coricò, dopo aver pregato più del solito. La Giulia, inerte | sur | una seggiola, la guardava meravigliata che la lasciassero |
Il romanzo della bambola -
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cavallo a galoppo. Pareva una farfalla portata dal vento | sur | un bioccolo di neve. Il signor de' Rivani, che non |
Il romanzo della bambola -
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a quello, voleva! E la Giulia stava lì, buttata di fianco | sur | un sedile, con gli occhietti mezzo chiusi, come svenuta. - |
Il romanzo della bambola -
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di camera. Un lungo velo bigio, come un vapor di nebbia | sur | una luce d'oro, le s'avvolgeva scompostamente intorno alla |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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spiccicare glie ne strappò tanti, che restavano a ciuffi | sur | un troncone del pettine sdentato. - Si pettinasse in vece |
Il romanzo della bambola -
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signori discutendo sottovoce di politica o di musei; seduta | sur | un canapè a canto al marito, che taceva, la pacifica |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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inchinava con profonda devozione i riccioli trucioleschi | sur | un opuscolo evangelico; e la contessa Bobrinskoff modulava |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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trovò il conte dentro la Villa, solitariamente accasciato | sur | una panchina, come un povero diavolo che non ha nè pane nè |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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nuovi sorrisi di compiacenza. A poco a poco distese tutto | sur | un sofà e su le poltrone del salotto: e parve allora che in |
Il romanzo della bambola -
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della colazione, la bambina si pose la Giulia accosto, | sur | una seggiola dove aveva messo due cuscini, uno sopra |
Il romanzo della bambola -
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venivano in tavola, le offriva molti bocconcini ghiotti | sur | un piattello dorato: tutte cose che l'altra gradiva molto |
Il romanzo della bambola -
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edilizio va innanzi in un'onda sempre più vasta di suoni. | Sur | un ponte di legno posto al quarto piano, Nanni, il maestro |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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il vino toscano?) e sedutasi accanto al padre su l'assito o | sur | un pezzo di muro, rideva e mangiava. — Volete favorire? — |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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cambiavano posto ogni tanto; la sbalzavano da una poltrona | sur | un'altra, da un canapé a una tavola. Un giorno la |
Il romanzo della bambola -
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suo puledro cosi piccolo, con dietro il servitore montato | sur | un cavallo grande. Gli occhi della gente erano tutti per |
Il romanzo della bambola -
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dopo un monte di questioni; e andò a casa di lui, | sur | un carretto tirato a mano, insieme al cassettone, alla |
Il romanzo della bambola -
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stoviglie sbocconcellate, schieranti i grossolani fiorami | sur | un'asse poco lontana da un fornello di mattoni imbrattato |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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e inaridito com'era dall'ignoranza e dagli anni. Posata | sur | un cespuglio la rocca, ella si metteva curva curva a far |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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loro tesori; io, toltomi il velo nero dal capo, e ripostolo | sur | un altare, ne feci atto di restituzione alla Chiesa, che me |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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consolazioni. Adesso, in vece, restava le giornate intere | sur | una sedia, buttata là, senza riguardo. Il sole, ch'entrava |
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la lama intaccata. Poi, presa la Giulia, la distese lunga | sur | una panca dov'egli saltò a cavalcioni, e si curvò tutto sul |
Il romanzo della bambola -
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come si sentiva; ma l'addolorava quella viltà commessa | sur | una povera cosa che non aveva alcuna colpa dei rancori |
Il romanzo della bambola -
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- A chi? - fece con voce aspra la signora Amalia, sdraiata | sur | un canapè a leggere un giornaletto di mode. - Alla |
Il romanzo della bambola -
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e agucchiare, ingegnandosi di far meglio che poteva. | Sur | una seggiola a fianco si teneva la Giulia, che la fissava |
Il romanzo della bambola -
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che mai: - Poverina! La Marietta avea posata la pupattola | sur | una sedia. - Non è più buona a nulla, così - diss'ella. - |
Il romanzo della bambola -
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barroccino si mise su per un'erta ripida che serpeggiava | sur | un monte, e quando fu a mezzo di quel cammino si soffermò |
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e soltanto quando gli ebbe adagiata la testa cadente | sur | un cuscino appeso da capo alla tinozza, pensò a tirare a sè |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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espresse il desiderio di scendere a far quattro passi | sur | un prato che si stendeva ampio, come dorato dal sole, |
Il romanzo della bambola -
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come si fa con gli orioli a ripetizione. In pari tempo, | sur | un teatrino meccanico si eseguiva una pantomima, dove a |
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per il momento. Lo sguardo del conte si fermò subito | sur | un tenentino de' bersaglieri, attillato nella |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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d'avana, poi si voltò verso Leda Degli-Angeli, seduta | sur | una poltroncina larga e bassa dinanzi al caminetto acceso, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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che primo le venne in mano fu il fazzoletto a rosoni | sur | un fondo giallo che, da fanciulla, ella soleva portare in |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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trovarlo. Nella terza, un grosso dottore stava seduto | sur | una poltrona e parlava di politica col ministro del |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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non c'era; il letto era vuoto : soltanto un po' acciaccato | sur | una sponda. Vidi Tinuzza mezzo svestita, con una treccia |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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l'originalità dell'intonazione; una spera di sole rossastra | sur | un terreno bigio, paludoso, sparso di giunchi, dove un |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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alle due donne. La ragazza, quando caricavan la roba | sur | un carretto a mano, stava lì ferma al portone con gli occhi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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il lume proiettava dirimpetto. Cominciava la veglia. Seduta | sur | una poltroncina bassa, in disparte, d'onde alzavasi a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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ogni giorno. Peppe passava ore e ore immobile e muto | sur | una seggiola, con le spalle avvolte in un vecchio scialle |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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essere coricati, la notte, chi su la cassapanca, chi | sur | una sedia, pure di non farli stare vicini a lui. — Lèvameli |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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no, no, non era lui - asserì l'Adele entrando e buttandosi | sur | una sedia. Poi raccontò per filo e per segno il fatto. |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
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ritornò, per annunziarmi d'essersene sincerato; sedette | sur | una sedia dov'io appoggiava i piedi e prese a conversare |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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compagnia di mia zia, vi osservai una preghiera manoscritta | sur | una tavoletta appesa al muro. Mi approssimo, la guardo: il |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
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