
ed i suoi compagni si fossero alzati, mosse diritto verso  Surama  e le si inginocchiò dinanzi, dicendole con voce alterata da
tutti i guerrieri della montagna. - S'inginocchiò dinanzi a  Surama  e le baciò replicatamente l'orlo della veste, omaggio che
Non parlano più, - mormorò. - Facciamo la nostra comparsa:  Surama  mi rivedrà ben volentieri. - Introdusse la chiave e aprì.
appena trascorsa mezz'ora da che  Surama  era stata rapita mercé l'audacia del fakiro, quando una
qui senza che nessuno li udisse e portarla via senza che  Surama  mandasse un grido o ... - Si era bruscamente interrotto,
è accaduto in città. - Gravissimo, Tigre della Malesia:  Surama  è stata rapita. Il mio compagno ti narrerà tutto. - Vi fu
tanto? Yanez lo sa? - No padrone, - rispose il malese. -  Surama  è stata portata via forse un paio d'ore fa. - E da chi? -
tutti ad una voce. Il malese che era ai servigi di  Surama  narrò rapidamente quanto era avvenuto, non dimenticando di
non si sentivano interamente tranquilli. Il rapimento di  Surama  doveva averli profondamente impressionati e forse per
centomila rupie? Una corona vale ben di più. Aspetta che  Surama  sia nuovamente libera ed io mi occuperò di questo
lui? - Il gussain! - Sandokan si volse verso il malese di  Surama  mostrandogli il fakiro. - Padrone! - esclamò il malese. -
- Infatti tu mi sembri irrequieto. - È il rapimento di  Surama  che mi ha tolto la mia solita tranquillità, - rispose
ciascuno. Prima di scendere a terra, Sandokan si accostò a  Surama  e le disse: - Non temere, mia giovane amica. Ora che sono
mie notizie. - Mi manderai almeno il sahib bianco? - chiese  Surama  che appariva profondamente commossa. - Sì, quando tutto
che la corona gli cadeva dalla testa, - rispose Yanez. - Ma  Surama  dov'è? - È a bordo d'uno dei nostri poluar. La faremo
Vi sono degli ospedali a Calcutta, - aggiunse il secondo. -  Surama  è ormai abbastanza ricca per pagargli una pensione
avevano fatto atto di sottomissione completa, la bellissima  Surama  impalmava solennemente il suo amato sahib bianco,
d'un disastro, per quanto grave fosse. Dopo aver avvertito  Surama  di quanto era accaduto e di averla tranquillizzata,
- chiese Tremal-Naik, che assisteva al colloquio insieme a  Surama  e a Kammamuri. - Tu sai che ho sempre delle strane idee, -
del sahib bianco. - Mi basta. - Sandokan, - disse  Surama  che aveva ancora i lucciconi agli occhi, - che cosa vuoi
un po' di riposo ai suoi uomini, sia per riguardo a  Surama  che doveva essere stanchissima, quanto per mandare
- Continuate, mylord. - Quando Sindhia seppe che  Surama  era sfuggita alla morte, invece di accoglierla alla corte o
serio. - Non so. È morta poi? - No, Eccellenza,  Surama  è diventata una bellissima fanciulla ora e non ha che un
che ne pagherà le spese. Ci vuol ben altro! Una corona per  Surama  e per me. - Lanciò nuovamente i cavalli al galoppo
lui. Ed ora mio caro Tremal-Naik, prepariamoci a partire.  Surama  sarà salva, se non sopravvengono altri incidenti. - Chi
crociera tutto andrà bene. Domani ci metteremo in cerca di  Surama  e prepareremo al greco od ai suoi uomini un bel tiro. Credi
- Seguitemi, - disse Sandokan. - Giungeremo al palazzo di  Surama  inosservati, se non vi saranno intorno delle spie. - Che
- Kubang ha conservato bene il segreto. - E poi? - Avverte  Surama  di non inquietarsi per lui e che il favorito guarisce
Gli uomini che il sahib bianco ha lasciati a guardia di  Surama  sono sempre qui? - Sì. - Li avvertirai di tenersi pronti;
nell'elegante salotto del quadro con Tremal-Naik, Darma e  Surama  che s'appoggiava dolcemente a Yanez, il suo sahib bianco.
Moreland. Tutti si erano alzati per risalire in coperta.  Surama  aveva presa per una mano Darma, dicendole: - Lasciamo fare
Scesero in coperta, dove s'incontrarono con Darma e con  Surama  che erano allora salite. - Ci attaccano, mio sahib6?-
sulle piattaforme. In lontananza, Tremal-Naik, Darma e  Surama  facevano cenno a loro di gettarsi in acqua. Risposero con
e da sei marinai indiani e l'altra da Tremal-Naik, Darma e  Surama  coi rematori malesi giungevano sotto la scala di babordo,
Prese per una mano Darma, che era salita a bordo con  Surama  e, conducendola dinanzi a Tremal-Naik, gli disse: - Io
Darma e sir Moreland. Sandokan fissò i suoi sguardi su  Surama  quindi rispose: - Tu sei figlia di rajah e t'hanno rubato
Talvolta invece li vedevano guardare a lungo Darma e  Surama  e scuotere la testa con tristezza, come se avessero un
provviste di carbone per deporvi su quelle spiagge. Darma e  Surama  fecero col capo un energico segno negativo. - No, - disse
sorridendo. - Sono già le otto: possiamo andare a trovar  Surama  e fare un giro per la città. Vedremo così l'effetto che
la Tigre della Malesia, sorridendo. - Dove ci conduci? - Da  Surama  per ora. - E poi? - Vorrei vedere quel maledetto favorito
governo inglese. Non dubitiamo però sull'esito finale. O  Surama  riavrà la corona o noi non saremo più le terribili tigri di
il forno; Sambigliong comandava invece le altre. Darma e  Surama  che erano salite in coperta, vedendo le vampe avvolgere la
che cosa deciderà Sandokan; ma è probabile. Darma raggiunse  Surama  che si era un po' scostata, mentre Yanez s'accostava a
- Io ho un'altra idea. Mi occorre sapere prima se  Surama  si trova veramente qui e quale stanza abita. Facciamo il
colpo. - Ma sono riuscito a sapere quanto desideravo. Ah!  Surama  è ancora nel palazzo ed il greco si trova ancora a letto!
sull'orizzonte. Tutti erano sfiniti, specialmente  Surama  che aveva tenuto testa a quei poderosi camminatori delle
Sandokan. - Formiamo due piccole colonne d'attacco, con  Surama  ed i prigionieri in coda guardati da sei uomini. Siete
trasportare tutta la mia gente? - Sì, sahib. - Fece salire  Surama  sul primo elefante, poi diede ordine ai suoi uomini di
rispose il bengalese. - Se noi venissimo distrutti, Yanez e  Surama  sarebbero perduti. Non precipitiamo quindi le cose. - Si
cento volte prima di commettere un delitto, sapendo che  Surama  è sotto la sua protezione. Questi principotti hanno troppa
con appetito invidiabile, poi scrisse un biglietto per  Surama  incaricando Kubang di portarglielo. Voleva avvertire
verso il cassero dove si erano in quel momento mostrate  Surama  e Darma. - Non avrete già avuto paura, mie buone fanciulle
fu abbassata d'un colpo solo. L'ingegnere Horward, Darma e  Surama  con Kammamuri erano usciti dalla torretta di poppa,
assoldato? - chiese Sandokan. - Potremo fidarci di lui? -  Surama  mi ha detto che è il figlio d'uno dei servi di suo padre e
la pelle, amici. Sappiate che tutto è stato scoperto, che  Surama  è stata rapita, e che non si sa nulla di Sandokan. Non ci
La matassa è ancora molto imbrogliata; però spero di dare a  Surama  la corona che le spetta e di mandare a casa del diavolo
da una mezza dozzina di cuochi improvvisati, Sandokan,  Surama  ed il bengalese, scortati da alcuni dayachi, esploravano
in aria i loro capricciosi zig-zag, quando Sandokan,  Surama  e Tremal-Naik, si ritirarono sotto la loro tenda, sicuri di
Bindar! - Sì, sono io sahib, - rispose subito l'indiano. -  Surama  e la Tigre della Malesia sono ormai in viaggio per la
che uscendo dal palazzo non possa avere qualche notizia di  Surama  e di Sandokan, - disse quando fu solo. - E chissà che il
la prora del Re del Mare alzò la testa e vedendo Darma e  Surama  sul castello, le salutò col fazzoletto. - Yanez, - disse
ora. - Il ministro? - Oh! Quello rimarrà prigionero finché  Surama  sarà proclamata principessa dell'Assam. Quello guasterebbe
questa notte. - Uscì insieme a Yanez e salì sul cassero.  Surama  e Darma stavano prendendo il fresco, chiacchierando con
marini onde variare la minuta di bordo. Trovandosi  Surama  indisposta, in causa del mal di mare che la tormentava, fu
la nostra giornata. - Comincio a sperare che la corona di  Surama  non sia lontana, - disse il bengalese. - Anch'io, amico:

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